Viking
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Tutte le linee aeree hanno politiche di staff travel simili a questa però... non è decisamente questo il problema.Ricordo un Capodanno di 15 anni fa, ero a Miami. Alla fermata del bus si avvicinano due signore che, con spiccato accento romano, mi chiedono informazioni. Saliamo insieme e scopro che una era madre di un assistente di volo alitalia, l'altra un'amica che, grazie al rapporto di parentela erano volate a Miami con un preavviso sì di 48 h, ma la prima spendendo 60 EUR, l'altra 200 (ricordo che tre gg prima il volo costava 1200 EUR se non di più). Ecco, lì era chiaro come, grazie a questa piccola casta, le cose erano messe male.. E che dire di assistenti di volo in cassa integrazione per 7 anni già all'epoca (ne ho conosciuti un paio)...? Nessuna pietà per chi si lamenta oggi dimenticando che ci sono lavoratori licenziati via SMS senza troppi complimenti....
Se lo dici tu... A me ha fatto impressione, comunque è ora di finirla con simili vergognosi privilegi che, fino a prova contraria, sono stati pagati dalla collettività, anche da chi non ha mai preso un aereoTutte le linee aeree hanno politiche di staff travel simili a questa però... non è decisamente questo il problema.
Kla, ribadisco: tutte le compagnie aeree hanno benefit di questo tipo.Se lo dici tu... A me ha fatto impressione, comunque è ora di finirla con simili vergognosi privilegi che, fino a prova contraria, sono stati pagati dalla collettività, anche da chi non ha mai preso un aereo
Gran parte dei biglietti superscontati per lo staff sono per voli in stand-by, ovvero si parte solamente se c'è ancora posto prima della chiusura del volo. Non sono pagati dalla collettività.Se lo dici tu... A me ha fatto impressione, comunque è ora di finirla con simili vergognosi privilegi che, fino a prova contraria, sono stati pagati dalla collettività, anche da chi non ha mai preso un aereo
Quello di vendere biglietti SA (space available) a parenti e/o amici dei dipendenti a cifre bassissime (tipo 10% della tariffa più bassa al momento dell'acquisto) è una pratica utilizzata da quasi tutti i vettori seri per 2 motivi: il primo è quello di riempire seggiolini di no-show con gente pagante last minute (sby appunto); il secondo è che sotto le feste invoglia il lavoratore a farsi la rotazione lontano da casa senza che pesi troppo il distacco durante una festa comandata, dando anche un aspetto più umano e comprensivo al datore di lavoro.Ricordo un Capodanno di 15 anni fa, ero a Miami. Alla fermata del bus si avvicinano due signore che, con spiccato accento romano, mi chiedono informazioni. Saliamo insieme e scopro che una era madre di un assistente di volo alitalia, l'altra un'amica che, grazie al rapporto di parentela erano volate a Miami con un preavviso sì di 48 h, ma la prima spendendo 60 EUR, l'altra 200 (ricordo che tre gg prima il volo costava 1200 EUR se non di più). Ecco, lì era chiaro come, grazie a questa piccola casta, le cose erano messe male.. E che dire di assistenti di volo in cassa integrazione per 7 anni già all'epoca (ne ho conosciuti un paio)...? Nessuna pietà per chi si lamenta oggi dimenticando che ci sono lavoratori licenziati via SMS senza troppi complimenti....
Il problema di AZ (credo sia cosa nota) era il "come" si riuscissero misteriosamente a trovare posti vuoti su voli in altissima stagione...Gran parte dei biglietti superscontati per lo staff sono per voli in stand-by, ovvero si parte solamente se c'è ancora posto prima della chiusura del volo. Non sono pagati dalla collettività.
Il privilegio c'era eccome nel volare a Miami a 60€ a/r a Capodanno!Roma=privilegi
Milano=figa e fatturato
Si chiamava "Er Pomata" costui? )))Il problema di AZ (credo sia cosa nota) era il "come" si riuscissero misteriosamente a trovare posti vuoti su voli in altissima stagione...
Altro problema era che i figli di gheisha che mettevano in atto i "trucchetti" per far si che i propri amici e familiari potessero miracolosamente trovare posti (anche in abbondanza) su voli che teoricamente posti non avrebbero dovuto averne, di questi "trucchetti" si vantavano pure, ed in maniera sfacciata, come ebbi personalmente modio di assistere nel corso di una cena tra amici-colleghi (eravamo nella Capitale, non ricordo di preciso l'anno ma più o meno a cavallo tra i due millenni) cui partecipò anche un lavoratore (...) AZ, non ho idea con quale ruolo.
