Thread Alitalia dal 1° ottobre 2013


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kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Camusso: al momento non ci sono notizie di esuberi

"Al momento non ci sono notizie di esuberi e noi non vogliamo incominciare una discussione su un piano industriale partendo da questo. Per quello che so le notizie su numeri di possibili esuberi sono infondate”. È quanto ha dichiarato Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil.
È ancora in corso l’incontro di oggi su Alitalia, tra Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e i sindacati confederali Cgil, Cisl Uil. Il ministro ha aperto le porte anche ai sindacati di categoria.
 

ilcavalieredeltempo

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20 Luglio 2007
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ROMA.
(ASCA) - Roma, 12 nov - I sindacati non accetteranno un piano industriale dell'Alitalia che preveda esuberi. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine di un incontro con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sull'Alitalia. ''Per noi - ha detto Bonanni - non e' accettabile avere un piano industriale dell'Alitalia che preveda degli esuberi. Il governo ha ancora da sbolognare quelli del precedente piano''. ''Oggi ci siamo visti per collaborare tra noi - ha aggiunto Bonanni -. L'intesa riguarda la collaborazione per tenere in piedi la baracca. Il ministro e' intenzionato a traghettare questa situazione nel migliore dei modi''. sen/mau/ss

A parole sue però il concetto lo ha espresso bene
 

Paolo_61

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(ASCA) - Roma, 12 nov - I sindacati non accetteranno un piano industriale dell'Alitalia che preveda esuberi. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine di un incontro con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sull'Alitalia. ''Per noi - ha detto Bonanni - non e' accettabile avere un piano industriale dell'Alitalia che preveda degli esuberi. Il governo ha ancora da sbolognare quelli del precedente piano''. ''Oggi ci siamo visti per collaborare tra noi - ha aggiunto Bonanni -. L'intesa riguarda la collaborazione per tenere in piedi la baracca. Il ministro e' intenzionato a traghettare questa situazione nel migliore dei modi''. sen/mau/ss

A parole sue però il concetto lo ha espresso bene
Quindi?
Se AF la compra e chiede una riduzione di organico che si fa?
O se non la compra e la riduzione di organico è comunque necessaria?
Meglio falliti che in mano a 'sti banditi?
 

AZ680

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15 Febbraio 2006
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roma, Lazio.
(ASCA) - Roma, 12 nov - I sindacati non accetteranno un piano industriale dell'Alitalia che preveda esuberi. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine di un incontro con il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, sull'Alitalia. ''Per noi - ha detto Bonanni - non e' accettabile avere un piano industriale dell'Alitalia che preveda degli esuberi. Il governo ha ancora da sbolognare quelli del precedente piano''. ''Oggi ci siamo visti per collaborare tra noi - ha aggiunto Bonanni -. L'intesa riguarda la collaborazione per tenere in piedi la baracca. Il ministro e' intenzionato a traghettare questa situazione nel migliore dei modi''. sen/mau/ss

A parole sue però il concetto lo ha espresso bene
questi stanno su Marte .... incredibile ...
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
A parole sue però il concetto lo ha espresso bene
Avra' espresso anche un concetto che porta acqua al suo mulino. Ma in realta' il potere decisionale dei sindacati sulle sorti delle aziende italiane inclusa Alitalia ormai e' prossimo allo zero. Possono blaterare quello che vogliono, la realta' e' che in questo momento devono stare cheti cheti perche' ogni misura di protesta porta lo sconquasso sempre piu' vicino. Niente piu' Alitalia significa niente piu' tessere sindacali, significa niente piu' 'rappresentanti' e niente piu' bisogno di loro.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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I FRANCESI: «MIGLIORAMENTI NON SUFFICIENTI»

Alitalia, Air France boccia il piano
Incertezza sull’aumento di capitale


Sindacati: «No esuberi». Il ministro Lupi: «La priorità è la difesa dell’occupazione»

