Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
Se i "capoccia" fossero stati intraprendenti e, finalmente, caxxuti, si sarebbero preparati già da tempo con un nuovo marchio eye-catching, qualcosa tipo "una Italia stilizzata dipinta nei tre colori della bandiera con qualcosa a rapresentare i due hub principali, FCO e MXP" per esempio, per poi presentarsi dalla Landor Associates con una valigia di soldi (nostri, ma in questo caso con un buon auspicio) chiedendo di disegnare un nuovo brand. Tanto i soldi ci sono (sempre nostri!), l'UE avrà messo dei paletti tipo "fate come volete tanto ci siamo accordati col vostro Governo: voi volate e in cambio...(migranti, Prosek, vaccini, il diametro delle vongole tanto care a Salvini, Draghi presidente a vita, mai al governo certa "gentaccia" inversa all'UE anche se plebiscitaria ad eventuali elezioni, ecc)...però per favore non fate incazzare troppo i contribuenti servendo sigari Montecristo o bistecca alla Fiorentina con bottiglie di Chianti in Economy!"
E quindi sarei stato io ITA a non partecipare, presentandomi il 15 Ottobre al massimo con aerei con la coda bianca e con scritto solo ITA se non fossi stato pronto con un nuovo marchio provvisorio.
Ma, anche qui, credo che i giochi siano già fatti a meno di colpi di scena non preventivati (vedasi cessi Ryanair con lo stick A tricolore), perchè immagino che il governo voglia assolutamente una ITA con la A di Alitalia.
 
Ultima modifica:
  • Like
Reactions: nicholas

LIRSGRSDoji

Utente Registrato
17 Marzo 2010
14
0
LIRA
Buonasera, domanda da Fanta-Aviazione.
Potrebbe avere un senso per ITA acquistare il marchio di Air Italy, come soluzione alternativa?

Inviato dal mio Mi 9 Lite utilizzando Tapatalk
 

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
Buonasera, domanda da Fanta-Aviazione.
Potrebbe avere un senso per ITA acquistare il marchio di Air Italy, come soluzione alternativa?

Inviato dal mio Mi 9 Lite utilizzando Tapatalk
La Air Italy del 2005, charter con sede a Gallarate che è riuscita ad avere una flotta di 12 aerei tra B737-700/800 e B767-200/300 e una sussidiaria in Polonia con B757-200.
Anche perchè questo marchio Air Italy esce abbastanza pulito, incorporato da Meridiana nel 2018 (anche se, sinceramente, non so se esista discontinuità di brand tra la Air Italy del 2005 e la AIR ITALY nata dall'unione con Meridianafly), ma se devi lasciare stare un brand stracotto con Alitalia per prenderne uno che Meridiana (che già navigava a vista e in cattivissime acque), con l'aiuto di Etihad, ha fatto diventare carta straccia, sarebbe un vero autogol.
Tra l'altro il motto "It's nice to fly with friends again" potrebbe essere pure riutilizzato sui futuri aerei ITA.
 
Ultima modifica:

Flyfan

Utente Registrato
17 Giugno 2019
1,299
768
LJU
Parlando seriamente, un prezzo che abbia un senso per quel marchio allo stato attuale è 20/25 mln MASSIMO, e un piatto di minestra a latere. Tutto quello in più sono soldi buttati nel cesso.
 
  • Like
Reactions: edogdm

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,984
3,173
Paris
La Air Italy del 2005, charter con sede a Gallarate che è riuscita ad avere una flotta di 12 aerei tra B737-700/800 e B767-200/300 e una sussidiaria in Polonia con B757-200.
Anche perchè questo marchio Air Italy esce abbastanza pulito, incorporato da Meridiana nel 2018 (anche se, sinceramente, non so se esista discontinuità di brand tra la Air Italy del 2005 e la AIR ITALY nata dall'unione con Meridianafly), ma se devi lasciare stare un brand stracotto con Alitalia per prenderne uno che Meridiana (che già navigava a vista e in cattivissime acque), con l'aiuto di Etihad, ha fatto diventare carta straccia, sarebbe un vero autogol.
Tra l'altro il motto "It's nice to fly with friends again" potrebbe essere pure riutilizzato sui futuri aerei ITA.
Perdonami, ma hai fatto una ricostruzione un po' naif della storia di Air Italy...
 

