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Marco Rimini

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24 Maggio 2013
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Rimini
Rimini | Aeroporto, tribunale conferma stop esercizio provvisorio. In arrivo commissario ad acta

Dopo una lunga mattinata di incontri promossi dal prefetto di Rimini Claudio Palomba nella sede della Provincia, sono tre i punti certi nel futuro dell'aeroporto Fellini. Tutti, o quasi noti, e tutti, per ora almeno, all'insegna di una certa incertezza. Primo: "L’aggiudicazione provvisoria della gestione alla Società “Airiminum 2014 s.r.l.”, non consente a quest’ultima l’immediata operatività alla guida dell’Aeroporto riminese", spiegano dalla Prefettura. Secondo: "Allo stato è da escludersi la prosecuzione dell’esercizio provvisorio, la cui cessazione è stata confermata – con provvedimento reso noto in data odierna - dal Tribunale al 31 ottobre 2014, con la conseguenza che occorre individuare una soluzione tecnica che consenta l’operatività fin dal prossimo primo novembre".

Terzo: "L’ipotesi più probabile è la nomina, da parte dell’Enac, di un commissario “ad acta” cui sarebbe affidato il compito di traghettare lo Scalo in questione dall’esercizio provvisorio alla definitiva gestione della società aggiudicataria, con quest’ultima che dovrebbe farsi carico del necessario intervento economico, in quanto la natura pubblica di siffatta soluzione non consentirebbe l’assunzione di ulteriori oneri (ad esempio verso vettori)". Ipotesi, però tutta da definire (Entro il 31 ottobre) con chi deve mettere i soldi, cioè Air Riminum i cui rappresentanti domani si incontreranno a Miramare con il prefetto, con il curatore fallimentare di Aeradria Renato Santini, con il presidente della Provincia Andrea Gnassi e con i rappresentanti di Enac.
 

AZ209

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Londra.
Dopo il fallimento, l'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini chiuderà il 31 ottobre

La decisione arriva dal Tribunale Falimentare dopo aver sentito il parere dell'amministratore giudiziario, Renato Santini, e del comitato dei creditori. Si rischia uno stop di 2 mesi

La gestione provvisoria dell'aeroporto Federico Fellini di Rimini terminerà il prossimo 31 ottobre. L'ha deciso il Tribunale di Rimini dopo aver sentito il parere dell'amministratore giudiziario, Renato Santini, e del comitato dei creditori. L'aeroporto rischia adesso di rimanere chiuso per un paio di mesi. In amministrazione provvisoria dal 26 novembre del 2013, da quando cioè Aeradria, la società di gestione dello scalo è stata dichiarata fallita per 53 milioni, l'aeroporto ora potrebbe o passare ad un commissario ad acta nominato da Enac oppure alla gestione della nuova società, AirRiminum, vincitrice lo scorso 29 settembre del bando di gara Enac. Il problema principale potrebbe però essere rappresentato dai tempi tecnici con i quali l'Ente per l'aviazione civile dovrà certificare tutti i protocolli di sicurezza del nuovo gestore. Se i tempi dovessero allungarsi l'aeroporto di Rimini rischia di rimanere chiuso per un mese o due, con grande preoccupazione per gli operatori e i 78 dipendenti. "Stiamo cercando di evitare l'ipotesi peggiore", dice Santini che non nega che la chiusa anche solo per due mesi porterebbe comunque un danno all'aeroporto che attualmente lavora esclusivamente con voli charter.

Se le compagnia aeree anche solo per un periodo limitato dovessero scegliere scali limitrofi magari a prezzi competitivi, potrebbero anche decidere non tornare più a Rimini. D'altro canto la gestione provvisoria in base alla legge fallimentare non aveva più ragione di esistere in quanto unico obiettivo della curatela fallimentare e del Tribunale era quello di tutelare i creditori attraverso la vendita degli asset aziendali. Con la gara indetta dal curatore giudiziario andata deserta l'11 luglio scorso e l'obbligo di legge di vendere gli asset solo ai vincitori della gara Enac, (che non hanno dovuto assumersi alcun obbligo risarcitorio nei confronti di Aeradria) pur in presenza di una gestione positiva, che ha consentito a Santini di incamerare risorse economiche, quella provvisoria non ha più avuto ragione di essere. Anzi in previsione di mesi "depressi" in fatto voli, il rischio sarebbe stato di dissipare tutto quello che è stato accumulato nella gestione estiva a danno dei creditori.

