Marca da bollo per passaporto


italo

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6 Gennaio 2011
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Nel momento in cui devo rinnovare il passaporto, e trovano nel mio passaporto timbri doganali (o visti) ma nessuna marca da bolla valida nel periodo in cui è stato apposto il timbro, cosa accade?
Basta semplicemente dire di aver volato prima da un aeroporto europeo/schengen? Sinceramente ho qualche dubbio!
La tassa sul passaporto e' la piu' discriminatoria che esista. Chi risiede all'estero e non viaggia in Italia la paga solo una volta ogno dieci anni col rilascio del passaporto. Chi dall' Italia vola direttamente per destinazioni extra-EU la paga sempre, chi si reca in un Paese extra-EU via altro hub europeo non la paga mai. Il governo precedente prevedeva di eliminare balzelli tipo tassa passaporto e conti correnti, invece ha finito con l' aumentarli
 

jtstream

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La tassa sul passaporto e' la piu' discriminatoria che esista. Chi risiede all'estero e non viaggia in Italia la paga solo una volta ogno dieci anni col rilascio del passaporto. Chi dall' Italia vola direttamente per destinazioni extra-EU la paga sempre, chi si reca in un Paese extra-EU via altro hub europeo non la paga mai. Il governo precedente prevedeva di eliminare balzelli tipo tassa passaporto e conti correnti, invece ha finito con l' aumentarli
Io pur risiedendo all'estero ho deciso di dare il mio modesto contributo al miglioramento della disastrata situazione in Italia e l'acquisto comunque.
 

lima1

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pescara.
per fare un pò di chiarezza "made in agenzia delle entrate"

http://www.fiscooggi.it/analisi-e-c...assazione-quali-le-novità-nellarea-dellunione

Passaporto e tassazione, le novità nell'area dell'Unione
Il territorio comunitario, una volta decaduti gli obblighi di controllo, rappresenta un unicum nei rapporti con i Paesi extraeuropei


