Aeroporto di Firenze: aggiornamenti e novità


Perugino

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Siccome il centro di Firenze è un museo a cielo aperto e dal 1982 patrimonio dell'umanita', l'UNESCO, ha bocciato il progetto di fare passare la linea 2 della tramvia in costruzione, dal centro citta' e sopratutto da Piazza del Duomo, sia in superficie che in sotterranea, di conseguenza è intervenuta anche sulla questione aeroporto, ma il tema principale era ed è sopratutto la tramvia in centro.
 

AZ209

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Aeroporto, il sindaco Nardella: "Lavori a inizio 2019"

A breve dovrebbe arrivare il via libera da parte del ministero

"Ieri ho sentito il ministro per l'ambiente Gianluca Galletti a cui ho riferito del rapporto Unesco che dà parere favorevole alla realizzazione della nuova pista dell'aeroporto. Il ministro acquisirà il documento e lo darà alla commissione Via, che ormai è in dirittura d'arrivo. Se dovesse arrivare, come auguro, entro fine anno, avremo la conferenza di servizi con tempi rigorosi, come prevede la nuova legge: e dunque, l'avvio dei lavori della nuova pista all'inizio del 2019". Lo ha detto questa mattina il sindaco di Firenze Dario Nardella ai microfoni di Controradio.

"La nuova pista - ha sottolineato il sindaco - consente di tutelare ancora meglio i patrimoni Unesco in Toscana". Nardella ha anche risposto a chi, come il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, ha affermato che la relazione dell'Unesco in realtà non è favorevole alla nuova pista dell'aeroporto. "Quando si fanno battaglie ideologiche - ha detto il primo cittadino - ti diranno sempre che non va bene".

http://www.firenzetoday.it/cronaca/aeroporto-nardella-lavori-inizio-2019.html
 

AZ209

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Cna Firenze con Confindustria per il ''sì'' a Peretola

Cna Firenze sarà al fianco di Confindustria per dire "sì" alla nuova pista dell'aeroporto di Peretola. L'associazione, con una nota, fa sapere che parteciperà alla manifestazione di lunedì 13 novembre, annunciata ieri dal presidente degli industriali di Firenze, Luigi Salvadori, durante la presentazione di un sondaggio sul gradimento delle infrastrutture della Piana (a favore il 62% degli intervistati).

Per l'associazione delle piccole e medie imprese artigiane sfileranno a sostegno dello sviluppo dell'aeroporto Franco Vichi, direttore generale Cna Firenze Metropolitana, e Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolitana.

«Anche Cna Firenze farà sentire la propria "voce" per sostenere la necessità del potenziamento dello scalo fiorentino - commenta Cioni -. L'ampliamento dell'aeroporto con la nuova pista è una scelta strategica che può portare a una spinta maggiore verso l'economia, quindi a una crescita per tutto il territorio e per le nostre imprese».

Favorevole alla nuova pista anche il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia): «Siamo a fianco degli industriali, convinti dell'urgenza di avere presto una nuova pista che consenta di raddoppiare il numero dei passeggeri annuali da 2,2 a 4,5 milioni».

Commentando il sondaggio degli industriale Stella dice che «la popolazione vuole la nuova pista e se qualcuno non la vuole è sicuramente contro lo sviluppo economico e le nuove prospettive occupazionali dell'area metropolitana. Il manifatturiero ha bisogno di porte internazionali. Firenze deve essere messa nelle condizioni di crescere, non possiamo più sopportare gap infrastrutturali che frenano la ripresa».

http://www.toscana24.ilsole24ore.co...industria-peretola-162040.php?uuid=gSLA8x6eUC
 

Pegaso

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Sesto Fiorentino, Toscana.
Confindustria Firenze
9 novembre 2017
La pista attuale è inadeguata e presenta una serie di criticità: operative e ambientali.

inadeguatezze operative – per l’alto numero di dirottamenti a causa del meteo: vento in coda e nebbia, solo nel 2016, hanno provocato circa 1.000 dirottamenti, per un totale di 96.000 passeggeri persi.

Inadeguatezze ambientali per la popolazione esposta oggi al rumore prodotto dagli aerei:

2600 abitanti tra i 60 ed i 65 decibel;
150 abitanti sopra i 65 decibel. la quasi totalità concentrati nei primi 3 km oltre la pista in direzione arno (Brozzi, Peretola e Quaracchi).
con la nuova parallela, gli abitanti esposti al rumore sarebbero appena 40, perché i primi 3 km oltre la pista sono pressoché disabitati.

