“Sul caro-voli noi entriamo veramente poco, non abbiamo mai speculato sulle rotte estive: sulla Olbia-Linate, dove abbiamo l’esclusiva, non abbiamo mai superato i 240 euro, perché capiamo che è un servizio in continuità anche per i non residenti ed è importante per l’Isola. Se si gestiscono bene gli aerei, anche con 200 euro è possibile volare bene e fare qualche soldino”. Lo ha detto Gaetano Intrieri, ad di AeroItalia, vettore che ha appena compiuto un anno di vita e ha puntato tutto il suo business su Sardegna e Sicilia, presente a Cagliari per il convegno ‘Liberi di volare’ organizzato da Confcommercio e Federalberghi Sud Sardegna a Cagliari.
“Abbiamo assunto finora circa 80 persone ex Meridiana e ne vogliamo assumere molte di più – sostiene -, se avremmo un giorno la possibilità di gestire gli hangar a Olbia arriveremo
ad assumerne circa 350”.
Ma il vettore punta anche su Cagliari: “Parteciperemo al prossimo bando per la continuità
territoriale. Per noi le isole italiane sono importanti, sono i capisaldi del nostro network – ha precisato Intrieri – abbiamo tutti gli aerei basati nelle due isole, oltre al nostro naturale hub di Roma tramite cui operiamo i collegamenti”.
Non è mancata una frecciatina ad Ita, “che continua a perdere gli stessi soldi che perdeva Alitalia. Quello che oggi
non funziona in Ita è quello che non funzionava all’epoca. Non è cambiato niente e hanno ancora capito come non fare perdite, gestendo gli aeroplani. Adesso ci proveranno i tedeschi e vedremo. Noi, invece, con AeroItalia, non abbiamo problemi, perché facciamo utili”.
Infine sulla fusione degli scali la posizione è chiara: “Gli aeroporti in un’isola devono essere controllati dal pubblico:
Sicilia e Sardegna non possono non avere almeno una controllo di minoranza della partecipazione. La società unica porterebbe vantaggi sulla razionalizzazione dei costi, ma bisogna capire come farlo”.
"Sul caro-voli noi entriamo veramente poco, non abbiamo mai speculato sulle rotte estive: sulla Olbia-Linate, dove abbiamo l'esclusiva, non abbiamo mai superato i 240 euro, perché capiamo che è un ser
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