Air France-Klm boccia il nuovo piano di Alitalia (che prevede almeno 2mila esuberi): per i francesi i miglioramenti ci sono, ma non sono sufficienti. Per questo Parigi potrebbe decidere di non partecipare all’aumento di capitale. La scadenza del periodo di opzione per l’aumento di capitale di Alitalia, fissata alla mezzanotte di venerdì 15 novembre, potrebbe quindi slittare per dare modo agli azionisti più riottosi di convincersi della bontà dell’operazione.
MALUMORI - I malumori del primo azionista di Alitalia, raccolti dalla stampa francese, arrivano alla vigilia di un cda cruciale per la compagnia italiana, nel quale l’ad Gabriele Del Torchio svelerà i dettagli del piano per i prossimi mesi, che dovrebbe prevedere 250 milioni di risparmi con 2-3.000 esuberi, e farà il punto sull’aumento di capitale a 24 ore dalla scadenza dei termini dell’adesione.
I SINDACATI - Al piano guardano con attenzione anche i sindacati che, in attesa di conoscere i numeri veri, fanno sapere che non accetteranno esuberi. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno intanto incontrato il ministro dei trasporti Maurizio Lupi per discutere di Alitalia. «Non accetteremo piani con esuberi», ha detto chiaramente il leader della Cisl Raffaele Bonanni al termine dell’incontro. Più cauta Susanna Camusso: «Non ci risultano esuberi, non ci risulta un piano industriale presentato, non stiamo discutendo di questo. Parliamo della conferma dell’impegno del Governo». «Il problema non è solo Alitalia ma tutto il trasporto aereo», ha sottolineato il leader della Uil Luigi Angeletti. Ottimista Giovanni Centrella: «nell’ambito di un piano serio del trasporto aereo in Italia, credo che Alitalia possa farne uno senza esuberi».
IL GOVERNO - Il ministro Lupi ha comunque assicurato che la priorità del governo è la difesa dei posti di lavoro. «Gli interessi del governo su Alitalia sono molto semplici: il piano industriale con continuità aziendale, investimenti da parte di privati e la difesa dell’occupazione», ha detto Lupi, che resta «convinto» che Air France aderirà. «Mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale anche perché non è che in questi anni è venuta a fare la carità - ha detto Lupi - 30 milioni di passeggeri sono andati dagli aeroporti italiani a quelli di Air France a Parigi e Schipol. Se non sottoscrive scenderà al 7% circa e noi potremo cercare un partner del sud est asiatico».
AIR FRANCE - Da Parigi, tuttavia, arrivano notizie poco confortanti. Il piano, secondo quanto riporta «Les Echos», non piace ad Air France-Klm, che da tempo ripete ai soci italiani le proprie «rigide» condizioni: «Il piano è stato migliorato ma non sufficientemente - spiegano fonti del gruppo franco-olandese al quotidiano online - Le previsioni finanziare e di traffico su cui si basa ci sembrano irrealistiche. Il ritorno all’equilibrio alla data prevista da Alitalia ci sembra inarrivabile». Per questo, sempre secondo «Les Echos», Air France-Klm avrebbe deciso di non partecipare all’aumento di capitale.
AUMENTO DI CAPITALE - Intanto, a quasi un mese dall’inizio dell’operazione, l’aumento di capitale da 300 milioni ha raccolto adesioni per 71 milioni (Intesa SanPaolo 26 milioni, Atlantia 26 milioni, Immsi 13 milioni e Maccagnani 6 milioni), cui vanno aggiunti altri 65 milioni versati da Intesa Sanpaolo e Unicredit (a valere sulla loro garanzia di 100 milioni), per un totale di 136 milioni. Ma con i 75 milioni di Poste (il ministro Lupi ha ribadito che l’impegno della società è garantito, con o senza Air France), verrebbe superata la soglia minima di 240 milioni da raggiungere per considerare valido l’aumento.
12 novembre 2013

Un po' alla volta stanno "consumando" tutto il globo alla ricerca del compratore di AZ...


 

caravelleAZ

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Milano
Nel Sud est asiatico non é che ci sia tutta questa abbondanza di compagnie: Thai,Vietnam Airlines, Singapore, Malaysia...e sinceramente anche impegnandomi non riesco proprio a comprendere quale interesse potrebbero avere, rimane sempre la famosa Air Niugini.
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Hai ragione Paolo, ma continuare a vedere che nemmeno di fronte ad un'AZ morente gli avvoltoi smettono di volteggiare, mi provoca ancora una certa sensazione di disgusto.
Non smettono di volteggiare nemmeno di fronte ad un Italia tutta morente. Difenderanno i loro privilegi ed i loro orticelli sino alla fine purtroppo: ci consumeremo lentamente..in un declino continuo ed inarrestabile.....
 

