Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Comunque sia, alla fine aveva ragione Altavilla a volere fortemente l'accordo con i tedeschi.
Ha pagato il braccio di ferro perdendo il suo sponsor politico. Aveva ragione ma non aveva più Draghi. Alla luce di ciò dubito che LH non porti un suo AD. Fra l'altro la cosa sarebbe giustificata sia dall'ingresso in ITA come partner industriale che dai risultati. Nonché ne dicano sulla stampa.
 
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romaneeconti

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21 Marzo 2021
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Secondo me nella tua continua vena polemica antistress non hai mica compreso il messaggio né hai fatto mente locale sulla vicenda narrata.
ma no, mi riferivo alle continue veline sulla puntualita'. La storia di Altavilla e dei pubbliredazionali e' altra questione e non entro nella discussione non avendo ne competenza ne elementi a suffragio di quanto scrivevi circa questi pubbliredazionali.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
Comunque sia, alla fine aveva ragione Altavilla a volere fortemente l'accordo con i tedeschi.
Non gradisco il personaggio ne' i modi, ma la direzione (nel marasma del caos gestionale politico italico) era probabilmente quella giusta; anzi, adesso solo col 40% e' ancora a rischio, mentre con l'80% gliel'avevi mollata, i soldi erano in parte (!) rientrati e il sipario finalmente chiuso sul ventennale teatrino.
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Ha pagato il braccio di ferro perdendo il suo sponsor politico. Aveva ragione ma non aveva più Draghi. Alla luce di ciò dubito che LH non porti un suo AD. Fra l'altro la cosa sarebbe giustificata sia dall'ingresso in ITA come partner industriale che dai risultati. Nonché ne dicano sulla stampa.
Lazzerini sembra essere un discreto Gattopardo……magari, in una fase iniziale, la Poltrona potrebbe anche mantenerla, anche per evitare l’impressione di una colonizzazione.
 

herry92

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3 Aprile 2016
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Ita Airways, dagli acquisti congiunti allo sviluppo di Fiumicino: ecco la «cura» Lufthansa
di Leonard Berberi05 gen 2023

Ita Airways, dagli acquisti congiunti allo sviluppo di Fiumicino: ecco la «cura» Lufthansa
Lo chiamano il «metodo Lufthansa», è stato utilizzato tre volte, dovrebbe essere applicato anche a Ita Airways e prevede due parti. Nella prima il colosso tedesco entra con una quota minoritaria in azienda, sfrutta le sinergie industriali e la porta al pareggio. Nella seconda parte i «risanatori» arrivano al 100%, procedono con l’espansione e a far registrare i primi profitti.

I primi nove mesi
Il suo «metodo» Lufthansa l’ha sperimentato in Svizzera, Austria e Belgio. Nel 2005 il gruppo è entrato in Swiss (nata sulle ceneri di Swissair) con l’11%, per poi arrivare al take over due anni dopo. Nel 2008 ha preso il 45% di Brussels Airlines (ex Sabena) e dall’altro il 41,6% di Austrian Airlines, salendo poi al 95-100%. Questi vettori sono tornati a fare profitti e oggi — tenendo conto del Covid e della guerra in Ucraina — vanno persino meglio dell’aviolinea principale e della low cost Eurowings. Brussels da gennaio a settembre 2022 ha perso «solo» 37 milioni di euro, Austrian Airlines è in attivo per 4 milioni, Swiss ha chiuso con 278 milioni di Ebit positivo.



L’ingresso
Sul dossier Ita si ipotizza per Lufthansa un ingresso con aumento di capitale fino al 40%, opzionando l’altro 60% e lasciando il quartier generale a Roma. Il tutto — spiegano al Corriere fonti governative — seguendo gli obiettivi fissati dal gruppo e le linee strategiche del dpcm: lo sviluppo delle rotte, il potenziamento degli hub italiani e i livelli occupazionali, come le 1.200 persone da assumere quest’anno.

