Windjet cessa tutte le attività


NB767

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29 Settembre 2008
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1
la livingston è una nuova azienda che non ha nulla a che fare con il Toto che ha siglato quel patto, per cui non c'entra nulla.
Poi anche se questo fosse un ostacolo sicuramente saprebbero come superarlo, in fondo siamo in Italia.
Domani è venerdì e vedremo, a meno che questo venerdi non diventi mercoledì etc etc.
sbagli di grosso! LA NUOVA LIVINGSTON ha come presidente Riccardo Toto, figlio di CArlo Toto che aveva firmato quel patto di non competitività.
Il patto parlava di non competitività nei voli di linea e si estendeva anche ad altri della famiglia.

Livingston vola ora da Rimini per riproteggere i pax di Windjet. Non ha alcun interesse in quello scalo.
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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sbagli di grosso! LA NUOVA LIVINGSTON ha come presidente Riccardo Toto, figlio di CArlo Toto che aveva firmato quel patto di non competitività.
Il patto parlava di non competitività nei voli di linea e si estendeva anche ad altri della famiglia.

Livingston vola ora da Rimini per riproteggere i pax di Windjet. Non ha alcun interesse in quello scalo.
bene, la fonte di questo? o un documento pls.
 

NB767

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29 Settembre 2008
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Basta andare sul sito:
http://www.livingstonair.it/
e compare il link per prenotazioni, attualmente recita "presto online"
vedremo se trattasi di voli per riprotezione o se è la base di un servizio di linea, io sinceramente spero la seconda.
Saluti
"presto online" è li da mesi! ma di che parli!
Ripeto quello che ho detto poco fa: Livingston vorrebbe fare voli di linea, ma non può! Inoltre voli da Rimini, o scali simili, hanno poco a che fare con il profilo della Nuova Livingston.
La compagnia ha altro in mente.
 

kenyaprince

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"presto online" è li da mesi! ma di che parli!
Ripeto quello che ho detto poco fa: Livingston vorrebbe fare voli di linea, ma non può! Inoltre voli da Rimini, o scali simili, hanno poco a che fare con il profilo della Nuova Livingston.
La compagnia ha altro in mente.
Tocca a me smentirti


L’annuncio è arrivato poche ore fa, al termine di una trattativa che sembrava sul punto di chiudersi già da un paio di settimane: la compagnia aerea Livingston, in amministrazione straordinaria da più di un anno, è stata rilevata dalla Rt srl di Riccardo Toto, che si è impegnato a impiegare 106 dipendenti il primo anno e 358 il secondo, senza licenziare nessuno e riassorbendo la quasi totalità dei dipendenti in cassa integrazione. Tutti contenti, dunque? Mica tanto.
Un piccolo particolare fa sì che ci sia almeno un soggetto a cui questo acquisto risulta alquanto indigesto: la compagnia aerea Alitalia, già in una fase tutt’altro che brillante per conto proprio, che ora vede consolidarsi in prospettiva un player considerato finora quasi spacciato.
Il particolare in questione riguarda l’identità e i rapporti familiari dell’acquirente, Riccardo Toto, 32 anni, figlio di quel Carlo Toto che per 13 anni è stato proprietario di Airone e l’ha poi ceduta per 450 milioni di euro (più 600 di debiti) alla cordata degli imprenditori incaricatisi di “salvare” l’ex compagnia di bandiera.
Proprio in virtù di quella transazione, papà Toto, che all’epoca investì una parte del ricavato nel 5,31% delle azioni di Cai (ancora in suo possesso), si era impegnato a non far concorrenza per 5 anni alla nuova compagine in cui la sua creatura era stata assorbita. Poiché ne sono passati solo tre, la novità non può certo aver fatto piacere all’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che, secondo indiscrezioni raccolte da Panorama.it, avrebbe anche ventilato il ricorso a iniziative legali.
Il fatto, però, è che il manager ex Telecom ed ex Piaggio non sembra avere molte frecce al suo arco, dal momento che il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari. Il suo giovane rampollo, inoltre, ha dichiarato pubblicamente di volersi dedicare solo ai voli charter e non a quelli di linea, cosa che esclude al momento una concorrenza diretta ad Alitalia.

È del tutto evidente, tuttavia, che non appena scadranno i termini del patto la nuova Livingston sarà pronta per dare battaglia a tutto campo nei cieli italiani e mondiali, potendo mettere al servizio di questa impresa tutta l’esperienza acquisita dai Toto (padre e figlio) nella lunga stagione di Airone. Ma né Sabelli né i suoi eventuali successori alla guida di Alitalia sembrano in condizione di farci granché.
 