Dr Gio

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quando si smettera' di guardare all'orticello (anche elettorale) di breve periodo per pensare in ottica di sistema complessivo?

In Germania anni fa hanno fatto in piena stagnazione delle riforme valide e il paese oggi va come un treno. In Italia si e' pensato che bisognava salvare ogni piccola sacca di interessi a carico della comunita' e guardiamo come stiamo.

Alitalia (venti) anni fa poteva essere rilanciata alla grande. Oggi nelle condizioni in cui e' abbiamo sindacalari che dichiarano che non accetteranno esuberi (giusto, perche' loro pensano sempre che vi possano essere soluzioni per tutti a carico della comunita', magari) e ministri che giudicano che la priorita' e' "savalguardare l'occupazione" (nel breve periodo, aggiungo io). Non sarebbe il caso invece di pensare ad avere aziende italiane forti in grado di reggersi sul lungo periodo? 1000 posti di lavoro sacrificati venti anni fa sarebbero state facilmente 10000 assunzioni oggi (seriamente, guardate le dimensioni di colossi come LH e pensiamo a cosa abbiamo perso noi miopi e mediocri italiani...)
 

doz86

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quando si smettera' di guardare all'orticello (anche elettorale) di breve periodo per pensare in ottica di sistema complessivo?

In Germania anni fa hanno fatto in piena stagnazione delle riforme valide e il paese oggi va come un treno. In Italia si e' pensato che bisognava salvare ogni piccola sacca di interessi a carico della comunita' e guardiamo come stiamo.

Alitalia (venti) anni fa poteva essere rilanciata alla grande. Oggi nelle condizioni in cui e' abbiamo sindacalari che dichiarano che non accetteranno esuberi (giusto, perche' loro pensano sempre che vi possano essere soluzioni per tutti a carico della comunita', magari) e ministri che giudicano che la priorita' e' "savalguardare l'occupazione" (nel breve periodo, aggiungo io). Non sarebbe il caso invece di pensare ad avere aziende italiane forti in grado di reggersi sul lungo periodo? 1000 posti di lavoro sacrificati venti anni fa sarebbero state facilmente 10000 assunzioni oggi (seriamente, guardate le dimensioni di colossi come LH e pensiamo a cosa abbiamo perso noi miopi e mediocri italiani...)
Straquoto al 1000%
 

londonfog

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Londra
quando si smettera' di guardare all'orticello (anche elettorale) di breve periodo per pensare in ottica di sistema complessivo?

In Germania anni fa hanno fatto in piena stagnazione delle riforme valide e il paese oggi va come un treno. In Italia si e' pensato che bisognava salvare ogni piccola sacca di interessi a carico della comunita' e guardiamo come stiamo.

Alitalia (venti) anni fa poteva essere rilanciata alla grande. Oggi nelle condizioni in cui e' abbiamo sindacalari che dichiarano che non accetteranno esuberi (giusto, perche' loro pensano sempre che vi possano essere soluzioni per tutti a carico della comunita', magari) e ministri che giudicano che la priorita' e' "savalguardare l'occupazione" (nel breve periodo, aggiungo io). Non sarebbe il caso invece di pensare ad avere aziende italiane forti in grado di reggersi sul lungo periodo? 1000 posti di lavoro sacrificati venti anni fa sarebbero state facilmente 10000 assunzioni oggi (seriamente, guardate le dimensioni di colossi come LH e pensiamo a cosa abbiamo perso noi miopi e mediocri italiani...)
Quotone galattico !
 

bombatutto

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2 Ottobre 2011
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1000 posti di lavoro sacrificati venti anni fa sarebbero state facilmente 10000 assunzioni oggi
Ma anche no. 8000 posti si lavoro sacrificati 5 anni fa hanno portato a 2000 (forse) licenziamenti oggi. Comunque ha ragione lei, caro signore, si stava meglio quando si stava peggio e non c'erano le mezze stagioni.
 
Stato
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