http://www.riminitoday.it/cronaca/d...fellini-di-rimini-chiudera-il-31-ottobre.html


 

Marco Rimini

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Rimini, al Fellini si continua a volare: Enac assicura la continuità operativa, definiti i dettagli
Attualità Rimini 14:23 17 ottobre 2014
Buone notizie per l'aeroporto Federico Fellini di Rimini arrivano dalla riunione di venerdì mattina, dopo quella fiume di giovedì sera in cui l'Enac aveva dato disponibilita' alla nomina di un commissario "ad acta" per la prosecuzione dell'operatività dello scalo. La seduta mattutina, tenutasi in Prefettura, con la partecipazione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, la Curatela fallimentare di “Aeradria” e la Società “Airiminum 2014”, era stata convocata per approfondire i dettagli economici e giuridici.

Le certezze sono, oltre al commissariamento "ad acta", la continuità dell’attività aeroportuale, grazie all’impegno assunto da Enac "che ancora una volta palesa grande attenzione nei confronti del territorio e notevole sensibilità verso i rilevanti aspetti socio-economici", si legge in una nota della Prefettura.
Inoltre la temporaneità della gestione commissariale, limitata ai soli mesi di novembre e di dicembre, al fine di definire ogni necessario dettaglio e consentire al soggetto aggiudicatario (AirRiminum), a quel punto non più provvisorio, di partire con il verificato possesso di tutti i requisiti di qualità, sicurezza, idoneità al servizio ed affidabilità, oltre – naturalmente – al presupposto della capacità finanziaria.

Dalla Prefettura fanno sapere che saranno attivi fin dai primi giorni della prossima settimana tavoli tecnici, operativi e giuridici, per definire i dettagli che traghetteranno il Fellini dall’esercizio provvisorio della Curatela fallimentare di “Aeradria” – che cessa al 31 ottobre – alla futura gestione trentennale della società aggiudicataria del Bando Enac.

"Sul fronte di natura prettamente economica -si legge ancora nella nota -non mancherà un’attenta disamina di ogni singola voce che possa concorrere ad un’accurata ed oculata gestione".
La Società “Airiminum 2014” ha ribadito la disponibilità ad assorbire - qualora risulti l'effettiva aggiudicataria del bando Enac e della conseguente gestione dello scalo riminese – il personale attualmente operante in Aeroporto.
Il Prefetto, nel ribadire pubblicamente il ringraziamento indirizzato ad Enac per la fattiva e concreta operosità, ha rinnovato l’impegno per favorire ogni possibile iniziativa dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile volta a salvaguardare l’Aeroporto “Fellini” e gli interessi dell’intero territorio riminese.
 

Marco Rimini

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Ora è ufficiale, l'aeroporto resta aperto. I soldi? Non servono
Blindata la soluzione provvisoria voluta dal Prefetto, per la prima volta in Italia. Du mesi in mano a Enac.

