Alitalia e decreto rilancio


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,105
1,171
Roma
“Tre miliardi in Alitalia li mettiamo perché è strategica - ha detto tre giorni fa la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli - lo era prima, oggi lo è più che mai. Alitalia è stata, è, e tornerà ad essere il vettore nazionale, perché abbiamo bisogno di avere uno strumento di attrazione trasportistica internazionale delle persone per farle tornare in Italia”. Dal canto suo, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha affermato che “tutte le compagnie di bandiera in questo momento chiedono l'ingresso dello Stato nei loro capitali. E un momento storico per Alitalia, che finalmente ripartirà ad armi pari con le altre”. Bisogna ricordare che nel decreto Rilancio è previsto anche un fondo di 200 milioni per le tre compagnie aeree minori operative in Italia, tra cui Air Italy (in liquidazione).
A pronunciare queste due stratosferiche, colossali, mastodontiche banalità sono due ministri della Repubblica. Non due qualsiasi, che si occupano d'altro e a cui è sfuggito un commento a mezza bocca con gli amici al bar. No. La prima l'ha detta il Ministro dei Trasporti, e la seconda il Ministro dello Sviluppo Economico, dimostrando come i fondamentali del mercato del trasporto aereo siano non solo sconosciuti, ma anche e soprattutto impermeabili alla possibilità di comprensione da parte di chi governa il Paese e ne amministra il sistema dei trasporti.
Un paese vecchio, arretrato e incatenato ai più deteriori dei suoi difetti congeniti non può che sformare giovani vecchi, anagraficamente collocabili tra i millennial e biologicamente identici ai loro trisavoli.
 

BGW

Moderatore
Utente Registrato
30 Marzo 2008
3,354
436
CMN
AZ in Brasile dovrebbe ripartire a luglio con 3w per GRU. GIG resta chiusa. Tutto dipenderà dall'evoluzione della situazione che, va detto, in Brasile viene gestita nel peggiore dei modi possibili (due Ministri della salute dimissionari in un mese, 10+ mila casi al giorno, ecc...).
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Non basiamoci su voci o frasi buttate lì. Non credo che Zeni sia un cretino, quindi vediamo quando avremo qualcosa di ufficiale.
Che Zeni sia un cretino o meno non interessa.
Lui è li per e con la governance attuale, una gestione, come dice la parola, commissariale, ovvero siamo di passaggio per ristrutturare, tagliare, contenere ecc. Chi ce li ha mandati (il governo) si occupa di passare la palla a qualcun altro.
Non sta(rebbe) a Zeni e associati occuparsi di rotte, flotte, livree, panini, Ulisse, pomati FUTURI.
Dovrà occuparsene chi recupera la baracca.

Ora, questo qualcun altro non c’è e hanno quindi deciso di «*inventarselo*».
“Facciamo che siamo noi stessi ma ripartiamo con un maxi montepremi di 3B”

Per come la vedo io, quando hai deciso di taglieggiar...ehm...allocare una somma di questa entità a una “nuova” AZ:

- Punto 1 devi pretendere a qualsiasi costo per te stesso, la forza lavoro, i contribuenti a cui hai estorto 3B provenienti dalle loro IRPEF, l’opinione pubblica, la stampa ecc una rottura netta e inequivocabile con il passato -inclusi i commissari e quelli che lavorano con loro oggi 16 maggio 2020- indi per cui tutto il mgmt senza se e senza ma non deve e non può restare in azienda un solo minuto in più una volta accreditato sul conto az il bonifico a 8 zeri.
Cretino o meno è ininfluente. Fuori comunque.

- Punto 2 se hai trovato 3B allora trovi senza il minimo problema anche quei 70/80M annui per un recruitment serio di top manager con i controcoglioni che pagherai tutto quello che loro ti chiederanno per strapparli alle migliori aziende del paese/continente/pianeta dove attualmente lavorano.

Altrimenti non servono a niente i 3B. Ma nemmeno fossero 30.

Insomma devi cercare uno che sia l’esatto opposto di Montezemolo in tutto e per tutto.
 

