Imbarco negato volo Air France AF111 a Shanghai


Markbg

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26 Maggio 2009
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Ciao a tutti, vi racconto un episodio vissuto nella giornata di ieri all'aeroporto di Shanghai Pudong: in data 10 maggio 2017 alla figlia di mia moglie, cittadina cinese munita di carta di soggiorno cartacea per familiare di cittadino UE (scadenza 2020), è stato negato dall'addetta al check-in l'imbarco sulla seconda tratta (Shanghai-Paris CDG). Il volo era Shenyang-Shanghai Pudong-Paris CDG-Milano Linate (biglietto unico). Il diniego all'imbarco è avvenuto prima della seconda tratta, a Shanghai. Ho contattato la compagnia aerea (Air France), lei ha contattato la polizia aeroportuale, ma c'è stato un rimpallo di responsabilità e alla fine il check-in ha chiuso ed è stata lasciata a terra senza assistenza. L'addetta al check-in in buona sostanza non "riconosceva" il permesso di soggiorno cartaceo e le ha detto che con quello avrebbe potuto prendere solo un volo diretto per l'Italia oppure, ma non ne aveva certezza, fare un volo sì con scalo, ma solo extra-Schengen. Le è stato detto che se avesse avuto il permesso di soggiorno elettronico (e non quello cartaceo) non ci sarebbero stati problemi. Il problema è che in Italia, per i familiari di cittadini UE (io sono italiano), rilasciano solo permessi cartacei. Mi sono informato da fonti legali che mi hanno detto che approfondiranno la questione, ma che a prima vista si sentono di dire che era diritto della figlia di mia moglie transitare in area Schengen con quel tipo di permesso. Mi sono informato con la questura di Bergamo che molto celermente mi ha risposto e mi ha consigliato - per "tagliare la testa al toro" - di richiedere un visto Schengen al consolato italiano di Shanghai per poi comprare un nuovo biglietto e rientrare perché sì, ogni tanto capita di avere qualche problema con i permessi cartacei. Tengo a precisare che già in passato, in svariate occasioni, sia mia moglie che sua figlia hanno usato questo permesso di soggiorno cartaceo per transitare in scali Schengen e per visitare paesi Schengen (sia da sole, sia in mia compagnia) e mai era stato obiettato nulla. Tra l'altro sia mia moglie che sua figlia avevano preso proprio lo stesso volo (stesso itinerario e stessa compagnia) in passato senza problemi, così come all'andata sul percorso inverso (Milano-Parigi-Shanghai-Shenyang).
Fermo restando che andrò fino in fondo alla questione per avere tutte le certezze del caso, vi chiedo, secondo la vostra esperienza: se dovessi avere ragione su chi mi dovrei rivalere? Air France, contattata telefonicamente, dice che sopra di loro c'è la polizia di frontiera e l'autorità aeroportuale. La polizia di frontiera dice che loro non entrano nel merito della questione ma, se pensiamo di aver ragione, consiglia di denunciare la compagnia aerea. Gli addetti al check-in di solito sono dipendenti aeroportuali o della compagnia aerea? Immagino siano dipendenti aeroportuali ma non ho certezze.
Nel frattempo la ragazza (che avrebbe dovuto tornare al lavoro in questi giorni) dovrà aspettare, con tutte le spese del caso, che il consolato italiano di Shanghai le produca un visto Schengen per poi comprare un nuovo biglietto. Considerando che c'è il weekend di mezzo, ipotizzo che il problema si risolverà forse tra una settimana. Qualcuno ha qualche consiglio da darmi o qualche esperienza in merito?
