Thread ITA Airways: LH presenta l’offerta per quota di minoranza


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East End Ave

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Sinceramente non credo che lo sciopero avverrà… LH aveva dato il tuo nulla osta all’aumento delle retribuzioni…quindi non credo di spaventeranno per uno sciopero di 4 ore per ora solo proclamato…
sei molto ottimista ma non so quanto memore delle vicende passate, dove eventi e dinamiche di questo tipo hanno a piu' riprese allontanato interessati, compratori e investitori. Se devo entrare coi miei soldi in un'azienda in fallimento laddove non ho neppure il 50,01% , trovandomi alle prese con queste dinamiche, beh. io ci penserei. Che poi i dipendenti AZ (o meglio , i sindacati...) trovano che anche questo sia il momento giusto per far casino, beh, qui siamo proprio alla follia; anziche' accendere un cero a San Luft e aspettare le firme mettono mine sul percorso, avanti cosi'!
 
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Farfallina

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Sinceramente non credo che lo sciopero avverrà… LH aveva dato il tuo nulla osta all’aumento delle retribuzioni…quindi non credo di spaventeranno per uno sciopero di 4 ore per ora solo proclamato…
Non ci sono state dichiarazioni di LH, sono voci riportate ai giornalisti dai sindacati. Guardacaso vogliono chiudere la partita prima dell'arrivo del management tedesco.
 
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Farfallina

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Io invece ci vedo comunque un disegno allo sfascio; anzi, sempre lo stesso disegno, fatto negli anni con la carta carbone...
La risposta della Premier a queste dinamiche dovrebbe essere chiara e sprezzante come sta facendo un po' con tutti i settori dove il suo partito non ha interessi (basta vedere come ha trattato il settore dell'edilizia tacciando italiani e imprese come un branco di ladri per la questione superbonus dove ci sono 40.000 imprese con il cappio al collo ma loro mica volano...) e dire chiaro e tondo che se facendo casino salta la trattativa con LH il giorno dopo ITA Airways viene messa in liquidazione in bonis e tutti a casa con ammortizzatori standard.
Speriamo che arrivino veramente i tedeschi perché poi la narrativa dei manager incapaci e senza esperienza diventa difficile da propinare insieme al solito "sono venuti a spolpare" che si sono presi nell'ordine KL, AF, EY e aveva già annusato DL scappando a gambe levate.
Vanno benissimo le rimostranze dei naviganti AZ ma ITA nasce dopo 3 fallimenti di AZ (è normale che si venga mal pagati ma avevano richieste X volte i posti disponibili e c'è la fila di ex AZ per essere riassunti anche se vengono descritte condizioni da inferno) e durante le trattative finali dell'ultima spiaggia (e dopo 610 milioni persi in 14 mesi con l'AD ora diventato un incapace dedito a buttare soldi per pittare gli aerei invece che baluardo contro quel cattivone del Presidente con brutte maniere imparate in FCA) vi pare il momento di andare a far casino? Vi pare che ITA Airways abbia superato la fase di start up e sia diventata sostenibile (non dico profittevole!)?
Perché non aspettare l'entrata di LH e trattare con il nuova management stra-competente invece che con un management in uscita, come è normale che sia? Perché i tedeschi l'aumento lo danno, ma ci mettono dentro un giro di vita che farà rimpiangere lo spiumatore.
 
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B77W

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Speriamo che arrivino veramente i tedeschi perché poi la narrativa dei manager incapaci e senza esperienza diventa difficile da propinare insieme al solito "sono venuti a spolpare" che si sono presi nell'ordine KL, AF, EY e aveva già annusato DL scappando a gambe levate.
Quella dei manager incapaci non è una narrativa, ma la realtà dei fatti. I naviganti vengono pagati (bene o male che sia) per fare i naviganti, non hanno proposto piani industriali né deciso quali rotte aprire né quali livello di servizio offrire né quale flotta preferire né quali contratti (capestri) stipulare. Sarebbe interessante invece chiedere a Mr "va tutto meravigliosamente bene" l'ammontare dei suoi emolumenti nel passaggio da Alitalia a ITA, tanto per vedere se il taglio imposto ai naviganti con la scusa dei tre fallimenti sia stato applicato pure all'entourage manageriale, come sarebbe auspicabile visti i risultati.
 

