Nuova continuità territoriale sarda


ripps

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17 Giugno 2017
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Un telex di poche righe. Ma dal contenuto pesante come un macigno. È quello con il quale la compagnia Air Italy ha comunicato l’intenzione di sospendere tutti i voli in continuità territoriale da Olbia per Roma e Milano.

Una decisione inspiegabile, che arriva proprio il giorno prima della fine della tregua armata sottoscritta dall’ex Meridiana con Alitalia, per garantire la continuità dei collegamenti dopo il nuovo bando regionale.

“Stante le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa dallo stesso Coo Rossen Dimitrov, questa settimana sarebbe dovuta essere decisiva per capire se Airitaly continuerà ad operare le rotte verso Roma e Milano dallo scalo di Olbia ed invece ci ritroviamo davanti all’ennesima, inaccettabile cancellazione di voli”, commenta Elisabetta Manca, segretaria provinciale della Uil.

Per i dipendenti di Air Italy questa ulteriore scelta della compagnia può essere letta solo in una direzione. Ovvero, nel tentativo di disimpegno della linea aerea da Olbia.

“Pur comprendendo che la mediazione in atto tra Airitaly ed Alitalia sia tutt’altro che facile, non è più accettabile questo silenzio da parte delle istituzioni coinvolte e della stessa compagnia – prosegue Manca -. È assolutamente necessario chiarire quanto prima quale sarà il futuro di Airitaly in Sardegna e di tutti i suoi lavoratori che ormai da mesi vivono in uno stato di totale incertezza

Galluraoggi
 

bk71

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5 Aprile 2013
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Capisco le facili battute, ma nel mondo aeronautico tutti i messaggi scambiati tra compagnie, aeroporti, controlli traffico, società di handilng, gds etc... sono comunemente chiamati Telex. Quanto riportato da Galluraoggi risponde quindi al vero. Breve articolo che riporta un elenco parziale dei vari tipi di messaggi esistenti:

https://javadude.wordpress.com/2012/03/27/iata-telex-types-definition/
 

ripps

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17 Giugno 2017
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20/05/2019 12:22
Trattative a oltranza: c'è chi parla di spiragli e chi di abbandono di Olbia da parte di Air Italy. E a proposito di un interesse di Adr per Alitalia, Benetton afferma: non c'è stato nessun incontro
C’è chi all’orizzonte, con molto ottimismo, parla di uno spiraglio: "Sulla continuità territoriale Alitalia e Air Italy sarebbero vicine a un compromesso sui voli da e per Olbia". Altri, che si definiscono molto più realisti, ribattono sicuri: "Macché, a giugno sarà il caos, con la compagnia del Qatar che alla fine abbandonerà Olbia". Sono due conclusioni opposte: quale sarà quella vera? E' la domanda che si pone La Nuova Sardegna, rispondendo poi: "È un mistero, nonostante manchino poche settimane alla fine di maggio e sui siti le prenotazioni siano imballate".

In questi giorni, il governatore Christian Solinas, con a fianco il neo assessore Giorgio Todde è impegnato a far dialogare Alitalia e Air Italy, o comunque ci sta tentando. Solinas avrebbe sollecitato anche più di un intervento romano per favorire un accordo. Secondo alcuni versioni, Alitalia avrebbe promesso un passo indietro, ma non totale: lascerebbe tutti voli in continuità territoriale aerea ad Air Italy, ma solo a condizione che quelli di rinforzo, previsti a luglio ed agosto, siano una sua esclusiva. "In sostanza - commenta il quotidiano -, non vuole rinunciare ai forti incassi del periodo estivo, quando i passeggeri non residenti, leggi i turisti, dovranno pagare un sovrapprezzo sui biglietti". Ma anche quest’ipotesi di convivenza non sarebbe stata accettata da Air Italy, che nell’ultimo contatto con Solinas avrebbe ribadito il suo no: o tutto, oppure andiamo via. Tant’è che sul sito ufficiale della compagnia da qualche giorno le prenotazioni dal primo giugno sul Roma-Olbia e sul Milano Linate-Olbia sarebbero state oscurate, o comunque la procedura si bloccherebbe molto prima della conferma del biglietto. Mentre tutto questo non avverrebbe sui voli della stessa compagnia in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa sempre su Olbia e viceversa. "Se questa situazione dovesse andare avanti - prosegue il quotidiano -, è sempre più probabile che la compagnia aerea qatarina decida, nelle prossime settimane, di rimettere in discussione il futuro dei suoi 550 dipendenti all’aeroporto di Olbia. Secondo i più ottimisti, invece Solinas avrebbe fatto breccia nel muro tirato su dai due contendenti con una controproposta sostenuta anche dal ministero ai Trasporti. Come sia strutturata l’idea del governatore è un mistero. Ma chi l’ha vista e letta sostiene che sarebbe irrinunciabile, leggi vantaggiosa, per le due compagnie che hanno deciso entrambe di volare da e per Olbia in continuità territoriale senza ricevere un euro di compensazione dalla Regione. La risposta di Alitalia e Air Italy è attesa entro l’inizio di questa settimana. Nel frattempo dovrebbe esserci un nuovo incontro a Roma fra le direzioni commerciali delle due compagnie e dovrebbe essere quella l’ultima possibilità per trovare un accordo