Confindustria per queste ragioni si è mobilitata, per dare voce non solo a chi produce ricchezza ma anche a tutto il territorio, perché l’Aeroporto è la “questione di Firenze”

Abbiamo condiviso questa iniziativa con tutte le categorie economiche di Firenze e con la Camera di Commercio.

L’appuntamento è

Lunedì 13 novembre alle ore 11

all’ingresso partenze dell’Aeroporto di Firenze-Peretola

Per manifestare il nostro sostengo allo sviluppo dell’Aeroporto di Firenze.

Per manifestare il nostro sostegno a Firenze.

http://www.confindustriafirenze.it/manifestazione-lo-sviluppo-dellaeroporto/
 

AZ209

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Il 'Vespucci' a terra. La 'Via' attesa per febbraio 2018

Perché l'aeroporto dei record non decolla

Firenze, 27 novembre 2017 - UNA MANIFESTAZIONE così, giacca blu, cravatta regimental e carte di credito dorate, non si era mai vista. L’aeroporto Vespucci di Firenze, da 2 milioni di passeggeri nei primi nove mesi del 2017 (più 6,3 per cento) stenta a decollare nella palude dei niet politici e della burocrazia ministeriale che quasi non fa più notizia tanto è ormai rodata la novella dello stento del ‘Vespucci’ in attesa di potenziamento.


E allora diventa più cult, originale e unica nel suo genere la rivolta degli imprenditori fiorentini che a metà novembre hanno sfilato davanti allo scalo esibendo il maxi striscione «Sì all’aeroporto. Facciamo volare il nostro territorio». Le parole? Pesanti come la nebbia della piana fiorentina che spesso fa dirottare i voli e arrabbiare i passeggeri: «La ripresa economica – ha attaccato il presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori, promotore della manifestazione, al megafono davanti a oltre 150 imprenditori – è una corsa fra territori competitivi e attrattivi. Una competizione che non fa prigionieri. Noi vogliamo stare dove meritiamo: cioè fra i territori di testa, rimuovendo tutti i nodi scorsoi che tolgono ossigeno al nostro sviluppo».

Ha rincarato con efficacia Ferruccio Ferragamo, non avvezzo a ‘piazzate’ del genere: «Abbiamo dovuto aprire uno showroom a Milano – ha detto anche lui al megafono – perché i nostri clienti non gradiscono atterrare qui. Non ho mai preso parte a nessuna manifestazione di protesta, ma stavolta era proprio necessario».

Un esempio su tutti: «Sono tornato da poco dalla Cina: là stanno costruendo cinquanta aeroporti, qui a Firenze dell’aeroporto si parla da 50 anni. Là la disoccupazione è all’1 per cento qui al 36 per cento....». Il ‘Vespucci’ fa parte del sistema aeroportuale toscano: con il «Galilei» di Pisa, sotto la gestione «Toscana aeroporti» ha un’enorme potenzialità come testimoniato dagli ultimi dati del 2017. I due scali hanno fruttato nei primi nove mesi un utile netto pari a 10,4 milioni in aumento del 17,1 % rispetto allo stesso periodo del 2016 con un monte passeggeri di 6,3 milioni (più 6 %).

E ALLORA perchè scendere in piazza con giacca e cravatta? Manca il via libera definitivo al masterplan del potenziamento dello scalo fiorentino: la Valutazione di impatto ambientale. Il piano prevede la realizzazione della nuova pista di volo (2400 metri per Toscana aeroporti), dei piazzali aeromobili, del nuovo terminal passeggeri, della viabilità e dei parcheggi, dell’area cargo e del terminal di aviazione generale. La procedura Via è aperta da oltre due anni e mezzo. L’ok dal ministero dell’Ambiente (che dimostrerebbe che il potenziamento non è in contrasto con la difesa dell’ambiente e del rospo smeraldino) è sempre dietro la porta, ma la porta è rimasta sempre socchiusa. Si confida che arrivi entro febbraio 2018. Dopo sì ci sarà la Conferenza dei servizi, forse un gioco da ragazzi dopo tanto patire nell’attesa della risposta ministeriale. Ipotesi benevola: poter disporre del nuovo scalo nel 2020 con inizio lavori nell’estate del 2018.