RIMINI - Ora è ufficiale. All’aeroporto di Rimini si continuerà a volare anche dopo il 31 ottobre. Dopo la prima fumata bianca arrivata nella tarda serata di giovedì con il vertice in Prefettura che ha sancito il via libera di Enac ad assumere la gestione commissariale (prima volta in Italia). Ieri mattina secondo round, sempre coordinato dal prefetto Palomba, sulla parte economica, alla presenza del commercialista romano Corbucci per la cordata AirRiminum, della dirigente Enac Lacriola, oltre che del Curature Santini e del Dg Paolo Trapani. Secondo indiscrezioni, potrebbe essere proprio quest’ultimo a rivestire i panni del Commissario ad Acta nominato da Enac. Fase che, si è detto, durerà due mesi, fino al 31 dicembre, nella speranza che l’aggiudicazione definitiva del bando ad AirRiminum non subisca intoppi o ritardi (ricordiamo che le cordate dei russi di Novaport e del Consorzio Abn stanno studiando un ricorso). Ma quanti soldi serviranno a coprire la gestione per questi 2 mesi? La novità è che, dai conti fatti, la gestione commissariale Enac potrebbe evitare di pagare i costossimi contributi di co-marketing alle compagnie aeree, con ciò arrivando vicino all’equilibrio gestionale (con i contratti già in essere). Dunque, AirRiminum potrà dare il suo apporto aprendo un conto su cui far affluire via via quel minimo di liquidità necessaria alla gestione corrente. Poi a fine dicembre si faranno i conti. Se AirRiminum avrà l’aggiudicazione definitiva a gennaio, tutto bene. Altrimenti serviranno un po’ di soldi per traghettarsi fino all’obiettivo. E i lavoratori? In questi 2 mesi spetterà al Commissario Enac decidere quanti e chi riassumere. Non tutti, ma solo quelli strettamente necessari all’operatività, concentrando i voli al mercoledì e sabato, per tutti gli altri Cigs a zero ore. Ma AirRiminum avrebbe già rassicurato sul fatto che, appena assunta la piena gestione, provvederà a riassumere tutti. Vedremo.Soddisfatto il Prefetto Palomba, che in questi giorni ha lavorato incessantemente a questa soluzione: “Non ci sarà nessuna sospensione dell’attività aeroportuale, grazie all’impegno assunto da Enac che ancora una volta palesa grande attenzione nei confronti del territorio e notevole sensibilità verso i rilevanti aspetti socio-economici. Tavoli tecnici, operativi e giuridici saranno attivi fin dai primi giorni della prossima settimana per definire ogni dettaglio necessario ad assicurare un’adeguata fase di transizione tra l’esercizio provvisorio della Curatela fallimentare di “Aeradria” – che cessa al 31 ottobre – e la futura gestione trentennale della società aggiudicataria del Bando Enac per l’Aeroporto “Fellini”.
I sindacati dei lavoratori Aeradria restano prudenti: “Prima il fallimento, poi il bando, il decreto di chiusura dell'esercizio provvisorio da parte del Tribunale, ora la nomina da parte di Enac dal 1 novembre di un nuovo commissario e la possibile disponibilità economica a sostegno della gestione provvisoria, sono tutti capitoli importanti di questo percorso. Come Cgil in questa vicenda siamo parte attiva insieme a chi ha sempre sostenuto che l'aeroporto è parte fondamentale ed insostituibile della ricchezza economica del territorio. Abbiamo sempre dichiarato di non volere sul nostro territorio una scatola svuotata del suo contenuto, ossia un aeroporto senza i suoi attuali lavoratori e continueremo a sostenere che gli stessi abbiano la priorità assoluta e che non debbano pagare errori non imputabili a loro. Ci opereremo affinché vengano rispettati i contratti in essere con gli stessi diritti e tutele”.
 

Marco Rimini

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http://www.romagnanoi.it/news/rimini/1210045/In-attesa-degli-atti-Novaport-diffida.html

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In attesa degli atti Novaport diffida Enac
Delvecchio: “In caso di aggiudicazione definitiva pronti a rivolgerci a tutti i tribunali”
In attesa degli atti Novaport diffida Enac

RIMINI - Intanto Novaport Ltd - Russian Airports ha acquisito una quota della società che gestisce l’aeroporto di Grosseto. Ma la holding russa, a cui fa capo Novaport Italia, una delle quattro cordate che si sono sfidate per la concessione dell’aeroporto Federico Fellini, non ha alcuna intenzione di rinunciare all’affaire Rimini. Almeno non prima di aver fatto chiarezza sull’esito della gara indetta da Enac, la cui vittoria è (ancora per qualche giorno provvisoriamente) nelle mani di AirRiminum, la cordata che pur avendo partecipato ad un bando pubblico resta ancora un mistero. Giusto ieri dalla sede di Novaport Italia è partita una diffida indirizzata all’Ente nazionale per l’aviazione civile, sconsigliando - per così dire - di procedere alla ratifica della graduatoria e quindi all’aggiudicazione definitiva prima di aver acconsentito ai perdenti di dare un’occhiata alle carte. Già perché ad oggi Novaport, pur avendo presentato una doppia richiesta di accesso agli atti, è ancora in attesa di risposta. E dire che non ha certo perso tempo. La cordata che ha nel riminese Andrea Delvecchio il suo riferimento si è mossa non appena ufficializzata l’aggiudicazione provvisoria (a punteggio pieno) ad AirRiminum.