Guida Viaggi
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Air Italy declina l’invito al tavolo della Regione Sardegna per domani, mercoledì 22 maggio, a Cagliari, convocato dal governatore per discutere di continuità territoriale aerea da e per l’Isola.

“Non è più percorribile un accordo sulle rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Milano”, riporta una nota dell’ad mdi Air Italy, Rossen Dimitrov, indirizzata al presidente della Regione, Christian Solinas. Air Italy si chiama fuori e dice addio a Olbia, dove Alitalia sta volando per Roma e Milano Linate con oneri di servizio pubblico ma senza compensazioni, dopo che il vettore sardo-qatariota aveva avanzato la proposta di effettuare i collegamenti senza aiuti con largo anticipo rispetto alle scadenza del bando. La mossa dell’ex compagnia di bandiera però aveva frenato Air Italy che da subito aveva ritenuto non economicamente vantaggioso spartire le rotte senza contributi. Da qui il tentativo, con la Regione Sardegna superpartes, di trovare un’intesa che oggi è definitivamente naufragata, Secondo Dimitrov “come già rappresentato con nostra precedente comunicazione eravamo in attesa di poter finalizzare un accordo sulle rotte in oggetto (Olbia, ndr) secondo i termini e contenuti discussi in occasione dell’incontro ministeriale del 17 aprile. Ma – spiega – gli accordi ipotizzati in tale occasione non sono stati confermati. Ecco perché, la società non potrà partecipare alla riunione convocata dal presidente Solinas per domani”.
I vertice si terrà ugualmente a Villa Devoto, sede istituzionale della presidenza della Regione, ma solo alla presenza dei vertici di Alitalia che vola da sola sui cieli dell’Isola, in regime di continuità aerea: a Cagliari e ad Alghero con compensazioni economiche e a Olbia, base storica dell’ex Meridiana, senza agevolazioni

Travelnostop
 

Vortigern

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Air Italy declina l’invito al tavolo della Regione Sardegna per domani, mercoledì 22 maggio, a Cagliari, convocato dal governatore per discutere di continuità territoriale aerea da e per l’Isola.

“Non è più percorribile un accordo sulle rotte Olbia-Fiumicino e Olbia-Milano”, riporta una nota dell’ad mdi Air Italy, Rossen Dimitrov, indirizzata al presidente della Regione, Christian Solinas. Air Italy si chiama fuori e dice addio a Olbia, dove Alitalia sta volando per Roma e Milano Linate con oneri di servizio pubblico ma senza compensazioni, dopo che il vettore sardo-qatariota aveva avanzato la proposta di effettuare i collegamenti senza aiuti con largo anticipo rispetto alle scadenza del bando. La mossa dell’ex compagnia di bandiera però aveva frenato Air Italy che da subito aveva ritenuto non economicamente vantaggioso spartire le rotte senza contributi. Da qui il tentativo, con la Regione Sardegna superpartes, di trovare un’intesa che oggi è definitivamente naufragata, Secondo Dimitrov “come già rappresentato con nostra precedente comunicazione eravamo in attesa di poter finalizzare un accordo sulle rotte in oggetto (Olbia, ndr) secondo i termini e contenuti discussi in occasione dell’incontro ministeriale del 17 aprile. Ma – spiega – gli accordi ipotizzati in tale occasione non sono stati confermati. Ecco perché, la società non potrà partecipare alla riunione convocata dal presidente Solinas per domani”.
I vertice si terrà ugualmente a Villa Devoto, sede istituzionale della presidenza della Regione, ma solo alla presenza dei vertici di Alitalia che vola da sola sui cieli dell’Isola, in regime di continuità aerea: a Cagliari e ad Alghero con compensazioni economiche e a Olbia, base storica dell’ex Meridiana, senza agevolazioni

