C'è una cosa che mi è molto strana. Questa AiRiminum non fa proclami da fanfara, non si mostra come salvatrice della patria... ma zitta zitta adempie a tutti i requisiti di Enac e poi finché non è la sicura vincitrice non si mostra. Che ci sia dietro la politica è sicuro, però non è un modo di fare "italiano". A voi che ne pare?Fonte corriereromagna
dichiarazione portavoce Airiminum Ruiz: "Soldi e tempi, state tranquilli" (ndr state sereni)
https://drive.google.com/file/d/0B-twlVXzm5ZVSmZOQ1VGY0FnazQ/view?usp=sharing
Se dopo il 6 novembre a gara aggiudicata, faranno il lavoro per cui si sono offerti, per me tanto di cappello. Quante volte abbiamo visto proclami da fanfara (come tu hai indicato) e non è successo nulla. Sarebbero un primo esempio del "fare" e non del "dire", il che mi riempirebbe di gioia.C'è una cosa che mi è molto strana. Questa AiRiminum non fa proclami da fanfara, non si mostra come salvatrice della patria... ma zitta zitta adempie a tutti i requisiti di Enac e poi finché non è la sicura vincitrice non si mostra. Che ci sia dietro la politica è sicuro, però non è un modo di fare "italiano". A voi che ne pare?
Ci sono parecchie cose che non quadrano. Ammettiamo pure che AirRiminum sia ok, ed abbia la politica a coprirle le spalle. Come mai non sono saltati fuori i soldi necessari a traghettare RMI verso la S15 con il nuovo gestore già a regime? E sì che parliamo di poche centinaia di migliaia di €, una somma che per l'intero comparto economico riminese non sarebbe stata certo improponibile. Soldi che peraltro sarebbero serviti per coprire l'ultimo miglio verso il traguardo di una concessione duratura, cosa ben diversa dalla classica pezza in attesa di non-si-sa-bene-cosa che tante volte abbiamo visto. Tribunale e curatore si erano mostrati disponibili ad una proroga come già avevano fatto in passato: d'altra parte anche per i creditori il mantenimento dello scalo aperto grazie a quest'ultima iniezione di liquidità, sarebbe stato un risultato positivo. Gli operatori russi probabilmente sarebbero rimasti come già era avvenuto quest'anno e la storia avrebbe avuto un fine più lieto di quello che sembra prospettarsi per i prossimi mesi, anche nel caso che vada tutto liscio.C'è una cosa che mi è molto strana. Questa AiRiminum non fa proclami da fanfara, non si mostra come salvatrice della patria... ma zitta zitta adempie a tutti i requisiti di Enac e poi finché non è la sicura vincitrice non si mostra. Che ci sia dietro la politica è sicuro, però non è un modo di fare "italiano". A voi che ne pare?
Da quello che ho capito io la chiusura di Rimini è stato un obbligo in quanto l'operabilità dello scalo nel traghettamento ad AiRiminum sarebbe giuridicamente impossibile, almeno da quello che riportavano i giornali. Nei giorni scorsi avevo anche letto che la stessa AiRiminum sarebbe stata disponibile ad accollarsi il costo della gestione temporanea.Ci sono parecchie cose che non quadrano. Ammettiamo pure che AirRiminum sia ok, ed abbia la politica a coprirle le spalle. Come mai non sono saltati fuori i soldi necessari a traghettare RMI verso la S15 con il nuovo gestore già a regime? E sì che parliamo di poche centinaia di migliaia di €, una somma che per l'intero comparto economico riminese non sarebbe stata certo improponibile. Soldi che peraltro sarebbero serviti per coprire l'ultimo miglio verso il traguardo di una concessione duratura, cosa ben diversa dalla classica pezza in attesa di non-si-sa-bene-cosa che tante volte abbiamo visto. Tribunale e curatore si erano mostrati disponibili ad una proroga come già avevano fatto in passato: d'altra parte anche per i creditori il mantenimento dello scalo aperto grazie a quest'ultima iniezione di liquidità, sarebbe stato un risultato positivo. Gli operatori russi probabilmente sarebbero rimasti come già era avvenuto quest'anno e la storia avrebbe avuto un fine più lieto di quello che sembra prospettarsi per i prossimi mesi, anche nel caso che vada tutto liscio.