E’ lì che a Novaport è subito balenata l’idea ricorso. “In un primo momento ci è stato risposto che avremmo potuto consultare il contenuto della busta ‘A’, quella con i requisiti previsti dal disciplinare di gara, ma non la ‘B’, dove invece è contenuto il piano industriale. Poi qualche giorno prima dell’appuntamento fissato, è saltato tutto. Motivo? Ci è stato detto che la nostra richiesta è stata inoltrata all’ufficio legale, che però ad oggi non ci ha ancora risposto - conferma Delvecchio, ricordando - C’è una legge che garantisce l’accesso agli atti, come c’è un resposabile del procedimento unico. Non capiamo cosa c’entri l’ufficio legale”. Intanto però il tempo passa. E si arriva al consiglio di amministrazione che Enac ha fissato per giovedì, con l’aggiudicazione definitiva ad AirRiminum all’ordine del giorno. “Non capiamo davvero tutto questo mistero, se non c’è niente da nascondere - allarga le braccia Delvecchio - Ma se, come pensiamo noi, ci sono stati degli errori, e può succedere, avremmo bisogno di vedere le carte per poterlo dire e magari dimostrare. Ecco perché non abbiamo presentato ancora ricorso. E comunque a questo punto siamo anche pronti a rivolgerci a tutti i tribunali d’Italia, in tutte le sedi, qualora Enac proceda comunque all’aggiudicazione definitiva. Anche se ovviamente sarà più complicato. Se invece avessimo la possibilità di vedere gli atti in tempo utile magari potremmo anche renderci conto che effettivamente non c’è nulla da obiettare”. Decisa ad andare fino in fondo a questa storia, Novaport intanto sta comunque continuando ad investire altrove.

“Chiaro che da riminese mi sarebbe piaciuto rilanciare il nostro aeroporto, perché avrebbe significato rilanciare Rimini. Puntavamo a tre milioni di passeggeri, che avrebbero significato un indotto di tre milardi e 600 milioni di euro - ricorda Delvecchio - Ma quando un colosso come questo si muove ha sempre un piano B...”. Grosseto intanto, infrastruttura militare, base del Quarto stormo dell’Aeronautica militare, che in alcuni periodi dell’anno è aperto anche al traffico civile per voli charter, in particolare a servizio dei flussi turisti provenienti dal Nord Europa e dalla Russia. Ma non solo. “Abbiamo acquisito il 10% della Seam, società di gestione che si occupa del traffico civile dell’aeroporto toscano, dalle famiglie Lazzi e Lisi, che hanno ceduto la società veicolo International Low Cost Airlines - spiega in proposito Delvecchio - Ma stiamo valutando anche altri scali, in Italia e in Europa. Vi daremo notizie”.
 

Marco Rimini

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L'aeroporto di Rimini chiude
Dietrofront dell'Enac: non è possibile nessuna forma di gestione.

RIMINI - L'aeroporto Federico Fellini di Rimini chiuderà il primo novembre prossimo. L'Enac lo rende noto con un comunicazione lapidaria. "Il Consiglio di Amministrazione si rammarica che nonostante l’encomiabile impegno del Prefetto di Rimini, Claudio Palomba, e la piena collaborazione dell’ENAC la soluzione ipotizzata di una gestione provvisoria in attesa dell’immissione con decreto interministeriale del soggetto aggiudicatario del bando di gara, sia stata resa impossibile dalla mancata proroga, in qualunque forma, da parte del Tribunale fallimentare di Rimini dell’esercizio provvisorio della società Aeradria oltre il 31 ottobre 2014. A partire dal 1° novembre p.v., pertanto, risulta giuridicamente impossibile per l’ENAC e per il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti intervenire con forme di gestione diretta, ancorché straordinaria, dell’Aeroporto di Rimini, per continuare l’operatività dello scalo".
 