Travelnostop
L’occasione giusta per trasferire tutto a MXP. Auguri.
 

bk71

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Comunicato IG


Olbia, 21 Maggio 2019

Continuità Territoriale Sardegna

Air Italy ha accettato lo scorso 12 marzo di volare da Olbia a Roma e da Olbia a Linate (e viceversa), senza compensazione finanziaria.

Questa decisione è stata presa perché, nonostante la perdita del Bando nella fase iniziale della Continuità Territoriale, era vitale fare tutto il possibile, nell’ambito delle regole dello stesso, per proteggere il personale e l’investimento fatto negli ultimi 50 anni al servizio della Sardegna.

Operare la Continuità Territoriale senza compensazione significava apportare cambiamenti strategici al proprio network e accettare una significativa perdita finanziaria, infatti le compensazioni esistono per una ragione: operare con le condizioni disposte dalla Regione Sardegna non è economicamente profittevole e quindi, per assicurare la mobilità e l’accesso alla Sardegna, la Regione finanzia le rotte.

Nonostante ciò, gli azionisti hanno accettato di sottoscrivere la significativa perdita economica derivante dall’operare i voli di Continuità Territoriale senza compensazioni, motivandola con le sopra accennate ragioni: proteggere il personale e i loro redditi.

Successivamente, lo scorso 8 aprile Alitalia ha a sua volta accettato gli oneri di servizio pubblico sui voli da e per Olbia.

Come noto, Alitalia è una società in Amministrazione Straordinaria, e i termini per la sua vendita sono stati recentemente prorogati perché non è stato trovato un partner valido. Come quindi possa operare le rotte in Continuità Territoriale di Olbia senza compensazione - dato che le rotte non sono redditizie in assenza di contributi - rimane un mistero. È interessante notare che Alitalia si è offerta solo di effettuare queste rotte senza compensazione, mantenendola invece sulla Continuità Territoriale di Cagliari e Alghero, dove le rotte sono probabilmente più redditizie.

A questo punto, considerati gli sviluppi, la Compagnia ha affrontato la prospettiva di dover rivedere radicalmente le proprie operazioni su Olbia, considerando ogni possibile eventualità.

In data 15 aprile, il Presidente Christian Solinas ha convocato Air Italy e Alitalia per provare a trovare una soluzione. Sono state presentate diverse opzioni, tra le quali la condivisione delle rotte, ma nessuna delle alternative proposte era finanziariamente sostenibile, anzi portavano ad un risultato peggiore per Air Italy rispetto a quanto proposto dalla Compagnia a marzo - il che ha portato come conseguenza alla rinuncia da parte di Air Italy.

Il 17 aprile il Ministero dei Trasporti e la Regione Sardegna hanno nuovamente convocato Air Italy e Alitalia per cercare congiuntamente una soluzione che potesse superare la situazione venutasi a creare.

Nelle settimane successive è stato discusso e sviluppato un accordo quadro nel quale era previsto che Alitalia continuasse a volare sulle rotte di Olbia fino alla fine di maggio, ri-proteggendo i passeggeri di Air Italy, dopo di che Alitalia sarebbe uscita e avrebbe lasciato operare Air Italy, che – parimenti, avrebbe ri-protetto i passeggeri di Alitalia.

Questo accordo quadro è stato redatto e rivisto dalle parti in attesa di essere firmato.

Tuttavia, a poche ore dalla prevista conclusione dell’accordo, Alitalia ha modificato la propria posizione affermando che non fosse più possibile procedere e che desiderava tornare alla proposta originale, ovvero la condivisione delle rotte. Questo era, è e sarà, semplicemente impossibile.

