Inconvenienti e disagi vari dell'estate 2023


Dancrane

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Qualcuno ci potrà dare la versione della compagnia, la storia, in breve, è che il volo viene ritardato di 3 ore perchè i pasti riservati alla J sono scaduti. Il colpo di genio, per ridurre il ritardo a due ore, è stato di distribuire voucher ai pax dicendo di mangiare nei ristoranti dell’aeroporto e imbarcarsi “già mangiati”

 

kenadams

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Be', in questo periodo UAL a EWR e' piuttosto creativa.

Testimonianza personale: UA74 EWR-FRA del 22/6 scorso in ritardo di oltre tre ore a causa di (1) insufficienza di trattori e/o personale addetto per spostare l'aereo dal parcheggio (dove si trovava dal giorno precedente) al gate; (2) imbarcato con 90 minuti di ritardo, mancanza di addetti per il carico dei bagagli e infine (3) cuffie rotte dell'addetto di rampa che, per fare il pushback, ha dovuto trovare un altro paio di cuffie.

Guardando su FlightRadar si puo' vedere come questo volo sia sistematicamente in ritardo.

Screenshot 2023-07-06 at 10.20.24 PM.png
Screenshot 2023-07-06 at 10.20.35 PM.png
Screenshot 2023-07-06 at 10.20.48 PM.png
Screenshot 2023-07-06 at 10.21.03 PM.png
Screenshot 2023-07-06 at 10.21.16 PM.png

Screenshot 2023-07-06 at 10.21.29 PM.png
 

speedbird001

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c era un articolo di rampini sul corsera la settimana scorsa che raccontava di come il traffico in us fosse disastroso quest'anno, tra ritardi, cancellazioni e pax abbandonati in ogni dove. Se ben ricordo il presidente di UA si e' dovuto scusare per aver lasciato centinaia di pax stranded, mentre lui si e, involato su un jet privato.
 

kenadams

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La colpa non e' delle linee aeree: e' di noi str... di contribuenti che abbiamo dato oltre 60 miliardi di dollari ai vettori durante la crisi del COVID (dei quali solo 19 sotto forma di prestito -- il resto era a fondo perduto) in cambio di aria fritta (compresa la promessa ovviamente disattesa di mantenere opportuni livelli occupazionali per la ripresa).
 
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kenadams

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Ehm...fare il push back a gesti pareva brutto??
Boh. Bisognerebbe chiedere al comandante: e' stato lui a spiegare cosi' quest'ultimo ritardo. A difesa di UAL devo dire che quest'anno mi sono capitati comandanti molto cortesi e puntualissimi nella spiegazione dei ritardi: lo scorso marzo il comandante di un volo in ritardo di oltre un'ora (ritardato arrivo di tre AAVV) scese dall'aereo e si presento' personalmente a tutti i passeggeri al gate -- rispondendo alle domande di ciascuno. Veramente un bel gesto.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Mah...mi sembra una ricostruzione parziale e che mi lascia con piu' di qualche dubbio.
Giorni fa ho letto una "Lettere al Corriere" di una tizia che sbraitava perche' trovatasi in fila Emergency Exit le era stata fatta la domanda di rito "Can you help in case of emergency?". E giu' di "questi posti non devono essere venduti!!!!" "Sono stretti come gli altri!!!!" "Assassini!!!".
Insomma, una vagonata di minchiate.

Cio' detto, rifletto su:
1) non so del caso specifico, ma il catering che imbarca a EWR serve in parte anche per la rotazione di rientro (nel caso MXP-EWR) e se si fosse trattato di ultimo giorno di validita' poteva essere quello il problema. E no, non si imbarcano cibi scaduti, non scherziamo.
2) i Passeggeri Polaris hanno la Polaris Lounge riservata, con ristorante con menu' a la carte e iper-buffet...
3) I Meal-Vouchers sono distribuiti abbastanza normalmente in caso di ritardi oltre le 2 ore, in special modo se si tratta di voli transatlantici EB, quindi serali. Penso potrebbero essere stati dati ai pax di Y, costano poco e risolvono molto.