Marco Rimini

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E a Roma c'erano tutti fuorchè AirRiminum
Incredibile retroscena su un incontro convocato d'urgenza da Enac prima del Cda, in trasferta anche il Prefetto

RIMINI Il curatore fallimentare di Aeradria, Renato Santini, definisce “inaccettabile lo scaricabarile attuato dall’Enac nei confronti del Tribunale di Rimini”. Questo perché “già dal 10 ottobre l’ente è stato messo al corrente che la gestione provvisoria sarebbe terminata, senza possibilità di proroga, a fine mese. Così come sono le motivazioni che hanno portato al provvedimento: lo scalo è attualmente in perdita e senza un finanziamento esterno non sarebbe potuto andare avanti. Noi per legge dobbiamo dobbiamo tutelare i creditori”. Il presidente del Tribunale, Rossella Talia si limita a evidenziare che “i giudici parlano con i provvedimenti” e quindi ritiene di “non dover aggiungere altro”. Intervengono invece i parlamentari del Movimento cinque stelle, Giulia Sarti (Camera) e Marco Affronte (Europarlamento). “Poco tempo fa avevamo chiesto che si accertassero le responsabilità dei soci pubblici in modo che fosse loro inibita l'intromissione nella rinascita dell'aeroporto, ma ciò non è ancora accaduto e il risultato sembra oggi tristemente legato a certe ingerenze – afferma la Sarti -. Le nostre domande sono quelle di tutti. In particolare: Come è possibile che il vincitore a punteggio pieno del bando Enac non avesse anche le garanzie necessarie per una gestione provvisoria? Quando i misteriosi atti del bando, a cui molti chiedono l'accesso, saranno pubblici penso che molti di questi elementi diverranno chiari. Faremo il possibile per ottenere spiegazioni. Nel frattempo, con un pensiero di particolare vicinanza ai lavoratori, assistiamo tristemente al naufragio delle politiche dell'indotto a tutti i costi”. Affronte rimarca la necessità di poter accedere agli atti, che ancora non è stata data alle cordate concorrenti di AirRiminum, risultate perdenti nella classifica stilata da Enac.Ancora ieri i russi di Novaport, rappresentati dal manager riminese Andrea Delvecchio, non avevano avuto okay da Enac per l’accesso agli atti e studiare il ricorso. Alla notizia giunta da Enac, Delvecchio si limita a dire: “Meglio che non faccia dichiarazioni...”. Intanto è già partita una diffida all’Ente romano. Anche la cordata del Consorzio Abn attende gli atti per far partire un ricorso. Ma emergono altri retroscena su questo improvviso dietrfront di Enac. Nella giornata di mercoledì Enac aveva convocato a Roma il prefetto Palomba, il curatore Santini e il commercialista romano Corbucci che per ora rappresenta AirRiminum. Tutti presenti, fuorchè chi a Roma già c’era, cioè Corbucci. La cosa ha irritato non poco sia Palomba che Santini.Ed era evidentemente il prologo di quel che è successo ieri. E’ vero che di soldi per garantire questa gestione provvisoria non ne servivano granchè, ma evidentemente AirRiminum in questa fase non voleva impegnarsi, neppure per un centesimo. E così è stato. Anche Enac ha dovuto prenderne atto.

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Solo in Italia si può vincere un bando solo con prestanome e si chiude un aeroporto con dei voli lasciando a casa 80 persone. :(
 

Marco Rimini

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Niente commissario ad acta da parte di Enac che, con questa decisione, sancisce lo stop ai voli dal Fellini dal primo novembre. Una decisione presa alla luce di approfondimenti giuridici nei quali emerge che ad impedire l’ipotizzata gestione provvisoria è la mancata proroga concessa dal Tribunale fallimentare di Rimini. Un fulmine a ciel sereno per il territorio che ieri sera si attendeva dal CdA dell’Ente ben altre soluzioni. E ora l’auspicio è di fare in fretta con l’aggiudicazione definitva dello scalo per cercare di limitare i danni.
“Questa è una storia nata male e proseguita peggio – attacca il presidente di Unindustria Paolo Maggioli ai microfoni di TEMPO REALE (Radio Icaro – Icaro Tv) – sembra una questione senza fine. Eravamo tutti convinti che, grazie agli sforzi di tutto il territorio col prefetto in testa, si potesse arrivare ad una soluzione. Quella di ieri sera è stata una doccia veramente gelata. La trovo una cosa umiliante per la città che nonostante l’impegno si sia arrivati a questo punto.”
“Non è possibile tenere chmhiuso l’aeroporto neanche per un solo mese – prosegue Maggioli – Già veniamo da un anno di gestione difficile e questo complica ancora di più le cose. Sul discorso relativo alle eventuali responsabilità di Air Riminum non voglio entrare, dico solo che quando partirà la nuova gestione sarà necessario dimostrare di essere in grado di gestire una partita molto delicata. Se la strada era in salita prima, ora lo è ancora di più.”
“Se volessimo andare a cercare le responsabilità non finiremmo più. Adesso - dice il numero uno di Unindustria – la vera questione è cercare di far si che questa interruzione dell’attività sia il più breve possibile perché Rimini ha dei concorrenti che non se ne staranno certo con le mani in mano. La città non può fare a meno dell’aeroporto. Senza scalo pagherebbe un prezzo enorme. E lo dico pensando alla Fiera e agli alberghi.”