EdoC

Utente Registrato
7 Giugno 2015
2,163
137
AZ in Brasile dovrebbe ripartire a luglio con 3w per GRU. GIG resta chiusa. Tutto dipenderà dall'evoluzione della situazione che, va detto, in Brasile viene gestita nel peggiore dei modi possibili (due Ministri della salute dimissionari in un mese, 10+ mila casi al giorno, ecc...).
Grazie per questa anticipazione. Era abbastanza evidente che non sarebbero potuti ripartire dal 1 Luglio con tutti i voli di LR schedulati. Nonostante la situazione in Brasile sia drammatica (e peggiorerà nelle prossime settimane) per colpa (anche) di decisioni politiche assurde, ricominciare con qualche volo per settimana per GRU che è una delle destinazioni che andava meglio per Az. Piuttosto scontate la cancellazione della GIG (cosi come la EZE) almeno per tutto luglio: potranno comunque far confluire un po' di traffico da/per GIG per GRU. Credo che, a breve, verranno cancellate anche alcune destinazioni USA, penso alla SFO, la anche BOS, ORD e YYZ. Potrebbe rimanere qualche frequenza sulla LAX, e credo poco altro (almeno per Luglio).
 

rommel

Utente Registrato
31 Luglio 2008
1,373
191
Chia
Aggiunti dal 3 giugno un MXP - PMO ed un MXP -CTA dopo mesi di isolamento fra Milano e la Sicilia. La cosa curiosa è che mi sembra partano tutti e due alle 8.50.......
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
29,852
475
VCE-TSF
Sorpresa Alitalia: Synergy Europe vuole acquistare l’intera compagnia

Svolta nel salvataggio di Alitalia: ora Synergy Europe vuole acquistare il 100% della compagnia.


Le ultime notizie sul salvataggio di Alitalia hanno cambiato completamente le carte in tavola.
Synergy Europe ha manifestato la sua intenzione di acquistare l’intera azienda dei cieli senza alcuna ipotesi spezzatino e mantenendo l’attuale perimetro. Ma non è tutto.
La società di diritto lussemburghese facente parte del gruppo del finanziere German Efromovich ha altresì aperto a un eventuale salvataggio misto per Alitalia, da portare a termine tramite una sorta di partenariato pubblico-privato.
Salvataggio Alitalia: il piano di Synergy Europe
Stando a quanto riportato dall’AGI, Synergy Europe ha già confermato il proprio interesse ad acquistare Alitalia. Come? Tramite l’invio di una lettera al commissario straordinario Giuseppe Leogrande e al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Nel piano presentato al Belpaese la papabile acquirente ha proposto la specializzazione della società nelle rotte a lungo raggio, oltre che il rilancio del comparto cargo.
Tra gli obiettivi di Synergy anche il rinnovo della flotta, l’incremento delle rotte, il mantenimento delle tre attività principali (Aviazione, Manutenzione, Servizi a Terra) e “la valorizzazione del patrimonio tecnico e umano” della compagnia di bandiera.
Nella missiva di Synergy, come anticipato, non si è parlato soltanto di voler partecipare al salvataggio di Alitalia in modo privato ma è stata altresì confermata la disponibilità:
“ad un eventuale partenariato pubblico privato con il Governo d’Italia per rilanciare la compagnia aerea di bandiera italiana”
Nelle scorse settimane il futuro della società è tornato sotto i riflettori grazie al Decreto Rilancio e al Cura Italia. In entrambi i testi sono state inserite delle norme ad hoc tra cui quella riguardante il possibile rafforzamento patrimoniale fino a un massimo di tre miliardi di euro.
Le ultime notizie sull’interesse di Synergy hanno aggiunto un nuovo tassello al salvataggio di Alitalia. La questione, al momento, appare ancora lontana dalla definitiva risoluzione.

 

rr41

Utente Registrato
6 Febbraio 2012
318
26
Sorpresa Alitalia: Synergy Europe vuole acquistare l’intera compagnia

Svolta nel salvataggio di Alitalia: ora Synergy Europe vuole acquistare il 100% della compagnia.


