Lufthansa si allarga in Italia con Air Dolomiti (in attesa di Ita): nel 2024 nuove rotte, più aerei e assunzioni


AirFleet

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Air Dolomiti, azienda italiana del gruppo Lufthansa e seconda compagnia tricolore nel Paese dopo Ita Airways, archivia il 2023 con il numero più alto di passeggeri trasportati nella sua storia, sfonda il muro del mezzo miliardo di euro di ricavi e si prepara a un 2024 con un’offerta che incrementerà grazie all’arrivo di altri velivoli. «Il tutto seguendo il nostro modello di business che punta a portare i viaggiatori negli hub del gruppo», spiega al Corriere durante una chiacchierata l’amministratore delegato Steffen Harbarth.

Il passaggio di testimone

L’ex numero uno di CityLine — la divisione regional di Lufthansa — il 1° gennaio 2022 ha raccolto il testimone da Joerg Eberhart salito ai piani alti del gruppo come capo delle strategie e «ambasciatore» dell’accordo tra i tedeschi e il nostro ministero dell’Economia che punta al rilancio di Ita Airways, Antitrust Ue permettendo. E l’ingresso di un altro vettore italiano nel perimetro del colosso europeo dei cieli avrà inevitabilmente ricadute sul network di Air Dolomiti. Che intanto si prepara per l’avvio dei collegamenti Francoforte-London City, lo scalo cittadino della capitale britannica.

Come si chiude questo 2023, il primo anno di normalità post Covid?
«Abbiamo messo in vendita oltre 4 milioni di posti su 39 mila voli e nei dodici mesi avremo 3 milioni di passeggeri, con un tasso di riempimento sopra il 70%, il più alto di sempre».

La flotta, dopo quattro anni di stallo per la pandemia, inizia ad aumentare.
«Gli aerei ora sono 20, tutti Embraer. Il 21esimo entrerà in servizio a gennaio 2024. Puntiamo a salire a 25-26 tra la fine dell’anno prossimo e l’inizio del 2025».
Questo vuol dire anche che vi servono altre persone. Quante ne pensate di assumere?
«Ogni singolo velivolo che aggiungiamo è una piccola azienda. Un Embraer ha bisogno di 6 comandanti, 6-7 primi ufficiali, 21 assistenti di volo. Più 3-5 tra tecnici e meccanici, e 1-2 nell’amministrazione. Insomma possiamo dire 40 persone, quindi almeno 240 da assumere nel 2024 per l’aumento della flotta».

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Vienna (Austrian Airlines), Bruxelles (Brussels Airlines)...
«Nel 2024 connetteremo l’Italia alla Svizzera, a partire da Firenze-Zurigo allargando così il raggio d’azione dei nostri voli. Firenze assieme a Venezia è una delle basi principali nel Paese. E nel capoluogo toscano abbiamo costruito un centro di manutenzione».

Sembra che stiate evitando l’aeroporto di Roma Fiumicino, hub di Ita Airways.
«Com’è noto Lufthansa ha notificato l’operazione per l’ingresso in Ita. Solo dopo l’ok della Ue si dovranno affrontare i temi relativi alle rotte. Air Dolomiti crescerà a prescindere dal dossier e la sua funzione è connettere Italia e Germania e presto Svizzera».

Però Ita non ha un vettore regional per «alimentare» i suoi voli intercontinentali. Potrebbe farlo Air Dolomiti...
«Potrebbe essere un’idea, ma possiamo parlarne solo dopo il via libera dell’Antitrust Ue».

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E sul fronte dei conti?

«Alla fine dell’anno Air Dolomiti diventerà una società da almeno 500 milioni di euro di ricavi».
Il Covid ha cambiato la tipologia di passeggeri a bordo?
«Sì. Gli aerei sono pieni, ma ci sono meno viaggiatori corporate, calati del 15% rispetto al 2019».
Per la pandemia o per le norme aziendali?
«Diciamo per un insieme di fattori. Alcuni mercati (come la Russia) sono chiusi, altri (come la Cina) sono riaperti da poco. In alcuni casi sono le società ad aver tagliati i voli per motivi ambientali o per risparmiare. In parallelo salgono però i ricavi dal segmento leisure».

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Sono cambiati anche i flussi?
«È quello che notiamo come gruppo. Le persone stanno volando anche a ottobre e novembre verso destinazioni dove prima del Covid non volavano. La stagione estiva (che nel trasporto aereo inizia a fine marzo e si conclude a fine ottobre, ndr) si è allungata a periodi dove non c’è più il clima mite».

E come Air Dolomiti?
«Registriamo un ritorno deciso di americani, giapponesi e coreani in particolare a Firenze, ma pure a Pisa e a Genova. Le posso dire che per diversi giorni, quest’anno, abbiamo operato voli per Firenze dove l’80% dei passeggeri a bordo proveniva dagli Usa».

