Il ministero dell’Economia e Lufthansa hanno trovato l’accordo sul futuro di Ita Airways. Dopo settimane di trattative, passi avanti e indietro, frenate, migliaia di pagine consultate in data room, decine di sessioni tecniche, incontri riservati a Roma e a Francoforte, le due parti si preparano a siglare giovedì 25 maggio l’intesa che porterà la compagnia aerea tedesca — capostipite del gruppo omonimo — a entrare nel capitale del vettore tricolore inizialmente con una quota fino al 40%, per salire in un secondo momento ad almeno il 90%. Tesoro, Lufthansa e Ita non commentano.
Le tappe
L’operazione ricalcherebbe quanto anticipato nelle passate settimane: Lufthansa dovrebbe entrare in Ita attraverso un aumento di capitale riservato — come previsto dall’ultimo decreto di privatizzazione — arrivando fino al 40% del vettore tricolore. I tedeschi inizialmente proponevano 250 milioni di investimento iniziale, ma dopo lunghe trattative la cifra è salita a 320-330 milioni. Nel primo semestre 2026 — con Ita che dovrebbe registra il pareggio operativo — Lufthansa potrà far scattare la clausola che prevede di acquistare un altro 50-55% per circa 500 milioni di euro. A quel punto al ministero resterebbe il 5-10%.
Le richieste Ue
L’intesa — sbloccata in settimana dopo un intenso lavoro degli uffici legali — dovrà essere approvata dall’Antitrust Ue che potrebbe richiedere 3-4 mesi di approfondimenti. L’autorità per la concorrenza del mercato comunitario — spiegano fonti da Bruxelles — ha già anticipato alle due parti un blocco di richieste che saranno inoltrate, compresa la «stima» delle operazioni correttive che Ita e Lufthansa dovranno effettuare per evitare situazioni di monopolio o quasi: tra queste operazioni ci saranno anche la cessione degli slot in alcuni aeroporti europei, come quelli di Milano Linate e Roma Fiumicino.
Il prossimo cda
Il ministero dell’Economia ha versato nelle casse dell’azienda 1,12 miliardi di euro su 1,35 miliardi complessivi autorizzati dall’Antitrust Ue. La parte restante dovrebbe così essere sborsata entro settembre di quest’anno. Qualche giorno dopo l’intesa dovrebbe essere convocata l’assemblea degli azionisti di Ita — guidata dal presidente esecutivo Antonino Turicchi, scelto dal ministro Giancarlo Giorgetti — per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dove dovrebbero cambiare almeno due membri sui cinque totali.
I conti
Una volta ottenuto l’ok dall’Ue i tedeschi potranno iniziare a gestire l’azienda, ottimizzando la rete di collegamenti, migliorando le attività commerciali e sul lato dei costi, iniziando a integrare l’azienda nel network di Lufthansa prima e Star Alliance poi. Il primo compito però sarà quello di frenare le perdite. Ita Airways arriva da un primo periodo complicato sul lato dei conti. Decollata il 15 ottobre 2021 nei primi due mesi e mezzo di attività l’aviolinea tricolore ha chiuso con una perdita di quasi 148 milioni, salita a 486 milioni nel 2022. Nei primi tre mesi di quest’anno si registra un Ebitda negativo per 151 milioni a fronte di 398 milioni di ricavi
Dopo settimane di trattative le due parti hanno trovato l’intesa: i tedeschi avranno fino al 40% di Ita (pagando oltre 300 milioni) e poi saliranno al 90-95%. Ecco tutti i dettagli
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