Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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leerit

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Il gruppo Lufthansa ha inviato al ministero dell’Economia la sua manifestazione di interesse per l’ingresso in Ita Airways, la compagnia tricolore che il 15 ottobre 2021 ha preso il posto di Alitalia, e si prepara ad avviare le trattative con Roma per arrivare — se tutto va bene — all’accordo preliminare e poi a quello definitivo. Lo conferma lo stesso gruppo in una nota.


La mossa
Il Tesoro — oggi azionista unico di Ita — ha ricevuto la proposta del gruppo tedesco poco prima della chiusura della data room (fissata alle 18), per l’acquisto di una quota del capitale pari al 40% in un primo momento, per poi salire — nei prossimi mesi — al 100%, anche se da Francoforte non si sbilanciano sui numeri. «Lufthansa sta cercando di acquisire una partecipazione nel vettore nazionale italiano Ita Airways», spiega la nota dell’agglomerato di vettori. «Inizialmente verrà definito l’acquisto di una quota di minoranza e saranno concordate opzioni per il successivo acquisto delle azioni rimanenti».



I punti di confronto
«Il gruppo Lufthansa ha presentato una lettera di intenti al ministero dell’Economia e delle finanze italiano», prosegue il comunicato. «Qualora entrambe le parti decidano di firmare il memorandum d’intesa, ulteriori negoziati e discussioni saranno condotti su base esclusiva. Gli ulteriori colloqui di approfondimento andranno quindi a concentrarsi principalmente sulle forme e modalità del possibile investimento azionario, sull’integrazione commerciale e operativa di Ita nel gruppo Lufthansa e sulle sinergie che ne deriveranno». Per arrivare alla firma dell’accordo quindi ci sarà bisogno di siglare prima un memorandum d’intesa, quindi un preliminare d’acquisto seguito da quello definitivo (dopo aver ottenuto i via libera dagli enti regolatori, a partire dall’Antitrust Ue) e contestualmente i patti parasociali che regolano i rapporti tra gli azionisti e il loro raggio di azione.


L’investimento
Il gruppo tedesco sottolinea inoltre che «nell’eventualità di un raggiungimento di un accordo contrattuale, l’effettiva attuazione sarà soggetta all’approvazione delle autorità competenti». «La volontà di integrare Ita Airways all’interno delle compagnie del gruppo (che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings e Air Dolomiti, ndr) risiede nel forte interscambio del Paese a livello globale — conclude la nota —, tramite viaggi d’affari e privati, nella sua forte economia orientata all’esportazione e nel suo essere uno dei luoghi turisticamente più attrattivi in Europa».


Lo stop di Air France
Non c’è il rilancio di Air France-Klm, la società rivale dei tedeschi, che poche ore prima ha fatto sapere che non invierà una sua offerta per l’aviolinea dopo aver informato il governo italiano. Del resto, come anticipato dal Corriere, il gruppo franco-olandese non aveva nemmeno voluto effettuare l’accesso alla data room di Ita. Stando a quanto spiegano le fonti governative dal quartier generale a Parigi avrebbero ricordato agli interlocutori italiani che anche durante le trattative, lo scorso autunno, tra il Mef e il fondo statunitense Certares, Air France-Klm ha sempre sottolineato di presentarsi «soltanto come potenziale partner commerciale» senza investire un centesimo di euro in Ita.


Un anno fa
Il passo ufficiale di Lufthansa arriva un anno dopo una mossa simile fatta dai tedeschi quella volta assieme al gigante marittimo Msc: nel gennaio 2022 la cordata aveva manifestato l’intenzione di rilevare l’80% di Ita Airways — lasciando il 20% allo Stato — per 1,4 miliardi di euro. L’allora governo Draghi aveva deciso di aprire una gara — come richiesto dalle regole Ue — pubblica e trasparente. Si erano presentati, oltre a Msc-Lufthansa, anche il fondo Usa Certares (con la collaborazione commerciale di Air France e Delta Air Lines) e l’altro fondo americano Indigo Partners (che possiede diverse low cost nel mondo, inclusa Wizz Air).


