Marca da bollo per passaporto


Andrea1988

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23 Novembre 2006
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Io sono andato e tornato dal Giappone senza marca da bollo. Al ritorno non me l'hanno controllata nonostante l'ultimo volo fosse un diretto Pechino-Roma. Devo ammettere che non avendo mai usato il Passaporto me l'ero dimenticata, e m'è andata bene :)
Comunque è davvero una truffa tutta italiana, ridicolo.
 

marmax68

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29 Settembre 2010
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Treviso
Scusate... ma tagliare la testa al toro no?!
Nel caso di un volo diretto (es: FCO-JFK) OK, mettiamo 'sta benedetta marca ('cci loro!).
Ma nel caso io facessi FCO-CDG-JFK (o altra tratta extra-europea con scalo sempre in un aeroporto della Comunità Europea!), posso benissimo partire con la Carta d'Identità. Arrivato a CDG, alla dogana tiro fuori il passaporto e parto per JFK. Al ritorno, arrivato a FCO, tiro fuori la carta d'Identità vsto che il volo di provenienza è europeo.
L'unico accorgimento per non tradirsi, ma che è una rottura di scatole, è quello di non fare al ceck-in il bagaglio a destinazione (ove possibile!). Quindi mandare il bagaglio a CDG, arrivati a CDG ritirare il bagaglio e rifare il ceck-in! Altrimenti sul bagaglio ci sarà la "pecetta" dove è palese che il volo di partenza è stato fatto da JFK e non da CDG!!!
Ma se non volete pagare i 40 "euri" è l'unico escamotage! Sbaglio?
Certo questo comporta tutta un'altra serie di "problematiche"...!
 

Andrea1988

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23 Novembre 2006
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Roma, Lazio.
Scusate... ma tagliare la testa al toro no?!
Nel caso di un volo diretto (es: FCO-JFK) OK, mettiamo 'sta benedetta marca ('cci loro!).
Ma nel caso io facessi FCO-CDG-JFK (o altra tratta extra-europea con scalo sempre in un aeroporto della Comunità Europea!), posso benissimo partire con la Carta d'Identità. Arrivato a CDG, alla dogana tiro fuori il passaporto e parto per JFK. Al ritorno, arrivato a FCO, tiro fuori la carta d'Identità vsto che il volo di provenienza è europeo.
L'unico accorgimento per non tradirsi, ma che è una rottura di scatole, è quello di non fare al ceck-in il bagaglio a destinazione (ove possibile!). Quindi mandare il bagaglio a CDG, arrivati a CDG ritirare il bagaglio e rifare il ceck-in! Altrimenti sul bagaglio ci sarà la "pecetta" dove è palese che il volo di partenza è stato fatto da JFK e non da CDG!!!
Ma se non volete pagare i 40 "euri" è l'unico escamotage! Sbaglio?
Certo questo comporta tutta un'altra serie di "problematiche"...!
Sarà pure evidente, ma se vieni dall'Europa fino a prova contraria non ti controllano neanche la carta d'identità, quindi dov'è il problema?
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Sarà pure evidente, ma se vieni dall'Europa fino a prova contraria non ti controllano neanche la carta d'identità, quindi dov'è il problema?
Nell'area Schengen (non da confondersi con UE visto che ci sono paesi UE che non fanno parte di Schengen come vi sono paesi Schengen che non fanno parte dell'UE) sono permessi controlli aleatori. La Guardia di Finanza controlla sempre di più i documenti all'uscita dell'area bagagli.
 

