Thread ITA Airways Estate 2022


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romaneeconti

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"E’ in questo contesto che negli ultimi quattro mesi si sono verificati tre incidenti gravi che hanno coinvolto aerei Ita. L’ultimo alcuni giorni fa: un jet ha perso un pezzo al decollo da Fiumicino, ma il pilota ha proseguito ed è stato richiamato dopo due ore"

Collegare gli incidenti al tema dei passaggi a comandante di qualche pilota sindacalista è pretestuoso e davvero squallido.
Intanto il soggetto e forumista di AC continua a deliziare i lettori con questi articoli a cui nessuno presta attenzione.
 

atlantique

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"E’ in questo contesto che negli ultimi quattro mesi si sono verificati tre incidenti gravi che hanno coinvolto aerei Ita. L’ultimo alcuni giorni fa: un jet ha perso un pezzo al decollo da Fiumicino, ma il pilota ha proseguito ed è stato richiamato dopo due ore"

Collegare gli incidenti al tema dei passaggi a comandante di qualche pilota sindacalista è pretestuoso e davvero squallido.
Mi trovi assolutamente d'accordo Seaking.
Tuttavia vorrei porre l'accento sul fatto che l'azienda sia andata nella direzione opposta a quella che annunciava, quando sosteneva, che avrebbe fatto il paiolo ai sindacati e al loro potere, ma non mi stupisce, giacchè, come sostenevo qualche mese fa, era evidente che il sindacato sarebbe stato per l'azienda il migliore alleato.
Peccato, un'occasione persa.
 

Seaking

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Mi trovi assolutamente d'accordo Seaking.
Tuttavia vorrei porre l'accento sul fatto che l'azienda sia andata nella direzione opposta a quella che annunciava, quando sosteneva, che avrebbe fatto il paiolo ai sindacati e al loro potere, ma non mi stupisce, giacchè, come sostenevo qualche mese fa, era evidente che il sindacato sarebbe stato per l'azienda il migliore alleato.
Peccato, un'occasione persa.
Su questo ti do ragione, ma il tenore dell'articolo è da querela secondo me.
 

belumosi

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A quanto pare, si parla di una penale vicina ai 200 M€ per blindare l'accordo.

Ita Airways? Vale 950 milioni: le offerte d’acquisto di Certares e Msc-Lufthansa
di Leonard Berberi24 ago 2022

Ita Airways? Vale 950 milioni: le offerte d'acquisto di Certares e Msc-Lufthansa
Guadagnare di più ma mantenendo meno quote o incassare di meno ma pesando di più? È il dilemma di questi giorni del ministero dell’Economia - e dell’attuale governo guidato da Mario Draghi - sul futuro di Ita Airways. Martedì 23 agosto gli advisor del Mef, azionista unico della compagnia tricolore, hanno aperto le buste con le nuove offerte vincolanti di Msc-Lufthansa e del fondo Usa Certares e oggi è atteso un primo vertice al dicastero per fare il punto sulla privatizzazione dopo un primo briefing anche a Palazzo Chigi.

La offerte di Certares e Msc-Lufthansa
Tra le due proposte - spiegano al «Corriere» fonti ministeriali - c’è una differenza economica di 210 milioni: entrambe le cordate attribuiscono a Ita un enterprise value di circa 950 milioni. Ma se Msc e Lufthansa vogliono rilevare l’80% (di cui il 60% per la famiglia Aponte e il 20% per i tedeschi), Certares si è detto disponibile a ridurre la sua quota al 55-57%, lasciando l’altra parte allo Stato italiano. Secondo gli addetti ai lavori l’opzione Msc-Lufthansa costituisce una privatizzazione, quella Certares sarebbe più una co-gestione. Questo ultimo aspetto è confermato dal fatto che il fondo Usa consentirebbe al Mef di scegliere il presidente, ma non è chiaro se con funzioni esecutive o in un ruolo di rappresentanza, mentre tutti i poteri li avrebbe l’ad. Il dicastero, nel caso di vittoria di Certares, avrebbe voce in capitolo anche nelle decisioni strategiche del vettore. Msc e Lufthansa, proseguono le fonti ministeriali, nell’offerta ribadiscono l’indisponibilità a cedere la libertà imprenditoriale al Tesoro e giudicano il loro piano industriale come molto ambizioso e che può funzionare solo con una gestione “apolitica”.

