Allora, innanzitutto devo (ahime') concordare quasi interamente con l'analisi di 13900, molto pulita e onesta. Anche se, a dire il vero, questa nicchia non e' del tutto soddisfatta... anzi, e' ancora per la maggior parte da colmare. Inoltre, e' una nicchia che negli anni non fa che aumentare (quindi sempre meno nicchia e'!), e per il momento e' sopperita da incrementi di frequenze che prima o poi dovranno arrivare ad un limite. Sono d'accordo che il cargo e' uno dei limiti dell'aereo, ma a mio avviso l'esposizione finanziaria (proibitiva per molti, rischiosa per altri) e' forse l'ostacolo piu' grande che negli ultimi tempi ha limitato le vendite della nostra ammiraglia.
Personalmente continuo a confidare nel progetto, pensando che il suo momento potrebbe essere dietro l'angolo, quando in molti si renderanno conto che non c'e' migliore soluzione in un contesto congestionato (in aria come al suolo).
Per quanto riguarda le rotte corte, mi sembra di aver gia' scritto che l'A380 per come e' concepito e' ottimizzato per i voli lunghi; ora, Emirates (ma non solo) ottimizza l'ultilizzazione alternando lungo/corto raggio, cosi' da non inficiare troppo sui cicli dell'aereo (e' vero che gli aerei sono femmine, pero' in questo caso con ciclo intendo decollo/atterraggio!
). Operazioni esclusive di corto raggio significherebbero costi di manutenzione decisamente piu' alti e un accorciamento della vita utile - e cioe' del valore residuale - dell'aereo, quindi verosimilmente dei costi operativi piu' alti che potrebbero dunque non giustificare un suo conveniente utilizzo. Se ricordate, Boeing aveva creato una versione apposita del 747-400 per il mercato domestico giapponese per ovviare a questi limiti. Per l'A380 non e' in programma ma mai dire mai! ;-)