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Aggiungo che in questura a Bergamo mi hanno detto che potrebbe esserci stato un errore: ovvero sia che il permesso di soggiorno cartaceo sia stato confuso dall'addetta al check-in con la ricevuta cartacea che le questure italiane rilasciano nell'attesa che venga prodotto il nuovo permesso di soggiorno. Con la seconda infatti si può tornare in Italia ma senza transitare in area Schengen.
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Aggiornamento del 15 maggio. Air France ha risposto al reclamo così:
"Gentile Sig.na XXXX
La ringraziamo per il Suo messaggio e ci scusiamo con Lei per i disagi segnalatici.
Mi rincresce che non abbia potuto viaggiare sul volo previsto a destinazione di Linate via Parigi dello scorso 10 Maggio.
Non essendo lei in possesso dei documenti necessari per il suo ingresso nel paese di destinazione, non abbiamo potuto eseguire la sua accettazione in Shanghai.
I passeggeri sono tenuti ad informarsi sulle formalità necessarie per il loro viaggio. Queste informazioni sono disponibili sui siti delle autorità competenti (ambasciate, consolati, ministeri).
Air France -KLM non è affatto responsabile di questa situazione. Capisco la sua delusione, ma non posso rispondere favorevolmente alla sua richiesta.
Air France La ringrazia per la Sua fiducia.
Speriamo accoglierLa prossimamente sulle nostre linee.
Cordialmente".
Fermo restando che sono basito da come abbiano liquidato la faccenda, ho risposto allegando il link (http://www.diplomatie.gouv.fr/en/co...a-visa/article/what-type-of-visa-do-i-need-to) e la schermata del sito del governo francese che riporta testuali parole: "Exempt from visa requirement for France’s territory in Europe are... holders of a residence permit issued by a state applying the Schengen Agreements". Ho allegato anche il permesso di soggiorno della ragazza (rilasciato dall'Italia, paese Schengen, scadenza 2020).
Ne deduco che, visto che l'Italia è un paese Schengen, la ragazza doveva essere imbarcata. A meno che sul sito del governo francese siano riportate informazioni non corrette o non esaustive.
In questi giorni:
1) Mi sono recato presso la questura di Bergamo che ha confermato la validità del permesso di soggiorno in possesso della ragazza per circolare in area Schengen
2) Mi sono recato alla polizia di frontiera dell'aeroporto di Milano Orio al Serio che ha confermato la validità del permesso di soggiorno in possesso della ragazza per circolare in area Schengen
3) Ho chiamato l'ambasciata francese a Roma che mi ha confermato telefonicamente che in presenza di qualsiasi permesso di soggiorno rilasciato da un paese Schengen, non serve visto per transitare presso l'aeroporto di Paris Charles De Gaulle. Alla richiesta di spiegazioni sull'episodio sovracitato, allora mi è stato consigliato di inviare mail all'ambasciata per poter disporre di una risposta scritta alla mia questione, da girare successivamente alla compagnia aerea Air France. A distanza di cinque giorni dalla precedente mail non ho ancora avuto risposta scritta.
Tengo a precisare che in passato:
1) Con lo stesso permesso di soggiorno la ragazza ha effettuato senza problemi diversi viaggi in area Schengen
2) Con lo stesso permesso di soggiorno la ragazza ha effettuato senza problemi la stessa tratta Shanghai-Parigi-Milano in passato
3) Con lo stesso permesso di soggiorno la ragazza ha effettuato senza problemi la tratta inversa all'andata (Milano-Parigi-Shanghai)
4) Con lo stesso permesso di soggiorno la ragazza ha effettuato senza problemi altri viaggi dalla Cina all'Italia effettuando transiti in paesi Schengen (esempio, l'anno scorso Pechino-Helsinki-Milano)
Qualcuno ha consigli? Voi come vi muovereste?
 