Oneechan

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6 Settembre 2007
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Gallarate
Al T2 di Malpensa stanno fermando gli equipaggi già da qualche mese per controllare il passaporto. Molti colleghi (io stessa) che prima facevano lungo raggio non hanno mai messo la marca da bollo, il passaporto in partenza non ci veniva mai richiesto, e nei paesi di destinazione la storia della marca da bollo non esiste..
Ora ovviamente al controllo ci creano problemi, guardano gli ultimi 3 anni e le multe fioccano copiose... Molti colleghi han provato a giustificarsi con la storia della carta di identità usata per lo scalo all'interno della comunità europea e del passaporto usato in partenza da scali europei dove la marca non è necessaria... la risposta è stata che il passaporto italiano per essere valido deve avere le marche valide nel momento in cui viene usato, diversamente si è sanzionabili durante i controlli.
So che una collega ha fatto ricorso, e pare che glielo abbiano accettato. Resta comunque una situazione poco chiara, e chi volesse "regolarizzare" il proprio passaporto deve pagare il valore doppio della marca da bollo per il numero di anni in cui le marche non sono state applicate.
Sinceramente io devo ancora capire se le marche vanno vidimate o meno, c'è chi sostiene che non sia necessario e che la scadenza coincida con la data di emissione del passaporto... c'è chi sostiene che siano valide finchè non vidimate al controllo ( io anno scorso son andata negli Stati Uniti da passeggera, ho quindi messo la marca ma al controllo non è stata vidimata)
...boh!
 

Maxgardo

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15 Giugno 2010
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Con la Circolare n. 11/E in data 3 aprile 2006, l’Agenzia delle Entrate, nel chiarire svariate problematiche relative a: imposta di bollo, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale e tasse sulle concessioni governative, afferma che:
“Circa la necessità di annullare il contrassegno ai sensi dell’articolo 12 del d.P.R. n. 642 del 1972, si ritiene che l’annullamento è obbligatorio in tutti i casi in cui la legge ne prevede una particolare modalità e individua i soggetti che devono curarne l’adempimento (come dispone, ad esempio l’articolo 6 della tariffa per le cambiali). Negli altri casi, invece, si può omettere l’annullamento poiché il contrassegno contiene già l’indicazione del giorno e dell’ora di emissione. Inoltre è impossibile rimuoverlo dall’atto su cui è stato applicato senza provocarne la lacerazione rendendolo inservibile. La disciplina dell’imposta di bollo, mentre precisa i termini entro i quali l’imposta deve essere corrisposta (articolo 2 del d.P.R. n. 642 del 1972) non prevede alcun termine di validità dei valori bollati. Pertanto, i contrassegni possono essere utilizzati indipendentemente dalla data della loro emissione, nel rispetto dell’articolo 11 del predetto d.P.R. che dispone “Per gli atti soggetti a bollo fin dall’origine l’applicazione delle marche da bollo, del visto per bollo e del bollo a punzone, deve precedere l’eventuale sottoscrizione e, per i registri e repertori, qualsiasi scritturazione”. Non si configura , pertanto, alcun limite temporale all’utilizzo dei contrassegni, rispetto alla data di emissione stampata sugli stessi.”

Nella sopraccitata circolare dunque si distinguono due casi nell’annullamento delle marche, quello in cui “la legge ne prevede una particolare modalità e individua i soggetti che devono curarne l’adempimento” (è il caso del passaporto!) e quello in cui “si può omettere l’annullamento” (in quanto fa fede la data del documento su cui è applicata la marca).
Per quanto riguarda dunque le modalità e l’obbligatorietà dell’annullamento della marca di concessione governativa da applicare sul passaporto è necessario riferirsi al Decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972 n. 641 – Tariffa art. 1 (e successive modificazioni) (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 11/11/1972) che, dopo aver stabilito il valore aggiornato della marca (portato a 40,29 euro con l’ultima modificazione), precisa che:
“In sede di rinnovo le marche possono essere apposte ed annullate, con il timbro a calendario, oltre che dalle questure, dagli uffici del settore della polizia di frontiera terrestre, dagli uffici di P.S. presso scali marittimi ed aerei, dagli uffici del registro, dagli ispettorati per l’emigrazione, dagli uffici postali e dagli uffici dell’Automobile club d’Italia.”
Da cui si evince chiaramente che le marche, sui passaporti, devono essere non solo apposte ma anche obbligatoriamente annullate.

