Certares interessata al dossier Alpitour (e Neos)


FlyKing

Moderatore
Utente Registrato
14 Aprile 2011
6,052
312
Genova - LIMJ
Interessante sviluppo della vicenda Alpitour, gruppo che conta al suo interno anche Neos.
Stando a quanto riporta TTG, Certares, fondo d’investimento designato dal governo Draghi come interlocutore preferenziale nella cessione di Ita, potrebbe tornare a guardare al mercato italiano con l’acquisto di quote Alpitour, che da tempo cerca un compratore.


Il fondo Certares nel dietro le quinte della cessione Alpitour
Le trattative per la cessione di Alpitour procedono secondo i piani. Nei giorni scorsi numerosi protagonisti di mercato riuniti a Milano per un evento di Welcome Travel Group si interrogavano su questa operazione. L’interesse mostrato da alcuni gruppi internazionali non è sceso di tono e, come anticipato più volte anche degli analisti, un quadro più chiaro potrebbe arrivare a cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio del ’24.
Stando ad alcune informazioni recuperate stamane da TTG Italia tra i pretendenti al controllo di Alpitour si sta muovendo con grande attenzione il fondo Certares.

Quest’ultimo si è già distinto negli anni scorsi per aver cercato di entrare nella parte finale dell’operazione Ita. Prima del pre-accordo con Lufthansa (siamo ancora in attesa del via libera definitivo dalla Commissione Europea) gli americani si era spinti sino alla porta d’ingresso della compagnia italiana.

Ma l’offerta di Lh venne giudicata più interessante. Ora Certares, che conta anche una sede a Milano, sta forse guardando al dossier Alpitour con grande attenzione. Dopo aver mancato l’obiettivo Ita per un soffio si potrebbero aprire nuovi spiragli. E nel pacchetto Alpi gli americani troverebbero anche un vettore in salute come Neos. Altra carta di valore che potrebbe convincere il fondo a cercare l’affondo finale.
 

Farfallina

Utente Registrato
23 Marzo 2009
16,627
1,606
Interessante sviluppo della vicenda Alpitour, gruppo che conta al suo interno anche Neos.
Stando a quanto riporta TTG, Cetares, fondo d’investimento designato dal governo Draghi come interlocutore preferenziale nella cessione di Ita, potrebbe tornare a guardare al mercato italiano con l’acquisto di quote Alpitour, che da tempo cerca un compratore.
Povera Alpitour, mi sa che finirà smembrata e ceduta a pezzi.
 

aa/vv??

Utente Registrato
7 Agosto 2008
3,511
689
Up in the air
Nota di servizio: manca una R

Detto questo, mi interessa molto l'opinione di 13900 che proprio ieri su altro thread ha dipinto Certares come "il demonio".
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,147
Nota di servizio: manca una R

Detto questo, mi interessa molto l'opinione di 13900 che proprio ieri su altro thread ha dipinto Certares come "il demonio".
Certo.

Se non ti si stringe lo sfintere alla sola menzione di "private equity", allora non li hai ancora incontrati.

Nel mio specifico caso, l'azienda per cui lavoravo al momento - quotata in borsa, nel FTSE 250 - venne, un bel di', acquistata da un fondo di private equity/venture capital. Questo. Noi poveri polli pensammo "Dai, sono a) canadesi - ergo gentili - e b) insegnanti".

Per un mesetto, nulla. Poi, all'improvviso, cambia il CEO. Ne arriva un altro. Inizia la solita giravolta di baciamenti di terga che precedono i cambi al vertice, ma per noi minions non cambia molto.

Poi, all'improvviso - letteralmente, da un giorno all'altro - mi sparisce l'intero API team. Questi ragazzi erano nella nostra branca canadese, erano un gruppo di developers che si occupava di creare tutte le dashboard, le API, i proof of concept. Venerdi ci sono, lunedi mi collego su slack, scrivo allo scrum master e... spariti tutti. Segato l'intero team.