Le ultime notizie sul salvataggio di Alitalia hanno cambiato completamente le carte in tavola.
Synergy Europe ha manifestato la sua intenzione di acquistare l’intera azienda dei cieli senza alcuna ipotesi spezzatino e mantenendo l’attuale perimetro. Ma non è tutto.
La società di diritto lussemburghese facente parte del gruppo del finanziere German Efromovich ha altresì aperto a un eventuale salvataggio misto per Alitalia, da portare a termine tramite una sorta di partenariato pubblico-privato.
Salvataggio Alitalia: il piano di Synergy Europe
Stando a quanto riportato dall’AGI, Synergy Europe ha già confermato il proprio interesse ad acquistare Alitalia. Come? Tramite l’invio di una lettera al commissario straordinario Giuseppe Leogrande e al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Nel piano presentato al Belpaese la papabile acquirente ha proposto la specializzazione della società nelle rotte a lungo raggio, oltre che il rilancio del comparto cargo.
Tra gli obiettivi di Synergy anche il rinnovo della flotta, l’incremento delle rotte, il mantenimento delle tre attività principali (Aviazione, Manutenzione, Servizi a Terra) e “la valorizzazione del patrimonio tecnico e umano” della compagnia di bandiera.
Nella missiva di Synergy, come anticipato, non si è parlato soltanto di voler partecipare al salvataggio di Alitalia in modo privato ma è stata altresì confermata la disponibilità:

Nelle scorse settimane il futuro della società è tornato sotto i riflettori grazie al Decreto Rilancio e al Cura Italia. In entrambi i testi sono state inserite delle norme ad hoc tra cui quella riguardante il possibile rafforzamento patrimoniale fino a un massimo di tre miliardi di euro.
Le ultime notizie sull’interesse di Synergy hanno aggiunto un nuovo tassello al salvataggio di Alitalia. La questione, al momento, appare ancora lontana dalla definitiva risoluzione.

Offerta già più volte respinta al mittente, altro che svolta.
 

rr41

Utente Registrato
6 Febbraio 2012
318
26
Vero, ma adesso vuole entrare (sembra che voglia farlo) in una compagine con 3 miliardi statali dentro.
Il tempismo mi pare perfetto, circa una settimana dopo il fallimento di Avianca.
L'offerta invece è tutt'altro che irrinunciabile, tanto che è già stata ripetutamente respinta.
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,674
1,506
Voglio pensare male: gonfio il contratto della CT per usarlo come modo per finanziare le perdite e mi assicuro che per 5 anni non dovrò fare giochetti
Fantaviazione?
La CT con la Sardegna non fa numeri sufficienti per coprire il resto del disastro. Dovrebbero mettere in CT anche la Sicilia (dove i numeri sono molto più significativi) - in effetti il rischio vero è questo, con ulteriori ingenti spese a carico dello stato
 

Viking

Utente Registrato
13 Agosto 2009
3,528
1,475
Close to de siti eirport
Trovo assolutamente scandaloso ed oltremodo offensivo il titolo del giornalaio berberi: forse si dimentica che lo stato italiano, in culo al popolo italiano, ha elargito per anni soldi a pioggia ad una compagnia aerea fallita.. (ho perso il conto, scusate) diventando il piu' generoso paese dell'UNIVERSO.


Screenshot 2020-05-27 at 11.10.58 am.png
I governi hanno finora dato alle compagnie aeree nazionali 123,1 miliardi di dollari tra prestiti, sussidi, incentivi, detrazioni e differimento di pagamenti per sopravvivere all’azzeramento dei trasporti a causa del coronavirus. Ma a livello europeo sono Francia e Olanda gli Stati che finora stanno stanziando più aiuti ai propri vettori in proporzione ai ricavi dei rispettivi mercati. I dati, a tratti sorprendenti, emergono durante una conference call della Iata, la principale associazione internazionale delle aviolinee. Sono numeri che confermano — e aggiornano — l’analisi che il Corriere ha fatto sullo stesso argomento quasi due settimane fa. E mostrano pure in modo evidente l’approccio più protezionistico di alcuni Stati del Vecchio Continente rispetto ad altri.