East End Ave

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La risposta della Premier a queste dinamiche dovrebbe essere chiara e sprezzante come sta facendo un po' con tutti i settori dove il suo partito non ha interessi (basta vedere come ha trattato il settore dell'edilizia tacciando italiani e imprese come un branco di ladri per la questione superbonus dove ci sono 40.000 imprese con il cappio al collo ma loro mica volano...) e dire chiaro e tondo che se facendo casino salta la trattativa con LH il giorno dopo ITA Airways viene messa in liquidazione in bonis e tutti a casa con ammortizzatori standard.
Speriamo che arrivino veramente i tedeschi perché poi la narrativa dei manager incapaci e senza esperienza diventa difficile da propinare insieme al solito "sono venuti a spolpare" che si sono presi nell'ordine KL, AF, EY e aveva già annusato DL scappando a gambe levate.
Vanno benissimo le rimostranze dei naviganti AZ ma ITA nasce dopo 3 fallimenti di AZ (è normale che si venga mal pagati ma avevano richieste X volte i posti disponibili e c'è la fila di ex AZ per essere riassunti anche se vengono descritte condizioni da inferno) e durante le trattative finali dell'ultima spiaggia (e dopo 610 milioni persi in 14 mesi con l'AD ora diventato un incapace dedito a buttare soldi per pittare gli aerei invece che baluardo contro quel cattivone del Presidente con brutte maniere imparate in FCA) vi pare il momento di andare a far casino? Vi pare che ITA Airways abbia superato la fase di start up e sia diventata sostenibile (non dico profittevole!)?
Perché non aspettare l'entrata di LH e trattare con il nuova management stra-competente invece che con un management in uscita, come è normale che sia? Perché i tedeschi l'aumento lo danno, ma ci mettono dentro un giro di vita che farà rimpiangere lo spiumatore.
Beh, adesso con la pretesa della medaglia al valor civile del management AZ l’hai decisamente fatta fuori, perdonami.
D’accordo con la critica al sindacato (e NON ai dipendenti per osmosi, sia chiaro) ma quella perdita che citi è mera, unica e insindacabile (!) responsabilità di chi decide.
 

Farfallina

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Beh, adesso con la pretesa della medaglia al valor civile del management AZ l’hai decisamente fatta fuori, perdonami.
D’accordo con la critica al sindacato (e NON ai dipendenti per osmosi, sia chiaro) ma quella perdita che citi è mera, unica e insindacabile (!) responsabilità di chi decide.
Dove leggi che assolvo l'AD? Anzi, io è dal primo giorno che sottolineo come il cambio del brand fosse buttare soldi a meno che non servisse per far capire che ITA sarebbe stata liquidata se non raddrizzata e ceduta. In ogni caso il re-paint poteva andare a rilento visto che fra l'altro pare intenzione di LH riprendere il marchio Alitalia per il futuro.
Quello che sottolineavo è che "Mr. Va tutto bene" e chi fa riferimento a lui era osannato per la sua contrapposizione con quello dai modi rudi ed ingenerosi con i dipendenti. Ecco, ora diventa un povero incapace anche lui come tutti quelli prima di lui dai tempi di Cempella. Sicuramente tutti incapaci come anche i partner industriali tutto approfittatori e incapaci ma il dubbio dopo aver bruciato KL, AF, EY e DL (che ha dato si supporto e consigli durante gli anni di trattative ma si è guardata bene da farsi incastrare) che ci sia qualcosa di più grave in AZ dovrebbe venire.
Ora che sono praticamente stati anticipati i nomi che ha in mente LH voglio vedere se riusciranno a portare avanti la solita narrativa.
 

