«Ecco i veri costi dell’Air Force Renzi»: liti (e carte bollate) tra Etihad e Alitalia
I documenti visti dal «Corriere»: Roma pagava alla compagnia degli Emirati oltre 512 mila dollari al mese. Per otto anni di contratto con Etihad la spesa era di 75,55 milioni
IL CASO
«Ecco i veri costi dell'Air Force Renzi»: liti (e carte bollate) tra Etihad e Alitalia
MILANO — Per il noleggio dell’Airbus A340 di Stato — ribattezzato «Air Force Renzi» — ogni mese Alitalia pagava Etihad 512.198 dollari. Per lo stesso tipo di prestazione il vettore tricolore ne riceveva 590.889,60 dalla Direzione degli armamenti aeronautici. Sono queste alcune delle cifre che emergono per la prima volta dai contratti riservati tra l’azienda degli Emirati Arabi Uniti e la compagnia italiana che il Corriere ha potuto consultare. Circa 200 pagine — con gli allegati tecnici — che toccano Roma, Abu Dhabi, Londra, Dublino e i tribunali.
Gli accordi
Tutto parte dall’esigenza del governo di individuare un velivolo in grado di coprire le tratte intercontinentali senza doversi fermare per il rifornimento. Viene scelto l’A340-500, quadrimotore di Etihad intanto entrata in Alitalia con il 49%. Lo Stato però non poteva firmare un contratto con una società extra Ue e così nascono due accordi. Il primo, il numero 808, viene firmato tra Alitalia e ministero della Difesa il 17 maggio 2016 durante l’esecutivo Renzi. È un subnoleggio e comprende anche prestazioni accessorie (manutenzione, custodia, addestramento, intrattenimento di bordo) per un totale di 168 milioni in otto anni. Il secondo contratto viene siglato tra Alitalia ed Etihad il 9 giugno 2016 a Dublino davanti al notaio Graham C. Richards per il noleggio del solo aereo per 75,55 milioni di dollari: 25 milioni servono a «liberare» l’A340 da un’ipoteca del 2007 tra Etihad e una società finanziaria delle Cayman (Union Three Leasing Limited).
Le accuse
Roma paga poi oltre 814 mila dollari per la tinteggiatura e il volo di trasferimento e 3.124.724 di «costi iniziali» tra rifacimento degli arredi e «incentivo al rispetto del contratto» che avrebbe permesso di non sborsare 5 rate. Una cifra monstre per il governo M5S-Lega che straccia l’accordo con Alitalia nel luglio 2018 spingendo i commissari straordinari del vettore a fare lo stesso con Etihad. Quando questi ultimi si rivolgono ai tribunali Alitalia ha pagato 36.968.836 dollari (8,84 milioni di solo leasing). In altri documenti Etihad accusa gli italiani di non aver sborsato sette mesi di rata (4.473.031), chiede 33.292.857 per il resto del leasing (fino a dicembre 2023) e vuole aggiungere i danni. Nel 2016, si legge ancora nelle carte, il «valore netto» dell’A340 era di 58 milioni di dollari. Oggi, calcolano gli esperti, quel modello lo si può comprare per 4-9 milioni. Un valore che non supera i 2 milioni per l’ex aereo di Stato che giace inutilizzato a Fiumicino da oltre un anno.
Corriere