«Nuovo debito»
A livello globale — calcola la Iata — i 123,1 miliardi di dollari elargiti nei confronti delle compagnie aeree sono soprattutto prestiti (50,4 miliardi) e sussidi per pagare gli stipendi ai dipendenti (34,8 miliardi). «In generale però 67 miliardi sono soldi che i vettori dovranno restituire agli Stati prima o poi», calcola Brian Pearce, capo economica dell’associazione. «E questo significa anche che quando il trasporto aereo ripartirà avrà un indebitamento maggiore che passerà dai 430 miliardi complessivi della fine del 2019 a 550 miliardi». «Gli interventi statali stanno aiutano il settore a stare a galla, ma la prossima sfida è evitare che le aviolinee affondino per colpa dei debiti», commenta Alexandre de Juniac, direttore generale e ad della Iata.





Aerei, aiuti di Stato alle compagnie: Francia e Olanda più generosi dell’Italia



Il record di Singapore
A livello territoriale il Nord America — con in testa gli Usa — guida la classifica sugli aiuti pubblici con 66 miliardi di dollari. Seguono l’Europa (30 miliardi), l’Asia-Pacifico (26 miliardi) e in fondo, Africa-Medio Oriente (800 milioni) e America Latina (300 milioni). Ma per capire il reale impatto del supporto governativo bisognerebbe rapportarlo ai ricavi provenienti dalla vendita dei biglietti aerei sui voli interni e quelli in arrivo e in uscita dal Paese. Ecco che si nota la generosità di Singapore che con i suoi aiuti pubblici va a «coprire» l’84,2% dei ricavi registrati nel 2019 dai vettori della città-Stato asiatica. Negli Usa — il più grande mercati per introiti — la percentuale è del 32,7%, in Cina appena 2%.


La classifica europea
Ma i numeri più interessanti sono quelli della realtà europea. Il governo più «generoso» è quello olandese i cui contributi ai vettori — in particolare Klm — ammontano al 41,1% dei ricavi generati sui voli da/per il Paese. Al secondo posto la Francia che ha deciso di fatto di coprire qualcosa come il 36,1%, quindi la Svizzera (23,9%) e la Germania (19,5%). In quest’ultimo conteggio, precisa successivamente Brian Pearce, sono inclusi anche i 9 miliardi che il governo Merkel darà al gruppo Lufthansa (in cambio del 20% di quota). E l’Italia? Colma appena il 4,8% dei ricavi che nel 2019 hanno generato i biglietti emessi a livello nazionale e internazionale. Una quota che sale — secondo l’elaborazione del Corriere — al 21,3% se si considerano anche i tre miliardi per la nazionalizzazione di Alitalia.

Il resto del continente
Altri Stati, invece, insistono nel loro approccio che punta all’intervento minimo. Se Grecia e Turchia per ora sono i meno generosi (il contributo è rispettivamente dello 0,4 e 0,3% sui ricavi del mercato nazionale), la Spagna non va oltre il 4,4% (grazie ai soldi stanziati in particolare per Iberia). Il Regno Unito — pur dipendendo in maniera sensibile dal trasporto aereo — per ora non va oltre il 7,1%, mentre la Federazione russa si ferma al 6,3%. In media in Europa il supporto alle aviolinee non va oltre il 15% dei ricavi generai dai biglietti, dato che sale al 25% per il Nord America, scende al 10% per l’Asia-Pacifico fino allo striminzito 1% di America Latina e Africa-Medio Oriente.
lberberi@corriere.it
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,439
4,445
Milano
...
La classifica europea
Ma i numeri più interessanti sono quelli della realtà europea. Il governo più «generoso» è quello olandese i cui contributi ai vettori — in particolare Klm — ammontano al 41,1% dei ricavi generati sui voli da/per il Paese. Al secondo posto la Francia che ha deciso di fatto di coprire qualcosa come il 36,1%, quindi la Svizzera (23,9%) e la Germania (19,5%). In quest’ultimo conteggio, precisa successivamente Brian Pearce, sono inclusi anche i 9 miliardi che il governo Merkel darà al gruppo Lufthansa (in cambio del 20% di quota). E l’Italia? Colma appena il 4,8% dei ricavi che nel 2019 hanno generato i biglietti emessi a livello nazionale e internazionale. Una quota che sale — secondo l’elaborazione del Corriere — al 21,3% se si considerano anche i tre miliardi per la nazionalizzazione di Alitalia.
...
Fa specie vedere come per il Corriere si debbano considerare a parte i miliardi concessi ad AZ (il 16,5% dei ricavi di tutto il mercato, ad una compagnia che ha una quota inferiore al 15% di tutto il comparto), mentre alle altre si lasciano i centesimi caduti dal portamonete. E come la Germania, inclusi i 9 miliardi di LH, sia andata a coprire alla fine meno di quanto abbia coperto l'Italia. Altra occasione sprecata per spiegare chi funziona e chi no.
 