Air Italy ha fatto tutto il possibile per cercare di esplorare ogni opzione percorribile.

Per più di due mesi è stata riconfermata l’accettazione delle rotte pur in previsione di una significativa perdita finanziaria. E’ stato opzionato e poi cancellato e ancora ri-opzionato e di nuovo cancellato il leasing degli aerei necessari, creando un danno ai propri rapporti commerciali.

Sono state acquisite prenotazioni e sono stati ri-protetti i passeggeri con ogni possibile modalità. E, infine, la Compagnia ha partecipato a ogni incontro, ma una soluzione ragionevole è risultata fuori dal proprio controllo.

Esattamente un mese fa la Compagnia ha detto che la soluzione proposta dalla Regione Sardegna di concerto con il Governo non era una soluzione, ma una farsa, e che non risolveva la questione della continuità territoriale. Al contrario, mette a rischio la Continuità Territoriale e contemporaneamente i passeggeri, il territorio, il personale di Air Italy e il settore turistico della Sardegna.

Oggi quest’affermazione è tristemente ancora valida.

Oltre a ciò, c’è disillusione e estrema delusione rispetto a come questa situazione è stata gestita dalla Regione Sardegna e dal Governo.

Così com'è, questa è la fine della storia per quanto riguarda Air Italy, che essendo costretta a cancellare le due rotte Continuità Territoriale di Olbia, continuerà a ri-proteggere i passeggeri che dovessero risultare ancora prenotati sui voli fra Olbia e Milano Linate e fra Olbia e Roma Fiumicino.

Non c'è nient'altro che la Compagnia possa fare a questo punto. Sono state mantenute le opzioni per gli aerei in leasing in attesa di una risoluzione, ma sfortunatamente ora tali opzioni verranno rilasciate e tutti i relativi accordi annullati.

Inoltre, a causa della cattiva gestione e delle ripercussioni finanziarie di questo ridicolo stato di cose, è stato dato incarico per valutare la possibilità di richiedere un risarcimento e verrà chiesto alla Commissione europea di indagare su questa débâcle.

Ma soprattutto, l’obiettivo principale resta lo stesso: il proprio personale.

A causa di questa situazione mal gestita e della mancanza di una soluzione, trascinata per mesi e ritornata al punto di partenza, il destino dei 500 dipendenti di Air Italy, delle loro famiglie e delle imprese associate in Sardegna dipende dalle decisioni della Regione Sardegna e del Governo.

Oggi il personale della Compagnia e le famiglie meritano risposte oneste e dirette da parte di coloro che sono responsabili di questo caos.

Essi devono adesso spostare immediatamente l’attenzione sulla ricerca di una soluzione adeguata a proteggere sia il reddito degli oltre 500 dipendenti di Air Italy, sia le loro famiglie a Olbia, nonché il contributo economico e sociale, che essi apportano all'isola della Sardegna.
 

AZ209

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Londra.
A causa di questa situazione mal gestita e della mancanza di una soluzione, trascinata per mesi e ritornata al punto di partenza, il destino dei 500 dipendenti di Air Italy, delle loro famiglie e delle imprese associate in Sardegna dipende dalle decisioni della Regione Sardegna e del Governo.

Oggi il personale della Compagnia e le famiglie meritano risposte oneste e dirette da parte di coloro che sono responsabili di questo caos.

Essi devono adesso spostare immediatamente l’attenzione sulla ricerca di una soluzione adeguata a proteggere sia il reddito degli oltre 500 dipendenti di Air Italy, sia le loro famiglie a Olbia, nonché il contributo economico e sociale, che essi apportano all'isola della Sardegna.
Che vergogna di comunicato.
 

belumosi

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Ma soprattutto, l’obiettivo principale resta lo stesso: il proprio personale.

A causa di questa situazione mal gestita e della mancanza di una soluzione, trascinata per mesi e ritornata al punto di partenza, il destino dei 500 dipendenti di Air Italy, delle loro famiglie e delle imprese associate in Sardegna dipende dalle decisioni della Regione Sardegna e del Governo.

Oggi il personale della Compagnia e le famiglie meritano risposte oneste e dirette da parte di coloro che sono responsabili di questo caos.