I BENEFICI? Secondo studi e ricerche enormi la realizzazione del masterplan porterà una valanga di posti di lavoro: 2.200 diretti e 8.400 indiretti. Un volano economico fondamentale per la Toscana. E l’indotto economico secondo uno studio Irpet è valutato intorno ai 730 milioni di euro, con un flusso di 4,5 milioni di passeggeri nel 2029 solo per il Vespucci.

http://www.lanazione.it/firenze/economia/aeroporto-vespucci-1.3566725
 

AZ209

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Aeroporto di Firenze, spunta parere negativo di Napolitano del 2012. Comitati: “Stop ampliamento”

Più di due milioni di passeggeri per lo scalo di Peretola, ma mancherebbe l'approvazione del piano di sviluppo. Il Capo dello Stato respinse il ricorso contro le prescrizioni del decreto di Via del 2003. Ma il no del Quirinale è rimasto chiuso nel cassetto per 5 anni. La replica dell’Aeroporto: “Non siamo condizionati dall’obbligo di ottemperare alle prescrizioni impartite nel 2003, per un progetto mai approvato e realizzato”

Toscana Aeroporti potrebbe dover spostare le lancette indietro di 14 anni dopo la comparsa di un documento firmato dall’ex presidente Giorgio Napolitano che respingeva un ricorso di Adfcontro le prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale. Il documento legava il progetto di espansione dello scalo fiorentino ad alcune decisive migliorie: un prolungamento di 250 metri dell’attuale pista con relativo interramento dell’A11, la realizzazione di una pista di rullaggio e una serie di mitigazioni ambientali con risanamento acustico per i quartieri limitrofi.

L’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze può vantare numeri record per il 2016: più di 2 milioni e mezzo di passeggeri, 22 compagnie Aeree che collegano Firenze con 33 destinazioni e apertura di nuovi voli. Ma chi ha autorizzato tutto questo senza gli adeguamenti previsti dalle prescrizioni ministeriali? E’ la domanda che aleggia in questi giorni dopo che il Coordinamento dei Comitati ed Associazioni contro il Nuovo Aeroporto di Firenze ha saputo che il Presidente della Repubblica aveva già preso la sua decisione nel giugno del 2012. Un responso rimasto in un cassetto del Ministero dell’Ambiente per cinque anni finché solo il 21 novembre 2017 si è scoperto il “No” del Presidente al ricorso.

Un “ritrovamento” che ha segnato un punto di svolta per i protagonisti dell’intera vicenda, chi ha esultato e chi invece ha minimizzato come Toscana Aeroporti che nel suo ultimo comunicato ha scritto: “Il provvedimento del 2003 si riferisce ad un progetto a breve termine mai stato oggetto di approvazione né mai stato portato ad esecuzione, successivamente archiviato. Con la sua archiviazione è venuta meno la necessità del decreto di VIA così come sono rimaste improduttive di effetti anche le prescrizioni imposte in tale sede”

In poche parole non avrebbero mai utilizzato quel Decreto di Via perché il piano è stato archiviato e poca rilevanza ha anche il decreto decisorio di Napolitano che ha respinto il ricorso.

Nello stesso comunicato si fa riferimento ad un secondo Masterplan 2014-2029 “che costituisce un piano di sviluppo aeroportuale del tutto diverso e autonomo rispetto a quello precedente” Anche questo secondo Masterplan ha il decreto di Via, il 2235/2016 e sarà valutato con una nuova procedura stabilita dal decreto legislativo 104 del giugno 2017, con il quale si è voluto velocizzare l’iter lasciando la decisione finale ad una commissione ad hoc. Enac e Toscana Aeroporti quindi con il nuovo Masterplan e il Decreto 104 pensavano di essere in discesa come nei migliori atterraggi, ma gli ultimi avvenimenti fanno precipitare le loro certezze.

