Credo che il ritorno del 737 nell'orbita LH abbia molto senso: per un gruppo delle dimensioni (sia in termini di macchine che di varietà del network) di DLH razionalizzare la flotta non significa necessariamente ridurre il numero di modelli -- razionalizzare può voler dire:
- Mantenere il massimo potere negoziale nei confronti dei costruttori. Avere nel gruppo un po' di tutto dagli Embraer ai 350 ai 777/787 significa costringere Airbus e Boeing a sudare ogni ordine. Con LH Technik che già sa fare tutto, avere anche piloti e operazioni spalmate su molti modelli è un'arma negoziale enorme.
- Non scegliere l'aereo migliore in ogni categoria sulla base di una media. Fare la media statistica delle esigenze del vettore non aiuta sempre a cogliere ogni opportunità di ottimizzazione: sicuramente una sussidiaria, fra le tante del gruppo, che può sfruttare meglio i 737 rispetto ai 320 c'è.
- Spalmare il rischio di trovarsi con una flotta parzialmente o interamente a terra: negli ultimi quindici anni linee aeree in tutto il mondo hanno dovuto fare i conti con grounding del 787 e del 737, ritardi di 380, 787, 777, 737, CSeries (prima che si chiamasse 220), una marea di ritardi e ore
off wing per motori P&W, Rolls Royce, General Electric, Engine Alliance. Ridurre l'esposizione a un singolo modello di aereo o di motore ha senso nel
risk management di un colosso come LH.
- Questa probabilmente è una considerazione secondaria (forse persino inesistente) per LH, che forma centinaia di cadetti all'anno con MPL e perde pochi piloti a favore di altri vettori ma... Avere nel gruppo un po' di 737 potrebbe aiutare nel reclutamento di piloti (materiale umano sempre più scarso): ci sono migliaia di giovani primi ufficiali Ryanair sparpagliati in Europa già
rated sul 737. Nei prossimi due anni il gruppo LH avrà bisogno di almeno 2000 nuovi piloti (fonte
qui), e questo trend di crescita continuerà fino alla prossima crisi del settore. Col 737 in flotta l'universo di piloti già
rated ai quali attingere aumenterà notevolmente, conferendo un po' più di flessibilità alle strategie di reclutamento e formazione del gruppo.