Essi devono adesso spostare immediatamente l’attenzione sulla ricerca di una soluzione adeguata a proteggere sia il reddito degli oltre 500 dipendenti di Air Italy, sia le loro famiglie a Olbia, nonché il contributo economico e sociale, che essi apportano all'isola della Sardegna.
Non mi mi è chiaro cosa si aspettino. Sperano che il governo decreti il divieto di volare sulle OLB-LIN/FCO per chiunque tranne IG?
 

Farfallina

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Non mi mi è chiaro cosa si aspettino. Sperano che il governo decreti il divieto di volare sulle OLB-LIN/FCO per chiunque tranne IG?
E magari pure raddoppiare i contributi...
Comunque magari trasferissero tutto a MXP concentrandosi su quello. Fra l'altro il fermo dei B737Max li avrebbe probabilmente costretti ad operare macchine aggiuntive in wet lease che così risparmiano.
 

Cadozzo

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Non mi mi è chiaro cosa si aspettino. Sperano che il governo decreti il divieto di volare sulle OLB-LIN/FCO per chiunque tranne IG?
Magari si aspettano che una società che brucia capitale pubblico non usi le risorse , di nuovo , pubbliche per distorcere il mercato.
 

belumosi

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Magari si aspettano che una società che brucia capitale pubblico non usi le risorse , di nuovo , pubbliche per distorcere il mercato.
Premesso che personalmente avrei lasciato fallire AZ fin dai tempi di LAI, è inevitabile che finchè rimane su piazza, una compagnia cerchi di allargare il proprio business.
Probabilmente AZ ha un surplus di 320 e relativi equipaggi da pagare a prescindere, per cui potrebbe essere anche possibile che operare quelle rotte sia più redditizio (o meglio, meno perdente) che lasciare aerei ed equipaggi a terra.
Comunque se già la situazione di AZ mi fa venire l'orticaria, la pretesa che le rotte OLB-LIN/FCO siano una proprietà privata dei lavoratori di IG la trovo fuori dal mondo.

Quello che servirebbe è un libero mercato con sovvenzioni in inverno sulle OLB-FCO/LIN e AHO-FCO/LIN.
Sovvenzioni intese come rimborso di tot per ogni posto venduto. E che vinca il migliore.
A CAG non serve nulla: c'è mercato sufficiente anche in bassa stagione.
Probabilmente al posto delle compagnie sopracitate, ci sarebbe qualcuno che il mestiere lo sa fare sul serio.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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“Dispiace constatare ancora una volta che una compagnia aerea ritenuta seria come Air Italy possa fare dichiarazioni totalmente prive di fondamento oltre che lesive della reputazione di altri vettori”. Alitalia replica così, in una nota, alle accuse lanciate dal vettore con sede a Olbia per la vicenda dei voli dallo scalo gallurese per Milano e Roma.

L’ex compagnia di bandiera conferma comunque, “per senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni”, la presenza al tavolo convocato domani dalla Regione Sardegna e a eventuali futuri incontri istituzionali. “La verità – contrattacca Alitalia – è sotto gli occhi di tutti: Air Italy ha preferito, e preferisce tuttora, accusare altri di scelte strategiche che nulla hanno a che fare con la continuità territoriale. La sua volontà di abbandonare la Sardegna era palese da mesi. E ora che ha ottenuto il suo scopo vuole scaricare su altri la responsabilità delle sue scelte”.

“Come Air Italy sa benissimo – si legge nella nota – Alitalia ha regolarmente vinto il bando di gara e, su esplicita richiesta della Regione Sardegna, ha iniziato a vendere i voli al momento dell’aggiudicazione delle rotte da e per Olbia. Quando Air Italy, dopo quasi due mesi, ha inaspettatamente deciso di operare senza compensazione, Alitalia si è vista costretta a fare lo stesso proprio per tutelare i tanti passeggeri che avevano già prenotato e per evitare ulteriori esborsi economici visto che, a quel punto, non volare sarebbe stato più oneroso che operare le rotte (pur senza compensazione)”.

