News Flotta ITA Airways


limoncello 74

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avrei una domanda ,ma a220 , in caso di nebbia e come il canadair che non puo operare su certe limite di visibilita?
 

EI-MAW

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avrei una domanda ,ma a220 , in caso di nebbia e come il canadair che non puo operare su certe limite di visibilita?
Al momento, come tutte le macchine nuove in flotta, ha limiti più stringenti. Successivamente avrà limiti più bassi, non so di preciso. Anche il 350 inizialmente su bassa visibilità e etops era penalizzato rispetto al 330.
 

EI-MAW

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[OT]
Mi pare di aver letto recentemente che tu eri in CYL, giusto?
Cioè, tu sei passato dal regionale al lungo raggio e non hai aperto nemmeno un thread per raccontarci qualcosa di questo salto mega-galattico?!
[/OT]
Eh che dovrei dire? Non penso interessi al grande pubblico è un piccolo ritorno alle origini, ho iniziato a volare da allievo sul lungo raggio e proprio sul 332 in ogni caso. CYL è stata una (per me felice) parentesi di soli 15 anni
 
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Matteoexfrequentflyer

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19 Maggio 2020
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Eh che dovrei dire? Non penso interessi al grande pubblico è un piccolo ritorno alle origini, ho iniziato a volare da allievo sul lungo raggio e proprio sul 332 in ogni caso. CYL è stata una (per me felice) parentesi di soli 15 anni
Interessa, interessa. Anche molto! Se hai voglia, racconta, molti leggeranno con piacere.
 

Paolì

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Eh che dovrei dire? Non penso interessi al grande pubblico è un piccolo ritorno alle origini, ho iniziato a volare da allievo sul lungo raggio e proprio sul 332 in ogni caso. CYL è stata una (per me felice) parentesi di soli 15 anni
Da quando sono sul forum credo che i tuoi post siano sempre stati per me i più interessanti, pieni di ispirazione su come un bravo assistente di volo debba essere (soprattutto sui regional che vengono sempre visti con spregio dalla media). E ora che faccio il tuo stesso mestiere ho sempre cercato di mantenere la passione e la dedizione che ci metti tu, quindi forza!
 

EI-MAW

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Da quando sono sul forum credo che i tuoi post siano sempre stati per me i più interessanti, pieni di ispirazione su come un bravo assistente di volo debba essere (soprattutto sui regional che vengono sempre visti con spregio dalla media). E ora che faccio il tuo stesso mestiere ho sempre cercato di mantenere la passione e la dedizione che ci metti tu, quindi forza!
Grazie del bel messaggio, davvero, mi lusinga. Non voglio alimentare un argomento OT qui, anche perché si finisce inevitabilmente a parlare di cose personali, sensazioni o punti di vista.
Innanzitutto condivido con te questa cosa che il regional è in larga parte schifato, quando in verità è una bella scuola di vita in questo lavoro. Ricordo che lavoravi su ATR e immagino cosa ti avranno detto. Ancora oggi qualche collega mi dice “eh ora sei sull’aereo grande, sei contento?”, come se fosse scontato che prima non lo fossi o che comunque il LR è il goal finale di chi fa questo mestiere. È in verità pieno di colleghi che preferiscono il medio (io compreso, per ora) per i più disparati motivi. Ma il mondo è bello perché vario, ci sono lungoraggisti che stanno rivalutando il medio e medioraggisti (magari pendolari) che preferiscono il lungo al tran tran di prima.
Personalmente, col passaggio in ITA c’è stato uno “zompo” non da poco, ma sarebbe stato uguale se avessi cambiato per qualsiasi altra compagnia no? Dal punto di vista commerciale tutto si impara e si fa, basta un po’ di pratica. Ci sono, invece, delle dinamiche sia professionali, sia umane che devo imparare a gestire, ma anche questo arriverà col tempo. La verità è che la ricetta per un buon volo, soprattutto di lungo raggio, è avere o essere parte di un buon equipaggio e qui ci vuole solo tanto culo, perché è l’ufficio turni che mette insieme le persone. Lo si capisce già al briefing se il clima sarà più o meno impegnativo. Ovviamente, più le persone si trovano subito a loro agio e amalgamate, più si lavorerà in serenità, tranquillità e il tutto si riflette poi sull’esperienza vissuta dal pax.
Esempio pratico: ora sono in equipaggio con dei colleghi davvero bravi, nel senso che ognuno apporta la propria professionalità, rispettando quella altrui, tutti lavorano con la giusta pro attività e autonomia, coordinandosi con gli altri e supportandosi a vicenda. Come ogni volo, qualcosa non funziona, il crew è lì anche per questo e fare il possibile: risultato, ai nastri bagagli una pax mi ha fermato per ringraziarmi del volo e complimentandosi per tutto l’equipaggio, “thank you for caring about me throughout the flight, great staff” e una giovane mamma con un pupo di 6 mesi ha voluto fare la foto con tutti noi come ricordo. Sono cose che ti levano la stanchezza di dosso e fanno un sacco piacere, ma riescono perché si è creato il giusto mix di cose. E come si crea un mix buono, a volte si può creare nel male e si fa il doppio della fatica a lavorare e a tener bada umori e malumori per portar a casa il risultato. Come mi disse un collega “la miglior capacità di un responsabile a bordo del lungo è saper spegnere i colleghi quando è il caso”. Non posso dire che avesse torto.
Detto ciò, chiuso OT