Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"


nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Anche in Francia hanno capito che con 'sti scoop si fanno i soldi.

La perla da segnalare è invece questa: "Proprio ieri il Tribunale di Palermo ha condannato, con tre diverse sentenze, i ministeri della Difesa e dei Trasporti a risarcire 31 familiari delle vittime di Ustica per complessivi 12 milioni di euro, confermando l'ipotesi di un disastro aereo causato, "con elevata probabilità", da un missile o da una "quasi collisione" con un altro velivolo intruso. Si tratta solo dell'ultima sentenza di condanna, arrivata dopo altre simili".

Il trionfo della logica giuridica. Da anni i periti aeronautici (quelli veri, intendo, con un titolo di studio alle spalle e una riconoscibilità professionale) si interrogano su che minchia sia la "quasi collisione".
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Alla prima risposta del l'intervista ho smesso di leggere. Che sciacallo.
 

i-ffss

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Alla prima risposta del l'intervista ho smesso di leggere. Che sciacallo.
pensavo reggessi almeno alla seconda domanda! quello che mi atterrisce sono le certezze con cui si procede, soprattutto se è vero che si è letto 5000 pagine di documentazione processuale. si fa proprio un dispetto alla storia mettendo certezze sul tavolo quando oramai è chiaro, dopo 36 anni, che ciò che caratterizza questa storia più si va avanti e più si cerca di indagare sono le incertezze.
 

Vortigern

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

pensavo reggessi almeno alla seconda domanda! quello che mi atterrisce sono le certezze con cui si procede, soprattutto se è vero che si è letto 5000 pagine di documentazione processuale. si fa proprio un dispetto alla storia mettendo certezze sul tavolo quando oramai è chiaro, dopo 36 anni, che ciò che caratterizza questa storia più si va avanti e più si cerca di indagare sono le incertezze.
Tra l'altro, ora si mettono anche i Francesi, con il Docu Film su Ustica edito da Canal Plus ed andato in onda a fine gennaio da loro......e prossimamente da noi.
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Il banchetto palermitano ha fatto venire l'acquolina in bocca a tutti.
 

aggynomadi

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Tra l'altro, ora si mettono anche i Francesi, con il Docu Film su Ustica edito da Canal Plus ed andato in onda a fine gennaio da loro......e prossimamente da noi.
Nuovo film sulla strage di Ustica Una storia tra verità e finzione
Il regista Martinelli: «La mia tesi sulla tragedia del DC-9 poggia su testimonianze e perizie. Ho letto tutte le 5.000 pagine dell’istruttoria del giudice Priore»