  • Like
Reactions: 777Aeromexico

Edoardo

Moderatore
Utente Registrato
16 Settembre 2011
5,848
466
Trovo assolutamente scandaloso ed oltremodo offensivo il titolo del giornalaio berberi: forse si dimentica che lo stato italiano, in culo al popolo italiano, ha elargito per anni soldi a pioggia ad una compagnia aerea fallita.. (ho perso il conto, scusate) diventando il piu' generoso paese dell'UNIVERSO.
Classico click-bait. Da tempo, ormai, la qualità dei titoli del Corriere è sceso incredibilmente.
 

FLR86

Utente Registrato
29 Aprile 2017
447
117
Fa specie vedere come per il Corriere si debbano considerare a parte i miliardi concessi ad AZ (il 16,5% dei ricavi di tutto il mercato, ad una compagnia che ha una quota inferiore al 15% di tutto il comparto), mentre alle altre si lasciano i centesimi caduti dal portamonete. E come la Germania, inclusi i 9 miliardi di LH, sia andata a coprire alla fine meno di quanto abbia coperto l'Italia. Altra occasione sprecata per spiegare chi funziona e chi no.
Non ho capito, se non si considerano i 3 miliardi, da dove viene fuori quel 4,8%?
E soprattuto non capisco perchè non debba considerarli!

Classico click-bait. Da tempo, ormai, la qualità dei titoli del Corriere è sceso incredibilmente.
Anche gli articoli della redazione online non sono da meno.
 

AZ209

Socio AIAC
Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,948
71
Londra.
Alitalia e il nuovo ceo: una poltrona per quattro

Chi ci sarà alla guida della nuova Alitalia? È sul nome del futuro ceo che si sta consumando l’ultima battaglia prima di far partire la newco che porterà la compagnia aerea nelle mani dello Stato. Stato che a sua volta, attraverso una propria controllata, metterà a disposizione 3 miliardi di euro per fare in modo che il rilancio del vettore possa contare su una base solida.

Cinque sono i nomi che stanno circolando nelle ultime ore, anche se uno di questi, vale a dire Giancarlo Zeni, che ha affiancato in questi mesi il commissario straordinario Giuseppe Leogrande, sembra avere perso un po’ quota a favore, come eventuale soluzione interna, di Fabio Lazzerini, attualmente in forza con la carica di chief business manager e alla guida dell’area commerciale già nell’era dei tre commissari straordinari.

Ma per la carica più importante di Alitalia, secondo quanto riporta Milano Finanza, ci sono in ballo anche manager di grande esperienza che possono spostare gli equilibri a livello politico o permettere di trovare l’intesa definitiva all’interno del Governo.

Il primo di questi, Alfredo Altavilla, ha un trascorso importante in Fca e sarebbe in quota al Ministero dell’Economia, mentre Palazzo Chigi spingerebbe per Massimo Ferrari. Il general manager corporate & finance di Safilo è stato tra gli artefici del successo della costruzione del nuovo ponte di Genova, guadagnando punti in classifica.

Infine l’outsider dell’ultima ora, che in realtà non è un volto nuovo, avendo ricoperto la carica di executive vicepresident nell’era dei capitani coraggiosi: Andrea Stolfa, reduce da un passaggio lampo in Alpitour come direttore generale business.

La partita è aperta e i tempi restano stretti considerando che la newco dovrebbe partire il primo giugno, lunedì prossimo. A meno che non compaia ancora una volta una parola a cui Alitalia ci ha abituato da lungo tempo: rinvio.

TTG
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,146
Ma tutti questi capitani d'industria quanto ci capiscono di aviazione?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.