Obietta Gianfranco Ciulli, portavoce del Coordinamento Comitati: “Se è vero che il decreto di Via 676 è stato archiviato e mai utilizzato perché all’interno dell’aeroporto si sono realizzate quelle opere previste proprio da quel decreto come la Palazzina Enav, l’hangar Meridiana, la stazione di polizia? E spero lo abbiano utilizzato altrimenti sarebbe ancora peggio aver costruito palazzine, torre di controllo e hangar a fronte di non si sa quali autorizzazioni.” Se davvero Adf ha attuato i lavori previsti del Masterplan 2005-2010 lo avrebbe acquisito il piano e in tal caso sussisterebbe l’obbligo di mettere l’aeroporto in sicurezza come previsto dal relativo decreto di Via del 2003. Finché questo non accade non si può presentare un nuovo piano di sviluppo.

L’apparizione del documento firmato da Giorgio Napolitano ha portato i comitati a chiedere una istanza di rigetto della nuova procedura stabilita dal decreto 104 e il ridimensionamento del traffico attuale per tornare ai flussi aeroportuali antecedenti il decreto 676 che non autorizzava, se non seguendo le prescrizioni, la grande espansione aeroportuale di questi ultimi anni.

Gianfranco Ciulli esprime i suoi dubbi anche sul mondo politico: “Enrico Rossi dichiarò che raddoppiando l’aeroporto si sarebbe diminuito l’impatto ambientale e questo mi lascia perplesso, così come il suo parere 1168 /2015 favorevole al progetto di ampliamento sulla base di una valutazione di impatto ambientale definita dai tecnici incompatibile per mancanza di documenti, perché questi ultimi avevano dato dei suggerimenti per superare questa criticità. Io mi chiedo: come potevano aver dato suggerimenti se non avevano avuto neppure la documentazione necessaria per una valutazione?”. La segreteria del governatore Enrico Rossi contattata da ilfattoquotidiano.it non ha rilasciato nessun commento nell’attesa di avere i dati della Verifica di impatto ambientale.

Ciulli torna anche sull’ignoranza di Toscana Aeroporti sull’esito del ricorso, di cui dice di aver fatto richiesta solo nel settembre 2017. “E’ un po’ strano, perché in una riunione dei piccoli azionisti alla fine di aprile si parlava dell’opportunità di attuare le prescrizioni della Via 2003 e in una comunicazione alla Regione datata 13 giugno 2017, Marco Carrai afferma di non sapere niente di un ricorso al Tar ma di essere a conoscenza di un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Ora se sei sotto ricorso dopo 13 anni cerchi una sentenza che ti possa sollevare da possibili problemi. Se non lo fai è perché anche induttivamente sai che è negativa”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...iolate-lazienda-si-difende/3999308/#cComments
 

Perugino

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Aeroporto di Firenze, spunta parere negativo di Napolitano del 2012. Comitati: “Stop ampliamento”

Più di due milioni di passeggeri per lo scalo di Peretola, ma mancherebbe l'approvazione del piano di sviluppo. Il Capo dello Stato respinse il ricorso contro le prescrizioni del decreto di Via del 2003. Ma il no del Quirinale è rimasto chiuso nel cassetto per 5 anni. La replica dell’Aeroporto: “Non siamo condizionati dall’obbligo di ottemperare alle prescrizioni impartite nel 2003, per un progetto mai approvato e realizzato”

Toscana Aeroporti potrebbe dover spostare le lancette indietro di 14 anni dopo la comparsa di un documento firmato dall’ex presidente Giorgio Napolitano che respingeva un ricorso di Adfcontro le prescrizioni della Valutazione di impatto ambientale. Il documento legava il progetto di espansione dello scalo fiorentino ad alcune decisive migliorie: un prolungamento di 250 metri dell’attuale pista con relativo interramento dell’A11, la realizzazione di una pista di rullaggio e una serie di mitigazioni ambientali con risanamento acustico per i quartieri limitrofi.

L’aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze può vantare numeri record per il 2016: più di 2 milioni e mezzo di passeggeri, 22 compagnie Aeree che collegano Firenze con 33 destinazioni e apertura di nuovi voli. Ma chi ha autorizzato tutto questo senza gli adeguamenti previsti dalle prescrizioni ministeriali? E’ la domanda che aleggia in questi giorni dopo che il Coordinamento dei Comitati ed Associazioni contro il Nuovo Aeroporto di Firenze ha saputo che il Presidente della Repubblica aveva già preso la sua decisione nel giugno del 2012. Un responso rimasto in un cassetto del Ministero dell’Ambiente per cinque anni finché solo il 21 novembre 2017 si è scoperto il “No” del Presidente al ricorso.