vladi

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19 Giugno 2007
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Albenga, Liguria.
Io avevo la stessa CdS per familiari…. Posso parlare per esperienza con Air Moldova, so che in questa compagnia esiste un “profiling” che si occupa dei controlli dei documenti e la loro validità, hanno fatto un corso apposito e comunque si aggiornano su tutti i tipi di documenti UE su un sito accedendo con una password…. Mio parere nel vostro caso è che il personale non è stato abbastanza formato per riconoscere tale documento, la responsabilità comunque rimane della compagnia aerea e ora si arrampicano sugli specchi… doveva chiedere per iscritto il motivo del negato imbarco, documentare bene il tutto per poi procedere con la richiesta di risarcimento… sicuramente la compagnia dirà che non è stato presentato nessun documento di soggiorno, no perché non è valido…
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Io avevo la stessa CdS per familiari…. Posso parlare per esperienza con Air Moldova, so che in questa compagnia esiste un “profiling” che si occupa dei controlli dei documenti e la loro validità, hanno fatto un corso apposito e comunque si aggiornano su tutti i tipi di documenti UE su un sito accedendo con una password…. Mio parere nel vostro caso è che il personale non è stato abbastanza formato per riconoscere tale documento, la responsabilità comunque rimane della compagnia aerea e ora si arrampicano sugli specchi… doveva chiedere per iscritto il motivo del negato imbarco, documentare bene il tutto per poi procedere con la richiesta di risarcimento… sicuramente la compagnia dirà che non è stato presentato nessun documento di soggiorno, no perché non è valido…
Grazie per la risposta. Al check-in Air France, il giorno seguente, dopo l'ennesima richiesta di spiegazione, un'addetta le ha mostrato una foto sul monitor in cui c'era scritto in inglese che col permesso di soggiorno italiano "yellow" (il suo) or "blue" poteva prendere solo voli diretti per l'Italia. Lei è riuscita a fare la foto alla schermata. Sulla richiesta di risarcimento cosa consigli? Farla attraverso il loro modulo reclami o affidarsi a un legale?
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Un legale esperto in materia di immigrazione conoscente di famiglia mi ha fatto il favore di fornirmi il documento che non lascia spazio a dubbi: l'Annex 22 (policies of borders and visas Schengen), tra l'altro aggiornato al mese scorso (aprile 2017).
Fermo restando che il sito del governo francese non fa distinzioni tra permesso cartaceo e digitale, la legge europea recita che vale a tutti gli effetti anche quello cartaceo in questione rilasciato in Italia:
"2.b The previous residence permit in paper form is still part of this Annex exclusively for cases of:
... "Residence card for family members of EU citizens who are the nationals of third countries,
with a five year or permanent validity (implementation of Directive 2004/38/EC".
Integrata per l'ennesima volta la documentazione nel reclamo, vi terrò aggiornati sulla loro risposta. Certo è che è un paradosso che sia io a dover dimostrare che la ragazza fosse in regola e non loro a dimostrarmi il contrario.
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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La farsa va avanti...
1) dall'ambasciata italiana di Pechino e dal centro visti di Shenyang non mi ha risposto nessuno nonostante le mail inviate (evidentemente i cittadini italiani non meritano la loro considerazione).
2) da Air France è calato un silenzio tombale
3) Mi ha risposto invece la rappresentanza consolare francese... sostenendo che "Il PERMESSO di soggiorno per familiari di cittadini UE di colore giallo o blu (e non CARTA di Soggiorno per familiari di cittadini UE, di colore rosa) non è ammesso tra i documenti riconosciuti. Per questo motivo, le compagnie aeree possono rifiutare l'accesso a bordo per non rischiare le multe a chi non viene ammesso dai servizi di immagrazione nello spazio Schengen. I titolari di questi permessi non riconosciuti sarebbero autorizzati dalle autorita italiane a chiedere il rilascio di un nuovo permesso dal 2013".
Premetto che sul titolo di soggiorno della ragazza c'è scritto "Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE" e non "permesso di soggiorno per familiare di cittadino UE". Ma la carta è gialla e non rosa. E' stato rilasciato nel 2015, quindi dopo il 2013. Chiedo allora di nuovo in questura e anche a un patronato CGIL per servizi di immigrazione e mi ribadiscono invece che quella in possesso è a tutti gli effetti una "Carta di soggiorno per familiare di cittadino UE" e che con quella si può circolare liberamente in area Schengen e anche fare transiti in ingresso da paese extracee. Notare che in alto c'è scritto un generico "permesso di soggiorno" e in basso, nelle specifiche, c'è scritto "carta di soggiorno per familiare di cittadino UE".
Mi viene inoltre riferito questo punto (http://europa.eu/youreurope/citizens/travel/entry-exit/non-eu-family/index_it.htm) evidenziato sul sito dell'Unione Europea: "Prima di mettersi in viaggio, è preferibile che i tuoi familiari provenienti da un paese extra-UE si informino bene con un certo anticipo per essere sicuri di avere tutti i documenti necessari. Tuttavia, se si presentano alla frontiera senza il visto d'ingresso richiesto, le autorità dovrebbero offrire loro l'opportunità di dimostrare in altri modi il vostro legame di parentela. Se sono in grado di farlo, il visto d'ingresso dovrebbe essere concesso immediatamente".
Visto che il documento in mano dichiarava chiaramente "familiare di cittadino UE", anche se l'addetta al check-in non avesse riconosciuto tale documento, ne evinco che avrebbe comunque dovuto farla imbarcare.
Martedì ho appuntamento in questura per l'aggiornamento della carta di soggiorno di mia moglie (stessa tipologia e che a breve dovrà percorrere lo stesso tragitto, purtroppo biglietto non rimborsabile). Vediamo se in questura spunterà questo fantomatico "modello rosa" di cui però al momento, in Italia pare che nessuno sia a conoscenza.
4) Andando avanti nella conversazione con la rappresentanza consolare francese, chiedo a questo punto come dovrei comportarmi con mia moglie a cui si presenterà a breve lo stesso problema. Mi viene risposto: "Se lei si trova gia in Cina, consiglierei un visto di "reingresso" presso il consolato italiano per evitare qualsiasi problema. Appena torna in Italia, potrebbe chiedere il rilascio della carta di soggiorno illimitata in cambio del permesso attuale". Peccato che il visto di reingresso venga concesso solo per smarrimento o furto (e bisogna portare copia della denuncia) oppure se il titolo di soggiorno è scaduto durante la permanenza all'estero. Nessuno dei due casi è questo, visto che il documento è in nostre mani e ha già validità illimitata...
Insomma, sembra di essere in un caso senza legge: da una parte i francesi accusano l'Italia di non rilasciare documenti idonei, dall'altra gli italiani sostengono che quei documenti sono idonei. In mezzo il cittadino che la prende in quel posto.
Ma non finisce qui, anche solo per questione di principio vado avanti e non mollo
 