atlantique

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Dove leggi che assolvo l'AD? Anzi, io è dal primo giorno che sottolineo come il cambio del brand fosse buttare soldi a meno che non servisse per far capire che ITA sarebbe stata liquidata se non raddrizzata e ceduta. In ogni caso il re-paint poteva andare a rilento visto che fra l'altro pare intenzione di LH riprendere il marchio Alitalia per il futuro.
Quello che sottolineavo è che "Mr. Va tutto bene" e chi fa riferimento a lui era osannato per la sua contrapposizione con quello dai modi rudi ed ingenerosi con i dipendenti. Ecco, ora diventa un povero incapace anche lui come tutti quelli prima di lui dai tempi di Cempella. Sicuramente tutti incapaci come anche i partner industriali tutto approfittatori e incapaci ma il dubbio dopo aver bruciato KL, AF, EY e DL (che ha dato si supporto e consigli durante gli anni di trattative ma si è guardata bene da farsi incastrare) che ci sia qualcosa di più grave in AZ dovrebbe venire.
Ora che sono praticamente stati anticipati i nomi che ha in mente LH voglio vedere se riusciranno a portare avanti la solita narrativa.
Visto il successo di EY in tutte le altre compagnie da loro controllate, e del loro fallimentare progetto, mi viene il dubbio che non hai ancora capito che farli scappare sia stata manna dal cielo. Si sono risparmiati anni ulteriori di indagini per bancarotta fraudolenta e affari "irripetibili" (per gli altri) come quello del 340 o degli slot di Londra.
Citofonare Air Berlin, Jet Airways, Darwin, Air Seychelles, Air Serbia.
Si, Speriamo che arrivino i tedeschi e facciamo piazza pulita di tutto quella classe dirigenziale sopravvalutata artefice di perdite mai viste, nonostante un anch'esso mai visto basso costo del lavoro.
 
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Si, Speriamo che arrivino i tedeschi e facciamo piazza pulita di tutto quella classe dirigenziale sopravvalutata artefice di perdite mai viste, nonostante un anch'esso mai visto basso costo del lavoro.
Parlando seriamente, per un secondo, sarebbe bello sapere esattamente cosa intende fare LH. Perche' se l'idea e' l'ennesimo "hub a Roma, ma LIN imprescindibile e non vuoi nemmeno togliere quei due longhaul da MXP" allora ci facciamo il fallimento numero 4, o 5, non so quale.
 

belumosi

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A posto, ci risiamo; riuscisse anche stavolta direi che l’Oscar del sabotaggio alla vendita ai taluni personaggi nostrani non glielo toglie nessuno!
Quattro ore di sciopero il 28…a Frankfurt saranno felici; a meno che non aspettassero altro anche lassù…

C'è qualcosa che non quadra. ITA sostiene in una nota che per firmare servirebbe prima il passaggio attraverso un cda straordinario da tenersi ad inizio della prossima settimana, al quale farebbe seguito un nuovo incontro con i sindacati nei giorni successivi. E a questa nota, i sindacati hanno risposto con lo sciopero.
Qui i casi sono due: se il passaggio in cda chiesto da ITA fosse intellettualmente onesto, i sindacati non avrebbero motivo di reagire con uno sciopero. Perchè non si tratterebbe di mettere in dubbio l'accordo raggiunto, ma solo spostarne la firma di una settimana per meri motivi burocratici.
Il secondo caso invece potrebbe configurare una mancata volontà da parte di alcuni consiglieri (girano i nomi di Arrigo e Ouseley), di sottoscrivere l'accordo. E in questo caso ci sarebbe da chiedersi se Lazzerini avesse un mandato sufficiente per coprire gli impegni presi con i sindacati, o se siamo di fronte ad una notte dei lunghi coltelli in salsa romana.
 
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East End Ave

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C'è qualcosa che non quadra. ITA sostiene in una nota che per firmare servirebbe prima il passaggio attraverso un cda straordinario da tenersi ad inizio della prossima settimana, al quale farebbe seguito un nuovo incontro con i sindacati nei giorni successivi. E a questa nota, i sindacati hanno risposto con lo sciopero.
Qui i casi sono due: se il passaggio in cda chiesto da ITA fosse intellettualmente onesto, i sindacati non avrebbero motivo di reagire con uno sciopero. Perchè non si tratterebbe di mettere in dubbio l'accordo raggiunto, ma solo spostarne la firma di una settimana per meri motivi burocratici.
Il secondo caso invece potrebbe configurare una mancata volontà da parte di alcuni consiglieri secò (girano i nomi di Arrigo e Ouseley), di sottoscrivere l'accordo. E in questo caso ci sarebbe da chiedersi se Lazzerini avesse un mandato sufficiente per coprire gli impegni presi con i sindacati, o se siamo di fronte ad una notte dei lunghi coltelli in salsa romana.
ok
Buona la seconda, finanche nei dettagli dei nomi
 