NB767

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Tocca a me smentirti


L’annuncio è arrivato poche ore fa, al termine di una trattativa che sembrava sul punto di chiudersi già da un paio di settimane: la compagnia aerea Livingston, in amministrazione straordinaria da più di un anno, è stata rilevata dalla Rt srl di Riccardo Toto, che si è impegnato a impiegare 106 dipendenti il primo anno e 358 il secondo, senza licenziare nessuno e riassorbendo la quasi totalità dei dipendenti in cassa integrazione. Tutti contenti, dunque? Mica tanto.
Un piccolo particolare fa sì che ci sia almeno un soggetto a cui questo acquisto risulta alquanto indigesto: la compagnia aerea Alitalia, già in una fase tutt’altro che brillante per conto proprio, che ora vede consolidarsi in prospettiva un player considerato finora quasi spacciato.
Il particolare in questione riguarda l’identità e i rapporti familiari dell’acquirente, Riccardo Toto, 32 anni, figlio di quel Carlo Toto che per 13 anni è stato proprietario di Airone e l’ha poi ceduta per 450 milioni di euro (più 600 di debiti) alla cordata degli imprenditori incaricatisi di “salvare” l’ex compagnia di bandiera.
Proprio in virtù di quella transazione, papà Toto, che all’epoca investì una parte del ricavato nel 5,31% delle azioni di Cai (ancora in suo possesso), si era impegnato a non far concorrenza per 5 anni alla nuova compagine in cui la sua creatura era stata assorbita. Poiché ne sono passati solo tre, la novità non può certo aver fatto piacere all’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che, secondo indiscrezioni raccolte da Panorama.it, avrebbe anche ventilato il ricorso a iniziative legali.
Il fatto, però, è che il manager ex Telecom ed ex Piaggio non sembra avere molte frecce al suo arco, dal momento che il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari. Il suo giovane rampollo, inoltre, ha dichiarato pubblicamente di volersi dedicare solo ai voli charter e non a quelli di linea, cosa che esclude al momento una concorrenza diretta ad Alitalia.

È del tutto evidente, tuttavia, che non appena scadranno i termini del patto la nuova Livingston sarà pronta per dare battaglia a tutto campo nei cieli italiani e mondiali, potendo mettere al servizio di questa impresa tutta l’esperienza acquisita dai Toto (padre e figlio) nella lunga stagione di Airone. Ma né Sabelli né i suoi eventuali successori alla guida di Alitalia sembrano in condizione di farci granché.
Ne sarei ben felice se questo dovesse avvenire! Non accadrà.
La questione di cosa si può fare o meno secondo quel patto è oggetto, da tempo, di interpretazioni varie.
nessuno vuole una guerra nei cieli italiani...per ora.
 

kenyaprince

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Spiacente! dice proprio quello!
Livingston farà charter per mooolto tempo!
il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari.

sbagli di grosso! LA NUOVA LIVINGSTON ha come presidente Riccardo Toto, figlio di CArlo Toto che aveva firmato quel patto di non competitività.
Il patto parlava di non competitività nei voli di linea e si estendeva anche ad altri della famiglia.

Livingston vola ora da Rimini per riproteggere i pax di Windjet. Non ha alcun interesse in quello scalo.
questo quello che scrivevi tu
 

kenyaprince

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VCE-TSF
Ma chi se lo compra un "cadavere" di 150milioni di buco?
Meglio invece farlo scomparire e riempire il vuoto rimasto.
Io farei così.
Non si stava parlando di questo. Ti ho fatto solo notare che hai detto una cosa non vera e cioè che il patto di non concorrenza fosse esteso anche ad altri membri della famiglia Toto, cosa che appunto l'articolo smentisce.
Del resto m'interessa poco , noto solamente che nel mese di maggior picco della stagione turistica dell'emisfero boreale quando gli aerei dovrebbero fare rotazioni a go-go livingston (che pure ha solo 4 macchine) ha trovato subito la disponibilità per sostituire WJ sulle rotte da Rimini. A me questo fa pensare che gli aerei non fossero poi così sotto stress.
 

rinco59

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verona, Veneto.
www.digitaltuning.ch
il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari.
Ma in Alitalia saltano delle teste per questa cosa?
Qualunque studente di giurisprudenza saprebbe formulare un patto di non concorrenza in maniera vincolante e restrittiva, non posso pensare che , col fior fiore di consulenti che...
a meno che... siano spazi concessi...
Chiacchiere a parte, qualche azionista, se fosse vera questa ipotesi, potrebbe avanzare azione di responsabilità verso gli amministratori
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Ma in Alitalia saltano delle teste per questa cosa?
Qualunque studente di giurisprudenza saprebbe formulare un patto di non concorrenza in maniera vincolante e restrittiva, non posso pensare che , col fior fiore di consulenti che...
a meno che... siano spazi concessi...
Chiacchiere a parte, qualche azionista, se fosse vera questa ipotesi, potrebbe avanzare azione di responsabilità verso gli amministratori
Ipercondivido!
 

belumosi

Socio AIAC 2025
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Se Riccardo Toto non è parte in causa nel contratto stipulato da suo padre con CAI, non credo sia possibile togliergli il diritto di aprire una compagnia e volare dove vuole.
Bisognerebbe leggere il tutto.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Se Riccardo Toto non è parte in causa nel contratto stipulato da suo padre con CAI, non credo sia possibile togliergli il diritto di aprire una compagnia e volare dove vuole.
Bisognerebbe leggere il tutto.
Senza il vincolo familiare ogni patto di non concorrenza potrebbe essere aggirato. ("sai che c'e', la compagnia la intesto alla mia mogliettina").
Ah, scusa, siamo in Italia...tutto ok, sono gli stessi supercapitani temerari che ci insegnano.
 

NB767

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il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari.



questo quello che scrivevi tu
le tue notizie non sono corrette! mi dispiace!
Domani, quando legegrai che WJ chiede il commissariamento, ti sarai risposto da solo. Altro che Livingston!