vladi

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Albenga, Liguria.
Ti consiglio di esporre questo problema anche sul forum di tuttostranieri.org lì avrai più risposte che qui, i moderatori sono dei avocati esperti in materia di immigrazione...
 

Cesare.Caldi

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Non è che per caso centra il fatto che proprio in questi giorni l'Italia ha sospeso l'applicazione di Schengen per il vertice G7? Visto che le altre volte la ragazza col lo stesso tipo di documentazione non aveva avuto problemi ad imbarcarsi.
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Non è che per caso centra il fatto che proprio in questi giorni l'Italia ha sospeso l'applicazione di Schengen per il vertice G7? Visto che le altre volte la ragazza col lo stesso tipo di documentazione non aveva avuto problemi ad imbarcarsi.
Ciao Cesare, non dipende da quello. Quello presupponeva solo che, oltre a Parigi (ingresso in area Schengen) sarebbe stata controllata anche a Milano
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Ti consiglio di esporre questo problema anche sul forum di tuttostranieri.org lì avrai più risposte che qui, i moderatori sono dei avocati esperti in materia di immigrazione...
Proverò anche lì. Ma approfondendo ancora la questione, sembra tutto un bel pasticcio di comunicazione tra istituzioni. L'Italia - non se ne conosce il motivo - per qualche anno ha stampato le carte di soggiorno per familiari di cittadini UE utilizzando il modello dei permessi di soggiorno nazionali e inserendo a fondo pagina la dicitura "Carta di soggiorno per familiari di cittadini UE" (solo in italiano). Al check-in l'addetta vede un modello che nei terminali è praticamente identico a quelli dei permessi di soggiorno nazionali. E non conoscendo l'italiano blocca la passeggera. Nell'ultimo anno l'Italia sta stampando queste carte di soggiorno (anche?) in un altro formato diverso: modello A5 (non più A4) ma di colore blu (non giallo come due anni fa e nemmeno rosa come chiederebbe la rappresentanza consolare francese) ma se non altro con la dicitura "carta di soggiorno familiari cittadini UE" tradotta anche in inglese, cinese, francese e arabo.
Un macello incredibile, tanto paga l'utente...
Inserisco qui la carta di soggiorno della ragazza: View attachment 9419
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Aggiornamento: a distanza di una settimana, dopo aver avuto le ennesime conferme dall'ufficio immigrazione di Bergamo e anche da Solvit, anche l'ambasciata francese conferma che con quel tipo di documento la ragazza aveva il diritto di prendere quel volo. Ho inviato ad Air France la mail ricevuta dall'ambasciata. Ora attendo la risposta di Air France...
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Incredibilmente, passata un'altra settimana, dal customer care di Air France mi arriva la stessa identica risposta (parole uguali dalla prima all'ultima) che mi avevano rilasciato dopo il primo reclamo. Evidentemente, più che un customer care, è un robot. Incredibile che una compagnia che reputavo seria come Air France si riduca prima a trattare a pesci in faccia i propri clienti e poi addirittura a sbeffeggiarli con risposte automatiche e prive della minima cognizione di causa. Ho reinoltrato per l'ennesima volta il reclamo, chiedendogli di specificare quale documento non sarebbe stato in regola, e mandando il reclamo in copia anche al loro profilo twitter, allegando ancora le mail di risposta di ambasciata francese e Solvit. Questa volta, da twitter, mi rispondono: ""Per assicurarci che il tuo caso venga trattato in modo serio ed esaustivo abbiamo allegato questa conversazione e la documentazione che hai allegato alla tua pratica. I nostri responsabile del centro relazione con la clientela prenderanno in seria considerazione ciascun punto da te evidenziato al fine di rielaborare equamente la nostra valutazione. Grazie per averci contattati tramite questo canale. Buona giornata".
Ora io dico: è tutto così palese e loro ancora prendono tempo? Evidentemente è un modus operandi atto a scoraggiare il cliente (si sa mai che alla lunga si stufi e molli...). Per Air France è così difficile dire: "Scusateci, abbiamo sbagliato"?
 

