Tocca a me smentirti
L’annuncio è arrivato poche ore fa, al termine di una trattativa che sembrava sul punto di chiudersi già da un paio di settimane: la compagnia aerea Livingston, in amministrazione straordinaria da più di un anno, è stata rilevata dalla Rt srl di
Riccardo Toto, che si è impegnato a impiegare 106 dipendenti il primo anno e 358 il secondo, senza licenziare nessuno e riassorbendo la quasi totalità dei dipendenti in cassa integrazione. Tutti contenti, dunque? Mica tanto.
Un piccolo particolare fa sì che ci sia almeno un soggetto a cui questo acquisto risulta alquanto indigesto: la
compagnia aerea Alitalia, già
in una fase tutt’altro che brillante per conto proprio, che ora vede consolidarsi in prospettiva un player considerato finora quasi spacciato.
Il particolare in questione riguarda l’identità e i rapporti familiari dell’acquirente, Riccardo Toto, 32 anni,
figlio di quel Carlo Toto che per 13 anni è stato proprietario di Airone e l’ha poi ceduta per 450 milioni di euro (più 600 di debiti) alla cordata degli imprenditori incaricatisi di “salvare” l’ex compagnia di bandiera.
Proprio in virtù di quella transazione,
papà Toto, che all’epoca investì una parte del ricavato nel 5,31% delle azioni di Cai (ancora in suo possesso), si era
impegnato a non far concorrenza per 5 anni alla nuova compagine in cui la sua creatura era stata assorbita. Poiché ne sono passati solo tre, la novità non può certo aver fatto piacere all’amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che, secondo indiscrezioni raccolte da
Panorama.it, avrebbe anche ventilato il
ricorso a iniziative legali.
Il fatto, però, è che il manager ex Telecom ed ex Piaggio non sembra avere molte frecce al suo arco, dal momento che
il patto di non concorrenza riguarda Carlo Toto in persona, non i suoi familiari. Il suo giovane rampollo, inoltre, ha dichiarato pubblicamente di volersi dedicare solo ai voli charter e non a quelli di linea, cosa che esclude al momento una concorrenza diretta ad Alitalia.
È del tutto evidente, tuttavia, che non appena scadranno i termini del patto la nuova Livingston sarà pronta per dare battaglia a tutto campo nei cieli italiani e mondiali, potendo mettere al servizio di questa impresa tutta l’esperienza acquisita dai Toto (padre e figlio) nella lunga stagione di Airone. Ma né Sabelli né i suoi eventuali successori alla guida di Alitalia sembrano in condizione di farci granché.