Il passaporto è quel documento di riconoscimento che permette di identificare il portatore come cittadino di un determinato Stato e consente di uscire dal territorio nazionale del Paese emittente per recarsi all'estero e cioè per entrare e/o transitare in altri territori stranieri. Normalmente il passaporto deve essere mostrato al confine (agli agenti doganali o alle altre forze di polizia), sebbene esistano accordi particolari tra nazioni per cui i cittadini possano utilizzare anche altri documenti di identità.
Fisco e geografia
Sotto il profilo geografico, ma per certi aspetti anche ai fini fiscali, giova osservare il mutamento di significato del concetto di "territorio" e "cittadinanza" nazionale. In seguito al venir meno degli obblighi di controllo alle frontiere dei cittadini di uno Stato membro Ue, infatti, l'area comunitaria appare come un unicum nei rapporti con i Paesi estranei alla Ue. Al riguardo, si rammenta, altresì, che l'articolo 17 del trattato sulla comunità europea sancisce che è (automaticamente) cittadino dell'Unione europea chiunque abbia la cittadinanza di uno degli Stati membri.
La tassa sul passaporto
Tanto premesso, occorre osservare che nessuna tassazione può essere richiesta ai cittadini europei che intendono circolare nell'area comunitaria. La Comunità europea, anzi, dopo aver sanzionato alcuni Paesi membri perchè applicavano una imposizione fiscale sulle carte d'identità ha ammonito l'Italia (e altri Stati membri) a non pretendere la marca da bollo sul passaporto per non violare il principio di uguaglianza tra cittadini europei e a non ostacolare il diritto alla libera circolazione che, come noto, rappresenta un caposaldo dell'Unione europea. Nell'ambito della potestà tributaria interna, pertanto, lo Stato italiano ha abrogato la tassa sulla libertà di movimento all'interno della zona europea mantenendola soltanto per recarsi nei territori extracomunitari. Per evitare l'applicazione della tassa, di sovente, il viaggiatore italiano diretto in un territorio extracomunitario ma che transita attraverso uno Stato europeo, legittimamente, prima di uscire dall'Italia, utilizza alla frontiera interna la carta di identità valida per l'espatrio (esentasse) e soltanto in seguito il passaporto (senza la marca da bollo) la cui violazione in quanto tributo domestico non può essere eccepita da un controllore straniero. Ma il passaporto deve essere valido per tutto il periodo di soggiorno all'estero, non essendo sufficiente che esso sia valido soltanto per la partenza. In altri termini la validità deve contenere il giorno di ritorno nel territorio di partenza con la conseguenza che la violazione fiscale può essere comunque contestata al rientro (ma sempre a condizione che si transiti direttamente da un Paese extra-Ue).
La tassa di concessione: definizione impropria
Sotto il profilo giuridico quella sui passaporti italiani viene impropriamente chiamata tassa di concessione governativa. Autorevole dottrina, infatti, ha osservato che tale definizione risulterebbe erronea se si considera che, evidentemente, non si tratta di concedere alcunché; prima della quale nessun diritto del singolo soggetto sussiste, nessuna facoltà spetta e nessuna attività può essere esercitata. Nel caso in esame, invece, il diritto di libertà e di circolazione del cittadino esiste già, ma l'esercizio del suo diritto di espatrio è subordinato all'emissione dell'atto certificativo dell'accertamento da parte della Pubblica Amministrazione di appartenenza.
La disciplina italiana
Secondo l'articolo 55, comma 6, della legge n. 342 del 21 novembre 2000, la tassa annuale sulle concessioni governative per il passaporto deve intendersi dovuta esclusivamente per l'espatrio verso i Paesi diversi da quelli aderenti all'Unione europea. L'imposta sulle concessioni governative, inoltre, deve essere corrisposta all'atto del rilascio/rinnovo decennale del passaporto, a prescindere dall'utilizzo del documento stesso. La tassa, invece, non deve essere corrisposta all'atto del rinnovo quinquennale del passaporto, salvo utilizzo del documento stesso per recarsi nei Paesi diversi da quelli aderenti all'Unione europea. In particolare, la validità della marca da bollo decorre dalla data del primo rilascio mentre per gli anni successivi la scadenza della marca da bollo da 40,59 euro fa riferimento alla data dell'emissione del passaporto. Se, pertanto, il passaporto è stato rilasciato il 3 dicembre del 2006 esso avrà validità, per il primo anno, fino al 2 dicembre 2007. La validità della marca, infatti, comincia dal giorno dell'annullamento al successivo giorno antecedente la data del primo rilascio. Nel caso di non utilizzo, invece, non occorre apporre alcuna tassa. Ne consegue che se un cittadino italiano decidesse di utilizzare il passaporto, sulla scia del precedente esempio, il giorno 2 novembre 2008 e, quindi, applicare la marca sui fogli del libretto questa renderà fiscalmente valido il documento per un solo mese e cioè fino al 2 dicembre 2008 (data corrispondente al giorno in cui il documento è stato rilasciato).
La sanzione tributaria
In caso di violazione tributaria connessa alla mancata apposizione della marca da bollo sul passaporto, i funzionari di frontiera non possono bloccare il passeggero in transito (il cui divieto di espatrio compete alla potestà del prefetto o del magistrato). Ovviamente alcuna eccezione può essere opposta dai funzionari stranieri che non hanno alcuna potestà tributaria sulle imposte interne. Il controllore italiano, tuttavia, potrà segnalare l'inadempimento al comando di competenza della guardia di Finanza (generalmente situato all'interno dell'aeroporto) che, a sua volta, provvederà all'identificazione del passeggero e all'elevazione del relativo verbale di contestazione In seguito, spetterà all'ufficio locale dell'agenzia delle Entrate, a cui è notificato il predetto verbale, accertare la violazione e irrogare la relativa sanzione il cui ammontare è pari a un importo maggiorato di una quota compresa tra il 100 e il 200 per cento del valore della concessione governativa e quindi fino al massimo di 80,58 euro.
La Repubblica di San Marino e il Vaticano
I cittadini della Repubblica di San Marino e quelli italiani, ad esempio, non necessitano di passaporto per viaggiare tra i due Paesi. Ne consegue che i cittadini sammarinesi, tenuto conto che l'ingresso terrestre e aereo per San Marino avviene mediante il territorio e lo spazio italiano, devono soddisfare i requisiti d'ingresso per l'Italia. Ciò avviene anche per lo Stato della Città del Vaticano, che, considerata l'esiguità territoriale, di fatto non controlla i formali flussi di immigrazione.
Gli accordi di Schengen
I cittadini comunitari, a cui devono aggiungersi quelli dell'Islanda, Liechtenstein e Norvegia possono viaggiare all'interno delle nazioni dell'Unione europea senza la necessità del passaporto o senza esibire alcun visto d'ingresso. Inoltre i 28 Stati che hanno stipulato gli accordi di Schengen del 1985 si sono impegnati a non implementare controlli al confine territoriale uno con l'altro (fatta salva, ovviamente, la possibilità di verificare particolari circostanze dovute all'ordine pubblico e alla sicurezza). Fa eccezione, ad esempio, il Regno Unito, che non ha firmato i predetti accordi, verso il quale, in tal caso, il cittadino europeo sarà "costretto" a esibire al confine almeno un documento di riconoscimento.
 