Margini per una negoziazione
Ma la novità - apprende il «Corriere» - è il premio sul 20% del Mef che verrebbe riconosciuto allo Stato al momento della dismissione pubblica se si raggiungono risultati economici migliori del business plan. A quel punto, è la stima, le casse pubbliche otterrebbero circa 100 milioni in più da Msc e Lufthansa, portando così il differenziale economico tra le offerte delle due cordate a 310 milioni. I colossi dei mari e dei cieli prevedono anche tempi certi di uscita del Tesoro nell’ambito del put & call che dovrebbe scattare non meno di due anni prima della cessione della maggioranza. Il terzo giro di offerte vincolanti, segnalano fonti del Mef, non ha portato il miglioramento che ci si aspettava né sul fronte finanziario né su quello dei diritti per l’azionista pubblico. Resta da capire se le due proposte lasciano margini a una eventuale negoziazione in esclusiva o sono quelle definitive. Nell’ultimo caso, una volta individuata la cordata il Tesoro può procedere con l’accordo preliminare di vendita. Nel primo caso i tempi si allungherebbero andando a sovrapporsi con la fine della campagna elettorale. La privatizzazione di Ita ora è un tema politico, proseguono le fonti ministeriali, dal momento che si tratta di vedere se il premier Draghi deciderà di tirare dritto e arrivare a firmare il preliminare tra tre settimane. Preliminare - come anticipato dal Corriere - che verrebbe blindato da una penale di recesso nel caso il prossimo governo dovesse bloccare in autunno la vendita alla cordata scelta. La cifra, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe anche arrivare a 170-190 milioni che lo Stato dovrebbe sborsare per non privatizzare Ita.

 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Mi trovi assolutamente d'accordo Seaking.
Tuttavia vorrei porre l'accento sul fatto che l'azienda sia andata nella direzione opposta a quella che annunciava, quando sosteneva, che avrebbe fatto il paiolo ai sindacati e al loro potere, ma non mi stupisce, giacchè, come sostenevo qualche mese fa, era evidente che il sindacato sarebbe stato per l'azienda il migliore alleato.
Peccato, un'occasione persa.
Tuttavia questa rimane la versione, tutta da dimostrare e mi auguro che se querelato possa farlo, di Daniele Martini.
Tu dici che l'azienda "e' andata nella direzione opposta...", ovvero dai per buono che quanto scritto sia vero; domanda quindi, ne hai contezza anche te?
 

magick

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A quanto pare, si parla di una penale vicina ai 200 M€ per blindare l'accordo.

Ho paura che una certa politica accetterebbe di pagare la penale pur di bloccare la vendita...
 

Farfallina

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Che qualcuno si aspetti che lo Stato italiano paghi una penale, quando non ha incassato indietro nessuno dei prestiti "ponte" e' stucchevole...
La penale sarebbe sulla privatizzazione di ITA Airways che è di sua proprietà. Un po' come avvenne a suo tempo con KLM che accortasi della fregatura che gli voleva dare la politica italiana è scappata a gambe levate pagando una corposa penale pur di non rimare invischiata con il governo italiano salvo poi finire controllata dal governo francese.
 
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romaneeconti

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La penale sarebbe sulla privatizzazione di ITA Airways che è di sua proprietà. Un po' come avvenne a suo tempo con KLM che accortasi della fregatura che gli voleva dare la politica italiana è scappata a gambe levate pagando una corposa penale pur di non rimare invischiata con il governo italiano salvo poi finire controllata dal governo francese.
ma Sphor non e' mica fesso...e nel settore e' capace di muoversi un po' meglio dei nostri politici...l'Italia e ITA probabile che se non si concretizza la privatizzazione molto presto potrebbe restare col cerino in mano stavolta senza piu' riaccenderlo come in passato a forza di porcate.
 

atlantique

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Tu dici che l'azienda "e' andata nella direzione opposta...", ovvero dai per buono che quanto scritto sia vero; domanda quindi, ne hai contezza anche te?
Assolutamente sì.
Se vuoi qualche altra fonte che sia "pubblica" eccole


 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
La penale sarebbe sulla privatizzazione di ITA Airways che è di sua proprietà. Un po' come avvenne a suo tempo con KLM che accortasi della fregatura che gli voleva dare la politica italiana è scappata a gambe levate pagando una corposa penale pur di non rimare invischiata con il governo italiano salvo poi finire controllata dal governo francese.
no aspetta, in quel caso la penale era appunto a carico di KL per la mancata finalizzazione della fusione, qui sarebbe a garanzia del potenziale acquirente se dovesse restare fregato dal nostro "governo".
Quanto al destino di KL, diciamo che il matrimonio con AF non e' riuscito, ma non era facile fare le cose "in comunione dei beni"; qui o fai come LH , ovvero Airline-Risiko, oppure tiri su una Holding alla IAG. Le fusioni alla pari nella litigiosa Europa non funzionano granche'.
 