http://www.neosair.it/Content/Cms/PDFs/chiarimenti_contrassegno.pdf


Pertanto si evince che le marche devono essere annullate.
 

pittone

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13 Novembre 2008
22
0
Veneto
VALE LA DATA STAMPATA SULLA MARCA DA BOLLO.
STOP! :)
Mi dispiace contraddirti ma non è così, la data impressa sulla marca non ne determina la validità ai fini del passaporto.
Acquista la scadenza SOLO quando viene annullata (normalmente al posto di frontiera). Pensa che sono ancora valide (circ. dell'ADE agli uffici passaporti delle questure, le marche riportanti il valore in lire e in euro stampate quindi appena dopo l'introduzione dell'euro). La marca una volta annullata non varrà un anno solare ma solo il periodo restante al compimento di anno (o multipli) dal rilascio del passaporto.
Esempio: passaporto rilasciato il 10/01/08 puoi volare fuori dall'UE fino al 09/01/09. Mettiamo poi che nel 2010 dovevi partire e pur avendo comprato la marca annulli il viaggio, a Natale 2011 vuoi andare a NY, la marca da bollo non vidimata è ancora nel libretto, se alla frontiera l'annullano, il documento sarà in regola fino al 09/01/12. (fatto salvo i limiti di scadenza minima che alcuni paesi richiedono). Confermo sanzioni per viaggi compiuti negli ultimi tre anni se non "supportati" da idonea bollatura.
 

bicius66

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7 Gennaio 2008
377
0
.
........ripeto (e fidatevi);

La concessione governativa (piu’comunemente chiamata “marca da bollo”) deve essere convalidata nel momento in cui il passaporto viene utilizzato per un espatrio extra-comunitario. Suddetta convalida, puo’ essere richiesta presso le Questure,le Stazioni dei Carabinieri o piu’ semplicemente al funzionario di polizia in aeroporto all’atto dell’espatrio.

La concessione governativa,scadra’ ogni anno,nel giorno e nel mese in cui il vostro passaporto scade. (es. scadenza 10 maggio 2015 ........ ogni 10 maggio).

Nel caso in cui il passeggero effettui il volo FCO-CDG-JFK, nessuno potra’ contestare quel viaggio. Organi di polizia internazionali men che meno....ovviamente!!!

Sanzioni

La sanzione e’ amministrativa,se “pizzicati”, vi redigeranno un verbale di constatazione (sara’ poi l’Agenzia delle Entrate a farvi recapitare un verbale di contestazione....e relativo bollettino per il pagamento).
Durante la verbalizzazione si potranno “evidenziare” (all’Agenzia delle Entrate) sino a 3 anni di mancate applicazioni (ripescando magari “la furbata” della tratta FCO-CDG-JFK di cui sopra).

NB: un anno = 40,29 (c.g.non applicata) + 103,29 (sanzione) ....nel caso di 3 anni...triplicate il tutto!

Ed aggiungo.....

La data sulla concessione NON centra nulla ( e’ la “sua” data di emissione).
La verbalizzazione si effettua constestando i timbri degli stati esteri.Quindi le sciocchezze sopra citate....passo da CDG o FRA ecc. NON centrano nulla poiche’ ripeto si contestano i TIMBRI! (I quali nel verbale vengono citati!).
Le vecchie marche da bollo NON sono piu’ utilizzabili...figurarsi quelle in lire!!
 