“Stanno arrivando tante telefonate preoccupate anche in Associazione – spiega la presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis a TEMPO REALE – Fatico a capire quello che è accaduto: quali sono le logiche che portano una società ad acquistare un aeroporto nel quale, una volta entrata, deve ripartire da zero.” Tra novembre e dicembre a Rimini si stima sarebbero atterrati 30mila passeggeri che a questo punto sarebbero destinati ad Ancona. Inoltre proprio in questo periodo si chiudono i contratti per il 2015.
“Le presenze di questo periodo sono le più importanti perché sono quelle che permettono agli alberghi di restare aperti d’inverno e tengono in vita l’indotto.”

Lo stop per il Fellini potrebbe essere particolarmente penalizzante, secondo il presidente della Carim Sido Bonfatti, vista la concorrenza del settore con scali molto vicini a Rimini che renderebbero indifferente la scelta per i turisti stranieri. Dalla banca, tra le più esposte con Aeradria, arriva anche l’invito a non lasciarsi andare ad una sterile ricerca del colpevole. “Non è costruttivo mettersi a cercare responsabilità anche perché noi non sappiamo qual è il processo che ha portato il Tribunale a negare la proroga. Non sappiamo se lo ha fatto su parere favorevole o contrario del comitato dei creditori o del curatore fallimentare. Quello che posso dire è che Banca Carim insieme ad un numero di imprenditori non banale ha formalmente invitato il comitato a pronunciarsi a favore della proroga, ritenendola la soluzione migliore per i creditori e il territorio.” Carim tende poi la mano allo scalo. “Se vi fosse lo spazio per uno sforzo collettivo per evitare la chiusura, la Banca di sicuro sarebbe in prima linea. L’unica preoccupazione è quella di non entrare in contrapposizione con il Tribunale ed il Curatore.”

“Fermare l’aeroporto è un colpo mortale per Rimini – commenta la Cisl Romagna in una nota nella quale si chiede ad Air Riminum di “rendersi trasparente e farsi conoscere dichiarando il proprio progetto e la propria compagine sociale”. Il sindacato mette in guardia dalla corsa alla ricerca dei responsabili (toccherà alla magistratura) e ricorda che a pagare il prezzo più alto saranno ancora una volta i lavoratori che già avevano fatto la propria parte fino in fondo con riduzioni di stipendio/cassa integrazione. La Cisl chiama in causa anche la regione “che non è stata in grado di svolgere una forte regia per la creazione di un sistema regionale aeroportuale, insieme alla incapacità delle istituzioni romagnole di dialogare per costruire momenti e percorsi di collaborazione tra gli scali della Romagna – distanti pochi km uno dall’altro- hanno generato questo stato di cose.”

Il consigliere regionale di Forza Italia Marco Lombardi accomuna le vicende dell’aeroporto con quelle del mercato ambulante, “due facce della stessa realtà riminese”. Nel mirino l’amministrazione riminese. “Oltre alle colpe iniziali per aver mandato allo sbaraglio gli amministratori di Aeradria – scrive Lombardi – è poi emersa una preoccupante assenza di autorevolezza nel dialogare con i soggetti istituzionali e privati coinvolti nella vicenda, assenza che il Prefetto ha provato sino all’ultimo a sopperire.” Lombardi ne ha anche per il Movimento 5 Stelle. “Ii mille sospetti e le continue minacce di denunce, non hanno certo aiutato - dice – a superare un clima già difficile. Poi non ha certo aiutato il comportamento dei pentastellati teso ad avversare la compagine che si è aggiudicata l’asta e che dovrebbe avere tra i protagonisti importanti imprenditori locali, per appoggiare la cordata Russa certamente importante ma meno legata al territorio e quindi in astratto con interessi meno centrati su Rimini.”