Poi ne arrivano altri, di tagli, sempre lato Canada e USA. Poi arrivano da noi. Ci arriva la notifica legale dell'apertura delle negoziazioni, la mia posizione e' "a rischio", cosi' come 3/4 del product team. Veniamo segati ufficialmente a inizio dicembre, e siccome io e molti altri siamo in compagnia da poco (meno di 3 anni) prendiamo statutory redundancy (sei settimane di stipendio, lorde? una roba del genere) e 3 mesi di notice in base alla quale dobbiamo lavorare. Ci viene imposta una no-compete clause, che invece poi viene rescissa quando qualcuno minaccia azioni legali.

Alla fine la compagnia ha tagliato 1200 persone su 4500, e poi viene venduta ad un competitor. Grassi bonus ai direttori, un bel profitto a corto termine per il fondo VC. Nel frattempo uno dei grossi progetti della compagnia e' bellamente fallito qualche settimana fa, prima volta che succedeva, finito pure sui giornali. Forse aver tagliato un sacco di gente che ci lavorava, e che aveva esperienza decennale nel campo, e' stata defenestrata

Questo, in breve, e' quello che fa private equity quando arriva in un'azienda.
 

aa/vv??

Utente Registrato
7 Agosto 2008
3,511
689
Up in the air
Certo.

Se non ti si stringe lo sfintere alla sola menzione di "private equity", allora non li hai ancora incontrati.

Nel mio specifico caso, l'azienda per cui lavoravo al momento - quotata in borsa, nel FTSE 250 - venne, un bel di', acquistata da un fondo di private equity/venture capital. Questo. Noi poveri polli pensammo "Dai, sono a) canadesi - ergo gentili - e b) insegnanti".

Per un mesetto, nulla. Poi, all'improvviso, cambia il CEO. Ne arriva un altro. Inizia la solita giravolta di baciamenti di terga che precedono i cambi al vertice, ma per noi minions non cambia molto.

Poi, all'improvviso - letteralmente, da un giorno all'altro - mi sparisce l'intero API team. Questi ragazzi erano nella nostra branca canadese, erano un gruppo di developers che si occupava di creare tutte le dashboard, le API, i proof of concept. Venerdi ci sono, lunedi mi collego su slack, scrivo allo scrum master e... spariti tutti. Segato l'intero team.

Poi ne arrivano altri, di tagli, sempre lato Canada e USA. Poi arrivano da noi. Ci arriva la notifica legale dell'apertura delle negoziazioni, la mia posizione e' "a rischio", cosi' come 3/4 del product team. Veniamo segati ufficialmente a inizio dicembre, e siccome io e molti altri siamo in compagnia da poco (meno di 3 anni) prendiamo statutory redundancy (sei settimane di stipendio, lorde? una roba del genere) e 3 mesi di notice in base alla quale dobbiamo lavorare. Ci viene imposta una no-compete clause, che invece poi viene rescissa quando qualcuno minaccia azioni legali.

Alla fine la compagnia ha tagliato 1200 persone su 4500, e poi viene venduta ad un competitor. Grassi bonus ai direttori, un bel profitto a corto termine per il fondo VC. Nel frattempo uno dei grossi progetti della compagnia e' bellamente fallito qualche settimana fa, prima volta che succedeva, finito pure sui giornali. Forse aver tagliato un sacco di gente che ci lavorava, e che aveva esperienza decennale nel campo, e' stata defenestrata

Questo, in breve, e' quello che fa private equity quando arriva in un'azienda.
Grazie. Quindi con ITA (che già aveva nasceva con personale decimato rispetto alla realtà che andava a sostituire) cosa avrebbero fatto? Tenuto 15 aerei e 200 dipendenti?
Vedremo ora se la cosa va in porto e in bocca al lupo a chi lavora in Alpitour
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,440
4,445
Milano
Grazie. Quindi con ITA (che già aveva nasceva con personale decimato rispetto alla realtà che andava a sostituire) cosa avrebbero fatto? Tenuto 15 aerei e 200 dipendenti?
Vedremo ora se la cosa va in porto e in bocca al lupo a chi lavora in Alpitour
Hai presente quando si dice che un aereo vecchio vale di più fatto a pezzi che venduto intero? Ecco, monetizzi sulle cose che possono avere un valore e fai briciole delle frattaglie, detta brutalmente. Il meccanismo del fondo non è quello di investire per fare crescere un'azienda nel corso degli anni, ma garantirsi un ritorno dell'investimento, che deve necessariamente rientrare. Acquisto a 100 per ricavare 150, non importa come. Con buona pace dei sentimenti.
 