Moran

Utente Registrato
9 Maggio 2009
1,635
0
Mi dispiace contraddirti ma non è così, la data impressa sulla marca non ne determina la validità ai fini del passaporto.
Acquista la scadenza SOLO quando viene annullata (normalmente al posto di frontiera). Pensa che sono ancora valide (circ. dell'ADE agli uffici passaporti delle questure, le marche riportanti il valore in lire e in euro stampate quindi appena dopo l'introduzione dell'euro). La marca una volta annullata non varrà un anno solare ma solo il periodo restante al compimento di anno (o multipli) dal rilascio del passaporto.
Esempio: passaporto rilasciato il 10/01/08 puoi volare fuori dall'UE fino al 09/01/09. Mettiamo poi che nel 2010 dovevi partire e pur avendo comprato la marca annulli il viaggio, a Natale 2011 vuoi andare a NY, la marca da bollo non vidimata è ancora nel libretto, se alla frontiera l'annullano, il documento sarà in regola fino al 09/01/12. (fatto salvo i limiti di scadenza minima che alcuni paesi richiedono). Confermo sanzioni per viaggi compiuti negli ultimi tre anni se non "supportati" da idonea bollatura.
Esatto, perfetta sintesi. Io ad esempio metto la marca ora, parto a gennaio 2012, mi annulleranno la marca e sarà valida fino a marzo 2012 perché il passaporto l'ho fatto in marzo, se voglio viaggiare da marzo in poi mi servirà una nuova marca che sarà valida fino al marzo 2013.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Esatto, perfetta sintesi. Io ad esempio metto la marca ora, parto a gennaio 2012, mi annulleranno la marca e sarà valida fino a marzo 2012 perché il passaporto l'ho fatto in marzo, se voglio viaggiare da marzo in poi mi servirà una nuova marca che sarà valida fino al marzo 2013.
Confermo. L'avvertenza è quella di farsela annullare, anche alle poste per esempio, perchè se non annullata è sanzione.
 

Insider

Bannato
14 Gennaio 2008
1,377
0
Sardegna.
........ripeto (e fidatevi);

La concessione governativa (piu’comunemente chiamata “marca da bollo”) deve essere convalidata nel momento in cui il passaporto viene utilizzato per un espatrio extra-comunitario. Suddetta convalida, puo’ essere richiesta presso le Questure,le Stazioni dei Carabinieri o piu’ semplicemente al funzionario di polizia in aeroporto all’atto dell’espatrio.

La concessione governativa,scadra’ ogni anno,nel giorno e nel mese in cui il vostro passaporto scade. (es. scadenza 10 maggio 2015 ........ ogni 10 maggio).

Nel caso in cui il passeggero effettui il volo FCO-CDG-JFK, nessuno potra’ contestare quel viaggio. Organi di polizia internazionali men che meno....ovviamente!!!

Sanzioni

La sanzione e’ amministrativa,se “pizzicati”, vi redigeranno un verbale di constatazione (sara’ poi l’Agenzia delle Entrate a farvi recapitare un verbale di contestazione....e relativo bollettino per il pagamento).
Durante la verbalizzazione si potranno “evidenziare” (all’Agenzia delle Entrate) sino a 3 anni di mancate applicazioni (ripescando magari “la furbata” della tratta FCO-CDG-JFK di cui sopra).

NB: un anno = 40,29 (c.g.non applicata) + 103,29 (sanzione) ....nel caso di 3 anni...triplicate il tutto!

Ed aggiungo.....

La data sulla concessione NON centra nulla ( e’ la “sua” data di emissione).
La verbalizzazione si effettua constestando i timbri degli stati esteri.Quindi le sciocchezze sopra citate....passo da CDG o FRA ecc. NON centrano nulla poiche’ ripeto si contestano i TIMBRI! (I quali nel verbale vengono citati!).
Le vecchie marche da bollo NON sono piu’ utilizzabili...figurarsi quelle in lire!!
quotissimo, perchè la so esattamente così anche io.
 

Andrea1988

Utente Registrato
23 Novembre 2006
2,579
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Roma, Lazio.
la risposta è stata che il passaporto italiano per essere valido deve avere le marche valide nel momento in cui viene usato, diversamente si è sanzionabili durante i controlli.
...boh!
Questo è falsissimo: proprio perché all'estero lo accettano tranquillamente NON possono venirti a dire che non è valido senza la marca da bollo.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
In ogni caso il passaporto E' VALIDO anche senza marca, ma si è soggetti alla contravvenzione. La marca non è requisito di validità, ma tassa da pagare.
SE hai controlli non facessero passare qualcuno senza marca, sarebbe da chiamare Polizia e Carabinieri.
 