Le iniziative
Lufthansa vuole mettere a disposizione di Ita la sua centrale acquisti per avere sconti sul carburante (50-100 milioni di risparmi all’anno), sulla manutenzione, sull’handling all’estero. E, in parallelo, prevede di inserire i voli della compagnia italiana nell’interfaccia del gruppo: una mossa che da sola può aumentare i ricavi di Ita di 150-200 milioni grazie alla rete di commercializzazione e a un algoritmo di revenue management sviluppato in casa.


Il network
I tedeschi puntano a rendere Roma Fiumicino il quinto hub del gruppo, come confermato dall’ad Carsten Spohr alCorriere. È la «porta» migliore per arrivare in Sudamerica, Africa, una parte dell’Asia, e ha margini di crescita, a differenza di Francoforte e Monaco che sono intasati. L’obiettivo è aprire con Ita nuovi mercati e attrarre ulteriori clienti sulle rotte già consolidate. Con il vantaggio che l’Italia ha anche un grande mercato interno.


Air France e Delta
Le fonti governative sottolineano l’ok dei sindacati di fronte all’opzione Lufthansa, ma non nascondono le loro preoccupazioni per i tentativi di «depistaggio» della trattativa. Sul fronte opposto ai tedeschi da Air France arriva un no comment sull’iter di privatizzazione, mentre una portavoce di Delta Air Lines dice al Corriere che il vettore «monitora attentamente il dossier» anche alla luce dei recenti sviluppi.

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leerit

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A solo un mese dall’inizio del collegamento la compagnia aerea italiana ITA Airways ha deciso di aumentare le frequenze dei voli tra l’Italia e l’India a partire dal prossimo marzo 2023.

Il volo tra Roma e Delhi sarà quindi incrementato da 3 a 4 voli settimanali, la nuova frequenza sarà ogni domenica con ritorno il lunedì.
I voli oggi sono disponibili il lunedì , mercoledì , sabato dal 3 dicembre 2022 scorso.
La rotta viene operata con aeromobili Airbus 330/200 con tre classi : business class , premium economy e economica.

I risultati di traffico sono stati immediatamente importanti , come ha detto direttamente a Italiavola l’AD di Ita Airways Fabio Lazzerini. Dopo il primo volo in overbooking , ora i load factor sono tra l’85% e il 90% con tariffe del 58% superiori a quelle che Alitalia aveva nel 2019. In un paio di battute a detto “il volo va meravigliosamente bene”.

Lo stesso Lazzerini ci dice che il cargo in stiva va molto bene e ora compensa il volo cargo su Mumbai che ITA Airways operava con B777-243ER preighter di AlisCargo , operato settimanalmente fino a che la compagnia cargo italiana aveva in flotta gli aerei.

 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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A solo un mese dall’inizio del collegamento la compagnia aerea italiana ITA Airways ha deciso di aumentare le frequenze dei voli tra l’Italia e l’India a partire dal prossimo marzo 2023.

Il volo tra Roma e Delhi sarà quindi incrementato da 3 a 4 voli settimanali, la nuova frequenza sarà ogni domenica con ritorno il lunedì.
I voli oggi sono disponibili il lunedì , mercoledì , sabato dal 3 dicembre 2022 scorso.
La rotta viene operata con aeromobili Airbus 330/200 con tre classi : business class , premium economy e economica.

I risultati di traffico sono stati immediatamente importanti , come ha detto direttamente a Italiavola l’AD di Ita Airways Fabio Lazzerini. Dopo il primo volo in overbooking , ora i load factor sono tra l’85% e il 90% con tariffe del 58% superiori a quelle che Alitalia aveva nel 2019. In un paio di battute a detto “il volo va meravigliosamente bene”.

Lo stesso Lazzerini ci dice che il cargo in stiva va molto bene e ora compensa il volo cargo su Mumbai che ITA Airways operava con B777-243ER preighter di AlisCargo , operato settimanalmente fino a che la compagnia cargo italiana aveva in flotta gli aerei.