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,984
3,173
Paris
Il "Gruppo facebook non fermiamo Alitalia" ci informa, tramite il suo amministratore, di aver occupato (okkupato?) la sede di ITA...
Qualcosa qui:
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,434
4,441
Milano
“Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza
Comincia a dare segni di incertezza
Si sente crescere dentro l'amarezza
Perché adesso che il suo scopo é stato realizzato
Si sente ancora vuoto
Si accorge che in lui niente é cambiato
Che le sue paure non se ne sono andate
Anzi che semmai sono aumentate
Dalla solitudine amplificate
E adesso passa la vita a cercare
Ancora di comunicare
Con qualcuno che lo possa far tornare”
(Cit.)

Stanno realizzando tardi che gli extraterrestri sono loro.
 
  • Like
Reactions: Enrg99 and giovanve

speedbird100

Utente Registrato
13 Febbraio 2020
306
183
Il "Gruppo facebook non fermiamo Alitalia" ci informa, tramite il suo amministratore, di aver occupato (okkupato?) la sede di ITA...
Qualcosa qui:
saranno gli stessi che votarono no al referendum di EY
 
  • Like
Reactions: 777Aeromexico

ploncito

Utente Registrato
24 Luglio 2018
897
738
ex MLA, ora AMS
Il "Gruppo facebook non fermiamo Alitalia" ci informa, tramite il suo amministratore, di aver occupato (okkupato?) la sede di ITA...
Qualcosa qui:
Mandiamoli a raccogliere pomodori in Puglia o arance in Calabria per una settimana e vediamo se al loro ritorno hanno cambiato idea sul "confronto serio e costruttivo".
 

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,984
3,173
Paris
Sulla pagina FB di AZ è apparso un comunicato in cui ”avverte la spettabile clientela che il servizio potrebbe avere dei ritardi o intoppi a causa del protrarsi delle proteste sindacali”. Subito dopo si rammenta che è consentito portare a bordo un solo bagagli o a mano!
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,434
4,441
Milano
Sulla pagina FB di AZ è apparso un comunicato in cui ”avverte la spettabile clientela che il servizio potrebbe avere dei ritardi o intoppi a causa del protrarsi delle proteste sindacali”. Subito dopo si rammenta che è consentito portare a bordo un solo bagagli o a mano!
"Consigliano" di presentarsi col solo bagaglio a mano "per contenere i tempi di attesa per la riconsegna a destinazione": la traduzione la lascio a te...
 

romaneeconti

Utente Registrato
21 Marzo 2021
1,125
571
"Consigliano" di presentarsi col solo bagaglio a mano "per contenere i tempi di attesa per la riconsegna a destinazione": la traduzione la lascio a te...
Io li andrei a beccare uno a uno questi lavoratori che recano volontariamente disagi ai pax con il loro proverbiale alto livello di professionalita' e decenza morale, per la serie "noi abbiamo le competenze"...ma Vaffa...altroche' cassa integrazione...
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,669
1,497
Vero ma da un punto di vista contabile, il capitale disponibile per ITA si riduce di €290 Milioni, se ricordo bene quasi un terzo del capitale iniziale disponibile (ho in m ente €750Milioni ma posso sbagliarmi) e con il resto non ci fanno nemmeno la birra
Perché? Il marchio è un'immobilizzazione immateriale (iscritto eventualmente alla voce avviamento) quindi l'acquisto è un'operazione che, nel momento in cui si compie, non genera poste reddituali.
Poi, come da codice civile e da buone prassi contabili, il valore dell'avviamento verrà eventualmente ammortizzato in 5 anni, andando a ridurre così il reddito imponibile (e nello scrivere mi è scappata una amara risata).
 

Charter2017

Bannato
Utente Registrato
3 Agosto 2017
817
467,893,811
Le 5 domande per passare il primo step nel cercare di lavorare per ITA sono queste:

«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?»
«Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarmente orgoglioso»
«Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?»
«Secondo te quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?»
«Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?»


