Re: Chiesto il fallimento per Aeradria
rimini (ag) Il margine operativo lordo dei primi cinque mesi del 2013 ha il segno più. Una buona notizia, ma l'unica, e di certo non sufficiente a far sentire i soci più sollevati. L'assemblea dei soci di Aeradria si è riunita ieri pomeriggio per la prima volta dopo la bocciatura del concordato in continuità da parte del tribunale e dopo l'ufficializzazione della conseguente istanza di fallimento presentata dalla Procura per affrontare la quale la data fissata è il 20 giugno. Una data che è più vicina di quanto dica il calendario. Per scongiurare il fallimento della società di gestione dell'aeroporto – gravata da un indebitamento di 47 milioni di euro – occorre presentare al tribunale un nuovo piano di concordato, che superi le criticità che hanno portato al provvedimento di inammissibilità. Ma la proposta dovrà essere pronta e depositata in tribunale prima dell'udienza fissata. Entro la fine della prossima settimana dunque. Non a caso è stata già convocata una nuova assemblea dei soci per mercoledì prossimo, 12 giugno, "per definire – si legge in una nota inviata al termine dell'assemblea di ieri - le modalità di intervento di aumento di capitale da parte dei Soci e l’intesa con i maggiori creditori disponibili in ordine alla conversione dei propri crediti in azioni". Sull'aumento di capitale è uno dei nodi: i soci pubblici non possono farlo come ha ricordato ieri in commissione consiliare l'assessore al Bilancio Gian Luca Brasini. A farsene carico quindi saranno molto probabilmente Fiera (socio di diritto privato anche se a maggioranza pubblica) e Camera di Commercio (analoga agli enti pubblici come istituzione). Ma il tempo stringe. Ne sono consapevoli amministratori e soci, che da giorni sono al lavoro, nel riserbo più assoluto, per trovare una via d'uscita. "Ciò che occorre soprattutto garantire è la continuità aziendale" ha spiegato ieri Brasini. Come garantire la continuità aziendale? Dovrà essere il "Piano industriale, asseverato dal professionista terzo incaricato (dottor Vincenzo Semprini, ndr)" a dirlo. Due gli elementi nuovi che saranno contenuti nel Piano e che verranno presentati nella nuova domanda di concordato che gli amministratori e i soci si apprestano a presentare: "Il margine operativo – ha annunciato ieri lo stesso Brasini – non è più in perdita nel 2013. Sono stati rispettati i numeri previsti dal piano del dottor Semprini sia dal punto di vista del numero dei passeggeri che della sostenibilità economica". Seconda novità che sarà parte integrante del nuovo Piano "l'interesse oltre che di partner industriali, di alcuni creditori, Carim in testa" ad entrare nella compagine sociale di Aeradria accettando in pratica di rientrare delle somme dovute dalla società attraverso un concambio di azioni. In quanto non ancora soci, invece, è escluso che i privati possano concorrere in questo momento all'aumento di capitale.
Nel corso della seduta consiliare di ieri l'assessore Brasini, rispondendo ad una domanda, ha anche considerato lo scenario del fallimento di Aeradria. Ma "se il gestore fallisse – ha detto -, Enac assumerebbe il controllo, come accaduto a Forlì dove due bandi sono andati deserti. Ma noi siamo più appetibili di Forlì”.
Una commissione, quella di ieri, iniziata con toni pacati, anche da parte dei consiglieri di opposizione. Ma che si è chiusa con la decisione, sottoscritta finora da cinque consiglieri (ne servono otto) di chiedere la convocazione di un consiglio tematico sull'aeroporto in cui presentare una delibera per un'azione di responsabilità del Comune contro il consiglio di amministrazione di Aeradria. Hanno firmato già oltre a Carla Franchini (M5s, da cui viene la proposta), i consiglieri di opposizione Gioenzo Renzi (FdI), Gennaro Mauro (Pdl), Fabio Pazzaglia (Sel-Fare Comune) e il consigliere dell'Idv Stefano Brunori. Date per certe anche le firme degli altri due consiglieri del M5s (Camporesi e Tamburini) e di Marco Casadei (Lega Nord). La richiesta verrà depositata a fine mese, poi scattano 20 giorni di tempo.