- 16 Settembre 2011
- 5,848
- 467
Il Corriere della Sera conferma che Alitalia esce ufficialmente dalla JV atlantica tramite alcune dichiarazioni dei portavoce di Delta.
Si sta lavorando per aumentare il numero di codeshare tra Alitalia e Delta, ma anche tra Alitalia e Air France-KLM per i voli intra-europei.
Alitalia è fuori dal patto transatlantico di Delta e Air France-Klm
Nel mezzo della pandemia e del quasi azzeramento del trasporto aereo mondiale Alitalia si trova ufficialmente fuori dagli accordi transatlantici con Delta Air Lines e Air France-Klm. A confermarlo al Corriere della Sera è una portavoce di Delta. Da questo momento il vettore tricolore andrà avanti con le stesse compagnie — soprattutto quella statunitense — attraverso il meccanismo del codeshare, meno blindato e vincolante della joint venture, offrendo una maggiore libertà nel futuro posizionamento strategico, ma anche una minore accessibilità alle destinazioni del Nord America, il più rilevante bacino di ricavi sulle rotte intercontinentali.
L’ok alla nuova joint venture
La joint venture è un accordo importante nel settore perché consente alle aviolinee di fornire un servizio di collegamenti integrato, condividendo i costi e i ricavi sulle rotte oggetto dell’accordo. Lo scorso novembre il Dipartimento Usa dei Trasporti ha dato il via libera a un nuovo maxi-accordo transatlantico Delta Air Lines-Air France-Klm-Virgin Atlantic in sostituzione di altre due contratti, ma ha detto «no» alla corsia preferenziale chiesta per Alitalia quando sarebbe stato il momento di entrare nell’alleanza dei cieli. Le compagnie hanno avuto da allora 180 giorni per trovare un accordo prima della fine del cosiddetto periodo di «immunità».
L’uscita il 20 maggio
Ma tra tentennamenti dei vettori e l’irruzione del coronavirus il tempo è passato senza svolte. «La joint venture transatlantica tra Delta, Air France-Klm e Alitalia è terminata il 31 dicembre 2019 e il 20 maggio scorso è scaduta l’immunità antitrust», conferma via mail al Corriere una portavoce della compagnia aerea statunitense. «Alitalia, membro di SkyTeam, resta un vettore partner importante per Delta e Air France-Klm». Ora «Delta e Alitalia procederanno verso un accordo estensivo di codeshare». In parallelo, stando alle fonti franco-olandesi, Alitalia è impegnata a raggiungere l’accordo con Air France-Klm sui voli dentro l’Europa.
Il codeshare
Si tratta di una «condivisione di codice», un’intesa commerciale di collaborazione con la quale due o più compagnie condividono lo stesso volo. Il passeggero acquista un biglietto da un vettore, ma quel collegamento viene operato con l’aereo di un’altra aviolinea. Come accadrà, per esempio, sul volo Roma-New York (e viceversa) di Alitalia a partire dal 2 giugno. L’accordo — fanno notare al Corriere diversi esperti — finisce per non essere così diverso dalla proposta di collaborazione commerciale avanzata dal gruppo Lufthansa alcuni mesi fa nel tentativo di fermare l’ingresso di Delta nella nuova Alitalia in un consorzio (mai nato) che avrebbe visto la presenza maggioritaria di Ferrovie dello Stato e Atlantia.
La connettività
«La nuova collaborazione consentirà collegamenti convenienti per i nostri clienti tra le destinazioni chiave del Nord America e dell’Italia», sottolineano da Delta. «L’accordo di codeshare non ha una data di fine — aggiunge un’altra portavoce della compagnia Usa in una successiva comunicazione — e il network sarà molto simile a quello della precedente joint venture». Fonti americane e franco-olandesi, però, confidano al Corriere che il nuovo contratto fornisce un po’ meno destinazioni.
Le altre due joint venture
La nuova joint venture ha rimpiazzato le due precedenti: una tra Delta-Air France-Klm-Alitalia, l’altra tra Delta e Virgin Atlantic. Assieme offrono circa un quarto dei posti a disposizione degli aerei tra Europa e Nord America (Canada, Stati Uniti, Messico) in un settore che consente introiti miliardari e che se la deve vedere con altri rivali: la joint venture British Airways-Iberia-American Airlines-Finnair, quella Gruppo Lufthansa-United-Air Canada. In ogni caso, spiegano da Delta, Alitalia potrà accedere alla joint venture come «membro associato».
I numeri
Per capire l’importanza dell’accordo che Alitalia aveva con Delta Air Lines basta sfogliare un documento depositato qualche mese fa presso il Dipartimento Usa dei Trasporti. In quelle pagine si spiega che il 40% dei biglietti nei voli Italia-Usa è stato venduto dall'accoppiata (20% per Alitalia, 20% per Delta) e che chi sbarcava con il vettore tricolore all’aeroporto di New York aveva poi la possibilità di imbarcarsi sull’80% dei voli offerti da Delta verso Usa, Canada e Messico. La stessa Delta, poi, fino all’arrivo della pandemia è stato il più grande partner straniero dei voli di Alitalia.
