LUPO (M5S). Signor vice Presidente del Consiglio e ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, il quesito riguarda la vicenda dell'aereo di Stato Airbus A340-500, tornata da poco alla ribalta della cronaca politica, la cui situazione contrattuale è stata poco chiara fino a poco tempo fa. Risulta, tra l'altro, che Alitalia sia stata usata o chiamata in causa - quindi è un dossier nelle mani dello Sviluppo economico - per la stipula di un contratto che fino a poco tempo fa risultava difficile da sciogliere.
Ora ci si chiede quale sia l'iter procedurale che ha seguito l'attuale Governo per la cessazione degli effetti del rapporto contrattuale; se risultino clausole negoziali che prevedono un'opzione di acquisto del velivolo e - in tal caso - a quale prezzo, e se lo stesso velivolo risulti aver operato una o più tratte o che non abbia quasi del tutto volato; se risulti chi abbia voluto e individuato il velivolo e se vi siano state delle deleghe da parte della Presidenza del Consiglio dell'allora Governo Renzi (commenti dal Gruppo PD); chi, soprattutto, abbia sottoscritto il suddetto contratto; quale sia oggi il valore del velivolo e il costo complessivo in termini di oneri diretti e indiretti connessi alla stipula contrattuale. (Applausi dai Gruppi M5S e L-SP-PSd'Az).
MALPEZZI (PD). La prossima volta, dillo con parole tue!
PRESIDENTE. Il ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali, onorevole Di Maio, ha facoltà di rispondere all'interrogazione testé illustrata, per tre minuti.
DI MAIO, vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali. Signor Presidente, l'Airbus A340-500 è per me uno dei simboli degli sprechi e dei privilegi che noi sentiamo il dovere di eliminare. (Applausi dai Gruppi M5S e L-SP-PSd'Az. Commenti dal Gruppo PD).
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DI MAIO, vice presidente del Consiglio dei ministri e ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali. Con una lettera, io e i ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta abbiamo chiesto formalmente ai commissari Alitalia di risolvere quel contratto, che prevede quattro salatissime voci di spesa: prima di tutto il leasing, 81 milioni di euro; poi la manutenzione, 31 milioni di euro; poi l'handling, 12 milioni di euro, e l'addestramento piloti, 4 milioni di euro, per un costo complessivo che arriverebbe intorno a 150 milioni di euro in otto anni, con la mancata riconfigurazione interna dell'aeromobile. Si tratta di soldi che non vanno ad Alitalia, il nostro vettore, ma nella quasi totalità a beneficio di Etihad, la proprietaria dell'Airbus A340-500.
Stiamo parlando di un quadrimotore turbofan, uscito dal mercato nel 2011 e quindi superato e obsoleto; un apparecchio fuori dal tempo, proprio come l'idea stessa di utilizzare questo velivolo per soddisfare esigenze puramente narcisistiche: uno spreco. (Applausi dai Gruppi M5S e L-SP-PSd'Az. Commenti e proteste dal Gruppo PD).
Uno spreco multimilionario ai danni dei cittadini italiani. Per noi è una non questione banale, ma di principio. Qualcuno deve rendere conto della totale disinvoltura con cui sono stati usati i soldi pubblici. Qualcuno potrebbe raccontarci tutta la verità su questa storia. Qualcuno dovrebbe assumersi la responsabilità di pagare un prezzo se ha sbagliato. (Applausi dai Gruppi M5S e L-SP-PSd'Az. Commenti e proteste dal Gruppo PD).
Io prendo l'impegno, a nome del Governo e davanti a tutti gli italiani, di andare fino in fondo a questa storia e svelarne tutti gli opachi dettagli: quanto ci è costato realmente questo velivolo e quali siano stati i veri motivi del suo acquisto. Ricordo che anche la Corte dei conti sta indagando per vederci chiaro. (Applausi dai Gruppi M5S e L-SP-PSd'Az. Commenti e proteste dal Gruppo PD).
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