Quindi la vera domanda è: come mai si è scelto far chiudere lo scalo ad un passo dal traguardo creando una serie di ostacoli che la continuità avrebbe evitato?
Se ho capito correttamente, AirRiminum non avrebbe voluto scucire soldi almeno fino all'aggiudicazione definitiva della concessione. Cosa peraltro comprensibile, sarebbe da folli sborsare soldi senza avere la certezza della vittoria. D'altra parte tribunale e curatore non potevano muoversi in alcun modo che pregiudicasse la tutela dei creditori, quindi niente prestiti o comunque investimenti a perdere (sia pure strategicamente validi).Da quello che ho capito io la chiusura di Rimini è stato un obbligo in quanto l'operabilità dello scalo nel traghettamento ad AiRiminum sarebbe giuridicamente impossibile, almeno da quello che riportavano i giornali. Nei giorni scorsi avevo anche letto che la stessa AiRiminum sarebbe stata disponibile ad accollarsi il costo della gestione temporanea.
http://www.romagnanoi.it/news/rimini/1210176/L-aeroporto--Fellini--di.html
Quindi mi sembra di capire che Enac è stato obbligato a far chiudere.
Sicuramente la tua ricostruzione è corretta. Mi pareva solo di aver letto nei giorni scorsi che AiRiminum sarebbe stata disponibile ad accollarsi le spese della gestione provvisoria anche se non ancora aggiudicata definitivamente la gestione, ma forse ricordo male. Se per caso ritrovo l'articolo lo posto.Se ho capito correttamente, AirRiminum non avrebbe voluto scucire soldi almeno fino all'aggiudicazione definitiva della concessione. Cosa peraltro comprensibile, sarebbe da folli sborsare soldi senza avere la certezza della vittoria. D'altra parte tribunale e curatore non potevano muoversi in alcun modo che pregiudicasse la tutela dei creditori, quindi niente prestiti o comunque investimenti a perdere (sia pure strategicamente validi).
Serviva quindi qualcuno, ovviamente del territorio, che tirasse fuori la liquidità necessaria a far transitare RMI nella W14, sia pure a regime ridotto. Con i soldi in mano, curatore e tribunale avrebbero dovuto concedere la proroga, magari raccordandosi con AirRiminum per il subentro di quest'ultima nella gestione una volta pronta.
La mancanza di liquidità per proseguire il regolare esercizio, ha indotto quindi il tribunale ad interrompere l'attività per non creare un danno patrimoniale ai creditori. A questo punto ENAC si è trovata di fronte uno scalo che non disponeva delle risorse economiche per proseguire l'operatività e anche se avesse voluto gestirlo tramite commissario, l'operato di quest'ultimo non avrebbe potuto prescindere da un preliminare esborso di denaro per consentirgli di portare avanti l'attività.
Almeno questa è la ricostruzione che mi sono fatto.
http://www.nqnews.it/news/158938/Or...porto_resta_aperto__I_soldi__Non_servono.htmlSicuramente la tua ricostruzione è corretta. Mi pareva solo di aver letto nei giorni scorsi che AiRiminum sarebbe stata disponibile ad accollarsi le spese della gestione provvisoria anche se non ancora aggiudicata definitivamente la gestione, ma forse ricordo male. Se per caso ritrovo l'articolo lo posto.
Assolutamente concordo con te e nutro dubbi sull'affidabilità delle notizie. Sicuramente anche io penso che AirRiminum non volesse accollarsi i costi della gestione provvisoria. Però mi sembra di capire che l'intenzione di tenere il Fellini aperto era un obbiettivo comune, lo stesso curatore dice che era pronto a collaborare. Forse mi sarei aspettato un maggiore interesse da AirRiminum e magari anche la concreta intenzione di accollarsi le spese transitorie per tenere aperto, anche perché la chiusura temporanea potrebbe poi creare problemi alla stessa AirRiminum che dovrà gestire lo scalo dal nuovo anno.@Giacomo e Marco
Ho qualche dubbio sull'attendibilità degli ultimi articoli che avete postato.
Non credo alle cordate che rischiano di devolvere 400K€ di beneficenza e nemmeno al commissario ENAC che "esenta" (?) RMI dal pagamento del co-marketinig. Quasi fosse una tassa invece di un rapporto commerciale.