Domani intanto la complessa vicenda del Fellini sarà al centro della riunione della Conferenza Permanente che si svolgerà nella sala del consiglio provinciale a Rimini al termine della quale il Prefetto Palomba incontrerà la stampa.

Andrea Polazzi
 

belumosi

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Hai ragione Marco, la gestione della concessione di RMI è stata semplicemente oscena. Tanto più che curatore e tribunale si sono spesi per mantenere l'aeroporto aperto per un intero anno. Se ENAC avesse assegnato la concessione a Novaport, probabilmente lo scalo sarebbe ancora aperto. Ma evidentemente i mister X che si nascondono dietro ad Air Riminum, hanno più santi in paradiso.
 

DusCgn

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quindi i voli programmati dalle compagnie per la S15 sono da considerare morti o qualche luce in fondo al tunnel c'è?
 

Cesare.Caldi

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Quindi dopo Forli chiude anche Rimini, c'è stato un bello sfoltimento da quelle parti. Speriamo che i dipendenti possano trovare una ricollocazione. A livello di traffico credo ne beneficerà Bologna e in parte Ancona.
 

belumosi

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quindi i voli programmati dalle compagnie per la S15 sono da considerare morti o qualche luce in fondo al tunnel c'è?
Al momento la situazione è difficile, soprattutto alla luce del ricorso che Novaport sembra intenzionata a presentare. E ovviamente perché al momento la pseudo società gerente, è un'entità fantasma. O si palesano in fretta i soci con tanto di portafoglio, oppure credo che i tempi non permettano la programmazione della S15. Paradossalmente il tribunale e il curatore erano stati in grado di fornire certezze (sia pure a tempo), riuscendo a mantenere gran parte dei voli. Ora sembra tutto molto più indefinito.
 

Marco Rimini

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Rimini
In questo momento, nell’auspicio che la fase critica possa limitarsi ad alcune settimane, l’importante non sono le polemiche o lo “sfascismo” ma fare pressione su Enac perché acceleri i tempi dell’aggiudicazione e contattare i tour operator russi per spiegare la situazione e cercare alternative come l’attivazione di navette sugli aeroporti vicini. Lo afferma il sindaco Gnassi all’indomani della bocciatura della gestione provvisoria da novembre. Già questa mattina, assicura il sindaco, c’è stata un’intensa attività con gli operatori russi con esiti positivi.



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La dichiarazione del sindaco Gnassi:

“Non possiamo fare finta che nulla sia accaduto: la sospensione dell’attività dell’aeroporto ‘Fellini’ sino all’aggiudicazione definitiva del bando per la nuova gestione è una notizia molto negativa per la nostra città e per il tessuto socioeconomico del territorio. Una conclusione inattesa rispetto alle positive aperture di pochi giorni fa al tavolo istituzionale coordinato dalla Prefettura di Rimini, dovuta- questa è la spiegazione di ENAC- a questioni giuridico/legali apparentemente insuperabili. Questo per dire che dopo tutti gli sforzi (anche economici) compiuti in sinergia da Prefettura, istituzioni, associazioni di categoria, tessuto imprenditoriale dopo il fallimento di Aeradria per garantire la continuità operativa di un’infrastruttura strategica per l’area riminese, sono vanificati da un inciampo apparentemente tecnico. Difficile spiegarlo ai dipendenti e a un territorio intero. Difficile spiegarlo a chiunque.

