Da Fb AD Aeroitalia:
Quello che è successo tra noi e la società Go to Fly rappresenta in piccolissimo uno spaccato di usanze di questo Paese che hanno spesso portato le aerolinee ad essere l'anello debole della value chain dell'industria del trasporto aereo. Aeroitalia ha come primario obbiettivo quello di sottrarsi a queste usanze ormai croniche e scellerate. In quasi trenta anni di aviazione ho imparato che:
1) non ci sono stregoni che possano in anteprima quantificare la bontà di una tratta in termini di passeggeri trasportati e quindi di revenue
2) una tratta può essere valutata in termini di redditività solo dopo che viene messe in vendita e volata per qualche mese
3) la valutazione della tratta a quel punto diventa un processo serio che attraverso modelli evoluti di statistica inferenziale può essere declinata secondo una logica booleana e quindi di tipo duale: on/off
4) quando è off occorre chiudere la tratta se non si vogliono perdere una valanga di soldi.
Questo è il modello che persegue Aeroitalia e questo è il modello che continueremo a perseguire. Non siamo una aerolinea disponibile a portare a spasso 5 o 10 passeggeri volando verso destinazioni che non dimostrano avere un numero sufficienti di passeggeri. Soprattutto oggigiorno dove anche il tema ambientale relativo all'inquinamento atmosferico è diventato un fattore importante.
Le decine di destinazioni che la società Go To Fly aveva scelto si sono rivelate essere tutte non produttive con eccezione delle due destinazioni greche e di Lampedusa in quanto vendute in gran parte a dei tour operator.
L'errore di Aeroitalia è stato quello di non intervenire immediatamente nel rescindere il contratto, ma invece soprattutto per l'affetto e la stima che mi legano al Presidente Silvestrini nel persistere in un progetto agonizzante dove anche il vettore Air Connect che avevamo scelto come operatore visto che non abbiamo nella flotta aerei di piccole dimensioni, ci ha messo del suo in termini di disruption operative.
Domenica mattina dopo un meeting con il board di Aeroitalia abbiamo deciso di risolvere unilateralmente il contratto. Lo abbiamo fatto consci di rendere un servizio anche all'aeroporto di Forlì che non può essere umiliato con voli spesso operanti con un numero di passeggeri che vanno dai 5 ai 20.
Nell'ultimo mese abbiamo più volte cercato di convincere con diverse email il management di Go to Fly nel cambiare direzione proponendo una razionalizzazione del network e proponendo di inserire la tratta Forlì Roma che sarebbe per certo la migliore destinazione per l'esigenze di quel territorio, ma non è stato possibile mediare verso una soluzione di buon senso. La nostra idea era e rimane quella di focalizzarsi su poche destinazioni fatte bene piuttosto che su un network molto sfidante che se fatto con un solo aereo o anche due produrrà solo che disprution operative. Abbiamo addirittura proposto di incrementare i nostri investimenti su alcune rotte da e per Forlì (Roma, Catania e Napoli) pur di terminare di volare verso destinazioni senza senso e senza passeggeri.
L'unica decisione presa da Go To Fly è stata la cancellazione unilaterale delle tratte verso Monstar e Dubrovnik sia ringraziato Dio.
Eravamo persino disponibili a entrare nel capitale di Air Connect per poterla gestire direttamente e risolvere i problemi operativi che abbiamo riscontrato durante le operazioni, pur di dare al territorio un servizio all'altezza come lo stiamo offrendo a tutti i nostri passeggeri in giro per l'Italia e l'Europa deve operiamo direttamente con i nostri aeromobili. Purtroppo la cocciutaggine nell'insistere su destinazioni che nessuno di noi riesce a spiegarsi ha reso vano tutto questo.
Aeroitalia è pronta a riprendere ad operare su Forlì ma solo a condizione che possa determinare in autonomia il network e gestendo direttamente le operazioni di Air Connect e quindi evitando disservizi, ovvero secondo una logica imprenditoriale sostenibile. Senza tali condizioni è impossibile andare avanti ed allora sarebbe importante comprendere cosa c'è dietro tutto questo, io una idea me la son fatta, il probabile contenzioso a cui andremo incontro se non troveremo un accordo, ci aiuterà a chiarirla.