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gbaru

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Ma all'estero lo fanno? Oppure è solo il classico modo tutto italiano di battere cassa?
È una cosa tutta italiana. In Germania le "marche da bollo" sono sconosciute. Non solo quelle sui passaporti ma anche quelle sulle quietanze, sui certificati, sulle domande. Per non parlare poi di quelle per i tribunali. A volte ci sono dei costi amministrativi e te li fanno pagare in loco, normalmente sono molto contenuti.
Potrebbe essere qualcosa per razionalizzare e sveltire l'Italia, chissà se il Ministro per la semplificazione del passato governo ci aveva mai pensato?
Io la marca del passaporto la pago solo per l'anno di emissione o di rinnovo.
ciao,
gbaru
 

mauro.

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Domando: e se uno la marca l'ha comprata, appiccicata, e vola da FCO a PEK diretto e al controllo passaporti NON gli timbrano la marca: ne approfitto e mi faccio l'anno dopo FCO-DEL, e di nuovo NON mi timbrano la marca, e così via per dieci anni, ma i timbri sul passaporto dei paesi extraeuropa ci sono. Che fanno se mi controllano ? E' colpa mia se LORO non hanno timbrato la marca, e mi fanno pagare megaeuro di multa ? Io la marca ce la metto: che ne so se non me la timbrano perché magari è cambiata la regoletta ? O devo consultare un avvocato ogni volta che mi alzo la mattina, visto che la legge non ammette ignoranza ? E se non ammette ignoranza, perché devo essere multato per l'ignoranza del funzionario che NON mi ha timbrato il passaporto ?

E' il mio caso: viaggio con la stessa marca, immacolata, da 6 anni...sempre FCO-Extra-europa diretto...al controllo guardano passaporto, tkt, e non timbrano...
Non sta allo Stato verificare che il cittadino sia in regola, ma al cittadino esserlo...;)
Se tu ogni anno ammazzassi qualcuno e non ti fermassero, significherebbe che non sei punibile o che non e' reato?
Comunque confermo, se non facessero partire perche' privi di marca commetterebbero un abuso di potere...senza bollo pagato si può circolare!
 

