Voli A/R


totocrista

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Quello che scrive KLM mi pare abbastanza chiaro
The Fare applied on the Ticket issue date is only valid for a Ticket used fully and in the sequential order of Flight Coupons, for the specified journey and on the specified dates. Any non-compliant use may result in the payment of an additional fare under the conditions defined below."
in realtà anche qui secondo me tutto si presta molto all'interpretazione. Il discorso comincia col dire che i biglietti vanno volati in maniera sequenziale (non puoi partire da un punto diverso rispetto a quello prenotato). "Un uso non conforme potrebbe sfociare nel pagamento di una tariffa aggiuntiva" che secondo me sta ad intendere che se intendi modificare il biglietto potresti dover pagare una tariffa aggiuntiva. Dal mio punto di vista (e io non sono nessuno:)), se le compagnie volessero imporre un adeguamento tariffario nel caso voli un one/way pagando un A/R o non voli l'ultima tratta del volo lo scriverebbero chiaro e tondo nelle condizioni contrattuali.
 

Moran

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9 Maggio 2009
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"Used fully" non lascia spazio ad interpretazioni
Francamente credo che qualunque passeggero che usasse questo escamotage per una volta sola, non ripetutamente, avrebbe buon gioco in qualsiasi ipotetico tribunale semplicemente invocando una causa di forza maggiore. Se durante lo scalo a B vieni trattenuto da una fila ai controlli, ti senti male, o anche solo ti viene un attacco di squaraus che ti fa fare tardi al gate, come fa la compagnia a pretendere che tu voli anche la tratta B-C? E infatti di solito non lo fanno, se non magari per chi pratica questo giochino ripetutamente.
Ovvio che se hai chiesto in anticipo di sbarcare il bagaglio a B, è più difficile invocare la buona fede.
(io dovendo "fare il furbo" con uno scherzetto del genere mi presenterei semplicemente in ritardo al gate, chiederei una riprotezione, che magari mi verrebbe negata, e me ne uscirei tranquillo... ovviamente viaggiando con solo bagaglio a mano).
 

totocrista

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4 Settembre 2012
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mi sono letto le condizioni di klm.com in italiano.
Francamente a mio modo di vedere la regola parla solo di sequenzialità, e sta ad indicare che ogni eventuale modifica al viaggio originale può portare alla richiesta dell'adeguamento della tariffa o dei costi amministrativi, ma si basa su uno scenario in cui è il passeggero a chiedere alla compagnia la modifica:

3.4 Ordine Sequenziale di Utilizzo dei Coupon di Volo
(a) La Tariffa Comprensiva di Tasse applicata alla data di emissione del Biglietto è valida soltanto per un Biglietto utilizzato per intero e nell’ordine sequenziale dei Coupon di Volo, per il viaggio specificato e nelle date specificate. Qualsiasi utilizzo non conforme potrà determinare un ricalcolo della Tariffa alle condizioni specificate nel prosieguo.La Tariffa Comprensiva di Tasse applicata alla data di emissione del Biglietto è valida soltanto per un Biglietto utilizzato per intero e nell’ordine sequenziale dei Coupon di Volo, per il viaggio specificato e nelle date specificate. Qualsiasi utilizzo non conforme potrà determinare un ricalcolo della Tariffa alle condizioni specificate nel prosieguo.
(b) La Tariffa, stabilita in base ai dettagli, alle date di viaggio ed alle rotte menzionati sul Biglietto, corrisponde ad un Luogo di Partenza e ad un Luogo di Destinazione, con una Sosta programmata al momento dell’acquisto del Biglietto, e forma parte integrante del Contratto di Trasporto. Qualsiasi cambiamento a tale proposito potrà determinare modifiche alla Tariffa Comprensiva di Tasse.
(c) Una modifica del Luogo di Partenza o del Luogo di Arrivo del viaggio del Passeggero (ad esempio nel caso in cui il Passeggero non utilizzi il primo Coupon o non utilizzi tutti i Coupon o i Coupon non siano utilizzati nel loro ordine di emissione), determinerà una modifica della Tariffa Comprensiva di Tasse inizialmente corrisposta dal Passeggero. Molte Tariffe Comprensive di Tasse sono valide soltanto per la data e per i voli specificati sul Biglietto. Nel caso di una modifica come descritto in precedenza, la Tariffa sarà ricalcolata ed al Passeggero potrà, in conseguenza del ricalcolo, essere richiesto di corrispondere una Tariffa aggiuntiva (oppure il Passeggero potrà, se del caso, avere diritto ad un rimborso) pari alla differenza tra la Tariffa Comprensiva di Tasse corrisposta inizialmente e la Tariffa Comprensiva di Tasse che il Passeggero avrebbe dovuto corrispondere al momento dell’emissione del Biglietto per il viaggio effettivamente compiuto. Inoltre, in caso di una modifica come descritto in precedenza, saranno applicati gli eventuali Costi Amministrativi. Qualora questi ultimi siano applicabili, il Passeggero ne sarà informato al momento della richiesta di tale modifica.
(d) Qualora il Passeggero non utilizzi tutti i propri Coupon di Volo ed interrompa anticipatamente il proprio viaggio, allo stesso sarà richiesto di corrispondere un importo fisso al fine di poter recuperare il proprio Bagaglio Consegnato.
 