ROMA
Sul trailer del film appare la scritta: «Una verità inconfessabile». Renzo Martinelli si presenta con la carta geografica dell’Italia. Il regista ha segnato le rotte degli aerei coinvolti nella strage del 27 giugno 1980, quando un DC-9 della compagnia Itavia, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, si squarciò in volo provocando 81 morti. Il film uscirà il 7 aprile e si intitola Ustica. Martinelli, abituato alle polemiche (Barbarossa, Vajont), si aspetta un pandemonio. «Posso fare una premessa storica?».
Certo.
«In quegli anni, siamo in piena guerra fredda, l’America è vicina al conflitto con la Libia. I caccia libici Mig 23 andavano a fare manutenzione nell’ex Jugoslavia, sistemandosi sotto la pancia di aerei di linea maltesi, con l’accordo dei nostri servizi segreti. Gheddafi aveva comprato il 10% della Fiat, ci forniva gas e petrolio, avevamo più di un buon motivo per favorire il colonnello. Disse Andreotti: “Noi abbiamo una sposa americana e una amante libica”».
Come racconta la strage il suo film?
«Il caccia libico ha un appuntamento con un aereo proveniente da Londra che porta ritardo, come pure il DC-9. Ustica è una serie di anelli perversi che si concatenano. L’aereo libico si rende conto di essersi messo sotto l’aereo sbagliato, il nostro. C’è un altro anello che porta alla tragedia. Gli Usa trasferiscono al Cairo dei bombardieri per un’esercitazione. Un radar d’avvistamento lancia l’allarme: c’è un intruso sotto la pancia dell’aereo civile. La Nato dà l’allarme. Si alzano in volo due Mirage francesi, due F-104 italiani e due F-5 americani. I comandi Nato dicono: se ne occupano gli americani, gli altri a casa».
E poi?
«Il DC-9 inizia il suo atterraggio su Palermo. Il Mig libico si allontana per sfuggire ai radar. È il momento in cui gli americani lo attaccano. L’aereo libico si avvicina al DC-9 pensando che in questo modo non verrà colpito. Ci sarà una collisione in volo, gli americani speronano l’aereo italiano anziché quello libico, non si rendono conto della presenza dell’aereo civile».
Su quali fonti poggia la sua tesi?
«Sulle perizie, sulle testimonianze, sulle 5.000 pagine dell’istruttoria del giudice Priore. Lui mi ha detto: non sa la solitudine dell’inchiesta e le pressioni che ho ricevuto. Dopo la strage ci sono state sedici morti sospette. Dai tabulati dei radar vennero cancellati tutti i tracciati tranne quelli del DC-9. La Democrazia cristiana si oppose al ripescaggio del velivolo».
C’è una parte di fiction?
«Sì. Caterina Murino ha un figlio di 8 anni, per non fargli incontrare il padre camorrista lo mette sul volo sbagliato, condannandolo a morte. Impazzisce dal dolore. Incontrerà una elicotterista, Lubna Azabal, che troverà una carta aeronautica con una scritta araba in cui il pilota libico chiede perdono per le morti innocenti. Il DC-9 è digitale, i paesaggi e il cielo sono veri. L’illusione è totale».
È stato difficile fare il film?
«La Rai non voleva rogne con gli americani, per Medusa non rientrava nei piani editoriali. È una coproduzione col Belgio a cui hanno partecipato ministero Beni Culturali e tre Regioni, oltre a privati. La sentenza del tribunale di Palermo stabilisce che la causa del disastro fu un missile o la “quasi collisione” con un aereo. Ma la quasi collisione è un non senso: o c’è o non c’è».
Lo vide «Muro di gomma» di Marco Risi?
«Un ottimo film di impegno civile su Ustica, ma non aveva le fonti che ho potuto avere io e non si coglie la dinamica dell’incidente. Quando la materia è calda è meglio aspettare».
Perché i suoi film sollevano sempre polveroni?
«Quando la ragione di Stato manipola la verità, se la rimonti non puoi non seminare malumori e ostilità».
Il film su Barbarossa fu un flop.
«Andò bene all’estero dove fu preso per quello che è: un film di guerra. In Italia fu fagocitato dalla Lega che ammazzò il film per l’eccessivo peso che volle dare».
Ma lei non era vicino alla Lega?
«Mai stato leghista. Ho sempre avuto una sorta di amicizia paterna da parte di Bossi, a cui non ho mai chiesto un favore. Barbarossa mi fu offerto dalla Rai che aveva un soggetto illeggibile sulla battaglia di Legnano. Mi chiesero di metterci le mani e ricominciai da zero».

Fonte: Corriere.it
 

nicolap

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

mitomane
 

Nibbio

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Re: Ustica, Stato condannato a risarcire vittime."Congruamente motivata la tesi del m

Manco la tesi del missile, per giunta quella della collisione in volo... Senza parole
 

I-RIFP

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Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"

Ciao, domani sera a Matrix dovrebbero trattare l'argomento della trasmissione di Canal Plus..
 

nicolap

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Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"

Signori, colpo di scena! Arriva la nuova super-iper-fanta-wow testimone oculare su Ustica.

http://www.corriere.it/cronache/16_...la-90bf8bb4-cf59-11e5-a78b-52d074ea1480.shtml

Sino ad oggi non ha mai parlato ... perchè nessuno è andato a cercarla. Ah beh. In fin dei conti la cosa doveva avere un valore relativo per la signora in questione, essendoci morto solo il fratello a bordo del DC-9.
Ma qualcuno, che non sa nemmeno dire chi fosse, ma era comunque un addetto di scalo, il giorno dopo i fatti le fece vedere un pezzo dell'aereo con .... un bel buco sbruciacchiato al centro. Non per molto però, eh. Perchè glielo disse subito "guardatelo adesso che poi lo fanno sparire".