Un “ritrovamento” che ha segnato un punto di svolta per i protagonisti dell’intera vicenda, chi ha esultato e chi invece ha minimizzato come Toscana Aeroporti che nel suo ultimo comunicato ha scritto: “Il provvedimento del 2003 si riferisce ad un progetto a breve termine mai stato oggetto di approvazione né mai stato portato ad esecuzione, successivamente archiviato. Con la sua archiviazione è venuta meno la necessità del decreto di VIA così come sono rimaste improduttive di effetti anche le prescrizioni imposte in tale sede”

In poche parole non avrebbero mai utilizzato quel Decreto di Via perché il piano è stato archiviato e poca rilevanza ha anche il decreto decisorio di Napolitano che ha respinto il ricorso.

Nello stesso comunicato si fa riferimento ad un secondo Masterplan 2014-2029 “che costituisce un piano di sviluppo aeroportuale del tutto diverso e autonomo rispetto a quello precedente” Anche questo secondo Masterplan ha il decreto di Via, il 2235/2016 e sarà valutato con una nuova procedura stabilita dal decreto legislativo 104 del giugno 2017, con il quale si è voluto velocizzare l’iter lasciando la decisione finale ad una commissione ad hoc. Enac e Toscana Aeroporti quindi con il nuovo Masterplan e il Decreto 104 pensavano di essere in discesa come nei migliori atterraggi, ma gli ultimi avvenimenti fanno precipitare le loro certezze.

Obietta Gianfranco Ciulli, portavoce del Coordinamento Comitati: “Se è vero che il decreto di Via 676 è stato archiviato e mai utilizzato perché all’interno dell’aeroporto si sono realizzate quelle opere previste proprio da quel decreto come la Palazzina Enav, l’hangar Meridiana, la stazione di polizia? E spero lo abbiano utilizzato altrimenti sarebbe ancora peggio aver costruito palazzine, torre di controllo e hangar a fronte di non si sa quali autorizzazioni.” Se davvero Adf ha attuato i lavori previsti del Masterplan 2005-2010 lo avrebbe acquisito il piano e in tal caso sussisterebbe l’obbligo di mettere l’aeroporto in sicurezza come previsto dal relativo decreto di Via del 2003. Finché questo non accade non si può presentare un nuovo piano di sviluppo.

L’apparizione del documento firmato da Giorgio Napolitano ha portato i comitati a chiedere una istanza di rigetto della nuova procedura stabilita dal decreto 104 e il ridimensionamento del traffico attuale per tornare ai flussi aeroportuali antecedenti il decreto 676 che non autorizzava, se non seguendo le prescrizioni, la grande espansione aeroportuale di questi ultimi anni.

Gianfranco Ciulli esprime i suoi dubbi anche sul mondo politico: “Enrico Rossi dichiarò che raddoppiando l’aeroporto si sarebbe diminuito l’impatto ambientale e questo mi lascia perplesso, così come il suo parere 1168 /2015 favorevole al progetto di ampliamento sulla base di una valutazione di impatto ambientale definita dai tecnici incompatibile per mancanza di documenti, perché questi ultimi avevano dato dei suggerimenti per superare questa criticità. Io mi chiedo: come potevano aver dato suggerimenti se non avevano avuto neppure la documentazione necessaria per una valutazione?”. La segreteria del governatore Enrico Rossi contattata da ilfattoquotidiano.it non ha rilasciato nessun commento nell’attesa di avere i dati della Verifica di impatto ambientale.

Ciulli torna anche sull’ignoranza di Toscana Aeroporti sull’esito del ricorso, di cui dice di aver fatto richiesta solo nel settembre 2017. “E’ un po’ strano, perché in una riunione dei piccoli azionisti alla fine di aprile si parlava dell’opportunità di attuare le prescrizioni della Via 2003 e in una comunicazione alla Regione datata 13 giugno 2017, Marco Carrai afferma di non sapere niente di un ricorso al Tar ma di essere a conoscenza di un ricorso straordinario al Capo dello Stato. Ora se sei sotto ricorso dopo 13 anni cerchi una sentenza che ti possa sollevare da possibili problemi. Se non lo fai è perché anche induttivamente sai che è negativa”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...iolate-lazienda-si-difende/3999308/#cComments
Ecco la risposta...http://www.associazione-aeroporto-firenze.it/wp/tag/nuova-pista-2/
 