speedbird001

Utente Registrato
27 Febbraio 2014
814
188
Concordo , purtroppo, ne ho incontrati parecchi di questi soggetti, entrano per massimizzare l'investimento a breve termine, vogliono ottenere solo un numero in fondo alla riga, per avere un moltiplicatore e ri vendere.
Non gli frega niente delle persone, dell'azienda e del suo futuro, fondi predatori. Il bello che il piu delle volte, non capiscono proprio niente del business, gli interessa solo il profitto, non importa come.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,147
Grazie. Quindi con ITA (che già aveva nasceva con personale decimato rispetto alla realtà che andava a sostituire) cosa avrebbero fatto? Tenuto 15 aerei e 200 dipendenti?
Vedremo ora se la cosa va in porto e in bocca al lupo a chi lavora in Alpitour
Quello che fanno i private equity in questo ambito e' massimizzare il profitto per i loro investitori. Non prendere i numeri che sto per buttar giu' come oro colato, ma se investono 100 per comprare una compagnia matura, ne vogliono fare 200 entro pochi anni. L'unico modo per farlo e' alienare quanti piu' rami secchi possibile, rendere l'azienda il piu' appetibile possibile, e poi rifilarla a qualcuno.

Nel caso della mia ex compagnia, uscimmo dal FTSE in un buy-out da $3 miliardi e rotti. Cio' che rimaneva venne poi venduto a $7 miliardi.
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,674
1,506
Quello che fanno i private equity in questo ambito e' massimizzare il profitto per i loro investitori. Non prendere i numeri che sto per buttar giu' come oro colato, ma se investono 100 per comprare una compagnia matura, ne vogliono fare 200 entro pochi anni. L'unico modo per farlo e' alienare quanti piu' rami secchi possibile, rendere l'azienda il piu' appetibile possibile, e poi rifilarla a qualcuno.

Nel caso della mia ex compagnia, uscimmo dal FTSE in un buy-out da $3 miliardi e rotti. Cio' che rimaneva venne poi venduto a $7 miliardi.
In altre parole e precedenti gestori stavano depredando 4 miliardi degli investitori.
 

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,140
2,250
Londra
Quello che fanno i private equity in questo ambito e' massimizzare il profitto per i loro investitori. Non prendere i numeri che sto per buttar giu' come oro colato, ma se investono 100 per comprare una compagnia matura, ne vogliono fare 200 entro pochi anni. L'unico modo per farlo e' alienare quanti piu' rami secchi possibile, rendere l'azienda il piu' appetibile possibile, e poi rifilarla a qualcuno.

Nel caso della mia ex compagnia, uscimmo dal FTSE in un buy-out da $3 miliardi e rotti. Cio' che rimaneva venne poi venduto a $7 miliardi.
Basta vedere cosa e' successo a Virgin America, messa in vendita dopo tre anni perche' la private equity che aveva una forte partecipazione azionaria voleva incassare l'investimento.
 
  • Like
Reactions: 13900

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,140
2,250
Londra
In altre parole e precedenti gestori stavano depredando 4 miliardi degli investitori.
Scusa ma non sono d'accordo. Senza conoscere la compagnia, l'intero poteva avere un futuro e quindi, a lungo termine aumentare il valore e contribuire allo sviluppo economico, creare indotto (non foss'altro come centro di addestramento di personale specializzato), ecc. gli investitori nell'azienda forse avevano in mente anche questo. Un fondo ha un'unica visione, il profitto a medio.
 