Su tutto, anche leggendo altri commenti, si e' preso della lettera di Kirby cio' che faceva comodo per specularci un po' sopra.
Il meltdown degli ultimi 10 giorni a EWR ha avuto 2 cause principali:
a) Bad Weather conditions (7 travel waivers in place!)
b) FAA Ground Delays, con una riduzione da 45 a 15 decolli orari (!)

Scrive Kirby: "FAA "failed" United Airlines by ordering flight cancellations and delays at Newark Liberty International Airport amid difficult weather conditions that it "has historically been able to manage."

Infatti:
Air traffic controller shortage
In recent months, the FAA has struggled to carry out its duties due to staff shortages. In March, the FAA issued a notice warning that an air traffic controller shortage at its New York facility could disrupt summer travel. According to that notice, the agency had reached just 54% of its staffing goal for certified professional controllers at that location — far below the national average. Workers at the facility provide air traffic services for John F. Kennedy International Airport, LaGuardia Airport and Newark Liberty International Airport, according to the FAA.

che poi si crei staff shortage in queste situazioni, con voli in partenza anche 5/8 ore dopo l'orario previsto, tipo all'1 o alle 2 o alle 3 di notte, beh...questa e' la conseguenza diretta di quanto sopra.
Non si puo' obbligare -giustamente!- nessuno a lavorare 12/15 ore e neppure dirgli di venire al lavoro 6/10 ore prima.
Si e' fatto il meglio di quanto possibile in un'emergenza creata da fattori ampiamente al di fuori del controllo del vettore; pensare che sia di quest'ultimo la responsabilita' di garantire migliaia di pernottamenti e' fuori dalla portata della logica.

Che poi tutto sia perfettibile e' altra certezza, e da queste come da altre criticita' si impara; e' infatti prevista anche quest'anno una riduzione dei voli UA da EWR nella summer, sempre a causa dei due fattori di cui sopra; il clima impazzito nell'area (si parla apertamente di CLEAR SKIES TORNADO's, sempre piu' frequenti in zona) e la cronica mancanza di personale FAA ATC.
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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Tutto chiaro (e grazie per lo spiegone), ma la domanda rimane: è vero che è stato chiesto ai pax di J di comprarsi la cena e di portarsela a bordo per contenere il ritardo? Come si chiede giustamente l'articolista (che poi è un normale viaggiatore appassionato come tanti di noi qui dentro), il confine tra la porcata e la soluzione geniale è sottile...
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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Insomma... se ti fai un giro sulla terraferma, al di fuori di settori che godono di regolamentazioni favorevoli, potresti scoprire che la realtà è un'altra.
Non credo sia nell’interesse di noi passeggeri avere piloti e controllori di volo esausti. Così come è assurdo che medici e infermieri siano costretti a fare turni talvolta massacranti.
È semmai giusto rivendicare che un vettore abbia personale sufficiente in congrua relazione al numero di voli e posti messi in vendita. E lo stesso dicasi per le strutture di controllo del traffico aereo.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Non credo sia nell’interesse di noi passeggeri avere piloti e controllori di volo esausti. Così come è assurdo che medici e infermieri siano costretti a fare turni talvolta massacranti.
È semmai giusto rivendicare che un vettore abbia personale sufficiente in congrua relazione al numero di voli e posti messi in vendita. E lo stesso dicasi per le strutture di controllo del traffico aereo.
Dimmi una cosa, forse ho perso parte del tuo ragionamento: tu prevedi 100 voli tra le 9 e le 18 , organizzi staff e turni di conseguenza , con un minimo di margine per qualche evenienza minore.
Poi arriva uno (FAA) che ti blocca circa 65 di quei 100 voli per problemi suoi, imponendoti (!) di farli partire tra le 18 e le 3 am.
Devi te provvedere automaticamente e magicamente a reperire lo staff che ti lavori quelle ore?
Se si, proseguendo il filo, dovresti assumere 1000 persone per l’ordinario , più altre 1000 da tenere a casa in caso di necessità.
Ma davvero la fate così sempre semplice??
 

kenadams

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Dimmi una cosa, forse ho perso parte del tuo ragionamento: tu prevedi 100 voli tra le 9 e le 18 , organizzi staff e turni di conseguenza , con un minimo di margine per qualche evenienza minore.
Poi arriva uno (FAA) che ti blocca circa 65 di quei 100 voli per problemi suoi, imponendoti (!) di farli partire tra le 18 e le 3 am.
Devi te provvedere automaticamente e magicamente a reperire lo staff che ti lavori quelle ore?
Se si, proseguendo il filo, dovresti assumere 1000 persone per l’ordinario , più altre 1000 da tenere a casa in caso di necessità.
Ma davvero la fate così sempre semplice??