kenadams

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NYC
Parlando seriamente, per un secondo, sarebbe bello sapere esattamente cosa intende fare LH. Perche' se l'idea e' l'ennesimo "hub a Roma, ma LIN imprescindibile e non vuoi nemmeno togliere quei due longhaul da MXP" allora ci facciamo il fallimento numero 4, o 5, non so quale.
A naso direi:
- MXP quasi niente. Forse potenziamento verso NAM con UA e AC e arrivederci. Metallo ITA di lungo raggio sarebbe assurdo.
- LIN rimane ma con maggiore enfasi dei voli verso l'area tedesca: se possono (non ricordo mai i vincoli di LIN), apertura di MUC e ZRH.
- A FCO un po' di lungo raggio per le Americhe: su LATAM potrebbero anche investire molto.
 

herry92

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Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
di Leonard Berberi12 feb 2023

Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia Un Airbus A350 di Ita Airways
L’espansione intercontinentale di Ita Airways a trazione Lufthansa può portare — a regime — oltre 900 milioni di euro all’anno di ricavi aggiuntivi e 130 milioni di profitti. Ma intanto l’obiettivo del 2023 della compagnia italiana è chiudere con perdite inferiori ai 300 milioni di euro. È questa la «linea rossa» — stando a quanto apprende il Corriere — sulla quale si ragiona al ministero dell’Economia e all’interno dell’azienda italiana per poter poi consentire a Lufthansa di avviare il rilancio quando sarà entrata, probabilmente nella seconda metà dell’anno. Con l’obiettivo di toccare il pareggio operativo nella prima metà del 2025. E quindi registrare i primi profitti l’anno successivo.

TRASPORTI
Ita, accordo Mef-Lufthansa a marzo. E spunta il ritorno del marchio Alitalia
di Leonard Berberi



Le trattative
Un rilancio impegnativo — secondo gli analisti — ma possibile soltanto con l’intervento di un grande gruppo come quello tedesco chiamato a far dimenticare i -520 milioni di euro di rosso del 2022. In questi giorni, come anticipato, sia Ita sia Lufthansa stanno predisponendo separatamente un piano industriale 2023-2027 per il vettore tricolore. In parallelo il Tesoro e i tedeschi sono al tavolo per le trattative in esclusiva che — in caso di accordo — vedranno il colosso dei cieli entrare inizialmente con una quota del 40% in Ita attraverso un aumento di capitale riservato. Se la firma del preliminare è attesa a metà marzo, l’atto finale si avrà non prima di luglio-agosto con l’ok dell’Antitrust Ue. Solo a quel punto, precisano fonti di Bruxelles, Lufthansa potrà davvero gestire l’azienda italiana.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
L’espansione
Ma come potrebbe essere il piano industriale? Il Corriere ha consultato cinque esperti del settore, alcuni coinvolti in passato nella stesura di questo tipo di documenti. Tutti concordano su un fatto: il piano di espansione annunciato lo scorso autunno da Ita — che vede la flotta passare da una settantina di aerei (compresi quelli noleggiati da altre compagnie) a 96 a fine 2023 — «è irrealistico, non supportato dai numeri del mercato e rischia di far sprofondare i conti» della compagnia tricolore. Ita può contare su altri 250 milioni di liquidità pubblica (dopo gli 1,1 miliardi già erogati), al netto dell’investimento di Lufthansa per 250-300 milioni di euro.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Gli aeromobili
Ecco perché la flotta di Ita — secondo gli esperti — invece di crescere in un anno del 45% deve salire gradualmente, toccando gli 80 aerei nel 2023 e i 93 nel 2027 ma solo al raggiungimento di alcuni obiettivi. Non solo. Già quest’anno i velivoli a doppio corridoio — per i collegamenti intercontinentali — devono diventare un quarto della flotta, rispetto al 20% del 2022, per poter supportare l’espansione in particolare verso Sudamerica e Africa: Lufthansa intende trasformare Roma in quinto hub del gruppo (che include anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Air Dolomiti) come anticipato al Corriere quasi un anno fa dall’amministratore delegato Carsten Spohr.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le vendite
Neil Glynn, managing director della società specializzata «Air Control Tower», sostiene che gli aerei di Ita dovrebbero innanzitutto iniziare a fatturare, ciascuno, almeno 30 milioni di euro all’anno, «in linea con le prestazioni del 2019 di Eurowings, Finnair, Sas, Tap Portugal». E la strada è ancora lunga. Fatto il confronto sul 2022, stando ai calcoli del Corriere, emerge che ciascun velivolo di Swiss ha registrato quasi 55 milioni di euro di ricavi, quelli di Lufthansa in media 36 milioni, quindi Austrian Airlines e Brussels Airlines con circa 30,5 milioni. Sotto quella soglia sia Ita (21,5 milioni) sia la sussidiaria low cost del gruppo tedesco Eurowings (20,2 milioni).