  • Like
Reactions: 13900

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,147
Scusa ma non sono d'accordo. Senza conoscere la compagnia, l'intero poteva avere un futuro e quindi, a lungo termine aumentare il valore e contribuire allo sviluppo economico, creare indotto (non foss'altro come centro di addestramento di personale specializzato), ecc. gli investitori nell'azienda forse avevano in mente anche questo. Un fondo ha un'unica visione, il profitto a medio.
Assolutamente, quello era il caso. In piu' parlavamo di un business abbastanza maturo con margini assai elevati.
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,674
1,506
Scusa ma non sono d'accordo. Senza conoscere la compagnia, l'intero poteva avere un futuro e quindi, a lungo termine aumentare il valore e contribuire allo sviluppo economico, creare indotto (non foss'altro come centro di addestramento di personale specializzato), ecc. gli investitori nell'azienda forse avevano in mente anche questo. Un fondo ha un'unica visione, il profitto a medio.
Chi ci mette i soldi (che sono i padroni della baracca) valutavano il valore attuale 3 miliardi. Essendo una società quotata o il mercato è composto da cretini totali o quello era il valore attuale dei redditi futuri
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,674
1,506
Assolutamente, quello era il caso. In piu' parlavamo di un business abbastanza maturo con margini assai elevati.
Appunto, zero prospettive di crescita fino a quando non arriva qualcuno che valorizza gli asset. Le imprese non hanno l’obiettivo di fare beneficenza ma profitti nel lungo periodo.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,147
Paolo, non volermene ma le stai tirando alla viva il parroco senza avere cognizione di causa.

Al momento della vendita, la compagnia in cui lavoravo riportava ottimi risultati, pur investendo enormemente in nuovi asset che costano centinaia di milioni alla botta. Stavamo crescendo a doppia cifra in un settore in enorme espansione, il tutto mantenendo una grossa % di altri settori più, come dicevo prima, maturi.

La vendita è avvenuta alle cifre di cui sopra per via degli asset in possesso, quelli in preparazione, e grazie a beni, conoscenze e contratti assai monetizzabili per una società simile.

Per farla compagnia per cui lavoravo non era né decotta né ridotta al lumicino, altrimenti non m’avrebbero mai assunto (e con me altri), e non so cosa apporti tutta ‘sta diatriba alla questione di se i VC/PE sono utili o meno all’economia, o se Neos-Alpitour farà bene o meno a finire sotto Certares.
 

Paolo_61

Socio AIAC
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,674
1,506
Paolo, non volermene ma le stai tirando alla viva il parroco senza avere cognizione di causa.

Al momento della vendita, la compagnia in cui lavoravo riportava ottimi risultati, pur investendo enormemente in nuovi asset che costano centinaia di milioni alla botta. Stavamo crescendo a doppia cifra in un settore in enorme espansione, il tutto mantenendo una grossa % di altri settori più, come dicevo prima, maturi.

La vendita è avvenuta alle cifre di cui sopra per via degli asset in possesso, quelli in preparazione, e grazie a beni, conoscenze e contratti assai monetizzabili per una società simile.

Per farla compagnia per cui lavoravo non era né decotta né ridotta al lumicino, altrimenti non m’avrebbero mai assunto (e con me altri), e non so cosa apporti tutta ‘sta diatriba alla questione di se i VC/PE sono utili o meno all’economia, o se Neos-Alpitour farà bene o meno a finire sotto Certares.
Peccato che gli azionisti non la vedessero così rosea. È possibile che fossero malaccorti, oppure il manage stava facendo un pessimo impiego delle risorse aziendali.
 

