Meridiana addio, entro il 2018 l’attività spostata su Air Italy


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I-ISAJ

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24 Marzo 2013
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ma che senso ha riverniciare un aereo e poi metterlo a terra?
ps qualcuno ha notizie di I-AIGJ?
 

totocrista

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flyboy

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Rivoluzione ai vertici di Meridiana: l’Aga Khan pronto alla successione?

Franco Trivi lascia, il fondo Akfed raddoppia. I movimenti sotterranei all’interno della governance Meridiana portano alla luce la prima grande rivoluzione per la holding del gruppo che fa riferimento al principe ismaelita Karim Aga Khan. Meridiana ha comunicato oggi che Marco Rigotti succede a Franco Trivi come presidente di Geasar, la società che gestisce l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia e Meridiana Spa, la holding del gruppo che controlla la compagnia aerea Meridiana e Meridiana Maintenence. Il cambio della guardia non è solo affare da riviste specializzate, ma rappresenta una svolta storica per la compagnia aerea fondata dall’Aga Khan nel 1963 sotto le insegne di Alitalia: Franco Trivi è un collaboratore storico del Principe, da 48 anni al suo fianco e il suo addio (seppure definito “volontario” dall’ufficio stampa della compagnia) promette di far rumore. Ma anche la nomina di Rigotti come presidente unico del gruppo (alla carica in Geasar e nella holding, si somma quella che già aveva in Meridiana fly), di un esperto di finanza, bocconiano, “uomo forte” del fondo Akfed, rappresenta una svolta significativa nella Corporate Governance che esula da semplici aspetti finanziari.

Akfed prende il controllo dell’aeroporto, verso una successione all’Aga Khan? Tornano prepotenti le voci su una prossima cessione al Qatar

Cosa significa la nomina di Rigotti a plenipotenziario del fondo Akfed in Meridiana e Geasar? Probabilmente gli effetti pratici si vedranno compiutamente da maggio, quando le rispettive assemblee ratificheranno la nomina in termini operativi. Ma già i primi effetti possono essere anticipati. Akfed (Aga Khan fund for economic development) mette le mani sul controllo totale del vettore e dell’aeroporto. Cade una delle principali cinghie di trasmissione tra il Principe e il territorio, con Trivi che da 48 anni rappresentava il referente dell’Aga Khan per le istituzioni e le istanze di Olbia, della Gallura e della stessa Regione. Ora cosa accadrà? Inevitabile che tornino d’attualità indiscrezioni che vogliono Meridiana nell’orbita del Qatar e della compagnia aerea Qatar Airways, che starebbero trattando l’acquisizione del 49% del gruppo Meridiana. La compagnia aerea con base ad Olbia ha smentito in tutte le forme possibili, ma certamente la figura di Rigotti è quella ideale per gestire una acquisizione di questo genere. Un manager stimato e di alto profilo, molto considerato negli ambienti finanziari potrebbe certo agevolare la trattativa, anche in virtù del notevole credito che riscuote in ambienti bancari. In particolare, a parte la compagnia, ai qatarioti interesserebbe molto avere un ruolo nella gestione dell’aeroporto di Olbia e nell’Aviazione generale.

Verso un riassetto in Geasar? L’amministratore delegato Pippobello non rischia, ma ora sarà Rigotti ad avere il comando

Secondo l’ufficio stampa di Meridiana, l’attuale amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello, non rischia il posto. Vederemo se nell’assemblea di maggio ci saranno novità. Resta certo che Rigotti ha già preso le redini della società che gestisce lo scalo Costa Smeralda e che vanta, a differenza della compagnia aerea, bilanci sani e produce utili. Ma la Geasar ha rappresentato anche il meccanismo, nell’assetto di Meridiana, più vicino alle dinamiche politiche e alle ingerenze del sistema di governo sardo. Non fosse altro che la Regione partecipa al capitale sociale con una quota minima (poco sopra l’1,50%) ma mette un consigliere. Rigotti e Akfed prendono in mano lo scalo di Olbia e avranno sempre più voce in capitolo. Anche su una possibile vendita.
Anche in questo caso l’addio di Trivi determinerà meno voce per il territorio e anche un ridimensionamento del ruolo di Pippobello, non fosse altro che ora il presidente entrerà in maniera diretta nella gestione, cosa che Trivi non faceva, almeno in questi termini.

Con l’addio di Trivi si chiude una storia di quasi 50 anni al fianco dell’Aga Khan

Nato a Torino il 13 aprile del 1936, Trivi ha iniziato la sua lunga carriera nel vettore sardo nel 1975 come direttore generale di Alisarda . Dal 1982 al 2001 è stato amministratore delegato di Alisarda- Meridiana e dal 1992 ad oggi ha avuto il ruolo di presidente sia di Meridiana che di Geasar. Oggi Trivi ha informato i consiglieri d’amministrazione di Geasar di aver concordato con l’azionista di controllo la sua successione alla guida di Geasar e di Meridiana Holding. Dopo la Opa (Offerta pubblica di acquisto) su Meridiana fly a breve ci sarà un’Opa sulla holding . Due passaggi che porteranno tutto il gruppo Meridiana sotto il diretto controllo di Akfed, il fondo di sviluppo economico di diritto svizzero, braccio imprenditoriale dell’Aga Khan. “Il fondo Akfed vuole un rafforzamento della governance del Gruppo – spiega l’ufficio stampa di Meridiana – e vuole che, oltre agli amministratori delegati, le aziende del Gruppo abbiano una presidenza legata al Fondo, che sia anche molto presente nella gestione. Marco Rigotti, che è Presidente di Meridiana fly dal 2009, è stato indicato come la persona adatta per svolgere questo ruolo, che comporta un impegno significativo”. Trivi ha rinunciato ad avere ruoli formali nel Gruppo, ma continuerà a essere vicino alle società e a Rigotti, con il quale condivide la strategia da seguire per il futuro. Trivi oggi durante il CdA di Geasar ha spiegato di essere “molto soddisfatto di aver avuto per 48 anni la piena fiducia di Sua Altezza e che è altrettanto certo che Marco Rigotti saprà condurre il Gruppo in totale armonia con gli obiettivi che AKFED ha definito per il futuro delle sue aziende in Italia”.