Fonte
Si sta lavorando per aumentare il numero di codeshare tra Alitalia e Delta, ma anche tra Alitalia e Air France-KLM per i voli intra-europei.
Alitalia è fuori dal patto transatlantico di Delta e Air France-Klm
Nel mezzo della pandemia e del quasi azzeramento del trasporto aereo mondiale Alitalia si trova ufficialmente fuori dagli accordi transatlantici con Delta Air Lines e Air France-Klm. A confermarlo al Corriere della Sera è una portavoce di Delta. Da questo momento il vettore tricolore andrà avanti con le stesse compagnie — soprattutto quella statunitense — attraverso il meccanismo del codeshare, meno blindato e vincolante della joint venture, offrendo una maggiore libertà nel futuro posizionamento strategico, ma anche una minore accessibilità alle destinazioni del Nord America, il più rilevante bacino di ricavi sulle rotte intercontinentali.
L’ok alla nuova joint venture
La joint venture è un accordo importante nel settore perché consente alle aviolinee di fornire un servizio di collegamenti integrato, condividendo i costi e i ricavi sulle rotte oggetto dell’accordo. Lo scorso novembre il Dipartimento Usa dei Trasporti ha dato il via libera a un nuovo maxi-accordo transatlantico Delta Air Lines-Air France-Klm-Virgin Atlantic in sostituzione di altre due contratti, ma ha detto «no» alla corsia preferenziale chiesta per Alitalia quando sarebbe stato il momento di entrare nell’alleanza dei cieli. Le compagnie hanno avuto da allora 180 giorni per trovare un accordo prima della fine del cosiddetto periodo di «immunità».
L’uscita il 20 maggio
Ma tra tentennamenti dei vettori e l’irruzione del coronavirus il tempo è passato senza svolte. «La joint venture transatlantica tra Delta, Air France-Klm e Alitalia è terminata il 31 dicembre 2019 e il 20 maggio scorso è scaduta l’immunità antitrust», conferma via mail al Corriere una portavoce della compagnia aerea statunitense. «Alitalia, membro di SkyTeam, resta un vettore partner importante per Delta e Air France-Klm». Ora «Delta e Alitalia procederanno verso un accordo estensivo di codeshare». In parallelo, stando alle fonti franco-olandesi, Alitalia è impegnata a raggiungere l’accordo con Air France-Klm sui voli dentro l’Europa.
Il codeshare
Si tratta di una «condivisione di codice», un’intesa commerciale di collaborazione con la quale due o più compagnie condividono lo stesso volo. Il passeggero acquista un biglietto da un vettore, ma quel collegamento viene operato con l’aereo di un’altra aviolinea. Come accadrà, per esempio, sul volo Roma-New York (e viceversa) di Alitalia a partire dal 2 giugno. L’accordo — fanno notare al Corriere diversi esperti — finisce per non essere così diverso dalla proposta di collaborazione commerciale avanzata dal gruppo Lufthansa alcuni mesi fa nel tentativo di fermare l’ingresso di Delta nella nuova Alitalia in un consorzio (mai nato) che avrebbe visto la presenza maggioritaria di Ferrovie dello Stato e Atlantia.
La connettività
«La nuova collaborazione consentirà collegamenti convenienti per i nostri clienti tra le destinazioni chiave del Nord America e dell’Italia», sottolineano da Delta. «L’accordo di codeshare non ha una data di fine — aggiunge un’altra portavoce della compagnia Usa in una successiva comunicazione — e il network sarà molto simile a quello della precedente joint venture». Fonti americane e franco-olandesi, però, confidano al Corriere che il nuovo contratto fornisce un po’ meno destinazioni.
Le altre due joint venture
La nuova joint venture ha rimpiazzato le due precedenti: una tra Delta-Air France-Klm-Alitalia, l’altra tra Delta e Virgin Atlantic. Assieme offrono circa un quarto dei posti a disposizione degli aerei tra Europa e Nord America (Canada, Stati Uniti, Messico) in un settore che consente introiti miliardari e che se la deve vedere con altri rivali: la joint venture British Airways-Iberia-American Airlines-Finnair, quella Gruppo Lufthansa-United-Air Canada. In ogni caso, spiegano da Delta, Alitalia potrà accedere alla joint venture come «membro associato».
I numeri
Per capire l’importanza dell’accordo che Alitalia aveva con Delta Air Lines basta sfogliare un documento depositato qualche mese fa presso il Dipartimento Usa dei Trasporti. In quelle pagine si spiega che il 40% dei biglietti nei voli Italia-Usa è stato venduto dall'accoppiata (20% per Alitalia, 20% per Delta) e che chi sbarcava con il vettore tricolore all’aeroporto di New York aveva poi la possibilità di imbarcarsi sull’80% dei voli offerti da Delta verso Usa, Canada e Messico. La stessa Delta, poi, fino all’arrivo della pandemia è stato il più grande partner straniero dei voli di Alitalia.
Fonte