Siligio

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22 Novembre 2012
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Grottaferrata
Ma é vero che scatta l'inserimento in black list se si fa questo giochino troppe volte?
spesso l'azienda per la quale lavora mio padre compra dei voli a/r di cui usufruisce solamente dell'andata.
Eppure non è in alcuna black list. Considerando inoltre che i voli che acquista son spesso acquistati a ridosso della partenza, costano parecchio.
Non so quanto convenga alle compagnie aree perdere questi clienti business.
 

EF-ZQN

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14 Febbraio 2011
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VCE
Ma esistono testimonianze del 1% di compagnie che hanno chiesto soldi per ritorni non volati?

La compagnia ha comunque il vantaggio di assegnare il posto non volato a chi è in stand-by, e quindi vendere lo stesso a due persone.
 

totocrista

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@maclover: ovviamente potrei sbagliarmi eh :) secondo me scritte cosi però puoi interpretarle!

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maclover

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mi sono letto le condizioni di klm.com in italiano.
Francamente a mio modo di vedere la regola parla solo di sequenzialità, e sta ad indicare che ogni eventuale modifica al viaggio originale può portare alla richiesta dell'adeguamento della tariffa o dei costi amministrativi, ma si basa su uno scenario in cui è il passeggero a chiedere alla compagnia la modifica
@maclover: ovviamente potrei sbagliarmi eh :) secondo me scritte cosi però puoi interpretarle!
Sì, sbagli ;)

I punti a) b) c) d) non sono alternativi.

La parte che interessa a noi ed è oggetto della discussione è questa

(c) Una modifica del Luogo di Partenza o del Luogo di Arrivo del viaggio del Passeggero (ad esempio nel caso in cui il Passeggero non utilizzi il primo Coupon o non utilizzi tutti i Coupon o i Coupon non siano utilizzati nel loro ordine di emissione), determinerà una modifica della Tariffa Comprensiva di Tasse inizialmente corrisposta dal Passeggero. Molte Tariffe Comprensive di Tasse sono valide soltanto per la data e per i voli specificati sul Biglietto. Nel caso di una modifica come descritto in precedenza, la Tariffa sarà ricalcolata ed al Passeggero potrà, in conseguenza del ricalcolo, essere richiesto di corrispondere una Tariffa aggiuntiva (oppure il Passeggero potrà, se del caso, avere diritto ad un rimborso) pari alla differenza tra la Tariffa Comprensiva di Tasse corrisposta inizialmente e la Tariffa Comprensiva di Tasse che il Passeggero avrebbe dovuto corrispondere al momento dell’emissione del Biglietto per il viaggio effettivamente compiuto. Inoltre, in caso di una modifica come descritto in precedenza, saranno applicati gli eventuali Costi Amministrativi. Qualora questi ultimi siano applicabili, il Passeggero ne sarà informato al momento della richiesta di tale modifica.

Scendere ad un punto intermedio è una modifica del luogo di arrivo, non c'è spazio per le interpretazioni.
Il punto d) dice che, on top, al ricalcolo della tariffa, potresti dover pagare anche per recuperare il bagaglio
 

maclover

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spesso l'azienda per la quale lavora mio padre compra dei voli a/r di cui usufruisce solamente dell'andata.
Eppure non è in alcuna black list. Considerando inoltre che i voli che acquista son spesso acquistati a ridosso della partenza, costano parecchio.
Non so quanto convenga alle compagnie aree perdere questi clienti business.
In Italia ci sono evasori totali che non pagano 1€ di tasse e la Guardia di Finanza non ha ancora bussato alla loro porta.
Non per questo suggerirei a qualcuno di evadere.
Men che meno suggerirei ad un evasore di scrivere su un forum che evade ;)
 

maclover

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Ma esistono testimonianze del 1% di compagnie che hanno chiesto soldi per ritorni non volati?

La compagnia ha comunque il vantaggio di assegnare il posto non volato a chi è in stand-by, e quindi vendere lo stesso a due persone.
Alle agenzia sì. Potrebbero arrivare i debit-memo...
Sempre Google viene in soccorso, in questo caso dal sito USAirways

Hidden city/point beyond ticketing

US Airways does not allow the purchase of a fare from a point before the passenger's actual origin or to a point beyond the passenger's actual destination.

Oppure dal sito AA, che anche mostra una sample letter.

