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VOLARE: AIR ONE, VICENDA GIUDIZIARIA NON E' CHIUSA
(ANSA) - ROMA, 14 mar - Air One contesta la decisione odierna del tribunale di Roma a favore di Alitalia sulla vicenda Volare e afferma che ''la vicenda giudiziaria non puo' dirsi chiusa ne' Air One puo' rinunciare a denunciare'' le proprie osservazioni ''anche in altre sedi giudiziarie''. Le motivazioni dell'ordinanza emessa dal Tribunale civile di Roma, ''che revoca il provvedimento di inibizione nei confronti di Alitalia per l'acquisizione del complesso aziendale di Volare Group - si legge in una nota del vettore di Carlo Toto - non sono affatto convincenti, a tal punto che puo' dirsi sconcertante come il Tribunale, da una cognizione sommaria della vicenda, escluda in modo categorico che sussista anche un'ipotesi di illecito concorrenziale per l'utilizzazione abusiva di aiuti di Stato da parte di Alitalia''. Neppure in sede di reclamo, infatti, scrive Air One ''il Tribunale mette in discussione quanto contenuto nell'ordinanza di inibizione impugnata, e precisamente: 'la manifestazione di interesse di Alitalia e' stata possibile poi solo grazie alla esistenza del prestito-ponte in quanto...in sua assenza l'Alitalia sarebbe stata alla data del 20 novembre 2005 una societa' fallita o in liquidazione o sottoposta a diversa procedura concorsuale', e non solo''. Il Tribunale, secondo Air One, ''non riesce neanche a negare che alla data del 20.11.2005, termine ultimo per presentare la manifestazione d'interesse all'acquisizione, Alitalia beneficiava ancora di aiuti di Stato per il salvataggio, ovvero, del cosiddetto prestito ponte di 400 milioni di euro; mentre sempre il Tribunale, ignorando le espresse disposizioni del bando di gara, afferma ora che la stessa manifestazione d'interesse non poteva in alcun modo precludere la presentazione di un'offerta vincolante. Vale a dire che - si legge ancora nel comunicato di Air One - Alitalia avrebbe potuto presentare offerta anche senza manifestare interesse all'acquisto. Non si comprende, quindi, l'errore in cui e' incorso il Tribunale, dal momento che tale fatto era chiaramente espresso nell'ordinanza di inibizione che, in conformita' a quanto stabilito nel bando, riportava: '...la presentazione della manifestazione d'interesse nel termine del 20 novembre 2005 era condizione necessaria per l'ammissione alla gara'''.(ANSA). DR
CIAO
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(ANSA) - ROMA, 14 mar - Air One contesta la decisione odierna del tribunale di Roma a favore di Alitalia sulla vicenda Volare e afferma che ''la vicenda giudiziaria non puo' dirsi chiusa ne' Air One puo' rinunciare a denunciare'' le proprie osservazioni ''anche in altre sedi giudiziarie''. Le motivazioni dell'ordinanza emessa dal Tribunale civile di Roma, ''che revoca il provvedimento di inibizione nei confronti di Alitalia per l'acquisizione del complesso aziendale di Volare Group - si legge in una nota del vettore di Carlo Toto - non sono affatto convincenti, a tal punto che puo' dirsi sconcertante come il Tribunale, da una cognizione sommaria della vicenda, escluda in modo categorico che sussista anche un'ipotesi di illecito concorrenziale per l'utilizzazione abusiva di aiuti di Stato da parte di Alitalia''. Neppure in sede di reclamo, infatti, scrive Air One ''il Tribunale mette in discussione quanto contenuto nell'ordinanza di inibizione impugnata, e precisamente: 'la manifestazione di interesse di Alitalia e' stata possibile poi solo grazie alla esistenza del prestito-ponte in quanto...in sua assenza l'Alitalia sarebbe stata alla data del 20 novembre 2005 una societa' fallita o in liquidazione o sottoposta a diversa procedura concorsuale', e non solo''. Il Tribunale, secondo Air One, ''non riesce neanche a negare che alla data del 20.11.2005, termine ultimo per presentare la manifestazione d'interesse all'acquisizione, Alitalia beneficiava ancora di aiuti di Stato per il salvataggio, ovvero, del cosiddetto prestito ponte di 400 milioni di euro; mentre sempre il Tribunale, ignorando le espresse disposizioni del bando di gara, afferma ora che la stessa manifestazione d'interesse non poteva in alcun modo precludere la presentazione di un'offerta vincolante. Vale a dire che - si legge ancora nel comunicato di Air One - Alitalia avrebbe potuto presentare offerta anche senza manifestare interesse all'acquisto. Non si comprende, quindi, l'errore in cui e' incorso il Tribunale, dal momento che tale fatto era chiaramente espresso nell'ordinanza di inibizione che, in conformita' a quanto stabilito nel bando, riportava: '...la presentazione della manifestazione d'interesse nel termine del 20 novembre 2005 era condizione necessaria per l'ammissione alla gara'''.(ANSA). DR
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