sky3boy

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Conosco il sig. Ciulli ed è un gran oratore, e studia i documenti spulciandoli. Ho avuto un botta e risposta molto lungo su fb con lui sul gruppo Cittadini di Sesto. La storia della VIA 676/2003 è la base su cui lui si batte contro Toscana Aeroporti, ma la VIA è stata chiesta per realizzare la taxiway a est della 05/23. Tra le prescrizioni richieste per la realizzazione della taxiway c'erano opere impossibili da realizzare come l'interramento della A11 perchè non ci sono gli spazi per le discese come da codice della strada. ADF all'epoca aveva presentato ricorso al presidente della repubblica contro le prescrizioni. Il piano di sviluppo di cui alla base c'era la taxiway era classificato 2004/2010 e il rigetto del ricorso che è rimasto "nel cassetto" è del 2012. Inoltre ADF non ha ottemperato alle prescrizioni perchè non ha realizzato l'opera alla base della VIA. Per quanto riguarda le strutture citate del Ciulli, sono state tutte costruite molto prima del 2003 e quindi non potevano essere oggetto della VIA 676/2003 e inoltre non essendo modifiche sostanziali non necessitano di VIA per la loro realizzazione, ma soltanto delle normali autorizzazioni comunali. Il Ciulli è un NO a TUTTO, ed è abile nel trovare tutti questi cavillini con cui si erge a difensore dell'ambiente. Purtroppo persone come queste bloccano l'italia e in particolare Firenze, lui è No Aeroporto, No Inceneritore, No TAV, No 3° Corsia.... insomma no a tutto, nessuna infrastruttura per lui va bene. Inoltre pensa di capirci di aerei ed aeroporti, va sparlando di una 3° pista a Pisa da 4500 di classe F per A380, ma non ha ancora capito che non è la pista che fa il mercato, è un particolare che gli sfugge. Inoltre secondo lui a Pisa la Delta usa il 757 solo perchè gli aerei più grandi non ci possono atterrare. Ha dichiarato che MAI un 747pax ha operato a PSA, però poi gli ho messo delle foto prese da Airliners, e mi ha detto che quelle erano dei fake taroccati... Va inoltre dicendo che costruire una linea AV tra Firenze e Pisa costa meno che fare la pista a Firenze.... ciauz sky3boy
 

Perugino

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Conosco il sig. Ciulli ed è un gran oratore, e studia i documenti spulciandoli. Ho avuto un botta e risposta molto lungo su fb con lui sul gruppo Cittadini di Sesto. La storia della VIA 676/2003 è la base su cui lui si batte contro Toscana Aeroporti, ma la VIA è stata chiesta per realizzare la taxiway a est della 05/23. Tra le prescrizioni richieste per la realizzazione della taxiway c'erano opere impossibili da realizzare come l'interramento della A11 perchè non ci sono gli spazi per le discese come da codice della strada. ADF all'epoca aveva presentato ricorso al presidente della repubblica contro le prescrizioni. Il piano di sviluppo di cui alla base c'era la taxiway era classificato 2004/2010 e il rigetto del ricorso che è rimasto "nel cassetto" è del 2012. Inoltre ADF non ha ottemperato alle prescrizioni perchè non ha realizzato l'opera alla base della VIA. Per quanto riguarda le strutture citate del Ciulli, sono state tutte costruite molto prima del 2003 e quindi non potevano essere oggetto della VIA 676/2003 e inoltre non essendo modifiche sostanziali non necessitano di VIA per la loro realizzazione, ma soltanto delle normali autorizzazioni comunali. Il Ciulli è un NO a TUTTO, ed è abile nel trovare tutti questi cavillini con cui si erge a difensore dell'ambiente. Purtroppo persone come queste bloccano l'italia e in particolare Firenze, lui è No Aeroporto, No Inceneritore, No TAV, No 3° Corsia.... insomma no a tutto, nessuna infrastruttura per lui va bene. Inoltre pensa di capirci di aerei ed aeroporti, va sparlando di una 3° pista a Pisa da 4500 di classe F per A380, ma non ha ancora capito che non è la pista che fa il mercato, è un particolare che gli sfugge. Inoltre secondo lui a Pisa la Delta usa il 757 solo perchè gli aerei più grandi non ci possono atterrare. Ha dichiarato che MAI un 747pax ha operato a PSA, però poi gli ho messo delle foto prese da Airliners, e mi ha detto che quelle erano dei fake taroccati... Va inoltre dicendo che costruire una linea AV tra Firenze e Pisa costa meno che fare la pista a Firenze.... ciauz sky3boy
Lo conosco anche io, se ci discuti, ti accorgi subito che non è per niente farina del suo sacco, poi, per quanto riguarda la conoscenza dei vari tipi d'aerei , lasciamo perdere, è tutto vero quello che scrivi.
 