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Farfallina

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no aspetta, in quel caso la penale era appunto a carico di KL per la mancata finalizzazione della fusione, qui sarebbe a garanzia del potenziale acquirente se dovesse restare fregato dal nostro "governo".
Quanto al destino di KL, diciamo che il matrimonio con AF non e' riuscito, ma non era facile fare le cose "in comunione dei beni"; qui o fai come LH , ovvero Airline-Risiko, oppure tiri su una Holding alla IAG. Le fusioni alla pari nella litigiosa Europa non funzionano granche'.
Anche in quel caso la penale era a garanzia del merger, che poi gli olandesi abbiano preferito scappare a gambe levate e finire per consegnarsi ai francesi (forse gli è andata pure peggio alla fine) è solo l'altro lato della medaglia. In teoria uno dei metodi che avrebbe la Meloni per far saltare l'accordo sarebbe creare condizioni ostili al compratore costringendolo a gettare la spugna, in quel caso probabilmente la pensale sarebbe dovuta al Governo italiano.
 

East End Ave

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Anche in quel caso la penale era a garanzia del merger, che poi gli olandesi abbiano preferito scappare a gambe levate e finire per consegnarsi ai francesi (forse gli è andata pure peggio alla fine) è solo l'altro lato della medaglia. In teoria uno dei metodi che avrebbe la Meloni per far saltare l'accordo sarebbe creare condizioni ostili al compratore costringendolo a gettare la spugna, in quel caso probabilmente la pensale sarebbe dovuta al Governo italiano.
Non credo; nessuno, dico, NESSUNO, metterebbe un penny su AZ senza adeguate garanzie ormai, dal momento che la querelle AZ e' protagonista assoluta delle comiche aeronautiche (non la componente tecnica e professionale, ovviamente).
E l'unica garanzia non sono ne' le parole ne' i MOU, ma una convocazione al MEF per consegnare al compratore le chiavi.
Siamo al "dare chiavi vedere moneta", per le prese in giro non c'e' piu' spazio.
 

TapiroVolante

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Non credo; nessuno, dico, NESSUNO, metterebbe un penny su AZ senza adeguate garanzie ormai, dal momento che la querelle AZ e' protagonista assoluta delle comiche aeronautiche (non la componente tecnica e professionale, ovviamente).
E l'unica garanzia non sono ne' le parole ne' i MOU, ma una convocazione al MEF per consegnare al compratore le chiavi.
Siamo al "dare chiavi vedere moneta", per le prese in giro non c'e' piu' spazio.
A mio modestissimo parere poi c'è anche un altro fatto da non trascurare: senza il suo amato Mario a fare da paracadute, Ursula ci metterà pochissimo a ritirare fuori la sua frusta per scarnificare l'Italia (soprattutto se la nazione stivalata fosse guidata da un governo... beh, non propriamente graditissimo a Berl... acc, no, scusate, a Bruxelles), basta darle una plausibile motivazione... ed un eventuale voltafaccia su AZ sarebbe molto più che una "plausibile motivazione".
Peraltro il buon Mariolone ha la credibilità, il carisma e, perché no, anche le... sfere per potersi permettere una mossa definitiva a fil di sirena, se mi passate la metafora cestistica, senza del resto perdere consenso elettorale, visto che lui non si candida.
E poi, last but not least, a QUALSIASI governo prossimo futuro, di qualunque "nazione, tribù, popolo e lingua" per usar parole da Apocalisse, farebbe estremamente comodo trovarsi di fronte un "fatto compiuto" che non porta via consenso ma toglie le castagne dal fuoco; così il prossimo (o la prossima?) Premier potrebbe seguire le immortali parole dell'inarrivabile Faber "si costerna, s'indigna, s'impegna, poi getta la spugna con gran dignità".
 

belumosi

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Credo che queste dichiarazioni renderanno quasi impossibile una serena prosecuzione della vendita.

ITA. Fabio Rampelli (FdI): "Governo di servi sciocchi, esposto alla Procura della Repubblica"
Diversi gli "elementi da rinegoziare" nella questione del vettore aereo


Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (FdI) dichiara in un comunicato-stampa che: "Altro che 'migliori', questo è il Governo degli arroganti, forse sarebbe meglio definirlo dei 'servi sciocchi'. Non si spiega altrimenti l’insistenza con la quale Mario Draghi e Francesco Giavazzi (consigliere del premier, NdR), dopo aver smantellato Alitalia ed averla deprivata di ogni ambizione di rilancio competitivo, quasi a voler fare un favore ai nuovi acquirenti, pretendono di consegnare il trasporto aereo della settima potenza più industrializzata del pianeta e la prima meta da visitare nelle ambizioni del mondo intero, a Lufthansa. Perché non può essere l’Italia a trasformare questo mercato in ricchezza? Cosa c’è dietro? Perché Draghi insiste e vuole fuoriuscire dal perimetro degli affari correnti per impedire al prossimo Governo anche soltanto di valutare una diversa e più conveniente possibilità per la nostra comunità? Le partnership commerciali, le quote azionarie, le tratte intercontinentali, la reciprocità degli accordi, la formazione al volo, la manutenzione sono elementi da rinegoziare. Non si tenti inoltre di ricattare la politica ed i futuri vincitori delle elezioni con l'ipoteca 'tafazziana' della penale. Un Governo che mette una penale allo Stato di cui è espressione per evitare che il 26 settembre si rivedano là proprie decisioni andrebbe processato per alto tradimento. Se Draghi vuole uscire di scena lasciando un ricordo dignitoso del suo operato si fermi prima, altrimenti ne risponderà davanti alla giustizia insieme ai ministri ed ai dirigenti che sottoscriveranno atti illegittimi.

Faccio appello al capo dello Stato Sergio Mattarella affinché prescriva al presidente del Consiglio pro-tempore di attenersi alla gestione ordinaria dello Stato. Se voleva continuare a prendere decisioni così importanti non doveva dimettersi, averlo fatto lo ha liberato da questa incombenza. Il trasporto aereo è questione strategica ed ITA non è la società di monopattini del figliastro di Altavilla cui è stato affidato il servizio catering. Appartiene ai cittadini. Se il Governo non si fermerà chiederemo l’intervento della sua Procura della Repubblica".

 

BrunoFLR

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Lho scorso velocemente, poi quando ho visto lodati i nomi del dott. Ugo e dell'ing. Gaetano ancor più velocemente l'ho chiuso.

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East End Ave

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Credo che queste dichiarazioni renderanno quasi impossibile una serena prosecuzione della vendita.

ITA. Fabio Rampelli (FdI): "Governo di servi sciocchi, esposto alla Procura della Repubblica"
Diversi gli "elementi da rinegoziare" nella questione del vettore aereo


Il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli (FdI) dichiara in un comunicato-stampa che: "Altro che 'migliori', questo è il Governo degli arroganti, forse sarebbe meglio definirlo dei 'servi sciocchi'. Non si spiega altrimenti l’insistenza con la quale Mario Draghi e Francesco Giavazzi (consigliere del premier, NdR), dopo aver smantellato Alitalia ed averla deprivata di ogni ambizione di rilancio competitivo, quasi a voler fare un favore ai nuovi acquirenti, pretendono di consegnare il trasporto aereo della settima potenza più industrializzata del pianeta e la prima meta da visitare nelle ambizioni del mondo intero, a Lufthansa. Perché non può essere l’Italia a trasformare questo mercato in ricchezza? Cosa c’è dietro? Perché Draghi insiste e vuole fuoriuscire dal perimetro degli affari correnti per impedire al prossimo Governo anche soltanto di valutare una diversa e più conveniente possibilità per la nostra comunità? Le partnership commerciali, le quote azionarie, le tratte intercontinentali, la reciprocità degli accordi, la formazione al volo, la manutenzione sono elementi da rinegoziare. Non si tenti inoltre di ricattare la politica ed i futuri vincitori delle elezioni con l'ipoteca 'tafazziana' della penale. Un Governo che mette una penale allo Stato di cui è espressione per evitare che il 26 settembre si rivedano là proprie decisioni andrebbe processato per alto tradimento. Se Draghi vuole uscire di scena lasciando un ricordo dignitoso del suo operato si fermi prima, altrimenti ne risponderà davanti alla giustizia insieme ai ministri ed ai dirigenti che sottoscriveranno atti illegittimi.

Faccio appello al capo dello Stato Sergio Mattarella affinché prescriva al presidente del Consiglio pro-tempore di attenersi alla gestione ordinaria dello Stato. Se voleva continuare a prendere decisioni così importanti non doveva dimettersi, averlo fatto lo ha liberato da questa incombenza. Il trasporto aereo è questione strategica ed ITA non è la società di monopattini del figliastro di Altavilla cui è stato affidato il servizio catering. Appartiene ai cittadini. Se il Governo non si fermerà chiederemo l’intervento della sua Procura della Repubblica".

Direi anche io che la partita si chiude qui; una via d’uscita l’orgoglio dello spessore globale di Draghi , che a farsi ammanettare da un Rampelli qualunque non ce lo vedo.
Ma le firme necessarie non son solo le sue…
 
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