Mi sembra molto più lineare e concreta l'intervista al curatore. Anche perchè è una fonte diretta e non un rumor.
Il curatore: «Se il Fellini va avanti qualcuno si deve accollare le spese»
«Voglio consegnare l'aeroporto entro fine mese, acquistare i beni di Aeradria velocizzerebbe il passaggio di gestione. Da AirRiminum non mi ha ancora cercato nessuno»
LUCA CASSIANI
03/10/2014 - 11:03
RIMINI. «Punto a chiudere la mia attività in aeroporto entro il 31 ottobre». Il curatore fallimentare Renato Santini ha le idee chiare e non ha intenzione di prolungare oltre il suo incarico nello scalo di Miramare.
Santini, chiederà la proroga dell’esercizio provvisorio?
«Sto facendo tutto il possibile perché il passaggio di consegne avvenga entro fine mese. Fermo restando che la situazione è in divenire e che ad oggi con me non si è fatto vivo nessuno».
Il tribunale dice che la proroga la deve chiedere lei e che non lo ha ancora fatto?
«La proroga potrebbe chiederla anche il comitato dei creditori ma tutto è legato a ciò che vuole fare la nuova cordata. Malgrado l’aggiudicazione sia ancora parziale, un accordo si può trovare. Spero che AirRiminum si metta in contatto con me, perché oggi, obiettivamente, non saprei neppure con chi parlare».
E se non lo fanno?
«Da parte mia c’è la massima volontà di risolvere la situazione. Però è noto che nei mesi invernali l’aeroporto lavora in perdita e se lo scalo vuole rimanere in pista, qualcuno il conto lo deve pagare. Le masse dei creditori non possono farsi carico delle spese dell’aeroporto».
I tempi sono molto stretti...
«In realtà il bando Enac scadeva il 9 giugno, ma si sono accumulati ritardi e l’aggiudicazione è slittata di un mese e mezzo. Se fosse avvenuta entro luglio, ci sarebbero stati molti giorni in più. Ma i disguidi tecnici possono capitare».
Ha notizie di AirRiminum?
«Sono ansioso di conoscerli, purtroppo non li ho mai visti: neppure prima del bando per ottenere la documentazione. Ho parlato con tutti tranne che con loro. Aspetto fiducioso, che si possa gestire insieme il passaggio di testimone«.
Quale sarà il futuro dei lavoratori?
«Dal punto di vista economico per i lavoratori non cambia nulla, perché sono coperti dalla cassa integrazione sia che l’aeroporto resti aperto o che chiuda. Al di là della busta paga, però, la vera preoccupazione è quanti di loro saranno confermati dalla nuova società. Anche in tal caso, un colloquio con la cordata vincitrice sarebbe fondamentale. Cosa dobbiamo fare? I dipendenti vanno messi tutti in mobilità e poi riassunti. Ci sono tanti aspetti operativi, pratici e giuridici, che andrebbero gestiti insieme».
AirRiminum sarà obbligata a trattare con lei per i beni di Aeradria?
«Purtroppo no. Non c’è alcuna imposizione di legge, dunque non hanno obblighi. Noi siamo proprietari di scalette, attrezzature, beni immateriali e rapporti commerciali, ma le infrastrutture, la pista e tutto il resto, ora è in mano a chi ha vinto il bando. E’ difficile pensare che non vi sia un passaggio di consegne. Io a chi li do tutti i beni mobili inventariati, che comunque valgono dei soldi? Se AirRiminum diventasse proprietaria del compendio aziendale e rilevasse in qualche modo il personale che ci lavora, sarebbe molto più facile ottenere la certificazione necessaria per guidare il Fellini, perché così verrebbe garantita la continuità dell’aeroporto».
Dunque il nocciolo non è tanto l’offerta economica...
«Il problema è l’oggetto, cioè l’azienda. AirRiminum presentando un’offerta per sedie e scrivanie, si assicurerebbe soprattutto il passaggio dell’attività che favorisce la certificazione. Per un aeroporto la continuità dei voli è un asset fondamentale».
E se la cordata non offrisse nulla per i beni di Aeradria?
«Se dovessero partire da zero, la chiusura dello scalo diventerebbe molto più probabile. Anche l’Enac dovrebbe azzerare tutto e verificare di nuovo le procedure. E per farlo l’Ente si prende tre mesi di tempo».