Non c'è più niente da fare, ormai è tutta una follia. Non sono nè un motivatore nè uno psicologo del lavoro (puntualizzo per evitare facili ironie) ma per recrutare una squadra vincente devi avere persone vincenti. E' inutile appaltare le selezioni a una piattaforma esterna che agisce in modo robotico e metodico perchè così facendo ti sfuggono tutte le eccellenze che invece potrebbero portare e apportare miglioramenti e qualità.
Mettici una caxxo di decina di ex piloti, meccanici, ingegneri, assistenti di volo, impiegati con le palle (e l'utero) e fai selezionare in base a colloqui (anche se a distanza causa Covid-19), brevetti, ore di volo, esperienza e attitudine a quel tipo di lavoro; poi motivali come nessuno ha mai fatto e crea una squadra vincente!
E invece...
Ma io me le sono preparate le risposte:

1) Come ti descrivi?... Sono bello, bravo, buono, voglio la pace nel mondo ed equità per tutti e voglio vedere solo aerei con la coda ITA in cielo
2) Racconta un progetto... Ho progettato una grande gara di rutti, ho sfidato gli amici e ho vinto!
3) Cosa ti attrae della possibilità... (Scusate, si può rispondere "li sordi"? "No, perchè il contratto che faremo è da fame". Ah, ok).
La divisa, l'immensa (ma immensa, eh!) soddisfazione di lavorare per una grande azienda come ITA ("frena, siamo appena stati creati, prima eravamo Alitalia!")...Ah, allora la divisa.
4) Secondo te quali sono le caratteristiche... La raccomandazione!
5) Quali sono le abilità...Guadagnare facendo il minimo indispensabile ("guarda che sono i soldi dei contribuenti Italiani!") Ah, ok, scusate mi correggo: guadagnare non facendo nulla!