La scelta del 31 agosto
Dopo una lunga serie di tira e molla il 31 agosto 2022 il Tesoro — allora guidato da Daniele Franco — aveva scelto l’offerta di Certares che proponeva di acquistare il 50% più un’azione di Ita lasciando però al ministero di fatto la gestione operativa del vettore. Ma due mesi di trattative in esclusiva e il cambio del governo avevano portato a un nulla di fatto. Anche perché il nuovo capo del Mef, Giancarlo Giorgetti, non ha mai nascosto che Ita può avere un futuro soltanto con una solida partnership industriale. Ecco perché a novembre Lufthansa è entrata in data room, ma stavolta senza Msc che intanto si è sfilata.


Gli ultimi giorni
L’ultimo passaggio, tecnico, prima del 18 gennaio, è stato un nuovo dpcm per la privatizzazione di Ita Airways che, tra le altre cose, ha stabilito non soltanto che l’operazione poteva prevedere pure l’ingresso — con un aumento di capitale riservato — di un soggetto privato anche in minoranza, ma aveva anche fissato un paletto importante: chiunque si candidi a entrare in Ita deve essere un vettore europeo, tagliando di fatto un ruolo di primo piano per i fondi come, appunto, Certares. Il 6 gennaio la data room di Ita è stata riaperta con chiusura alle 18 del 18 gennaio.
lberberi@corriere.it

 

belumosi

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Con tutta la cautela del caso, ho l'impressione che stavolta siamo di fronte ad una trattativa portata avanti in modo serio, con poche chiacchiere e fatti che vanno concordemente nella direzione giusta. Se davvero arriverà un MOU in tempi brevi, le probabilità che la partita si chiuda nel modo migliore, diventeranno davvero alte.
 

belumosi

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Pur essendo stavolta ottimista sulla serietà della trattativa, concordo con te: il giorno in cui LH acquisirà il 100% di ITA potremo tutti festeggiare stile vittoria ai mondiali!
Secondo me il momento determinante sarà la firma del MOU, momento nel quale Meloni e Giorgetti ci metteranno la faccia.
Aggiungo che i tedeschi difficilmente lasceranno vie di fuga contrattuali al governo qualora LH mantenga gli impegni presi.
Più in generale, si ha l'impressione che la piccola ITA per la politica abbia un appeal inferiore rispetto ad AZ. E anche se dovesse finire in mano ai tedeschi, ma gestita in modo corretto, sarebbero in pochi a sperticarsi in nome dell'italianità della compagnia.
 

Seaking

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Più in generale, si ha l'impressione che la piccola ITA per la politica abbia un appeal inferiore rispetto ad AZ. E anche se dovesse finire in mano ai tedeschi, ma gestita in modo corretto, sarebbero in pochi a sperticarsi in nome dell'italianità della compagnia.
Come ho detto più volte, una volta sdoganato (da drio, cit.) il tabù del brand Alitalia (sostituendolo con ITA), si è eliminato l’ostacolo maggiore verso una cessione digeribile anche da parte dei più convinti patrioti.
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Per acquisire il 100% di Brussels impiego' oltre 6 anni.
Non e' proprio che "impiego' "; mi pare di ricordare che intanto vi fossero due anni di clausola prima di poter salire oltre il 45% e quindi esercitare la call option per il restante 55%. Inoltre quegli anni tra il 2011 e il 2016 sono stati abbastanza particolari, con una situazione geopolitica particolarmente complessa (serie attentati tra PAR e BRU) che investiva proprio uno dei mercati piu' consistenti di SN, l'Africa.
A seguito dell'orribile attacco a BRU del 2016, con SN in picchiata e perdite di oltre 5M pro-die, LH (all'epoca ancora quasi in linea con AF-KL in quanto a numeri) scelse di optare per l'acquisizione proprio per gestire al 100% la crisi ed evitare che il precedente investimento sfumasse, magari con un nuovo collasso di SN.
Insomma, questo 40% per ITA suona abbastanza similare; o adesso o mai piu'. E se i nostri burocrati e governanti avranno ancora un barlume di amor proprio (la Patria!) allora sara' bene che la lascino andare...
 
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belumosi

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Il MEF conferma l'assenza di altre offerte.

Comunicato Stampa N° 10 del 18/01/2023
Il Mef ha ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa. Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi.

 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Il MEF conferma l'assenza di altre offerte.

Comunicato Stampa N° 10 del 18/01/2023
Il Mef ha ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa. Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi.