Naturalmente no. È naturale che ci siano ripercussioni negative causate da circostanze esterne. Non si può certo chiedere a un vettore di trovare un rimedio magico se il 65% dei voli viene bloccato da circostanze eccezionali.

È altresì evidente che:
1) I sistemi informatici dei vettori sono primitivi e del tutto inadeguati. Lo ha dimostrato Southwest mesi fa trasformando qualche giorno di maltempo in parte del sistema in un caos totale durato settimane. Lo dimostrano tutti i giorni le JV (esperienze personali recenti con DLAFKL e UALH) che ancora perdono molte opportunità di minimizzare i disagi causati ai passeggeri con riprotezioni facili e comunicate tempestivamente (meglio UALH di DLAFKL).
2) I vettori hanno organici ai minimi e con ridondanza pressoché nulla. Non credo sia lecito chiedere a un vettore di rimediare a circostanze eccezionali che causano interruzioni diffuse. Ma chiedere a un vettore di saper gestire le circostanze sfortunate normali è lecito. Nel 2019 (circa un mese prima del primo caso di COVID in Cina) più o meno 3 delle 18 ore di ritardo di un DFW-EZE (AA) furono dovute alla mancanza di personale per spostare un 787 da un hangar al gate e viceversa. E due settimane fa (prima dei casini FAA recenti) UAL ha spostato un 767 da un remoto al gate con oltre un’ora di ritardo sempre perché non si trovava un trattore. Non si può pianificare un’operazione delle dimensioni di una major con nessun margine.
3) Esempio specifico. A proposito di staff da reperire. Le varie organizzazioni sindacali hanno diffuso nei giorni scorsi sui social varie foto di personale che dormiva in sistemazioni di fortuna in aeroporti dove si erano trovati bloccati. È difficile capire la magnitudine del fenomeno. Ma una domanda viene: davvero le linee aeree americane non sanno avvertire quel personale prima che lasci casa o albergo? Viene il sospetto che in caso di situazioni eccezionali venga fatto molto a mano e con improvvisazione anziché ricorrendo a sistemi informatici ben studiati.
 

imac72

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Naturalmente no. È naturale che ci siano ripercussioni negative causate da circostanze esterne. Non si può certo chiedere a un vettore di trovare un rimedio magico se il 65% dei voli viene bloccato da circostanze eccezionali.

È altresì evidente che:
1) I sistemi informatici dei vettori sono primitivi e del tutto inadeguati. Lo ha dimostrato Southwest mesi fa trasformando qualche giorno di maltempo in parte del sistema in un caos totale durato settimane. Lo dimostrano tutti i giorni le JV (esperienze personali recenti con DLAFKL e UALH) che ancora perdono molte opportunità di minimizzare i disagi causati ai passeggeri con riprotezioni facili e comunicate tempestivamente (meglio UALH di DLAFKL).
2) I vettori hanno organici ai minimi e con ridondanza pressoché nulla. Non credo sia lecito chiedere a un vettore di rimediare a circostanze eccezionali che causano interruzioni diffuse. Ma chiedere a un vettore di saper gestire le circostanze sfortunate normali è lecito. Nel 2019 (circa un mese prima del primo caso di COVID in Cina) più o meno 3 delle 18 ore di ritardo di un DFW-EZE (AA) furono dovute alla mancanza di personale per spostare un 787 da un hangar al gate e viceversa. E due settimane fa (prima dei casini FAA recenti) UAL ha spostato un 767 da un remoto al gate con oltre un’ora di ritardo sempre perché non si trovava un trattore. Non si può pianificare un’operazione delle dimensioni di una major con nessun margine.
3) Esempio specifico. A proposito di staff da reperire. Le varie organizzazioni sindacali hanno diffuso nei giorni scorsi sui social varie foto di personale che dormiva in sistemazioni di fortuna in aeroporti dove si erano trovati bloccati. È difficile capire la magnitudine del fenomeno. Ma una domanda viene: davvero le linee aeree americane non sanno avvertire quel personale prima che lasci casa o albergo? Viene il sospetto che in caso di situazioni eccezionali venga fatto molto a mano e con improvvisazione anziché ricorrendo a sistemi informatici ben studiati.
Concordo su tutto ma purtroppo la maggior parte del sistemi in quasi tutte le industrie sono obsoleti con difficoltà di comunicazione tra diversi sistemi anche all’interno della stessa azienda ( per non andare lontani i sistemi di AZ/ITA sono un disastro).