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
I mercati
La flotta di lungo raggio, giudicano i diversi esperti, deve servire a rafforzare la presenza negli Usa: i flussi, per esempio, suggeriscono di avviare collegamenti diretti tra Roma Fiumicino e Atlanta, Dallas, Filadelfia, mentre il prossimo volo per San Francisco verrebbe aiutato dalla presenza massiccia nell’area di United Airlines che è partner di Lufthansa (e Air Canada) nella joint venture transatlantica. Il Nord America porterebbe circa 165 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Altri 150 milioni verrebbero dall’espansione in Sudamerica. Ulteriori 185 milioni sono stimati come contributo dell’Asia. Mentre le nuove rotte in Africa potrebbero far incassare fino a 400 milioni di euro.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le strategie
Il potenziamento delle rotte nel Sudamerica, sostengono gli esperti, porterebbe un incremento dei flussi drenando passeggeri ai vettori rivali (come Iberia, Air France, Latam, Tap). L’espansione in Africa e nel Golfo Persico, poi, avrebbe senso per Ita data anche la presenza delle grandi società italiane, a partire da quelle infrastrutturali ed energetiche. Il rafforzamento delle direttrici del Nord America contribuirebbe invece a sostenere la clientela turistica e «altospendente» che, dal lato americano, è anche disposta a prenotare con maggiore probabilità un posto in classe Business o Premium economy.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le sinergie
Gli esperti consultati sottolineano che uno dei primi benefici di Lufthansa, che si potrebbe avere già nel secondo semestre di quest’anno, deriva dalla presenza dei voli di Ita all’interno della piattaforma commerciale del gruppo tedesco. I voli del vettore tricolore, innanzitutto, comparirebbero sui siti del gruppo e di quelli di United Airlines, toccando potenzialmente oltre 71 milioni di visitatori ogni mese. Le sinergie sulle vendite e l’algoritmo sviluppato sulla modulazione delle tariffe porterebbero ulteriori ricavi per Ita. Senza considerare l’ingresso nelle joint venture di Lufthansa — sia sull’Atlantico, sia con l’Asia —, i prezzi vantaggiosi per l’acquisto dei beni e dei servizi, gli sconti ottenuti negli aeroporti.

TRASPORTI
Voli Italia-Usa: record di viaggi nel 2023, i biglietti costano il 36% in più
di Leonard Berberi



Il bilancio
A livello economico gli esperti fissano in 2,4 miliardi di euro i ricavi minimi di Ita per il 2023 per salire poi progressivamente fino a 3,5 miliardi nel 2027. Introiti che dovranno servire inizialmente a ridurre le perdite: per quest’anno (e con l’azione di Lufthansa soltanto da agosto-settembre) secondo le elaborazioni l’utile di esercizio si dovrebbe aggirare attorno ai -307 milioni di euro, quindi poco sopra la soglia dei -300 milioni di «linea rossa». Nel 2024 le perdite nette sono stimate attorno ai 210 milioni, per ridursi a circa 46 milioni nel 2025, anno peraltro in cui è atteso il break even (cioè i ricavi eguagliano i costi operativi). I primi profitti netti dovrebbero così arrivare nel 2026 pari, con +31 milioni di euro (+36 milioni secondo Neil Glynn), per salire a +117 milioni nel 2027 (+139 milioni proietta Glynn). Il tutto al netto di fattori esterni come una guerra, una crisi economica, un’altra pandemia. E soprattutto a patto che — avvertono gli esperti — Lufthansa sia messa in grado di gestire Ita senza alcuna interferenza politica italiana.

lberberi@corriere.it

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tiefpeck

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Back to Fischamend
Sarà vero che ITA ha perso 520 milioni nel 2022? Mi sembra molto anche lasciando stare i "meravigliosamente bene". Un milione e mezzo di perdita al giorno, tutti i giorni, su un network così modesto fa pensare.
 