AndreaOLB

Utente Registrato
22 Febbraio 2010
592
0
In ogni caso il passaporto E' VALIDO anche senza marca, ma si è soggetti alla contravvenzione. La marca non è requisito di validità, ma tassa da pagare.
SE hai controlli non facessero passare qualcuno senza marca, sarebbe da chiamare Polizia e Carabinieri.
Si configurerebbe come evasione fiscale, reato gravissimo in Italia! Scherzi a parte quindi anche senza marca, a parte la redazione del verbale, sono obbligati a farti partire?
 

mariol

Utente Registrato
3 Febbraio 2009
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........ripeto (e fidatevi);

Nel caso in cui il passeggero effettui il volo FCO-CDG-JFK, nessuno potra’ contestare quel viaggio. Organi di polizia internazionali men che meno....ovviamente!!!

Sanzioni

La sanzione e’ amministrativa,se “pizzicati”, vi redigeranno un verbale di constatazione (sara’ poi l’Agenzia delle Entrate a farvi recapitare un verbale di contestazione....e relativo bollettino per il pagamento).
Durante la verbalizzazione si potranno “evidenziare” (all’Agenzia delle Entrate) sino a 3 anni di mancate applicazioni (ripescando magari “la furbata” della tratta FCO-CDG-JFK di cui sopra).
Nel momento in cui devo rinnovare il passaporto, e trovano nel mio passaporto timbri doganali (o visti) ma nessuna marca da bolla valida nel periodo in cui è stato apposto il timbro, cosa accade?
Basta semplicemente dire di aver volato prima da un aeroporto europeo/schengen? Sinceramente ho qualche dubbio!
 
Ultima modifica:

FLRprt

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
17 Novembre 2009
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667
Come suolsi dire a Firenze, quanto segue leva i'vvin dai fiaschi.
N.B.: il fatto che andando/tornando a/da Londra facciano il controllo di polizia di frontiera (= esibizione documento) discende dal fatto che Londra è extra Schengen, ma Londra = Comunità europea -> gli presento il passaporto senza marca e nessuno può dirmi nulla (a meno che non mi trovino timbri compromettenti che rivelino che nel corso dell'anno ho avuto frequentazioni extracomunitarie, diciamo così). Altro discorso se vado in Norvegia: è paese Schengen ancorché extracomunitario -> no controllo di polizia di frontiera. Ma se mi porto dietro il solo passaporto senza bollo e mi chiedono i documenti (possono farlo) allora sono in contravvenzione.
Ci sarebbe la possibilità, stando al sito della Polizia di Stato, di richiedere il passaporto valido esclusivamente per i paesi comunitari: ovviamente è esente bollo (ma cosa se ne fa uno di un passaporto ristretto solo alla Comunità Europea?).

DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA
DIREZIONE CENTRALE DELL’IMMIGRAZIONE E DELLA POLIZIA DELLE FRONTIERE
Ufficio Affari Generali e Giuridici
RR/aagg
Via Tuscolana 1558 – 00173 Roma
SCHEDA
PASSAPORTO
Concessione governativa per passaporti (= marca da bollo telematica per passaporti = contrassegno telematico per passaporti)
Per il rilascio del passaporto è necessario presentare, apposta sulla prevista istanza, una (1) concessione governativa per passaporti (= marca da bollo telematica per passaporti = contrassegno telematico per passaporti) di euro 40,29.
Il passaporto ha una validità di 10 anni dalla data di rilascio.
Dal settembre 2007, la marca da bollo telematica ha sostituito quella cartacea che è stata dichiarata fuori corso. Pertanto, attualmente, sono in distribuzione (presso le tabaccherie) e devono essere utilizzate, esclusivamente, le marche da bollo in formato di contrassegno telematico.
La concessione governativa per passaporti si riferisce all’anno legale, che decorre dalla data di rilascio del passaporto.
La concessione governativa, apposta nel corso dell’anno, vidimata dalle autorità di P.S. competenti al rilascio del passaporto ovvero dal personale di polizia di frontiera, scadrà, in ogni caso, il giorno ed il mese corrispondenti a quelli di scadenza del passaporto.
Qualora il passaporto non venisse utilizzato, con continuità, per l’espatrio verso Paesi diversi da quelli aderenti all’Unione Europea, il contrassegno telematico potrà non essere apposto annualmente.
Si ritiene opportuno precisare che il pagamento della concessione governativa per il rilascio del passaporto deve avvenire mediante l’utilizzo delle marche da bollo telematiche.
Al riguardo, l’Agenzia delle Entrate (con interpello n.954–749/2008–PROT.N.954-2009/7527), ha chiarito che il pagamento effettuato per mezzo dei conti correnti postali è ammesso solo nel caso in cui l’interessato si trovi nella oggettiva impossibilità di reperire i contrassegni telematici, connessa ad eventi eccezionali quali sciopero dei rivenditori, gravi calamità naturali.
Esempi utili:
Se il passaporto è stato rilasciato il 13 giugno 2008, la concessione governativa, apposta sull’istanza al momento del rilascio, avrà validità fino al 12 giugno 2009.
Ne consegue che se il titolare del passaporto ha in programma un viaggio dal 10 giugno 2009 al 15 giugno 2009, dovrà munirsi della ulteriore marca. La stessa dovrà essere apposta in data successiva al 13 giugno 2009 e sarà vidimata dal personale di polizia di frontiera italiana.
Qualora, invece, il titolare di passaporto rilasciato il 13 giugno 2008, non intendesse partire fino al luglio 2010, non è tenuto all’apposizione della seconda marca (dal momento che la prima, apposta per il rilascio, scadrà il 12 giugno 2009).
Tale operazione, infatti, potrebbe essere rinviata al 2010, allorquando il passaporto dovrà essere utilizzato.
Anche in questo caso, se l’interessato dovesse utilizzare il passaporto, per viaggi all’estero, dal 10 giugno 2010 al 20 giugno 2010, dovrà apporre un primo contrassegno telematico che, vidimato dalle autorità di P.S. competenti al rilascio del passaporto ovvero dal personale di polizia di frontiera, avrà validità fino al 12 giugno 2010, e dovrà munirsi di un secondo contrassegno da apporre e far vidimare (dal personale di polizia di frontiera italiana) in data successiva al 13 giugno, che avrà validità fino al 12 luglio 2011.
 

Fabiazzo

Utente Registrato
17 Febbraio 2007
956
0
Roma.
Domando: e se uno la marca l'ha comprata, appiccicata, e vola da FCO a PEK diretto e al controllo passaporti NON gli timbrano la marca: ne approfitto e mi faccio l'anno dopo FCO-DEL, e di nuovo NON mi timbrano la marca, e così via per dieci anni, ma i timbri sul passaporto dei paesi extraeuropa ci sono. Che fanno se mi controllano ? E' colpa mia se LORO non hanno timbrato la marca, e mi fanno pagare megaeuro di multa ? Io la marca ce la metto: che ne so se non me la timbrano perché magari è cambiata la regoletta ? O devo consultare un avvocato ogni volta che mi alzo la mattina, visto che la legge non ammette ignoranza ? E se non ammette ignoranza, perché devo essere multato per l'ignoranza del funzionario che NON mi ha timbrato il passaporto ?

E' il mio caso: viaggio con la stessa marca, immacolata, da 6 anni...sempre FCO-Extra-europa diretto...al controllo guardano passaporto, tkt, e non timbrano...