Dear,

Let me take the opportunity to clarify American Airlines position on hidden city or point beyond ticketing. Purchasing a ticket to a point beyond the actual destination and getting off the aircraft at the connecting point is unethical. It is tantamount to switching price tags to obtain a lower price on goods sold at department stores. Passengers who attempt to use hidden city tickets may be denied boarding, have the remainder of their ticket confiscated and may be assessed the difference between the fare paid and the lowest applicable fare.

Because we compete with other airlines with different route structures, we sometimes find it necessary to give a traveler who is traveling beyond a connecting point a better price than travelers who are just traveling to the connecting point. For example, a passenger who is traveling to Austin, Texas from Los Angeles can go on one airline via Phoenix for a price that is lower than the cost of traveling on American between Los Angeles and Dallas. If we want to offer the same price to Austin as the other airline, but the only way we can get travelers there is via Dallas, we find ourselves charging the Austin passengers less than the Dallas passengers.

Although the issuance and usage of hidden city tickets is not illegal in the sense that one could be fined or sent to jail by the government, it is unethical and a breach of a passengers contract with AA. Both tariff rule 100AA and American's Condition of Carriage, which are incorporated into every ticket sold by American as part of our agreement to carry the passenger named on the ticket, bar hidden city ticketing. In addition, it violates the agencies' contract to act as an agent for American Airlines.

If American Airlines continues to lose revenue as a result of hidden city transactions, the fares we charge must inevitably rise.

Sincerely,

 
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totocrista

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sicuramente hai molta più esperienza di me a riguardo e mi fido:)

sto rileggendo quello AZ e invece mi sembra ancora di più interpretabile, tu che ne pensi? si può dire allora che cambia da vettore a vettore?

3.11.1 ]Qualora il passeggero intenda modificare il trasporto originariamente previsto senza il
consenso del Vettore
, allo stesso verrà addebitata la tariffa relativa al trasporto modificato. Il
passeggero dovrà corrispondere l’eventuale differenza tra la tariffa pagata e la tariffa applicabile al
trasporto modificato, qualora quest’ultima sia maggiore. Il Vettore rimborserà al passeggero la
differenza se, invece, la nuova tariffa applicabile sia inferiore. Nel caso in cui il passeggero non
corrisponda l’eventuale maggior differenza, i tagliandi di volo non utilizzati non saranno onorati.
 

Moran

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Scendere ad un punto intermedio è una modifica del luogo di arrivo, non c'è spazio per le interpretazioni.
Io ritengo invece che lo spazio ci sia, dal momento che se tu non stai chiedendo di modificare il luogo di arrivo, non stai modificando per nulla il contratto di trasporto originariamente concluso.
In nessun contratto di trasporto il viaggiatore assume un impegno a portare a termine il viaggio. L'obbligazione tipica è unilaterale: il trasportatore si impegna a portarti dal punto A al punto B secondo le condizioni, i tempi e i modi che tu viaggiatore accetti, così come accetti che se non ottemperi a questi tempi e a questi modi il trasportatore sia svincolato dall'obbligazione (nel caso specifico, se per viaggiare da A a C perdi la connessione per tua colpa o scelta nel punto B, non puoi pretendere di essere portato fino a C; se il tuo bagaglio è finito a C, non puoi pretendere che te lo riportino gratis a B, e idem per gli altri casi di utilizza sequenziale).
Quindi, imho, da quello che ricordo del contratto di trasporto così come studiato 20 anni fa in diritto privato, ripeto che il viaggiatore non si assume un obbligo di completare il viaggio e non è tenuto a risarcire il trasportatore in questo caso. Le clausole suddette si applicano solo per il caso che tu chieda una modifica del contratto originariamente concluso per tua maggiore comodità, al che giustamente la compagnia può richiedere un prezzo maggiore e non è tenuta ad applicare il prezzo del contratto originario, stanti le mutate condizioni.
Persino le clausole delle compagnie americane sopra citate, dove i diritti del consumatore sono meno tutelati che in Europa, mettono l'accento sul carattere "unethical" della pratica, ma dicono chiaramente che non è un reato.
Secondo me (ma qui vorrei il parere di un avvocato) una compagnia che prelevasse unilateralmente soldi da una carta di credito di un cliente quale penale per un "no show" di questo tipo rischierebbe una denuncia per appropriazione indebita.
 