http://www.sardiniapost.it/cronaca/rivoluzione-ai-vertici-di-meridiana/
 

pello

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per un problema al check in online tranquillamente risolto confermo che secondo me l'assistenza di Meridiana è una delle migliori in assoluto
 

EI-MAW

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Assistente volo in sciopero giù da aereo
Esposto dipendente Meridiana a Polaria

La protesta dei sindacati: "Un'ingiustizia".

Ha presentato un esposto alla Polaria l'assistente di volo, non in servizio, che nella notte di venerdì scorso è stato fatto sbarcare dall'aereo Meridiana, che da Milano rientrava a Olbia, perché in sovrannumero, proprio mentre era in atto lo sciopero. "Il sindacato ritiene di aver subito un'ingiustizia da parte della compagnia aerea - ha spiegato Alessandro Meloni, legale del sindacato Usb - perché faceva parte di una sigla che osteggia". Venerdì, nel volo delle 22 di Meridiana, a bordo dell'aereo fermo sullo scalo lombardo e diretto a Olbia, c'erano tre passeggeri in più, di cui due assistenti di volo, non in servizio, in possesso di un biglietto "Must Go" ma saliti a bordo dopo avere aderito allo sciopero.

"L'assistente di volo si trovava a Milano a conclusione di un turno, per esser poi riposizionato a Olbia era in possesso del biglietto che consente un 'privilegiò per il rientro nella base di armamento, cioè Olbia. A causa dello sciopero - ha spiegato l'avvocato - la compagnia non era in grado di completare l'equipaggio, pertanto gli è stato chiesto di prendere servizio, come effettivo, ma essendo in sciopero non poteva accettare questa variazione. E' stato, quindi, fatto sbarcare e ha dovuto trascorrere la notte a Milano dormendo in albergo. Poi, essendo sabato di riposo, si è dovuto comprare il biglietto per rientrare a casa". L'episodio, segnalato agli agenti della Polizia aerea, potrebbe portare ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio e alla sospensione dei dipendenti da parte della Compagnia.

Domenica 13 aprile 2014 13:35
Unionesarda
 

Dr Gio

Utente Registrato
Nessuna polemica sindacale, pero' questa e' davvero l'Italia che non capisco:

"la compagnia non era in grado di completare l'equipaggio, pertanto gli è stato chiesto di prendere servizio, come effettivo, ma essendo in sciopero non poteva accettare questa variazione."

Ovviamente l'individuo rifiuta di dare una mano, l'aereo e' in overbooking, e lo lasciano a terra. E la gente si lamenta.

Ora, dico io il diritto a scioperare, fate quel cacchio che volete, ma io ragiono cosi, se c'e' da dare un mano ai miei colleghi il sono il primo a rimboccarmi le maniche. Invece, no, questi sempre oltranzisti a oltranza. E magari pretendeva che la compagnia dia precedenza a un dipendente in sciopero (che magari gli ha anche risposto con sdegno alla richiesta di prendere servizio) lasciando a terra un passeggero pagante (con relativa compensazione).

Questi sono come la FIOM che metteva i carrelli sulle linee di produzione della Fiat...
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
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Nessuna polemica sindacale, pero' questa e' davvero l'Italia che non capisco:

"la compagnia non era in grado di completare l'equipaggio, pertanto gli è stato chiesto di prendere servizio, come effettivo, ma essendo in sciopero non poteva accettare questa variazione."

Ovviamente l'individuo rifiuta di dare una mano, l'aereo e' in overbooking, e lo lasciano a terra. E la gente si lamenta.

Ora, dico io il diritto a scioperare, fate quel cacchio che volete, ma io ragiono cosi, se c'e' da dare un mano ai miei colleghi il sono il primo a rimboccarmi le maniche. Invece, no, questi sempre oltranzisti a oltranza. E magari pretendeva che la compagnia dia precedenza a un dipendente in sciopero (che magari gli ha anche risposto con sdegno alla richiesta di prendere servizio) lasciando a terra un passeggero pagante (con relativa compensazione).

Questi sono come la FIOM che metteva i carrelli sulle linee di produzione della Fiat...
Semplice, se scioperi niente must go. Lapalisse.
Come dice TW, troppi Lionel Hutz che non hanno nulla da fare...
 

Dr Gio

Utente Registrato
P.S. ieri sera ero a cena con una mia amica che fa l'assistente di volo per Delta e lei mi diceva che e' orgogliosa che Delta sia l'unico major carrier degli USA ad essere "not unionized" (senza sindacati), lei lavora in DL da quando aveva 18 anni, e' completamente orgogliosa della sua compagnia e mi dice che tutti i suoi colleghi lo sono, e considera il suo lavoro bellissimo, il management molto lungimirante e le condizioni contrattuali offerte ottime, compreso il profit sharing agreement con cui DL condivide con i dipendenti i profitti, a cambio di altre condizioni (tra cui dare un calcio in culo ai sindacati). E vi assicuro, anche lei e' di quelli che si rimbocca la maniche per la causa comune, quando serve. Altro che questi rompiballe nostrani... Scusate lo sfogo.
 
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