Detto questo, tra letture e analisi disparate, non mi iscrivo né al campionato dell’apocalisse sfascista in chiave personale, né a campagne elettorali permanenti, né all’albo dei professionisti della politica che oggi si vestono dei panni dell’anti politica. Ora più che le polemiche e il panico, occorre essere lucidi e mettere davanti gli interessi del territorio tutto. Nella pratica, bisogna gestire una delicata fase di transizione tra assegnazione provvisoria e assegnazione definitiva al nuovo gestore dell’aeroporto che, è l’auspicio di tutti, potrebbe limitarsi a qualche settimana, secondo le comunicazioni ufficiali emanate da ENAC. Per me gestire una fase delicata significa fare le cose più lucide possibili e cioè 1) chiedere a ENAC che completi in tempi rapidissimi la procedura di certificazione e assegnazione definitiva; 2) questa mattina ha significato contattare, tra Mosca e l’Italia, i tour operator russi che agiscono su Rimini per mantenere i rapporti e le relazioni, ora che gli stessi sono potenzialmente ‘aggredibili’ dalla concorrenza; 3) chiarire ai tour operator il quadro della situazione circa la tempistica di un percorso ormai in fase conclusiva per la individuazione di un nuovo gestore che restituirà all’aeroporto una solidità strutturale, dopo l’ultimo, difficilissimo biennio; 4) verificare la possibilità che i voli dei vettori russi possano verosimilmente atterrare presso scali vicini (es. uno di questi potrebbe essere Ancona, distante 86 chilometri da Rimini), eventualmente affiancati da navette e transfer per la nostra Riviera, per l’arco di tempo necessario per l’assegnazione definitiva dell’aeroporto al nuovo gestore. I riscontri avuti dai tour operator stati positivi.

E’ un lavoro che va perfezionato e alimentato nelle prossime ore e nei prossimi giorni, utilizzando come strumento il tavolo istituzionale coordinato dal Signor Prefetto che ha consentito la gestione di una fase forse ancor più difficile di quella odierna, garantendo per un anno l’attività aeroportuale a Rimini”.

Redazione Newsrimini
 

belumosi

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E' interessante notare come il sindaco Gnassi auspichi una rapidissima aggiudicazione definitiva della concessione, ma non sembri avere la minima curiosità nel sapere chi c'è dietro ad Air Riminum. Chissà perchè...
 

dreamjet

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9 Maggio 2013
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Io penso che Gnassi, molto scarso come quoziente medio, non abbia assolutamente chiaro quali siano i tempi perché rimini ritorni ad accogliere voli. Basterebbe che si leggesse il disciplinare e vedrebbe che:
- attendere aggiudicazione,
- costituzione società,
- predisposizione documentazione e struttura da consegnare a ENAC per la certificazione,
- visita di qualifica,
- consegna della certificazione se ottenuta.
Tenuto conto che forse ci saranno due ricorsi.
Quindi, visto il fatto che di Air Riminum si conosce poco è sempre che riesca a certificarsi, che accadrà se quest'ultimo passo non avverrà?oppure se qualcuno ci piazza un ricorso?
In Italia, a torto o correttamente queste cose accadono, come pure quello che si dava per certa la continuazione. Tutto si fa se i pezzi di carta si traducono in reali condizioni perché il processo fili liscio, se qualcosa nel mentre non ha la possibilità come nel caso dei fatti di questi giorni un fondamento giuridico, nulla potrà risolversi. Rimini, nella male delle ipotesi di ricorsi o mancata certificazione di questo aggiudicatario potrebbe rimanere chiuso per un bel po'. Poi, se diversamente accadrà ne sono ben felice sopratutto per chi ci lavora, anche se è contornato in ambito locale da personaggi che guidano alcune istituzioni, non assolutamente in grado di poter condurre positivamente neanche un negozio di granaglie.
 

charlie lima alfa

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25 Febbraio 2011
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E' impossibile che la citta' di Rimini si suicidi cosi'. Puo' darsi che l'aeroporto chiuda per l'inverno, ma qualcosa succedera' senz'altro per farlo riaprire per la stagione estiva.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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E' impossibile che la citta' di Rimini si suicidi cosi'. Puo' darsi che l'aeroporto chiuda per l'inverno, ma qualcosa succedera' senz'altro per farlo riaprire per la stagione estiva.
Bisognerebbe sapere chi si nasconde dietro ad Air Riminum. Ho il forte sospetto che, sia pur indirettamente, in fondo alla catena si trovi nuovamente la politica locale, che ha vissuto come un affronto la sottrazione del "suo" aeroporto. E che è composta da fenomeni così intelligenti, che preferiscono chiudere lo scalo piuttosto che lasciarlo cadere in mani altrui.
 
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