Challenger

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29 Novembre 2006
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Grazie per aver condiviso questa disavventura e i successivi sviluppi, purtroppo non posso aiutarti ne' darti consigli ma seguo con interesse.
Ho alcuni amici e conoscenti cinesi che hanno avuto problemi con la burocrazia per visti e permessi (anche se non cosi' gravi come il tuo) ed e' frustrante avere a che fare con passacarte che fanno lo scaricabarile appena c'e' un dubbio riguardo a un documento o certificato.
Davvero pessimo l'atteggiamento di Air France, visto che da quanto scrivi hanno negato l'imbarco per la non-conoscenza delle regole europee... spero che ti rimborsino il volo, come minimo. In bocca al lupo!
 

avroRJ

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14 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
Fai causa...non rimane che quello purtroppo...l'atteggiamento è quello che dici tu...rimbalzare il cliente permscoraggiarlo nella sua richiesta.
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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La causa l'ho fatta. Ciò che fa imbestialire è l'atteggiamento. Ora io dico: sito ufficiale del governo francese, sito ufficiale dell'unione europea, documento Annex 22 (la bibbia per il controllo delle frontiere Schengen), Solvit, dichiarazione dell'ambasciata francese, conferme da questura e polizia di frontiera evidentemente non bastano ad Air France. Sto insistentemente chiedendo alla compagnia di evidenziarmi quale legge ci dia torto. E su questo non mi danno risposta: continuano con messaggi generici del tipo: "Non essendo Lei in possesso dei documenti necessari per il Suo ingresso nel Paese di destinazione, non abbiamo potuto eseguire la Sua accettazione a Shanghai". Oppure: "Con il documento in suo possesso avrebbe potuto prendere solo un volo diretto per l'Italia, a meno che lei non fosse in possesso di una carta di soggiorno per familiari di cittadino UE della durata di 5 anni o illimitata". Cristo, il documento in possesso è proprio quello: carta di soggiorno per familiari di cittadino UE della durata di 5 anni! E allora tornano a rispondermi col messaggio di prima. Tra l'altro patronati e uffici sindacali che seguono gli immigrati sui titoli di soggiorno mi chiedono di essere aggiornati sugli sviluppi della vicenda. Visto che migliaia di persone hanno in mano un documento identico, vogliono appunto capire se si tratti di un errore di Air France o se via sia qualche nuova direttiva, evidentemente non comunicata neppure a loro, che cambierebbe le cose. Anche perché se fosse vera la seconda ipotesi (ma non penso proprio), avrebbero il dovere di comunicarlo a tutti i loro associati onde evitare che si moltiplichino casi di questo tipo. Nessuno che lavora per Air France sul forum?
 

Markbg

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26 Maggio 2009
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Aggiornamento: la compagnia ha respinto ancora il reclamo. Questa volta, oltre alla canonica risposta identica alle volte precedenti, hanno aggiunto in calce un incomprensibile guida alla richiesta di visti Schengen (ma se ha la carta di soggiorno per familiari UE!!). Chiaramente non hanno saputo motivarmi il negato imbarco. Nel frattempo però il Solvit mi ha comunicato di aver aperto un reclamo ufficiale contro la Francia per presunta violazione della direttiva 2004/38/CE, che garantisce ai cittadini europei e ai loro familiari il diritto di circolazione in area Schengen. Dal Solvit mi fanno sapere che il caso è limite in quanto le decisioni di una compagnia aerea, anche se facente un servizio pubblico, sono sempre border line per il campo d'azione dello stesso Solvit.