E sì, perchè tra i rottami dell'aereo recuperati in mare c'erano sicuramente anche dei pezzi - immagino io di metallo a questo punto, restati a galla in base alla 36a legge della fisica - finiti poi in mano non agli inquirenti ma al vice del vice del vice dell'addetto di scalo Itavia a Palermo.
Tutto linearissimo fin qui.

Dove tuttavia saltiamo sulla sedia ,però, è nell'apprendere che Gheddafi aveva il brevetto di pilota per il Mig-23. Il giornalista che ha scritto l'articolo, infatti, forse addormentatosi durante le riprese del documentario, alla fine scrive: "forse l’obiettivo dei francesi era quello di abbattere un Mig libico - appiattitosi furbamente sulla rotta del Dc9 italiano - su cui viaggiava l’acerrimo nemico, il Colonnello Muammar Gheddafi".
Ora, essendo il Mig-23 in oggetto un monoposto, se ne deduce che se a bordo c'era Gheddafi lo stava anche pilotando.
 

mauro.

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Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"

...sempre detto che Gheddafi e Berlusconi avevano una marcia in più! Non per niente erano amici per la pelle!
 

nicolap

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Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"

...sempre detto che Gheddafi e Berlusconi avevano una marcia in più! Non per niente erano amici per la pelle!
Un coinvolgimento di Berlusconi nella faccenda di Ustica potrebbe essere il nuovo scoop del secolo. Avresti ampie frange della magistratura pronte a concederti credito illimitato di credibilità, un'opinione pubblica pronta a cementare il nuovo dogma e centinaia di bimbiminkia gratuitamente pronti a diffondere il messaggio in rete.
 

Paolo_61

Socio AIAC
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Re: Ustica - Stato condannato a risarcire le vittime: "motivata la tesi del missile"

Signori, colpo di scena! Arriva la nuova super-iper-fanta-wow testimone oculare su Ustica.

http://www.corriere.it/cronache/16_...la-90bf8bb4-cf59-11e5-a78b-52d074ea1480.shtml

Sino ad oggi non ha mai parlato ... perchè nessuno è andato a cercarla. Ah beh. In fin dei conti la cosa doveva avere un valore relativo per la signora in questione, essendoci morto solo il fratello a bordo del DC-9.
Ma qualcuno, che non sa nemmeno dire chi fosse, ma era comunque un addetto di scalo, il giorno dopo i fatti le fece vedere un pezzo dell'aereo con .... un bel buco sbruciacchiato al centro. Non per molto però, eh. Perchè glielo disse subito "guardatelo adesso che poi lo fanno sparire".

E sì, perchè tra i rottami dell'aereo recuperati in mare c'erano sicuramente anche dei pezzi - immagino io di metallo a questo punto, restati a galla in base alla 36a legge della fisica - finiti poi in mano non agli inquirenti ma al vice del vice del vice dell'addetto di scalo Itavia a Palermo.
Tutto linearissimo fin qui.

Dove tuttavia saltiamo sulla sedia ,però, è nell'apprendere che Gheddafi aveva il brevetto di pilota per il Mig-23. Il giornalista che ha scritto l'articolo, infatti, forse addormentatosi durante le riprese del documentario, alla fine scrive: "forse l’obiettivo dei francesi era quello di abbattere un Mig libico - appiattitosi furbamente sulla rotta del Dc9 italiano - su cui viaggiava l’acerrimo nemico, il Colonnello Muammar Gheddafi".
Ora, essendo il Mig-23 in oggetto un monoposto, se ne deduce che se a bordo c'era Gheddafi lo stava anche pilotando.
Se il figlio di Gheddafi poteva sostenere di essere un calciatore, non vedo perché il padre non potesse sostenere di essere un pilota da caccia