Bene, il gentile signore si vantava di come fosse lui (e non solo lui...) riuscito ad imbarcarsi ad Agosto per nonricordodove con famigliola al seguito al costo di due lire: le parole furono più o meno "l'avemo riempito (il volo) de farse prenotazioni fino a fallo scoppià, ahò, l'avemo bombardato che manco Saddamme. Eppoii du giorni prima avemo cancellato tutto, e 'n finale se semo presentati a Fiummicino chiedenno si magari ce fosse rimasto quarche posto..."
Come ho scritto qualche giorno fa, Alitalia non è plurifallita solo per queste cose, ma anche per queste cose.
La cosa mi indigna comunque. Si tratta sicuramente di compagnie non ridotte come AZ, I suppose...Kla, ribadisco: tutte le compagnie aeree hanno benefit di questo tipo.
Non è una cosa appannaggio di AZ, anzi ho lavorato per compagnie aeree che hanno benefit ben più generosi di quelli di AZ.
Trovo questa risposta un tantinello vittimistica... È sotto gli occhi di tutti come è ridotta Roma e la colpa è dei Romani, altroché. Altro episodio da me personalmente vissuto a Roma tre anni fa. Domenica, zona ministero dell'economia (non propriamente Coccia de Morto...). Devo prendere un mezzo pubblico, nessuna edicola o tabacchino aperto. Chiedo ad un'elegante signora alla fermata se per caso poteva vendermi un biglietto: risposta (con spiccato accento romano, ebbene sì...): "Non si faccia problemi, tanto qui nessuno paga il biglietto..."... E non venirmi ora a parlare di luoghi comuni. Roma caput mundi ...Ma questo rimarcare, appena possibile (l'ho letto spesso anche su altri thread), un dettaglio che non ha alcuna attinenza con la storia raccontata (lo spiccato accento romano), cosa vuole sottintendere esattamente, e perchè il fatto che qualcuno sia romano è così importante da doverlo, ogni volta specificare? Non riesco a darmi una risposta che abbia un senso. Mio limite di sicuro.
Perchè di dove fossero le signore in questione non ha alcuna importanza, si parlava del privilegio, quello era ciò che andava stigmatizzato.
Come se io, raccontando un fatto, accennasi, ogni volta che posso, al colore della pelle di colui/colei che lo ha commesso.
Anche questo, penso, è un grosso problema in Italia, Alitalia per parecchia gente è solo un comodo pretesto per poter attaccare Roma ed i suoi abitanti. La colpa di aver avuto Alitalia basata per decenni, probabilmente, continua ad essere un affronto troppo grande per farla passare liscia.
Oppure lo si fa per semplice ignoranza e mancanza di stile, boh.
Il giorno in cui si smetterà di porre l'attenzione su quale accento parlano assistenti di volo o persone incontrate per caso, allora avremo fatto un bel passo avanti.
My 2 cents.
Ma dove starebbe il vittimismo?Trovo questa risposta un tantinello vittimistica...
Ah ecco, allora avevo ragione io. Che centra come sarebbe ridotta Roma con il rimarcare l'accento romano, e solo quello, della gente che incontri? A che serve? cosa vuoi comunicare esattamente? Ma alla fine mi hai risposto.È sotto gli occhi di tutti come è ridotta Roma e la colpa è dei Romani, altroché
A Roma sono anni che non si deve più cercare un tabaccaio aperto per comprare un biglietto. lo puoi acquistare tramite sms, app, o con carta contactless (per ora solo su metro e ferrovie concesse). https://www.atac.roma.it/utility/canali-di-venditaAltro episodio da me personalmente vissuto a Roma tre anni fa. Domenica, zona ministero dell'economia (non propriamente Coccia de Morto...). Devo prendere un mezzo pubblico, nessuna edicola o tabacchino aperto. Chiedo ad un'elegante signora alla fermata se per caso poteva vendermi un biglietto: risposta (con spiccato accento romano, ebbene sì...): "Non si faccia problemi, tanto qui nessuno paga il biglietto..."... E non venirmi ora a parlare di luoghi comuni. Roma caput mundi ...
Possiamo chiudere il 3ad. Oppure cambiare il titolo con “Bentornata Alitalia”.
Che buffonata...