Anzi che non c’è stato stavolta il teatrino della proroga della scadenza!
 
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romaneeconti

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Non c'e' dubbio...un successone!! Abbiamo tempo...calma e calma...i soldi non sono la cosa piu' importante, ci siamo tutti noi cittadini...
 

belumosi

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Non c'e' dubbio...un successone!! Abbiamo tempo...calma e calma...i soldi non sono la cosa piu' importante, ci siamo tutti noi cittadini...
Beh, no dai, ora un po' di ottimismo ci può stare. Tre mesi fa avevamo il vecchio governo che voleva tenere in caldo ITA per AF attraverso la cessione a Certares, con la prospettiva di una presenza rilevante dello stato ad oltranza.
Ora abbiamo un governo che sembra stia facendo quello che deve per cedere ITA a LH, opzione più rassicurante della precedente. Inizialmente con una quota di minoranza, ma in prospettiva al 100%.
Io ci vedo un deciso cambio di passo, pur senza nascondermi che l'affare non è ancora concluso.
Ma in questo momento le bordate alzo zero sulla questione ITA giustificabili fino a poco fa, mi sembrano un po' eccessive. Tanto più che il nuovo governo ha ha disfatto quanto fatto dal precedente, riportato ITA al tavolo, ed ha ottenuto un'offerta da LH. Il tutto in appena 3 mesi e senza caciara.
Un po' di credito secondo me se lo è guadagnato. Speriamo che non ci siano sorprese.
 

indaco1

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Se non si potra' sorvolare la Russia per un pezzo va a finire che a LH serve veramente FCO.

Quanto a LIN tra qualche mese sara' a 12 minuti da San Babila magari gli slot trovano il modo di usarli. Non per andare a FCO, pero'.
 

romaneeconti

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Beh, no dai, ora un po' di ottimismo ci può stare. Tre mesi fa avevamo il vecchio governo che voleva tenere in caldo ITA per AF attraverso la cessione a Certares, con la prospettiva di una presenza rilevante dello stato ad oltranza.
Ora abbiamo un governo che sembra stia facendo quello che deve per cedere ITA a LH, opzione più rassicurante della precedente. Inizialmente con una quota di minoranza, ma in prospettiva al 100%.
Io ci vedo un deciso cambio di passo, pur senza nascondermi che l'affare non è ancora concluso.
Ma in questo momento le bordate alzo zero sulla questione ITA giustificabili fino a poco fa, mi sembrano un po' eccessive. Tanto più che il nuovo governo ha ha disfatto quanto fatto dal precedente, riportato ITA al tavolo, ed ha ottenuto un'offerta da LH. Il tutto in appena 3 mesi e senza caciara.
Un po' di credito secondo me se lo è guadagnato. Speriamo che non ci siano sorprese.
Guarda belumosi, la mia proverbiale diffidenza al buon esito (e direi finalmente!) dell'operazione, sta proprio per il fatto che al Governo c'e' FDI (scrivo volutamente FDI e non CentroDX perche' conta come il due di coppe a briscola e spade), che in barba a quel che dice Giorgetti, vede invece la vendita di ITA come un pugno nello stomaco anche se fa finta di non volerlo dare a vedere....e io penso che in un qualunque momento della trattativa (tra qualche mese...) avverra' il proverbiale incidente di percorso con relativo aufwiedershen dei tedeschi...Spero di sbagliarmi ovviamente.
 
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belumosi

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Guarda belumosi, la mia proverbiale diffidenza al buon esito (e direi finalmente!) dell'operazione, sta proprio per il fatto che al Governo c'e' FDI (scrivo volutamente FDI e non CentroDX perche' conta come il due di coppe a briscola e spade), che in barba a quel che dice Giorgetti, vede invece la vendita di ITA come un pugno nello stomaco anche se fa finta di non volerlo dare a vedere....e io penso che in un qualunque momento della trattativa (tra qualche mese...) avverra' il proverbiale incidente di percorso con relativo aufwiedershen dei tedeschi...Spero di sbagliarmi ovviamente.
Se Meloni ha deciso di portare avanti il dossier, oltre alla convinzione personale è ragionevole supporre che abbia anche la copertura della maggioranza del proprio partito.
Giustissima comunque la prudenza.
 
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