Farfallina

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Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
di Leonard Berberi12 feb 2023

Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia Un Airbus A350 di Ita Airways
L’espansione intercontinentale di Ita Airways a trazione Lufthansa può portare — a regime — oltre 900 milioni di euro all’anno di ricavi aggiuntivi e 130 milioni di profitti. Ma intanto l’obiettivo del 2023 della compagnia italiana è chiudere con perdite inferiori ai 300 milioni di euro. È questa la «linea rossa» — stando a quanto apprende il Corriere — sulla quale si ragiona al ministero dell’Economia e all’interno dell’azienda italiana per poter poi consentire a Lufthansa di avviare il rilancio quando sarà entrata, probabilmente nella seconda metà dell’anno. Con l’obiettivo di toccare il pareggio operativo nella prima metà del 2025. E quindi registrare i primi profitti l’anno successivo.

TRASPORTI
Ita, accordo Mef-Lufthansa a marzo. E spunta il ritorno del marchio Alitalia
di Leonard Berberi



Le trattative
Un rilancio impegnativo — secondo gli analisti — ma possibile soltanto con l’intervento di un grande gruppo come quello tedesco chiamato a far dimenticare i -520 milioni di euro di rosso del 2022. In questi giorni, come anticipato, sia Ita sia Lufthansa stanno predisponendo separatamente un piano industriale 2023-2027 per il vettore tricolore. In parallelo il Tesoro e i tedeschi sono al tavolo per le trattative in esclusiva che — in caso di accordo — vedranno il colosso dei cieli entrare inizialmente con una quota del 40% in Ita attraverso un aumento di capitale riservato. Se la firma del preliminare è attesa a metà marzo, l’atto finale si avrà non prima di luglio-agosto con l’ok dell’Antitrust Ue. Solo a quel punto, precisano fonti di Bruxelles, Lufthansa potrà davvero gestire l’azienda italiana.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
L’espansione
Ma come potrebbe essere il piano industriale? Il Corriere ha consultato cinque esperti del settore, alcuni coinvolti in passato nella stesura di questo tipo di documenti. Tutti concordano su un fatto: il piano di espansione annunciato lo scorso autunno da Ita — che vede la flotta passare da una settantina di aerei (compresi quelli noleggiati da altre compagnie) a 96 a fine 2023 — «è irrealistico, non supportato dai numeri del mercato e rischia di far sprofondare i conti» della compagnia tricolore. Ita può contare su altri 250 milioni di liquidità pubblica (dopo gli 1,1 miliardi già erogati), al netto dell’investimento di Lufthansa per 250-300 milioni di euro.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Gli aeromobili
Ecco perché la flotta di Ita — secondo gli esperti — invece di crescere in un anno del 45% deve salire gradualmente, toccando gli 80 aerei nel 2023 e i 93 nel 2027 ma solo al raggiungimento di alcuni obiettivi. Non solo. Già quest’anno i velivoli a doppio corridoio — per i collegamenti intercontinentali — devono diventare un quarto della flotta, rispetto al 20% del 2022, per poter supportare l’espansione in particolare verso Sudamerica e Africa: Lufthansa intende trasformare Roma in quinto hub del gruppo (che include anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Air Dolomiti) come anticipato al Corriere quasi un anno fa dall’amministratore delegato Carsten Spohr.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le vendite
Neil Glynn, managing director della società specializzata «Air Control Tower», sostiene che gli aerei di Ita dovrebbero innanzitutto iniziare a fatturare, ciascuno, almeno 30 milioni di euro all’anno, «in linea con le prestazioni del 2019 di Eurowings, Finnair, Sas, Tap Portugal». E la strada è ancora lunga. Fatto il confronto sul 2022, stando ai calcoli del Corriere, emerge che ciascun velivolo di Swiss ha registrato quasi 55 milioni di euro di ricavi, quelli di Lufthansa in media 36 milioni, quindi Austrian Airlines e Brussels Airlines con circa 30,5 milioni. Sotto quella soglia sia Ita (21,5 milioni) sia la sussidiaria low cost del gruppo tedesco Eurowings (20,2 milioni).