TW 843

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Io pur risiedendo all'estero ho deciso di dare il mio modesto contributo al miglioramento della disastrata situazione in Italia e l'acquisto comunque.
Il tuo patriottismo mi emoziona. E vorrei saperne di più. Ad esempio descrivici le sensazioni che provi nel girare per l'emirato con un prodotto nostrano di punta come l'Ape Cross invece delle scontate Mercedes Classe S AMG limousine.
 

jtstream

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.
Sono orgogliosamente proprietario di un'Alfa 159, grigia (tra l'altro e' un colore che contribuisce ad evitare il surriscaldamento dell'abitacolo, visto il numero di giorni in cui il sole picchia), anche se la manutenzione mi costa un patrimonio visto che concessionari in zona non ce ne sono.
 

lima1

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pescara.
È una cosa tutta italiana. In Germania le "marche da bollo" sono sconosciute. Non solo quelle sui passaporti ma anche quelle sulle quietanze, sui certificati, sulle domande. Per non parlare poi di quelle per i tribunali. A volte ci sono dei costi amministrativi e te li fanno pagare in loco, normalmente sono molto contenuti.
Potrebbe essere qualcosa per razionalizzare e sveltire l'Italia, chissà se il Ministro per la semplificazione del passato governo ci aveva mai pensato?
Io la marca del passaporto la pago solo per l'anno di emissione o di rinnovo.
ciao,
gbaru
tutto vero ma le tasse in genere sono di scopo a differenze delle imposte e vanno a copertura di alcune spese specifiche , ora se venisse abolita la marca sui passaporti non si avrebbe per effetto anche la scomparsa della spesa a cui tale tassa era dedicata e di conseguenza si dovrebbero reperire i fondi magari dalla imposizione generale rendendo a carico tutti anche di chi non gode del servizio di "scopo" di tale carico . ora ben lungi da me difendere tale bollo ma il principio che altri stati non abbiano la tassa di scopo a cui in genere i bolli sono dedicati non vuol dire che tale gravame non sussista ma che a differenza di essere dedicato totalmente o parzialmente ai soli usufruitori di un servizio (e non di una concessione governativa) esso è a carico della generalità tutta-
 
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TW 843

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Azionista LibertyLines
Sono orgogliosamente proprietario di un'Alfa 159, grigia (tra l'altro e' un colore che contribuisce ad evitare il surriscaldamento dell'abitacolo, visto il numero di giorni in cui il sole picchia), anche se la manutenzione mi costa un patrimonio visto che concessionari in zona non ce ne sono.
Che peccato! Eppure la rete di assistenza risulta essere in continua espansione. La recente apertura dello showroom di Lagos è un chiaro punto di rottura.
 

FLRprt

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17 Novembre 2009
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Domando: e se uno la marca l'ha comprata, appiccicata, e vola da FCO a PEK diretto e al controllo passaporti NON gli timbrano la marca: ne approfitto e mi faccio l'anno dopo FCO-DEL, e di nuovo NON mi timbrano la marca, e così via per dieci anni, ma i timbri sul passaporto dei paesi extraeuropa ci sono. Che fanno se mi controllano ? E' colpa mia se LORO non hanno timbrato la marca, e mi fanno pagare megaeuro di multa ? Io la marca ce la metto: che ne so se non me la timbrano perché magari è cambiata la regoletta ? O devo consultare un avvocato ogni volta che mi alzo la mattina, visto che la legge non ammette ignoranza ? E se non ammette ignoranza, perché devo essere multato per l'ignoranza del funzionario che NON mi ha timbrato il passaporto ?