bebix

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Il C5 Galaxy richiede meno pista di un 747 pax? Perché anni fa si vedeva quasi giornalmente a Pisa ed era uno spettacolo vederlo salire maestosamente e apparentemente lentissimo, con i motori che facevano uno strano rumore come di vibrazione metallica.
 

sky3boy

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Tranne il 380 e l'An225, tutti gli altri aerei hanno operato da LIRP (PSA), compresi i 744F e l'An124. Anche il Concorde ha operato da PSA. Ma io questo lo so, era l'amico Ciulli che non ci capisce niente, in più ha dichiarato che si sapeva dei 747F ma i pax no, non ha ancora capito che dove opera uno può operare anche l'altro... come già detto parla di aerei ma non ci capisce niente

ciauz sky3boy
 

Pegaso

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Ministero dell'Ambiente

Aeroporto Firenze: Ministero, OK da Commissione VIA a progetto
Conclusione positiva iter, confermato intero quadro prescrittivo del parere 2016, ora decreto Galletti

Roma, 5 dic – La Commissione tecnica VIA ha emanato stamani il parere integrativo per il progetto del nuovo Master Plan 2014-2029 per l’aeroporto di Firenze. Con questo atto la Commissione ha integralmente confermato il parere 2335 del 2016 già emanato, confermando integralmente l’intero quadro prescrittivo e ritenendo le informazioni fornite successivamente dal Proponente non rilevanti e comunque tali da non variare il giudizio di compatibilità già espresso. Così si conclude positivamente l’iter tecnico del progetto, cui ora seguirà la fase della redazione del decreto di compatibilità ambientale a firma del ministro Galletti, con il concerto del ministero dei Beni Culturali.

http://www.minambiente.it/comunicati/aeroporto-firenze-ministero-ok-da-commissione-progetto
 

Pegaso

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COMUNICATO STAMPA

TOSCANA AEROPORTI IN MERITO ALLA CONCLUSIONE DEI LAVORI DELLA
COMMISSIONE VIA DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE

Firenze, li 5 dicembre 2017- Toscana Aeroporti apprende con soddisfazione la fine dei lavori
della commissione tecnica VIA che questa mattina ha emanato il parere integrativo per il
progetto del nuovo master plan 2014-2029 per l’aeroporto di Firenze. Apprendiamo con favore
che la commissione conferma integralmente l’intero quadro prescrittivo e ritiene le intere
integrazioni fornite dal proponente (Enac) tali da non variare il giudizio di compatibilità già
espresso.
La conclusione positiva dell’iter del progetto è il primo e fondamentale passaggio per la
conclusione dell’iter di compatibilità ambientale.
 

Pegaso

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COMUNICATO STAMPA

CORPORACION AMERICA ITALIA in merito alla conclusione dei lavori della Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente relativi all’Aeroporto di Firenze.

Pisa/Firenze, 5 dicembre 2017 – Corporacion America Italia, in qualità di azionista di controllo di Toscana Aeroporti, prende atto con estremo entusiasmo della conclusione dell'iter tecnico di valutazione della commissione VIA, punto di partenza per gli investimenti che si dovranno fare al fine di sviluppare, in termini di numero passeggeri, di posti di lavoro e di risultati economici, l'aeroporto di Firenze.
Corporacion America è un Gruppo multinazionale argentino attivo nel business aeroportuale, nelle infrastrutture, nell’energia, nei servizi e nel settore agro-industriale. Corporacion America gestisce 53 concessioni di terminal aeroportuali in Sud America (Argentina, Brasile, Ecuador, Perù, Uruguay) e in Europa, tra cui, in Italia, gli aeroporti di Pisa e Firenze.