totocrista

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Io ritengo invece che lo spazio ci sia, dal momento che se tu non stai chiedendo di modificare il luogo di arrivo, non stai modificando per nulla il contratto di trasporto originariamente concluso.
In nessun contratto di trasporto il viaggiatore assume un impegno a portare a termine il viaggio. L'obbligazione tipica è unilaterale: il trasportatore si impegna a portarti dal punto A al punto B secondo le condizioni, i tempi e i modi che tu viaggiatore accetti, così come accetti che se non ottemperi a questi tempi e a questi modi il trasportatore sia svincolato dall'obbligazione (nel caso specifico, se per viaggiare da A a C perdi la connessione per tua colpa o scelta nel punto B, non puoi pretendere di essere portato fino a C; se il tuo bagaglio è finito a C, non puoi pretendere che te lo riportino gratis a B, e idem per gli altri casi di utilizza sequenziale).
Quindi, imho, da quello che ricordo del contratto di trasporto così come studiato 20 anni fa in diritto privato, ripeto che il viaggiatore non si assume un obbligo di completare il viaggio e non è tenuto a risarcire il trasportatore in questo caso. Le clausole suddette si applicano solo per il caso che tu chieda una modifica del contratto originariamente concluso per tua maggiore comodità, al che giustamente la compagnia può richiedere un prezzo maggiore e non è tenuta ad applicare il prezzo del contratto originario, stanti le mutate condizioni.
Persino le clausole delle compagnie americane sopra citate, dove i diritti del consumatore sono meno tutelati che in Europa, mettono l'accento sul carattere "unethical" della pratica, ma dicono chiaramente che non è un reato.
Secondo me (ma qui vorrei il parere di un avvocato) una compagnia che prelevasse unilateralmente soldi da una carta di credito di un cliente quale penale per un "no show" di questo tipo rischierebbe una denuncia per appropriazione indebita.
Ma infatti sul fatto di prelevare i soldi senza consenso non esiste. Il non volarlo Non è etico, non illegale. Secondo me infatti il contratto AZ paradossalmente mi sembra tra i più chiari.

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maclover

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Io ritengo invece che lo spazio ci sia, dal momento che se tu non stai chiedendo di modificare il luogo di arrivo, non stai modificando per nulla il contratto di trasporto originariamente concluso.
Ma cosa stai dicendo?
Non lo stai chiedendo ma lo stai, nei fatti, facendo.
Se vai da un finanziere e dici che evadi le tasse, è lapalissiano che ti faccia una multa.
Se anche non dici nulla, ma evadi le tasse, speri non ti becchino, ma il fatto che tu non ti sia auto-dichiarato evasore non ti garantisce impunità.

In nessun contratto di trasporto il viaggiatore assume un impegno a portare a termine il viaggio.
Assolutamente corretto, ma, e questo è il punto, il viaggiatore sottoscrive che la tariffa che gli è stata accordata è per andare da A a B.

ripeto che il viaggiatore non si assume un obbligo di completare il viaggio e non è tenuto a risarcire il trasportatore in questo caso. Le clausole suddette si applicano solo per il caso che tu chieda una modifica del contratto originariamente concluso per tua maggiore comodità, al che giustamente la compagnia può richiedere un prezzo maggiore e non è tenuta ad applicare il prezzo del contratto originario, stanti le mutate condizioni.
E ridaje.
Non sono io ad avere scritto la stupidaggine che ti imbarcano di forza con mani e piedi legati.

In malafede o meno (etica) se si acquista un servizio che prevede il trasporto da A a C e per qualsiasi ragione si va da a A a B, si sta usufruendo di un servizio diverso
Non si viene arrestati, non si va in galera, ma allo stesso tempo non si è rispettato il contratto sottoscritto e qualcuno potrebbe chiedertene conto.

Persino le clausole delle compagnie americane sopra citate, dove i diritti del consumatore sono meno tutelati che in Europa
Che perla! Quale sarebbe il diritto da tutelare? Quello di aggirare le regole a proprio uso e consumo?

mettono l'accento sul carattere "unethical" della pratica, ma dicono chiaramente che non è un reato.
E quindi? Dicono anche che potrebbero fare il repricing per addebitarti il costo del servizio del quale hai effettivamente usufruito.

Secondo me (ma qui vorrei il parere di un avvocato) una compagnia che prelevasse unilateralmente soldi da una carta di credito di un cliente quale penale per un "no show" di questo tipo rischierebbe una denuncia per appropriazione indebita.
Se il cliente, ha pagato per un servizio ma ha usufruito di un altro, si aprono scenari interessanti :)
 
A

aless

Guest
Persino le clausole delle compagnie americane sopra citate, dove i diritti del consumatore sono meno tutelati che in Europa, mettono l'accento sul carattere "unethical" della pratica, ma dicono chiaramente che non è un reato.
Il fatto che non sia strettamente un reato (anche se qui mi fermo e lascio parlare i giuristi), ma sia certamente una pratica scorretta sotto un profilo etico, non penso possa comunque giustificare in alcun modo la cosa.

Il principio del "first time - last time" in un certo senso esiste ed è assodato, ma ciò non toglie che contro una pratica scorretta da parte di un mio cliente, io compagnia aerea non preveda di potermi in qualche modo tutelare.