E' il mio caso: viaggio con la stessa marca, immacolata, da 6 anni...sempre FCO-Extra-europa diretto...al controllo guardano passaporto, tkt, e non timbrano...
Passaporto emesso il 1.11.2011. La marca "dura" un anno dall'emissione del passaporto.
caso A) Volo extra UE partenza 31.10.2012: non ho bisogno della marca nuova, vale ancora la vecchia; rientro il 2.11.2012: ho bisogno della marca per rientrare (che varrà fino al 31.10.2013).
caso B) La marca dell'emissione del passaporto -quella non posso evitarla- scade il 31.10.2012. Non prevedo di fare voli/viaggi extra UE fino al 31.10.2013 -> non bollo il passaporto. Ma il 30.10.2013 vinco un biglietto per New York, biglietto con partenza obbligatoria il 31.10.2013; mi tocca mettere il bollo sul passaporto, bollo che vale un solo giorno. Poi per rientrare ce ne vorrà un altro -che avrà validità fino al 31.10.2014-. In conclusione, ci vogliono due bolli.
caso C) Come caso B), ma posso utilizzare il biglietto dal 1.11.2013: il bollo che metto sul passaporto copre il periodo 1.11.2013-31.10.2014. Basta un solo bollo.
@ Fabiazzo: se nessuno ti timbra mai il passaporto in arrivo od in partenza dal tuo aeroporto extraeuropeo (passaporto senza evidenze di viaggi, quindi) e nessuno in Italia ti chiede anche il biglietto al controllo passaporti partendo od arrivando, buon per te. Ma se ti trovano timbri extracomunitari con date che vadano fuori dal periodo di validità dei bolli ecco pronto il verbale. Multa pericolosa, perché può aprire la porta all'inserimento nelle liste selettive dei controlli fiscali. Vero anche che non posso negarti la partenza, ma per il controllo posso farti perdere tempo a sufficienza per farti perdere il volo .... Per non essere sgamato l'unica possibilità è uscire e rientrare dall'Italia con tratte comunitarie, con biglietti separati per le tratte comunitarie ed extracomunitarie e con bagaglio spedito all'aeroporto comunitario di transito rispedendo poi il bagagllio. Quando poi scade il passaporto meglio che denunci lo smarrimento: devi restiture il libretto al rinnovo, ed anche lì la questura può controllare.
Queste sono le regole del gioco. Se le conosci, sai come devi comportarti e quali sono le conseguenze a non comportarsi come previsto. Regole stupide/imposta vessatoria? Si, ma queste sono le regole. Qualcuno si ricorderà che sulla Piazza Rossa, a Mosca, c'era il divieto di fumare ....
 

feelgood

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Fuggi da Foggia
attenzione, nelle vostre discussioni vi sfugge un particolare. Se volate da roma a new york passando per esempio da parigi, la marca da bollo va attaccata, stessa cosa vale per il ritorno, l'unico modo sarebbe quello di fare un biglietto per parigi, ritirare i bagagli e poi rifare l'imbarco e quindi arrivare a roma come passeggero comunitario. In questo caso voi sbrigherete le pratiche doganali a parigi e arriverete a roma con lo status di volo comunitario. Nulla vieta poi gli organi di polizia di chiedervi il documento. In questo caso però potrete usare la carta d'identità dicendo di non essere in possesso del passaporto. Qualora invece proveniate da ney york con scalo a parigi vi verra chiesto il passaporto.

Ps. Fonte molto attendibile (io)
assolutamente no: l'anno scorso sono andato a New York via CDG e da bravo cittadino onesto ho comprato la mia bella marca da bollo. Per fortuna non ancora l'avevo attaccata ed infatti al check-in a FCO la tipa ha solo visto il passaporto e non ha sollevato la minima obiezione per la mancanza della marca (e ci mancherebbe altro, non è una addetta della agenzia delle entrate e non le compete)

Al gate ho fatto un normalissimo controllo del passaporto , ancora senza marca, e ovviamente a CDG la marca non sapevano manco cosa fosse. Nel viaggioa ritroso stessa storia.

Per fortuna di li a qualche settimana una coppia di amici è partita per il viaggio di nozze s siamo riusciti a sbolognare a loro la marca non utilizzata. La data fa fede sulla validità e infati prima NON c'era perchè parecchi giravano anni con la marca bloccata con la graffetta nel passaporto.
 

Farfallina

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assolutamente no: l'anno scorso sono andato a New York via CDG e da bravo cittadino onesto ho comprato la mia bella marca da bollo. Per fortuna non ancora l'avevo attaccata ed infatti al check-in a FCO la tipa ha solo visto il passaporto e non ha sollevato la minima obiezione per la mancanza della marca (e ci mancherebbe altro, non è una addetta della agenzia delle entrate e non le compete)

Al gate ho fatto un normalissimo controllo del passaporto , ancora senza marca, e ovviamente a CDG la marca non sapevano manco cosa fosse. Nel viaggioa ritroso stessa storia.