Da iltempo.it
«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?». Per lavorare con Ita basta un provino. Un video dove i candidati piloti, hostess, rampisti, meccanici devono rispondere a cinque domande. Per ognuna hanno trenta secondi per prepararsi e un minuto per registrare la risposta. «Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarme orgoglioso», è la seconda question-time. E ancora: «Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?». Quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?». «Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?».
Ita, erede di Alitalia, manda in soffitta il vecchio modo di selezionare il personale. Niente più brevetti e certificati come biglietto da visita a dimostrare le capacità di saper far decollare jet, aggiustare motori. Che, ovviamente, devono esserci. Ma in un secondo momento. Il percorso per essere assunti ora è tutto digitale. Le selezioni sono iniziate il 26 agosto e oggi, secondo quanto annunciato dal presidente di Ita Alfredo Altavilla ci saranno le prime assunzioni. Ma come stanno avvenendo queste benedette selezioni?
Dopo aver inviato, rigorosamente online, il curriculum vitae, l’azienda spedisce ai candidati un questionario. Ovviamente con la posta elettronica. Con il Covid non ci incontra, tutto si fa a distanza. Con l’email catapultata sul computer vengono chieste le precedenti esperienze. Esperienze che per gli ex dipendenti Alitalia non mancano. Ma non mancano neppure agli assistenti volo di altre compagnie, in maggioranza low cost che cercano di entrare nell’ottovolante digitale per essere tra i 2.800 dipendenti che potranno decollare con Ita il 15 ottobre prossimo. Tra quattro anni, se tutto va bene e i passeggeri torneranno, le assunzioni saliranno a 5.500. Per quella manciata di posizioni, 2.800 appunto, hanno risposto in ventimila.
C’è chi arriva da una lunga carriera nella compagnia di bandiera, chi da altre società di navigazione, chi da aziende che non hanno nulla a che fare con il trasporto aereo. Non mancano i disoccupati. Tantissime le donne.
«Cosa ti attrae della possibilità di lavorare in Ita? Come immagini la nuova compagnia e quale contributo pensi di poter offrire?», è la domanda dei «recruiters». Considerata la più «difficile», perché è facile deragliare. Dire troppo oppure tacere notizie utili ai selezionatori. Un passo falso può compromettere il futuro. Tutti comunque provano a raccontare al meglio esperienze di lavoro fatte, tante o poche che siano, e il ruolo che gli piacerebbe ricoprire. Comandante, primo ufficiale, assistente di volo, capocabina. Ma «in palio» ci sono anche ruoli per addetto all’aerea cargo, brand specialist, impiegato, segretaria, manager, tecnico informatico e persino grafico.
Tutti, dal primo all’ultimo, devono cimentarsi con il Provino in stile Grande Fratello. Sessanta secondi non sono molti per rispondere. Quindi conta la capacità di saper essere precisi, centrare il bersaglio e non perdersi in chiacchiere. C’è chi, tra i veterani, ha tagliato corto: «Sono vent’anni che sto alla cloche, non ho nulla da dimostrare ma da mostrare». E ha fatto inquadrare dalla telecamera i brevetti rilasciati per Airbus e Boeing di Alitalia. Poi si è rituffato nel video-percorso «Seconde te quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?», è la quarta domanda.
Per i giovani è sicuramente un’iniziativa insolita e interessante con cui cimentarsi ma non pochi ex dipendenti Alitalia, pare, non siano affatto soddisfatti. «Non abbiamo neppure inviato la richiesta per la selezione», scuotono la testa, deluse, le hostess che ieri si sono ritrovate al sit-in in via dell’Arte, di fronte alla sede di Ita. E oggi torneranno a manifestare in piazza San Silvestro, a due passi da Palazzo Chigi, e all’aeroporto di Fiumicino.
Per i dirigenti di altre aziende in cerca di riposizionamento il Provino è invece un’opportunità. In Ita ci sono da ricoprire diversi ruoli di responsabilità. Per la tesoreria, la sicurezza sul lavoro, il marketing, le operazioni di volo. Ruolo strategico sarà quello riservato al manager che dovrà gestire la cyber-security in un mondo dove gli hacker riescono ad entrare nelle banche dati di imprese e istituzioni. Da gestire ci sono nomi, cognomi, indirizzi, numeri di telefono, tratte effettuate, carte di credito dei viaggiatori. Un bottino ricco per qualsiasi pirata informatico. Dati da rivendere a peso d’oro sul «dark web». Soprattutto per un’azienda che punta molto sul sito Internet per vendere biglietti la sicurezza informatica non può avere falle. E, giurano, ci sarà molta cura nello scegliere le persone che si occuperanno di questo delicato settore.
«Quali sono le abilità che vorresti sviluppare nel prossimo futuro?», è l’inquadratura successiva per potersi imbarcare su Ita. I candidati si impegnano. Si fanno belli per il Provino. Sorridono, cercano di essere spigliati, accattivanti, esuberanti ma non troppo per l’(Ita)lia che verrà. Essere sopra le righe non va bene. Qualcuno sfodera numeri, tanto per far sapere che ha studiato la storia di Alitalia, in volo dal 5 maggio 1947. Ma fondata un anno prima, il 16 settembre 1946 nell’Italia che rinasceva dalla guerra. Ita è l’erede di Alitalia anche se di fatto è una nuova società. Conoscere un po’ di storia non guasta. Ciascuno s’ingegna come può. I candidati cercano di salire ad ogni costo su quei 52 aerei con cui decollerà la nuova compagnia. Che diventeranno 78 nel 2022 e 105 entro il 2025. Come pubblicizza Ita nel tentativo di sedare rivolte e far capire che, prima o poi, tutti torneranno a volare. Esclusi rinunciatari, delusi e pensionati che nel frattempo avranno maturato i requisiti per l’Inps. «Gli ex dipendenti hanno le carte in regola per volare, non devono fare selezioni, devono passare nella nuova società», sottolinea Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti.
Le selezioni intanto proseguono. Ci sono migliaia di video da esaminare, valutare, promuovere oppure bocciare. Non mancano provini fatti in inglese, francese e arabo. Conoscere le lingue è materia prima nel mondo dell’aria. Nella vecchia Alitalia spesso faceva la differenza per essere assunti. E potrebbe farla anche ora. Gli scali di Fiumicino e Linate saranno le basi principali di Ita. Per questo i selezionatori dicono subito (e chiaro) che cercano lavoratori che risiedano nel Lazio e in Lombardia


Vi consiglio di guardarlo, è da ammazzarsi da ridere (fatto dagli ex tossicodipendenti della Comunità di Recupero "Casina Burioni")

e poi c'è il mitico "Accollo"
 
Ultima modifica:
  • Like
Reactions: Simme71

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,623
1,604
Le 5 domande per passare il primo step nel cercare di lavorare per ITA sono queste:

«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?»
«Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarmente orgoglioso»
«Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?»
«Secondo te quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?»
«Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?»