Si è molto parlato del caro voli, in particolare in Italia. Un tema che non vede l’esclusione di alcun vettore.
«Le tariffe sono salite un po’ ovunque, direi del 15-20%, a prescindere dalla destinazione. Le compagnie devono fare i conti con l’aumento dei costi operativi, anche relativi alla manutenzione».

La manutenzione? Uno pensa ai costi aeroportuali, a quelli per il traffico aereo, al cherosene, agli stipendi...
«Ci sono alcuni pezzi di ricambio che costano il 25% più del solito anche perché i fornitori sono di fatto due, dipende dal componente che serve. Ma più del prezzo il compito più difficile è trovare quelle parti».

Vale anche per voi che utilizzate gli Embraer?
«Le basti sapere che c’è soltanto un produttore di freni per il nostro tipo di velivolo in tutto il mondo. Già questo rende l’idea delle complessità».

@corrriere
 

13900

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Ai tempi belli di LH Italia sembrava che dovessero iniziare con Air Dolomiti, se ben ricordo, per poi girare su LH Mainline (coi risultati che sappiamo).
 

Paolo_61

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LHG aveva già in house la soluzione per il mercato italiano, EN.
Solo la finta competizione per prendersi l’ennesima AZ l’ha costretta ad infilarsi nel ginepraio dov’è ora.
Perché il mercato non è solo transiti da FRA o MUC, unica missione strategica di Air Dolomiti. "C'è tutto un mondo" che viaggia in altro modo. Per altro per alimentare gli hub, costi a parte, non è nemmeno necessaria Air Dolomiti.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Perché il mercato non è solo transiti da FRA o MUC, unica missione strategica di Air Dolomiti. "C'è tutto un mondo" che viaggia in altro modo. Per altro per alimentare gli hub, costi a parte, non è nemmeno necessaria Air Dolomiti.
Nei mercati progrediti le -poche- tratte servite oggi da ITA si coprono senza problemi via hub, sul domestico nazionale si potenziava EN e la si ampliava laddove la direttrice non coincideva (l’Italia è a sud dell Europa, il mercato è di gran lunga verso nord) .
E AZ non doveva essere rianimata.
 

Paolo_61

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Nei mercati progrediti le -poche- tratte servite oggi da ITA si coprono senza problemi via hub, sul domestico nazionale si potenziava EN e la si ampliava laddove la direttrice non coincideva (l’Italia è a sud dell Europa, il mercato è di gran lunga verso nord) .
E AZ non doveva essere rianimata.
Salvo pensare che in LHG siano totalmente stupidi, se con ITA volano oltre 2 milioni di pax (ho perso il conto di quanti siano quest'anno, ma più o meno siamo lì) nonostante la possibilità per LHG di fare tutti i voli che vuole in regime Open Skies, forse è perché non tutti i pax vogliono volare attraverso FRA e/o MUC. Per altro quando hanno cercato di operare con LHI avevano perdite nello stesso ordine di grandezza di AZ con un decimo dei pax.
 
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leerit

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La compagnia aerea Air Dolomiti ha introdotto in servizio il 21esimo aereo, un Embraer E190 con le marche I-JENC
L’aereo e’ recentemente uscito dalla flotta di Lufthansa, era entrato in servizio alla fine del 2009 con le marche D-AECA. In questi anni ha operato per Lufthansa CityLine , poi Lufthansa Regional e Lufthansa.
Ha iniziato a volare in srrvizio con Air Dolomiti il 15 scorso sulla Francoforte-Linz e ritorno. Quindi su Firenze.
L’aeromobile ha una capacita’ di 100 posti.
Questo velivolo e’ il quarto E190 ad entrare in flotta con Air Dolomiti, che ha pure 17 E195.


 
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leerit

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A partire da fine mese in poi, Air Dolomiti incrementera’ il suo network con tante nuove rotte operate a lungo termine e in minor misura a tempo definito.
Il vettore italiano sta ingrandendo la sua flotta, oggi di 21 aerei e a breve tra qui e l’inizio dell’anno saranno 26 tra E195 e E190. Diciassette i primi e nove i secondi.
Le rotte che si aggiungeranno al network sono:

Francoforte per

Bologna con cinque voli settimanali tra 1 aprile e 28 aprile, che scendono a quattro voli settimanali tra il 29 aprile e il 31 maggio con E195,

Cagliari dal 6 aprile settimanale ogni sabato con E190,

Pola settimanale dal 20 aprile, quadrisettimanale dal 28 aprile, bisettimanale dal 1 giugno 2024. Tutte con E190,


Monaco per

Amsterdam dal 8 aprile con cinque voli settimanali con E195,

Ancona bigiornaliera dal 31 marzo 2024 con E195,

Basilea dal 3 giugno 2024 pentasettimanale. Tra il 12 luglio e il 30 agosto 2024 sara’ 6 volte a settimana. Tutti con E195.

Palermo dal 2 aprile con sei voli settimanali con E195.