“Ora Air Italy sostiene che vi fosse un accordo in base al quale Alitalia si sarebbe impegnata a lasciare le rotte su Olbia alla fine di maggio. Ricostruzione fantasiosa che lascia sconcertati – denuncia l’ex compagnia di bandiera – come sanno perfettamente i vertici di Air Italy presenti ai diversi incontri istituzionali, si stava tentando di trovare una soluzione di compromesso che consentisse ad Air Italy di operare le rotte in continuità a condizione che Alitalia fosse in grado di rispettare gli impegni presi con decine di migliaia di passeggeri, sia nazionali che internazionali. Peccato che Air Italy non abbia mai voluto confrontarsi veramente su questa ipotesi e anzi abbia fatto di tutto per far saltare l’accordo, rifiutandosi di rispondere ai reiterati appelli affinché presentasse proposte formali che dessero seguito al negoziato”.

“Alitalia – prosegue il comunicato – è rimasta in attesa di un interlocutore credibile e i passeggeri hanno continuato a prenotare sull’unica compagnia che aveva mantenuto in vendita i voli (visto che Air Italy aveva arbitrariamente chiuso le vendite). Alitalia si è così ritrovata con un numero sempre maggiore di prenotazioni: oggi sono circa 70mila per l’intero periodo estivo. Ecco perché un passo indietro da parte della compagnia italiana non era e non è più possibile”.

https://www.cagliaripad.it/388341/sardegna-alitalia-airitaly-scarica-su-altri-per-andarsene
 

DusCgn

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.
In effetti se uno rilegge nel corso dei mesi i vari comunicati sulla vicenda della CT, le cose sono andate come descritto da AZ.
Sembra che IG volesse trovare una colpa esterna a tutti i costi per liquidare la patata bollente sarda, ed uscirne però bene (e per certi versi anche da vittima).

Sardegna: Alitalia, Air Italy non scarichi su altri sue responsabilità

Dispiace constatare ancora una volta che una compagnia aerea ritenuta seria come Air Italy possa fare dichiarazioni totalmente prive di fondamento oltre che lesive della reputazione di altri vettori.

Come Air Italy sa benissimo, Alitalia ha regolarmente vinto il bando di gara e, su esplicita richiesta della Regione Sardegna, ha iniziato a vendere i voli al momento dell’aggiudicazione delle rotte da/per Olbia. Quando Air Italy, dopo quasi due mesi, ha inaspettatamente deciso di operare senza compensazione, Alitalia si è vista costretta a fare lo stesso proprio per tutelare i tanti passeggeri che avevano già prenotato e per evitare ulteriori esborsi economici visto che, a quel punto, non volare sarebbe stato più oneroso che operare le rotte (pur senza compensazione).

Air Italy sostiene che vi fosse un accordo in base al quale Alitalia si sarebbe impegnata a lasciare le rotte su Olbia alla fine di maggio. Ricostruzione fantasiosa che lascia sconcertati: come sanno perfettamente i vertici di Air Italy presenti ai diversi incontri istituzionali, si stava tentando di trovare una soluzione di compromesso che consentisse ad Air Italy di operare le rotte in continuità a condizione che Alitalia fosse in grado di rispettare gli impegni presi con decine di migliaia di passeggeri, sia nazionali che internazionali.

Peccato che Air Italy non abbia mai voluto confrontarsi veramente su questa ipotesi e anzi abbia fatto di tutto per far saltare l’accordo, rifiutandosi di rispondere ai reiterati appelli affinché presentasse proposte formali che dessero seguito al negoziato.

Alitalia è rimasta in attesa di un interlocutore credibile e i passeggeri hanno continuato a prenotare sull’unica Compagnia che aveva mantenuto in vendita i voli (visto che Air Italy aveva arbitrariamente chiuso le vendite). Alitalia si è così ritrovata con un numero sempre maggiore di prenotazioni: oggi sono circa 70mila per l’intero periodo estivo. Ecco perché un passo indietro da parte della compagnia italiana non era e non è più possibile.

Alitalia, per senso di responsabilità e rispetto delle Istituzioni, conferma comunque la presenza al tavolo convocato domani dalla Regione Sardegna e a eventuali futuri incontri istituzionali.