13900

Utente Registrato
26 Aprile 2012
10,302
8,147
Peccato che gli azionisti non la vedessero così rosea. È possibile che fossero malaccorti, oppure il manage stava facendo un pessimo impiego delle risorse aziendali.
Non so dove vuoi andare a parare, per cui se permetti faccio un riassunto della mia posizione e poi la chiudo qui. aa/vv? mi ha chiesto cosa ne pensassi di Certares. Ho risposto con la mia esperienza personale, che se va bene riassumerei come segue:
  • compagnia tech, una delle poche europee in un settore dominato dalle americane; risultati solidi, crescita forte in un mercato importante, quotata in borsa, prima o poi si sarebbe fusa con qualcun altro
  • Un consorzio di fondi di PE la compra e de-lista; non tutti gli investitori erano d'accordo, per iniziare
  • in tre mesi hanno cambiato tutto il board, e iniziato i licenziamenti
  • 1200 su 4500 licenziati
  • compagnia in seguito venduta a un altro player del settore
  • dal de-listing ad oggi, la compagnia (ancora esiste, ma buona parte delle linee verranno assorbite dall'altro player) ha fatto meno soldi di prima, malgrado un boom durante la pandemia
  • un grosso progetto è fallito di recente a causa della mancanza di know-how
Questa è la mia esperienza di essere dal lato sbagliato di un consorzio di fondi PE. Sottolineo che non avrei avuto alcun problema se la compagnia si fosse fusa con un'altra, o fosse stata acquisita. Il mio lavoro successivo è finito appunto quando l'azienda ha ceduto il ramo per cui lavoravo a un'altra società e non ho potuto trasferirmi in Belgio, e non ho alcun problema a riguardo.

Ció che ho trovato francamente odioso è stata la macelleria fatta della compagnia dalla dirigenza portata dal consorzio, tagliando persone che stavano lavorando a programmi e progetti estremamente importanti per il futuro, guardando solo e soltanto ad estrarre quanto più valore nell'immediato senza guardare ad un orizzonte temporale che andava a due-tre anni in avanti (che, nell'ambito, sono bazzecole visti i tempi di sviluppo di ciò che facevamo). Quella non è stata valorizzazione degli asset, è stato un taglio spregiudicato e miope.

Io la chiudo qui, penso di aver detto tutto ciò che avevo da dire, l'esegesi del capitalismo d'arrembaggio non mi interessa molto.
 

kenadams

Moderatore
13 Agosto 2007
10,306
1,894
NYC
Non capisco perché si faccia di tutta l'erba un fascio.

Sì, il mondo Private Equity produce spesso obiettivi a breve termine che "creano valore" distruggendo l'insieme aziendale o addirittura deprendandolo. Ma non è sempre così. E' un universo incredibilmente ampio e variegato e non sempre la strategia del PE firm è quella classica del leveraged buyout che costringe a vendere velocemente e incentiva gli spezzatini.

TPG ha acquisito parte di Continental nel 1992 (salvandola dal fallimento) e Ryanair nel 1996 (anche Ryanair messa malissimo all'epoca). Ambedue i vettori sono usciti dalla crisi con strategie di crescita di lungo periodo. Inutile sottolineare quanto fosse inutile Ryanair nel 1996 rispetto agli anni dieci, quando TPG ha ceduto le proprie quote.
Virgin America è cresciuta da zero fino alla quotazione in borsa (2005-2014) con gli investimenti di fondi privati (Cyrus Capital Partners e Black Canyon Capital).
Durante il Covid vari fondi PE sono intervenuti in aiuto di vettori in giro per il mondo: Viva Aerobus ($150M da CarVal). Vedremo come andrà a finire ma il vettore è sempre là, operante e operoso. (Credo che Carval possegga anche Aergo, lessor con un centinaio di aerei in giro per il mondo, incluso qualcosa in ITA).
Altro lessor che cresce con gli investimenti di un PE (Oaktree) è Azorra, che ha ricevuto $350M milioni nel 2021. Anche quello è roba da un centinaio di aerei di proprietà. Oaktree, peraltro, è stata per un decennio socio di minoranza del London City Airport: fra il 2006 e il 2015, i movimenti dell'aeroporto sono raddoppiati, così come il valore dell'investimento. Fra gli altri, Oaktree è attualmente proprietaria dell'aeroporto di Austin.