Quando parla del prezzo delle tariffe omette di dire che tutte le tariffe sono alle stesse per via dei supplementi carburante. In un paio di battute, dimenticando il blogger una h bisogna capire se il meravigliosamente bene sta portando utili oppure no perché essere riusciti a bruciare oltre 1 miliardo di valore della compagnia in un anno mentre passavano il tempo a litigare e a pagare investigatori privati non era riuscito a nessuno dei predecessori.
 
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Paolo_61

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Quando parla del prezzo delle tariffe omette di dire che tutte le tariffe sono alle stesse per via dei supplementi carburante. In un paio di battute, dimenticando il blogger una h bisogna capire se il meravigliosamente bene sta portando utili oppure no perché essere riusciti a bruciare oltre 1 miliardo di valore della compagnia in un anno mentre passavano il tempo a litigare e a pagare investigatori privati non era riuscito a nessuno dei predecessori.
Se aumentano le frequenza c'è da sperare che non lo facciano su un volo in perdita.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Se aumentano le frequenza c'è da sperare che non lo facciano su un volo in perdita.
Lo spero, ma l'AD cita LF e prezzi dei biglietti e poi fa una battuta il che mi fa venire il dubbio che la rotta sia in utile. Come riguardo i ricavi che vanno meglio del piano (grazie ai prezzi aumentati per il caro carburante) mentre i costi li cita al netto del caro carburante. Perché io nel caso avrei puntato sul fatto che la rotta è in utile, ma ho paura che non lo sia.
 

AZ680

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"n un paio di battute a detto “il volo va meravigliosamente bene”. ..... Dio mio .. l'italiano questo sconosciuto ... ovviamente mi riferisco all'articolo alla fonte della citazione
 

maxdan2008

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[da IlSole24Ore]
Ita, altri dieci giorni per Lufthansa: ultimi ritocchi su quota e cash
Tra il 18 e il 19 gennaio attesa la formalizzazione dell’interesse dei tedeschi
Riconvocati anche Msc, Certares e Indigo ma solo la compagnia è in data room

Giorgio Pogliotti

Giornate di attesa per la vendita di Ita Airways: l’offerta da parte di Lufthansa dovrebbe arrivare nell’arco di una decina di giorni, tra il 18 e il 19 gennaio. Secondo i rumors il gruppo tedesco potrebbe investire una cifra compresa tra i 200 e i 240 milioni per acquisire in una prima fase una quota di minoranza - l’ipotesi è tra il 35 e il 40% -, con l’opzione di acquisto della quota restante posseduta dal Mef da esercitare in un secondo momento.

La procedura è formalmente aperta anche agli altri soggetti che avevano manifestato interesse (Msc, Certares, Indigo Partners), ma ad oggi solo Lufthansa ha avuto accesso alla data room. Solo dopo l’invio della proposta d’acquisto potrà partire la trattativa diretta in esclusiva con Lufthansa per definire il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita, che secondo quanto stabilito dal Dpcm del 22 dicembre (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio) dovrà riservare una particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio.

La trattativa servirà anche a definire l’accordo tra azionisti con un «preminente coinvolgimento nella gestione» da parte della compagnia acquirente per garantire il conseguimento degli obiettivi del piano industriale. Si dovranno prevedere meccanismi di presidio da parte del ministero dell’Economia sulle decisioni rilevanti per garantire il perseguimento degli obiettivi di sviluppo e potenziamento di Ita, insieme a poteri di controllo sulla gestione, e il diritto di gradimento del Mef sui nuovi azionisti. Dovranno anche essere definite le clausole di opzione per la successiva cessione della partecipazione residua detenuta dal Mef, oltre al contratto che disciplina l’operazione di acquisto o sottoscrizione. Nel nuovo gruppo i tedeschi prevedono di affidare un ruolo di primo piano a Joerg Ebehart, l’head of strategy di Lufthansa, ex presidente e Ceo di Air Dolomiti, che nelle scorse settimane ha presieduto alle expert session durante la due diligence nella sede di Ita a Fiumicino. Una volta raggiunta l’intesa, tuttavia, per il closing servirà prima il parere dell’Antitrust Ue, dunque passeranno altri 3-4 mesi.