A quanto sopra bisogna aggiungere:

A) All’interno del trasporto aereo ricerca, innovazione e tecnologia sono visti come costi e non come investimenti - di conseguenza il mondo Airlines investe molto meno di altre industrie in innovazione e tecnologia, il problema che ha avuto Southwest lo avrebbe avuto anche Ryanair se fosse stato della stessa intensità come qualsiasi altra compagnia aerea perché viene gestito quasi tutto manualmente in quanto i vari programmi utilizzati non permettono il tracking degli equipaggi tali da poter essere gestito tutto automaticamente.

B) I CEO attuali hanno il ruolo principale di distribuire dividendi agli azionisti ed incassare i bonus legati ai loro risultati finanziari quindi non vanno ad aumentare i costi della compagnia aerea X per sviluppo tecnologico al netto degli sviluppi basic che devono fare per forza.
 

kenadams

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Concordo su tutto ma purtroppo la maggior parte del sistemi in quasi tutte le industrie sono obsoleti con difficoltà di comunicazione tra diversi sistemi anche all’interno della stessa azienda ( per non andare lontani i sistemi di AZ/ITA sono un disastro).

A quanto sopra bisogna aggiungere:

A) All’interno del trasporto aereo ricerca, innovazione e tecnologia sono visti come costi e non come investimenti - di conseguenza il mondo Airlines investe molto meno di altre industrie in innovazione e tecnologia, il problema che ha avuto Southwest lo avrebbe avuto anche Ryanair se fosse stato della stessa intensità come qualsiasi altra compagnia aerea perché viene gestito quasi tutto manualmente in quanto i vari programmi utilizzati non permettono il tracking degli equipaggi tali da poter essere gestito tutto automaticamente.

B) I CEO attuali hanno il ruolo principale di distribuire dividendi agli azionisti ed incassare i bonus legati ai loro risultati finanziari quindi non vanno ad aumentare i costi della compagnia aerea X per sviluppo tecnologico al netto degli sviluppi basic che devono fare per forza.
Ma infatti il punto è tutto qua: basta dirlo.

Tra l’altro alcuni trend positivi ci sono: gli AAVV delle major americane di oggi sono ampiamente più cortesi di quelli di dieci anni fa. Gli aeroporti americani migliorano piano piano. E le app delle americane sono molto buone (a patto di non avere itinerari con code share e roba simile).

Rimane però il rifiuto strutturale di affrontare i problemi di organizzazione e integrazione fra vettori.
 
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Concordo su tutto ma purtroppo la maggior parte del sistemi in quasi tutte le industrie sono obsoleti con difficoltà di comunicazione tra diversi sistemi anche all’interno della stessa azienda ( per non andare lontani i sistemi di AZ/ITA sono un disastro).

A quanto sopra bisogna aggiungere:

A) All’interno del trasporto aereo ricerca, innovazione e tecnologia sono visti come costi e non come investimenti - di conseguenza il mondo Airlines investe molto meno di altre industrie in innovazione e tecnologia, il problema che ha avuto Southwest lo avrebbe avuto anche Ryanair se fosse stato della stessa intensità come qualsiasi altra compagnia aerea perché viene gestito quasi tutto manualmente in quanto i vari programmi utilizzati non permettono il tracking degli equipaggi tali da poter essere gestito tutto automaticamente.

B) I CEO attuali hanno il ruolo principale di distribuire dividendi agli azionisti ed incassare i bonus legati ai loro risultati finanziari quindi non vanno ad aumentare i costi della compagnia aerea X per sviluppo tecnologico al netto degli sviluppi basic che devono fare per forza.
In One Order and NDC we trust!