Non c'è più niente da fare, ormai è tutta una follia. Non sono nè un motivatore nè uno psicologo del lavoro (puntualizzo per evitare facili ironie) ma per recrutare una squadra vincente devi avere persone vincenti. E' inutile appaltare le selezioni a una piattaforma esterna che agisce in modo robotico e metodico perchè così facendo ti sfuggono tutte le eccellenze che invece potrebbero portare e apportare miglioramenti e qualità.
Mettici una caxxo di decina di ex piloti, meccanici, ingegneri, assistenti di volo, impiegati con le palle (e l'utero) e fai selezionare in base a colloqui (anche se a distanza causa Covid-19), brevetti, ore di volo, esperienza e attitudine a quel tipo di lavoro; poi motivali come nessuno ha mai fatto e crea una squadra vincente!
E invece...
Ma io me le sono preparate le risposte:

1) Come ti descrivi?... Sono bello, bravo, buono, voglio la pace nel mondo ed equità per tutti e voglio vedere solo aerei con la coda ITA in cielo
2) Racconta un progetto... Ho progettato una grande gara di rutti, ho sfidato gli amici e ho vinto!
3) Cosa ti attrae della possibilità... (Scusate, si può rispondere "li sordi"? "No, perchè il contratto che faremo è da fame". Ah, ok).
La divisa, l'immensa (ma immensa, eh!) soddisfazione di lavorare per una grande azienda come ITA ("frena, siamo appena stati creati, prima eravamo Alitalia!")...Ah, allora la divisa.
4) Secondo te quali sono le caratteristiche... La raccomandazione!
5) Quali sono le abilità...Guadagnare facendo il minimo indispensabile ("guarda che sono i soldi dei contribuenti Italiani!") Ah, ok, scusate mi correggo: guadagnare non facendo nulla!

