Cesare.Caldi
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Infatti penso che quando si deciderà di riaprire lo si farà progressivamente e partendo dalle regioni del sud che sono molto meno colpite.
Ho parato di compromesso, non di boiate a casaccio come in USA e UK. È ovvio che non si possa aspettare il rischio zero per riattivare gradualmente il pianeta, perché non esisterà fino al vaccino o ad immunità generalizzata che richiede anni. Neanche in Cina sono al sicuro, neanche ora.Poi si fa la fine di Boris Johnson e Trump costretti a chiudere tutto quando la teoria del rischio accettabile e l'immunità di gregge si sono rivelate demenziali.
Lo stesso Giappone che professava tranquillità ha dovuto dare una stretta.
Prendiamo esempio dalla Cina che sta riaprendo solamente in questi giorni e con mille attenzioni e non siamo almeno 1 mese e mezzo dopo rispetto a loro. Ricordiamoci che abbiamo ancora l'equivalente di un paio di WB di morti al giorno, non parliamo di una semplice influenza come teorizzavano in ambienti lombardi. Avessero seguito il trend di Zaia e Bonaccini senza perdere tempo a polemizzare con il governo e probabilmente ne saremmo usciti prima.
Mah... tutto mi parrebbe strano...Vi risulta che gli USA stiano chiudendo il loro spazio aereo per i voli verso gli altri continenti?
secondo me stai confondendo "blocco dei voli passeggeri" con blocco dello spazio aereo.
nessuna evidenza in tal senso...neppure soffiate dalla White House...Sì forse mi sono espresso male...intendo dire se siete a conoscenza del fatto che nelle prossime ire potrebbero essere bloccati tutti i voli passeggeri dagli Stati Uniti
non credo che sarebbe comunque un gran cambiamento. Non so quante rotte EU-USA o SudAmerica-USA siano rimaste in piedi ora.nessuna evidenza in tal senso...neppure soffiate dalla White House...
la tua compagnia sarebbe?non credo che sarebbe comunque un gran cambiamento. Non so quante rotte EU-USA o SudAmerica-USA siano rimaste in piedi ora.
Ma almeno per la mia compagnia i LF verso gli USA sono molto molto molto bassi (non posso dare il numero esatto), ma i cargo stanno andando alla grande.
I LF sono bassi per cautela verso il CV ma anche per i vincoli in ingresso e uscita su entrambe le sponde.non credo che sarebbe comunque un gran cambiamento. Non so quante rotte EU-USA o SudAmerica-USA siano rimaste in piedi ora.
Ma almeno per la mia compagnia i LF verso gli USA sono molto molto molto bassi (non posso dare il numero esatto), ma i cargo stanno andando alla grande.
direi più per la seconda che per la prima... molta gente, come dici tu, partirebbe comunque. Il problema maggiore sono le restrizioni.I LF sono bassi per cautela verso il CV ma anche per i vincoli in ingresso e uscita su entrambe le sponde.
Con i vincoli allentati, e su destinazioni diverse da JFK.. non dico che partirei domani... ma un viaggio in un'area con incidenza di contagio simile a quella della mia regione, mi farebbe meno paura.
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senza una assicurazione sanitaria che copra il COVID? coraggiosoI LF sono bassi per cautela verso il CV ma anche per i vincoli in ingresso e uscita su entrambe le sponde.
Con i vincoli allentati, e su destinazioni diverse da JFK.. non dico che partirei domani... ma un viaggio in un'area con incidenza di contagio simile a quella della mia regione, mi farebbe meno paura.
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ripeto...anche se oggi non c e una polizza sanitaria che ti copre su una eventuale positività al covid?Personalmente non avrei problemi a fare un viaggio all' estero quando appena si potrà, il problema è che ci vorrà tempo prima che vengano rimossi i vari ban di ingresso e le quarantene di ritorno. Sono convinto che appena questo accadrà le persone torneranno progressivamente a volare.
Specifichiamolo meglio, che è utile per tutti: le classiche polizze assicurative sui viaggi NON coprono le pandemie, pertanto se ci si becca il COVID in quei paesi dove l'assistenza sanitaria è a pagamento la sberla dal punto di vista economico rischia di essere pesantissima, e l'assicurazione NON paga cure ed eventuale necessità di rimpatrio. E' bene saperlo prima ed essere consapevoli dei rischi in tal senso, non c'è solo il blocco fisico del ban in entrata/uscita a dovere essere valutato.ripeto...anche se oggi non c e una polizza sanitaria che ti copre su una eventuale positività al covid?
Magari dico una sciocchezza, ma non sarebbe furbo per le compagnie aeree offrire un'assicurazione medica free of charge?Specifichiamolo meglio, che è utile per tutti: le classiche polizze assicurative sui viaggi NON coprono le pandemie, pertanto se ci si becca il COVID in quei paesi dove l'assistenza sanitaria è a pagamento la sberla dal punto di vista economico rischia di essere pesantissima, e l'assicurazione NON paga cure ed eventuale necessità di rimpatrio. E' bene saperlo prima ed essere consapevoli dei rischi in tal senso, non c'è solo il blocco fisico del ban in entrata/uscita a dovere essere valutato.
Credo che VietJet ci ha già pensato.Magari dico una sciocchezza, ma non sarebbe furbo per le compagnie aeree offrire un'assicurazione medica free of charge?
Forse (forse!!) se fosse limitata al coronavirus ed avesse un'estesione temporale solo di alcune settimane, considerati anche i grandi numeri allora il suo costo potrebbe essere ampiamente inferiore al beneficio (= una ripartenza piu' veloce del settore)
Baggianata?