Pola dal 4 maggio al 12 ottobre con due voli settimanali con E195

Lo scrive Aeroroutes.


 

londonfog

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Prestando fede (con un forte beneficio d'inventario) all'articolo, si vede come la finanza a volte agisca in modo impulsivo. Una riduzione di profitto di circa un terzo, che rimane comunque un profitto piu' che considerevole fra 1.4 e 1.8 Miliardi non mi sembra la tragedia che traspare dall'articolo. La cuccagna (domanda forte, quindi tariffe fondamentalmente alte) non poteva durare, ammesso che sia finita.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Prestando fede (con un forte beneficio d'inventario) all'articolo, si vede come la finanza a volte agisca in modo impulsivo. Una riduzione di profitto di circa un terzo, che rimane comunque un profitto piu' che considerevole fra 1.4 e 1.8 Miliardi non mi sembra la tragedia che traspare dall'articolo. La cuccagna (domanda forte, quindi tariffe fondamentalmente alte) non poteva durare, ammesso che sia finita.
Beh, oddio; agli investitori quel -30% pesa, e non poco amico mio!
Le stime al ribasso rispetto a quanto programmi nel tuo business plan sono il peggior piatto tu possa servire a chi ci mette i soldi, per l'appunto il titolo perde pesantemente e il capitale si e' svalutato del 30% dall'inizio dell'anno. Non e' poca roba.

E l'articolo e' attendibile come vedi anche qui sotto! Se l'indicazione e' VENDERE tira una brutta aria...



Stifel downgrades Lufthansa shares to 'Sell' – Price target drastically lowered
Investing.com - Stifel has downgraded the stock of Deutsche Lufthansa AG (ETR:LHAG) from "Hold" to "Sell" and lowered the target price from €7.00 to €4.50. This move follows a significant downward revision of the annual forecast by the German airline on Friday.
 

AAAndy

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Ma quale sarebbe la missione di EN nel gruppo LH, ora che AZ entrerà a farne parte?
Premesso che non conosco i costi di EN rispetto ad AZ, non potrebbe avere senso destinare EN ai collegamenti da città italiane agli hub del gruppo LH (FRA, MUC, ZRH, VIE, BRU e magari pure FCO)?
Si libererebbero macchine AZ e delle altre compagnie per focalizzarsi sui rispettivi bacini o in ottica feeder (con A220 e A319/A320 AZ ad esempio nord africa e nord europa).
Ad oggi mi pare che EN faccia sempre di piu la qualunque senza una chiara missione.
 
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micheleforchini

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Ma quale sarebbe la missione di EN nel gruppo LH, ora che AZ entrerà a farne parte?
Premesso che non conosco i costi di EN rispetto ad AZ, non potrebbe avere senso destinare EN ai collegamenti da città italiane agli hub del gruppo LH (FRA, MUC, ZRH, VIE, BRU e magari pure FCO)?
Si libererebbero macchine AZ e delle altre compagnie per focalizzarsi sui rispettivi bacini o in ottica feeder (con A220 e A319/A320 AZ ad esempio nord africa e nord europa).
Ad oggi mi pare che EN faccia sempre di piu la qualunque senza una chiara missione.
Esatto, ad esempio dovendo rilasciare slot su Linate potrebbe aver senso a mio avviso recuperare aeroporti come Malpensa e Orio in ottica di feeder su Fiumicino. Malpensa ha parecchie rotte Star Alliance oltre ad un'area enorme e popolata a cui offrire un servizio diretto su Roma (che è incredibile non esista). Orio ha avuto in passato voli sia Alitalia che AirDolomiti per gli Hub e non erano neppure così pessimi come numeri. In ogni caso nel frattempo l'aeroporto è passato dai quasi 13,8M pax del 2019 (quando ci volava Alitalia) ai 16M del 2023 ma anche con un notevole upgrade dei servizi e soprattutto dei passeggeri. Anno dopo anno il pax medio sta sdoganando l'aeroporto una volta definito "low cost" e predilige prezzo ma anche flessibilità.
 
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Farfallina

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Esatto, ad esempio dovendo rilasciare slot su Linate potrebbe aver senso a mio avviso recuperare aeroporti come Malpensa e Orio in ottica di feeder su Fiumicino. Malpensa ha parecchie rotte Star Alliance oltre ad un'area enorme e popolata a cui offrire un servizio diretto su Roma (che è incredibile non esista). Orio ha avuto in passato voli sia Alitalia che AirDolomiti per gli Hub e non erano neppure così pessimi come numeri. In ogni caso nel frattempo l'aeroporto è passato dai quasi 13,8M pax del 2019 (quando ci volava Alitalia) ai 16M del 2023 ma anche con un notevole upgrade dei servizi e soprattutto dei passeggeri. Anno dopo anno il pax medio sta sdoganando l'aeroporto una volta definito "low cost" e predilige prezzo ma anche flessibilità.
AZ mantiene sufficienti slot a LIN, non hanno bisogno di andare a MXP e BGY.