Secondo alcune indiscrezioni a fine dicembre Ita Airways aveva in cassa circa 530 milioni grazie all’iniezione di 400 milioni autorizzati dalla Commissione Ue. Sarà possibile un’ultima iniezione di risorse pubbliche, nell’ordine di 250 milioni entro marzo, dopodiché Ita Airways potrà contare solo sulle proprie forze. È dunque indispensabile che si completi il processo di integrazione con un vettore più grande, anche per far fronte all’ambizioso piano di sviluppo che prevede l’ingresso di 39 velivoli di nuova generazione nell’arco di quest’anno, per potenziare i collegamenti soprattutto nel più redditizio mercato del lugo raggio ed effettuare 1.200 assunzioni - in aggiunta all’attuale organico di 3.600 dipendenti - necessarie per far viaggiare la nuova flotta.
Il prezzo di acquisto della partecipazione proposto da Lufthansa dovrà tener conto del valore del patrimonio netto di Ita - risultante dal bilancio, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura d’esercizio - e l’ingresso in Ita potrà avvenire sotto forma di aumenti di capitale. Con l’acquisizione di Ita che sembra ricalcare operazioni analoghe condotte in precedenza da Lufthansa verrebbe rafforzato il network con Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti.

La compagnia presieduta da Antonino Turicchi, con l’ad Fabio Lazzerini nel 2022 ha trasportato oltre 10 milioni passeggeri a livello globale, con il 99% di regolarità sulle intere operazioni ed una media di oltre l’82% nella puntualità che a dicembre a raggiunto l’87%, nonostante le criticità provocate da un settore aeroportuale in affanno. La quota di mercato di Ita Airways sui voli nazionali, in termini di passeggeri trasportati, è salita progressivamente di 8 punti percentuali tra marzo e settembre, con un picco del 22%. L’andamento del 2023 continua a seguire l’iter di crescita: ad oggi i passeggeri prenotati per volare nel periodo gennaio/marzo 2023 sono in crescita del 253% rispetto a quelli prenotati nello stesso periodo 2022. Quanto ai conti, nei primi 9 mesi del 2022 l’Ebitda è stato negativo per 290 milioni di euro, nel budget era previsto un risultato negativo per 190 milioni ma la compagnia ha dovuto farsi carico di un maggior costo del carburante per 200 milioni. Nel solo terzo trimestre l’Ebitda è risultato negativo per 20 milioni, effetto della gestione operativa positiva per 90 milioni e di un incrementoo di costi del carburante per 110 milioni.
 

Farfallina

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[da IlSole24Ore]
Ita, altri dieci giorni per Lufthansa: ultimi ritocchi su quota e cash
Tra il 18 e il 19 gennaio attesa la formalizzazione dell’interesse dei tedeschi
Riconvocati anche Msc, Certares e Indigo ma solo la compagnia è in data room

Giorgio Pogliotti

Giornate di attesa per la vendita di Ita Airways: l’offerta da parte di Lufthansa dovrebbe arrivare nell’arco di una decina di giorni, tra il 18 e il 19 gennaio. Secondo i rumors il gruppo tedesco potrebbe investire una cifra compresa tra i 200 e i 240 milioni per acquisire in una prima fase una quota di minoranza - l’ipotesi è tra il 35 e il 40% -, con l’opzione di acquisto della quota restante posseduta dal Mef da esercitare in un secondo momento.

La procedura è formalmente aperta anche agli altri soggetti che avevano manifestato interesse (Msc, Certares, Indigo Partners), ma ad oggi solo Lufthansa ha avuto accesso alla data room. Solo dopo l’invio della proposta d’acquisto potrà partire la trattativa diretta in esclusiva con Lufthansa per definire il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita, che secondo quanto stabilito dal Dpcm del 22 dicembre (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio) dovrà riservare una particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio.