Per fortuna di li a qualche settimana una coppia di amici è partita per il viaggio di nozze s siamo riusciti a sbolognare a loro la marca non utilizzata. La data fa fede sulla validità e infati prima NON c'era perchè parecchi giravano anni con la marca bloccata con la graffetta nel passaporto.
E' stato detto almeno una decina di volte in questo thread, la data stampata non vale come annullo!
 

avroRJ

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Sì, perché la data non significa niente, io posso comprarla con la data di oggi e poi per due anni non volo fuori dall'UE (niente timbri), la marca resta valida. Invece nel momento che, magari il terzo anno, uso il passaporto allora dovrò vidimarla, in genere lo fanno alla frontiera quando parti. E sarà valida fino alla scadenza annuale della data in cui ho fatto il passaporto.
Naturalmente potrebbero non accorgersene e lasciarla non vidimata ma in questo caso rischi se ti faranno un controllo retrospettivo e trovano timbri in date per le quali non hai una marca annullata.
Moran...ne sei sicuro? A me la polizia di frontiera aveva detto diversamente...
 

mediafx1

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Potete definire meglio i tre anni sanzionabili? cioè se sono in regola per l'anno in corso mi sanzionano i due precedenti oppure sono sanzionabili tre anni di mancata marca da bollo anche se risalgono a più di tre anni fa?
(supponendo che abbia fatto un viaggio extra-Ue all'anno da quando è stato emesso il passaporto).

EDIT- mi rispondo da solo, art. 13, DPR 641/1972

L'Amministrazione finanziaria puo' procedere all'accertamento delle violazioni alle norme del presente decreto entro il termine di decadenza di tre anni decorrenti dal giorno nel quale e' stata commessa la violazione.

Quindi possono contestare viaggi effettuati fino a 3 anni prima.
 
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sevs17

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assolutamente no: l'anno scorso sono andato a New York via CDG e da bravo cittadino onesto ho comprato la mia bella marca da bollo. Per fortuna non ancora l'avevo attaccata ed infatti al check-in a FCO la tipa ha solo visto il passaporto e non ha sollevato la minima obiezione per la mancanza della marca (e ci mancherebbe altro, non è una addetta della agenzia delle entrate e non le compete)

Al gate ho fatto un normalissimo controllo del passaporto , ancora senza marca, e ovviamente a CDG la marca non sapevano manco cosa fosse. Nel viaggioa ritroso stessa storia.

Per fortuna di li a qualche settimana una coppia di amici è partita per il viaggio di nozze s siamo riusciti a sbolognare a loro la marca non utilizzata. La data fa fede sulla validità e infati prima NON c'era perchè parecchi giravano anni con la marca bloccata con la graffetta nel passaporto.
Il controllo ci può comunque essere, quando tu fai JFK-CDG-FCO il controllo passaporti verrà fatto al primo punto di entrata nello spazio Schengen e quindi dalla Police Aux Frontières, il bagaglio lo recuperi a FCO e li ci può essere un controllo da parte dei militari della GdF che ti possono chiedere i documenti e vedono che il bagaglio viene da JFK sia perché é etichettato là, sia perché le etichette bagagli extra UE sono diverse (non hanno strisce verdi sui bordi e la GdF le nota subito). Infatti io ho fatto settimana scorsa JFK-CDG-LIN e la GdF mi ha controllato i documenti e le marche da bollo, mi ha detto che per validarle devo inserire la data.