Che cosa succederà?
«Io sono qui, pronto a fornire la massima collaborazione. Il mio obiettivo è mantenere l’aeroporto aperto, chiuderlo non mi diverte affatto. I tempi per effettuare un rapido cambio di gestione ci sono e spero che la questione si possa gestire il più in fretta possibile. Ma più il tempo passa e peggio è».
http://www.corriereromagna.it/news/rimini/7457/-Il-curatore---Se.html
Il problema di AirRiminum era l'aggiudicazione della concessione solo provvisoria. Se loro avessero pagato il conto e per una ragione qualsiasi la concessione definitiva fosse finita ad altri, avrebbero buttato soldi nella spazzatura.Assolutamente concordo con te e nutro dubbi sull'affidabilità delle notizie. Sicuramente anche io penso che AirRiminum non volesse accollarsi i costi della gestione provvisoria. Però mi sembra di capire che l'intenzione di tenere il Fellini aperto era un obbiettivo comune, lo stesso curatore dice che era pronto a collaborare. Forse mi sarei aspettato un maggiore interesse da AirRiminum e magari anche la concreta intenzione di accollarsi le spese transitorie per tenere aperto, anche perché la chiusura temporanea potrebbe poi creare problemi alla stessa AirRiminum che dovrà gestire lo scalo dal nuovo anno.
non si può dar torto ad AirRiminum che anzi , facendo così ha dimostrato una certa indipendenzaIl problema di AirRiminum era l'aggiudicazione della concessione solo provvisoria. Se loro avessero pagato il conto e per una ragione qualsiasi la concessione definitiva fosse finita ad altri, avrebbero buttato soldi nella spazzatura.
potrebbe anche essere una domanda lecita , e magari la risposta potrebbe essere ancora più facile e sempliceQualcuno sa dirmi se questa cosa è vera?
Rimini | Aeroporto, 5Stelle: Perché Enac non ha nominato un commissario?
Perché Enac non ha nominato un commissario per traghettare l'aeroporto dall'esercizio provvisorio alla gestione definitiva? Perché tra due giorni l'aeroporto di Rimini sarà inattivo? Il dubbio è venuto ai consiglieri comunali 5Stelle Carla Franchini, Luigi Camporesi e Gianluca Tamburini dopo essersi imbattuti in un pezzino del decreto 521 del 1997. All'articolo 13 si dice che al verificarsi di eventi da cui risulti che la societa' affidataria non si trova piu' nella capacita' di gestire l'aeroporto, il Ministro dei trasporti e della navigazione, con decreto motivato, dispone la revoca della concessione e contestualmente nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto".
In altre parole, "la legge dice che il Ministro dei trasporti nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto con decreto motivato. Essendo notoriamente novizi dell'attività politica, vorremo conoscere da Enac gli elementi giuridici che ostano in modo assoluto la mancata nomina prevista dalla legge", spiegano i consiglieri comunali
Perché purtroppo a RMI tutto il traffico è legato al fatto che le compagnie vengono pagate per venire in Romagna. Nominare un commissario in bolletta sarebbe stato inutile.Qualcuno sa dirmi se questa cosa è vera?
Rimini | Aeroporto, 5Stelle: Perché Enac non ha nominato un commissario?
Perché Enac non ha nominato un commissario per traghettare l'aeroporto dall'esercizio provvisorio alla gestione definitiva? Perché tra due giorni l'aeroporto di Rimini sarà inattivo? Il dubbio è venuto ai consiglieri comunali 5Stelle Carla Franchini, Luigi Camporesi e Gianluca Tamburini dopo essersi imbattuti in un pezzino del decreto 521 del 1997. All'articolo 13 si dice che al verificarsi di eventi da cui risulti che la societa' affidataria non si trova piu' nella capacita' di gestire l'aeroporto, il Ministro dei trasporti e della navigazione, con decreto motivato, dispone la revoca della concessione e contestualmente nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto".
In altre parole, "la legge dice che il Ministro dei trasporti nomina un commissario per la gestione operativa dell'aeroporto con decreto motivato. Essendo notoriamente novizi dell'attività politica, vorremo conoscere da Enac gli elementi giuridici che ostano in modo assoluto la mancata nomina prevista dalla legge", spiegano i consiglieri comunali