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
I mercati
La flotta di lungo raggio, giudicano i diversi esperti, deve servire a rafforzare la presenza negli Usa: i flussi, per esempio, suggeriscono di avviare collegamenti diretti tra Roma Fiumicino e Atlanta, Dallas, Filadelfia, mentre il prossimo volo per San Francisco verrebbe aiutato dalla presenza massiccia nell’area di United Airlines che è partner di Lufthansa (e Air Canada) nella joint venture transatlantica. Il Nord America porterebbe circa 165 milioni di euro di ricavi aggiuntivi. Altri 150 milioni verrebbero dall’espansione in Sudamerica. Ulteriori 185 milioni sono stimati come contributo dell’Asia. Mentre le nuove rotte in Africa potrebbero far incassare fino a 400 milioni di euro.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le strategie
Il potenziamento delle rotte nel Sudamerica, sostengono gli esperti, porterebbe un incremento dei flussi drenando passeggeri ai vettori rivali (come Iberia, Air France, Latam, Tap). L’espansione in Africa e nel Golfo Persico, poi, avrebbe senso per Ita data anche la presenza delle grandi società italiane, a partire da quelle infrastrutturali ed energetiche. Il rafforzamento delle direttrici del Nord America contribuirebbe invece a sostenere la clientela turistica e «altospendente» che, dal lato americano, è anche disposta a prenotare con maggiore probabilità un posto in classe Business o Premium economy.


Ita Airways, più voli intercontinentali e pareggio nel 2025: così Lufthansa punta a rilanciare la compagnia
Le sinergie
Gli esperti consultati sottolineano che uno dei primi benefici di Lufthansa, che si potrebbe avere già nel secondo semestre di quest’anno, deriva dalla presenza dei voli di Ita all’interno della piattaforma commerciale del gruppo tedesco. I voli del vettore tricolore, innanzitutto, comparirebbero sui siti del gruppo e di quelli di United Airlines, toccando potenzialmente oltre 71 milioni di visitatori ogni mese. Le sinergie sulle vendite e l’algoritmo sviluppato sulla modulazione delle tariffe porterebbero ulteriori ricavi per Ita. Senza considerare l’ingresso nelle joint venture di Lufthansa — sia sull’Atlantico, sia con l’Asia —, i prezzi vantaggiosi per l’acquisto dei beni e dei servizi, gli sconti ottenuti negli aeroporti.

TRASPORTI
Voli Italia-Usa: record di viaggi nel 2023, i biglietti costano il 36% in più
di Leonard Berberi



Il bilancio
A livello economico gli esperti fissano in 2,4 miliardi di euro i ricavi minimi di Ita per il 2023 per salire poi progressivamente fino a 3,5 miliardi nel 2027. Introiti che dovranno servire inizialmente a ridurre le perdite: per quest’anno (e con l’azione di Lufthansa soltanto da agosto-settembre) secondo le elaborazioni l’utile di esercizio si dovrebbe aggirare attorno ai -307 milioni di euro, quindi poco sopra la soglia dei -300 milioni di «linea rossa». Nel 2024 le perdite nette sono stimate attorno ai 210 milioni, per ridursi a circa 46 milioni nel 2025, anno peraltro in cui è atteso il break even (cioè i ricavi eguagliano i costi operativi). I primi profitti netti dovrebbero così arrivare nel 2026 pari, con +31 milioni di euro (+36 milioni secondo Neil Glynn), per salire a +117 milioni nel 2027 (+139 milioni proietta Glynn). Il tutto al netto di fattori esterni come una guerra, una crisi economica, un’altra pandemia. E soprattutto a patto che — avvertono gli esperti — Lufthansa sia messa in grado di gestire Ita senza alcuna interferenza politica italiana.

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Alcune considerazioni: l'aumento della flotta (compresa di NB) serve per giustificare l'aumento del personale per fini "politici". Il rischio è trovarsi un surplus di macchine di corto-medio raggio come succedeva ad Alitalia. Servirebbe invece uno sviluppo del lungo raggio e fin qui l'articolo ha un senso. Poi però si parla di Atlanta (hub DL), Dallas (hub AA), Philadelphia (hub AA)!!!
 

flapane

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DUS/NAP
Non ho capito quali siano questi "diversi esperti" e cosa significhi "per esempio", ma immagino che in realtà, opterebbero per EWR, ORD e compagnia. È solo un articolo giornalistico.

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