Quindi se si fa scalo magari non ci sono controlli sistematici ma ci possono comunque essere dei controlli.
 

flydream

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scusate ma:
1) io ho vissuto per anni in spagna e dovevo viaggiare extraUE. Sono sanzionabile perchè a Barcellona non ho trovato tabaccai che vendevano il bollo?
2) se io ho il passaporto che scade il 12 Maggio, faccio un viaggio partendo dall'italia destinazione extraUE l'1/5 con rientro 31/5: compro 2 bolli in italia. Il primo me lo vidimano il secondo OVVIAMENTE no perchè nello stato extraUE non sanno cosa sia il bollo. Mi ferma la GdF e vede OVVIAMENTE il bollo non vidimato. Sono sanzionabile?
3) prendo il passaporto: viaggio in UE. Decido di andare extraue all'improvviso. Non so dove comprare il famigerato bollo. sono sanzionabile?
4) la legge parla chiaro: il bollo va vidimato dalla polizia di frontiera. Decido di fare un viaggio extraUE passando dalla UE. Mi reco agli imbarchi: non c'è il poliziotto col timbro. I poliziotti che sono al metal detector non sono autorizzati. Ritorno in Italia. Mi ferma la GdF. Sono sanzionabile?
Grazie
 

stefano

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Roma, Calabria.
Domanda: vado in Turchia o altro paese dove basterebbe la carta di identità ma mi timbrano il passaporto. Non avendo la marca da bollo sul passaporto vengo multato?
 

gbaru

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ora ben lungi da me difendere tale bollo ma il principio che altri stati non abbiano la tassa di scopo a cui in genere i bolli sono dedicati non vuol dire che tale gravame non sussista
Scusate lo OT.

Sul fatto che certe operazioni abibano un costo non ci piove. Ma solo la mentalità bizuantina può inventare le Marche per il tipo a, per il tipo b, quelle gialle e quelle verdi.

Poi qualcuno mi dovrebbe speigare il significato delle marche di quietanza, da apporre sulle ricevuto di pagamento in transazioni private.

Credetemi, se si vuole rinnovare l'Italia occorre partire da piccole cose. Io persempio eliminerei le marche sui passaportie che generano solo confusione.
fine OT.
gbaru
 

eugeniod1995

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1) io ho vissuto per anni in spagna e dovevo viaggiare extraUE. Sono sanzionabile perchè a Barcellona non ho trovato tabaccai che vendevano il bollo?
La puoi comprare anche all' ambasciata o al consolato :)

2) se io ho il passaporto che scade il 12 Maggio, faccio un viaggio partendo dall'italia destinazione extraUE l'1/5 con rientro 31/5: compro 2 bolli in italia. Il primo me lo vidimano il secondo OVVIAMENTE no perchè nello stato extraUE non sanno cosa sia il bollo. Mi ferma la GdF e vede OVVIAMENTE il bollo non vidimato. Sono sanzionabile?
Il bollo ci deve essere per ogni anno di utilizzo extra-UE, poi se lo vidimano o no è un' altra storia ;)

3) prendo il passaporto: viaggio in UE. Decido di andare extraue all'improvviso. Non so dove comprare il famigerato bollo. sono sanzionabile?
Si, ma comunque il bollo puoi comprarlo in ambasciata o in consolato :) Se rientri in Italia da extra-UE (anche con scalo) puoi provare a comprarla nei tabaccai dell' area arrivi, altrimenti non saprei...

4) la legge parla chiaro: il bollo va vidimato dalla polizia di frontiera. Decido di fare un viaggio extraUE passando dalla UE. Mi reco agli imbarchi: non c'è il poliziotto col timbro. I poliziotti che sono al metal detector non sono autorizzati. Ritorno in Italia. Mi ferma la GdF. Sono sanzionabile?
Il bollo non deve essere per forza vidimato, basta che ce ne siano abbastanza per ogni anno di espatrio fuori UE, puoi anche viaggiare per 10 anni senza bollo e scampandola 10 anni e un giorno ti può venire l' idea di metterti in regola per senso civico o perché devi rinnovare il passaporto e non hai voglia di smarrirlo e fare la denuncia: compri 9 marche da bollo e le applichi; la data di emissione non dovrebbe costituire un problema, anche se non ha molto senso...

Domanda: vado in Turchia o altro paese dove basterebbe la carta di identità ma mi timbrano il passaporto. Non avendo la marca da bollo sul passaporto vengo multato?
Si.