La verità è sotto gli occhi di tutti: Air Italy ha preferito, e preferisce tuttora, accusare altri di scelte strategiche che nulla hanno a che fare con la continuità territoriale. La sua volontà di abbandonare la Sardegna era palese da mesi. E ora che ha ottenuto il suo scopo vuole scaricare su altri la responsabilità delle sue scelte.



http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-sai/2019-05.html
 
L

lamgio

Guest
Premesso che personalmente avrei lasciato fallire AZ fin dai tempi di LAI, è inevitabile che finchè rimane su piazza, una compagnia cerchi di allargare il proprio business.
Probabilmente AZ ha un surplus di 320 e relativi equipaggi da pagare a prescindere, per cui potrebbe essere anche possibile che operare quelle rotte sia più redditizio (o meglio, meno perdente) che lasciare aerei ed equipaggi a terra.
Comunque se già la situazione di AZ mi fa venire l'orticaria, la pretesa che le rotte OLB-LIN/FCO siano una proprietà privata dei lavoratori di IG la trovo fuori dal mondo.

Quello che servirebbe è un libero mercato con sovvenzioni in inverno sulle OLB-FCO/LIN e AHO-FCO/LIN.
Sovvenzioni intese come rimborso di tot per ogni posto venduto. E che vinca il migliore.
A CAG non serve nulla: c'è mercato sufficiente anche in bassa stagione.
Probabilmente al posto delle compagnie sopracitate, ci sarebbe qualcuno che il mestiere lo sa fare sul serio.
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Vortigern

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Premesso che personalmente avrei lasciato fallire AZ fin dai tempi di LAI, è inevitabile che finchè rimane su piazza, una compagnia cerchi di allargare il proprio business.
Probabilmente AZ ha un surplus di 320 e relativi equipaggi da pagare a prescindere, per cui potrebbe essere anche possibile che operare quelle rotte sia più redditizio (o meglio, meno perdente) che lasciare aerei ed equipaggi a terra.
Comunque se già la situazione di AZ mi fa venire l'orticaria, la pretesa che le rotte OLB-LIN/FCO siano una proprietà privata dei lavoratori di IG la trovo fuori dal mondo.

Quello che servirebbe è un libero mercato con sovvenzioni in inverno sulle OLB-FCO/LIN e AHO-FCO/LIN.
Sovvenzioni intese come rimborso di tot per ogni posto venduto. E che vinca il migliore.
A CAG non serve nulla: c'è mercato sufficiente anche in bassa stagione.
Probabilmente al posto delle compagnie sopracitate, ci sarebbe qualcuno che il mestiere lo sa fare sul serio.
Parole Sante....a dimostrazione del fatto che questa politica dei secondi fini (leggasi sovvenzionare compagnie amiche tramite la scusa della CT) sia la principale nemica del raggiungimento della vera CT.
 

ripps

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Secondo quanto riportato da ANSA Sardegna, la Regione Sardegna questa mattina al vertice convocato a Cagliari a Villa Devoto, presente Alitalia, avrebbe proposto alla "non presente" Air Italy l'esclusiva dal 1 Giugno sino al 31 agosto dei voli che collegano Olbia con Milano e Roma in continuità territoriale. Durante questo periodo un volo extra andrebbe ad Alitalia. Poi, dal primo settembre, la totale esclusiva.
La proposta sarebbe stata elaborata dal presidente della Regione Christian Solinas, assieme agli assessori a Trasporti e Bilancio Giorgio Todde e Giuseppe Fasolino.
Non è dato sapere la risposta di una, immaginiamo, "attonita" Alitalia, ma la situazione attuale è su per giù questa: la compagnia che ha vinto la gara, che ha rinunciato alle compensazioni economiche per mantenere il punto dopo che una compagnia, arrivata seconda, decide di proporsi senza compensazioni, che ha regolarmente avviato la copertura delle tratte secondo l'operativo previsto dal bando sulla continuità, che ha 70 mila prenotazioni in portafoglio, bene, questa compagnia, dovrebbe ora rinunciare a tutto e aderire a una proposta nella quale non si vede neanche quale sia la contropartita che le viene offerta?
Si badi bene poi che, allo stato, non vi è alcun problema per l'utenza, dal momento che Alitalia sta operando regolarmente e non sta facendo mancare il servizio.
Aspettiamo con curiosità la risposta di Alitalia.
Non è quindi la continuità aerea il problema e lo sappiamo.
Il problema sono i 500 dipendenti di Air Italy che diventerebbero in eccesso presso la sede di Olbia: ma a questo non può certo mettere rimedio l'Alitalia

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