Da iltempo.it
«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?». Per lavorare con Ita basta un provino. Un video dove i candidati piloti, hostess, rampisti, meccanici devono rispondere a cinque domande. Per ognuna hanno trenta secondi per prepararsi e un minuto per registrare la risposta. «Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarme orgoglioso», è la seconda question-time. E ancora: «Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?». Quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?». «Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?».
Ita, erede di Alitalia, manda in soffitta il vecchio modo di selezionare il personale. Niente più brevetti e certificati come biglietto da visita a dimostrare le capacità di saper far decollare jet, aggiustare motori. Che, ovviamente, devono esserci. Ma in un secondo momento. Il percorso per essere assunti ora è tutto digitale. Le selezioni sono iniziate il 26 agosto e oggi, secondo quanto annunciato dal presidente di Ita Alfredo Altavilla ci saranno le prime assunzioni. Ma come stanno avvenendo queste benedette selezioni?
Dopo aver inviato, rigorosamente online, il curriculum vitae, l’azienda spedisce ai candidati un questionario. Ovviamente con la posta elettronica. Con il Covid non ci incontra, tutto si fa a distanza. Con l’email catapultata sul computer vengono chieste le precedenti esperienze. Esperienze che per gli ex dipendenti Alitalia non mancano. Ma non mancano neppure agli assistenti volo di altre compagnie, in maggioranza low cost che cercano di entrare nell’ottovolante digitale per essere tra i 2.800 dipendenti che potranno decollare con Ita il 15 ottobre prossimo. Tra quattro anni, se tutto va bene e i passeggeri torneranno, le assunzioni saliranno a 5.500. Per quella manciata di posizioni, 2.800 appunto, hanno risposto in ventimila.
C’è chi arriva da una lunga carriera nella compagnia di bandiera, chi da altre società di navigazione, chi da aziende che non hanno nulla a che fare con il trasporto aereo. Non mancano i disoccupati. Tantissime le donne.
«Cosa ti attrae della possibilità di lavorare in Ita? Come immagini la nuova compagnia e quale contributo pensi di poter offrire?», è la domanda dei «recruiters». Considerata la più «difficile», perché è facile deragliare. Dire troppo oppure tacere notizie utili ai selezionatori. Un passo falso può compromettere il futuro. Tutti comunque provano a raccontare al meglio esperienze di lavoro fatte, tante o poche che siano, e il ruolo che gli piacerebbe ricoprire. Comandante, primo ufficiale, assistente di volo, capocabina. Ma «in palio» ci sono anche ruoli per addetto all’aerea cargo, brand specialist, impiegato, segretaria, manager, tecnico informatico e persino grafico.
Tutti, dal primo all’ultimo, devono cimentarsi con il Provino in stile Grande Fratello. Sessanta secondi non sono molti per rispondere. Quindi conta la capacità di saper essere precisi, centrare il bersaglio e non perdersi in chiacchiere. C’è chi, tra i veterani, ha tagliato corto: «Sono vent’anni che sto alla cloche, non ho nulla da dimostrare ma da mostrare». E ha fatto inquadrare dalla telecamera i brevetti rilasciati per Airbus e Boeing di Alitalia. Poi si è rituffato nel video-percorso «Seconde te quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?», è la quarta domanda.
Per i giovani è sicuramente un’iniziativa insolita e interessante con cui cimentarsi ma non pochi ex dipendenti Alitalia, pare, non siano affatto soddisfatti. «Non abbiamo neppure inviato la richiesta per la selezione», scuotono la testa, deluse, le hostess che ieri si sono ritrovate al sit-in in via dell’Arte, di fronte alla sede di Ita. E oggi torneranno a manifestare in piazza San Silvestro, a due passi da Palazzo Chigi, e all’aeroporto di Fiumicino.
Per i dirigenti di altre aziende in cerca di riposizionamento il Provino è invece un’opportunità. In Ita ci sono da ricoprire diversi ruoli di responsabilità. Per la tesoreria, la sicurezza sul lavoro, il marketing, le operazioni di volo. Ruolo strategico sarà quello riservato al manager che dovrà gestire la cyber-security in un mondo dove gli hacker riescono ad entrare nelle banche dati di imprese e istituzioni. Da gestire ci sono nomi, cognomi, indirizzi, numeri di telefono, tratte effettuate, carte di credito dei viaggiatori. Un bottino ricco per qualsiasi pirata informatico. Dati da rivendere a peso d’oro sul «dark web». Soprattutto per un’azienda che punta molto sul sito Internet per vendere biglietti la sicurezza informatica non può avere falle. E, giurano, ci sarà molta cura nello scegliere le persone che si occuperanno di questo delicato settore.
«Quali sono le abilità che vorresti sviluppare nel prossimo futuro?», è l’inquadratura successiva per potersi imbarcare su Ita. I candidati si impegnano. Si fanno belli per il Provino. Sorridono, cercano di essere spigliati, accattivanti, esuberanti ma non troppo per l’(Ita)lia che verrà. Essere sopra le righe non va bene. Qualcuno sfodera numeri, tanto per far sapere che ha studiato la storia di Alitalia, in volo dal 5 maggio 1947. Ma fondata un anno prima, il 16 settembre 1946 nell’Italia che rinasceva dalla guerra. Ita è l’erede di Alitalia anche se di fatto è una nuova società. Conoscere un po’ di storia non guasta. Ciascuno s’ingegna come può. I candidati cercano di salire ad ogni costo su quei 52 aerei con cui decollerà la nuova compagnia. Che diventeranno 78 nel 2022 e 105 entro il 2025. Come pubblicizza Ita nel tentativo di sedare rivolte e far capire che, prima o poi, tutti torneranno a volare. Esclusi rinunciatari, delusi e pensionati che nel frattempo avranno maturato i requisiti per l’Inps. «Gli ex dipendenti hanno le carte in regola per volare, non devono fare selezioni, devono passare nella nuova società», sottolinea Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti.
Le selezioni intanto proseguono. Ci sono migliaia di video da esaminare, valutare, promuovere oppure bocciare. Non mancano provini fatti in inglese, francese e arabo. Conoscere le lingue è materia prima nel mondo dell’aria. Nella vecchia Alitalia spesso faceva la differenza per essere assunti. E potrebbe farla anche ora. Gli scali di Fiumicino e Linate saranno le basi principali di Ita. Per questo i selezionatori dicono subito (e chiaro) che cercano lavoratori che risiedano nel Lazio e in Lombardia


Vi consiglio di guardarlo, è da ammazzarsi da ridere (fatto dagli ex tossicodipendenti della Comunità di Recupero "Casina Burioni")

e poi c'è il mitico "Accollo"
Il curriculum è la prima cosa che debbono inviare, direi che certificazioni e competenze debbono emergere per prima cosa da quello. Poi che l'azienda di "cacciatori di teste" (una delle richieste per certificare la discontinuità) aggiunga qualche test psicologico/motivazionale è un extra. Questi test, e personalmente anch'io non sono una psicologa del lavoro, vengono utilizzati per dare una valutazione sulle motivazioni, personalità, propensione al lavoro in team ecc. Dubito che tale test abbia un peso particolare nella selezione, la scrematura la faranno sui curriculum. Lascerei perdere la connotazione sindacale data dall'articolo che mi pare sia lampante.
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.