La trattativa servirà anche a definire l’accordo tra azionisti con un «preminente coinvolgimento nella gestione» da parte della compagnia acquirente per garantire il conseguimento degli obiettivi del piano industriale. Si dovranno prevedere meccanismi di presidio da parte del ministero dell’Economia sulle decisioni rilevanti per garantire il perseguimento degli obiettivi di sviluppo e potenziamento di Ita, insieme a poteri di controllo sulla gestione, e il diritto di gradimento del Mef sui nuovi azionisti. Dovranno anche essere definite le clausole di opzione per la successiva cessione della partecipazione residua detenuta dal Mef, oltre al contratto che disciplina l’operazione di acquisto o sottoscrizione. Nel nuovo gruppo i tedeschi prevedono di affidare un ruolo di primo piano a Joerg Ebehart, l’head of strategy di Lufthansa, ex presidente e Ceo di Air Dolomiti, che nelle scorse settimane ha presieduto alle expert session durante la due diligence nella sede di Ita a Fiumicino. Una volta raggiunta l’intesa, tuttavia, per il closing servirà prima il parere dell’Antitrust Ue, dunque passeranno altri 3-4 mesi.

Secondo alcune indiscrezioni a fine dicembre Ita Airways aveva in cassa circa 530 milioni grazie all’iniezione di 400 milioni autorizzati dalla Commissione Ue. Sarà possibile un’ultima iniezione di risorse pubbliche, nell’ordine di 250 milioni entro marzo, dopodiché Ita Airways potrà contare solo sulle proprie forze. È dunque indispensabile che si completi il processo di integrazione con un vettore più grande, anche per far fronte all’ambizioso piano di sviluppo che prevede l’ingresso di 39 velivoli di nuova generazione nell’arco di quest’anno, per potenziare i collegamenti soprattutto nel più redditizio mercato del lugo raggio ed effettuare 1.200 assunzioni - in aggiunta all’attuale organico di 3.600 dipendenti - necessarie per far viaggiare la nuova flotta.
Il prezzo di acquisto della partecipazione proposto da Lufthansa dovrà tener conto del valore del patrimonio netto di Ita - risultante dal bilancio, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura d’esercizio - e l’ingresso in Ita potrà avvenire sotto forma di aumenti di capitale. Con l’acquisizione di Ita che sembra ricalcare operazioni analoghe condotte in precedenza da Lufthansa verrebbe rafforzato il network con Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti.

La compagnia presieduta da Antonino Turicchi, con l’ad Fabio Lazzerini nel 2022 ha trasportato oltre 10 milioni passeggeri a livello globale, con il 99% di regolarità sulle intere operazioni ed una media di oltre l’82% nella puntualità che a dicembre a raggiunto l’87%, nonostante le criticità provocate da un settore aeroportuale in affanno. La quota di mercato di Ita Airways sui voli nazionali, in termini di passeggeri trasportati, è salita progressivamente di 8 punti percentuali tra marzo e settembre, con un picco del 22%. L’andamento del 2023 continua a seguire l’iter di crescita: ad oggi i passeggeri prenotati per volare nel periodo gennaio/marzo 2023 sono in crescita del 253% rispetto a quelli prenotati nello stesso periodo 2022. Quanto ai conti, nei primi 9 mesi del 2022 l’Ebitda è stato negativo per 290 milioni di euro, nel budget era previsto un risultato negativo per 190 milioni ma la compagnia ha dovuto farsi carico di un maggior costo del carburante per 200 milioni. Nel solo terzo trimestre l’Ebitda è risultato negativo per 20 milioni, effetto della gestione operativa positiva per 90 milioni e di un incrementoo di costi del carburante per 110 milioni.
Insomma, l'aumento delle tariffe dovuto al caro carburante non copre il caro carburante, speriamo arrivi presto Ebehart.
 
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micheleforchini

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9 Gennaio 2010
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Oggettivamente, stando al decreto pubblicato in Gazzetta la vedo dura che Delta possa partecipare all'operazione, a meno che non acquisti una quota minoritaria. Ciò vorrebbe dire lasciare le cose come stanno e tradotto, vorrebbe dire buttare i soldi nel gabinetto. E a prescindere da tutto, con Certares avevano un rigore a porta vuota che hanno scelto di non calciare.
 
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