Aeroporto di Genova: salta la privatizzazione


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Aeroporto di Genova, 5 manifestazioni di interesse: 777 Partners, Msc, Costa Crociere, Spinelli-Hapag Lloyd e Levorato Marcevaggi
01 Febbraio 2024 - Teodoro Chiarelli


Ora il cda del Cristoforo Colombo, presieduto da Alfonso Lavarello, dovrà imbastire il bando di gara che imporrà ai partecipanti di rendere espliciti gli investimenti e il piano industriale
Genova – Sono cinque le manifestazioni di interesse per la privatizzazione dell’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Sul tavolo del presidente della società che gestisce lo scalo, Alfonso Lavarello, oltre alle tre proposte di cui già in qualche modo si sapeva – 777 Partners, Msc e Costa Crociere – sono arrivate anche quelle di Spinelli-Hapag Lloyd e di Levorato Marcevaggi.
Secondo quanto risulta a Shipmag, tutte le offerte sono già molto articolate e argomentate. Tutte prevedono di entrare nel pacchetto azionario del Cristoforo Colombo, oggi controllato da una società per azioni di diritto privato a capitale pubblico, che vede soci di maggioranza l’Autorità di sistema del Mar Ligure Occidentale e la Camera di commercio di Genova, con Aeroporti di Roma presente con una quota di minoranza. A partire da oggi, il cda composto dal presidente Alfonso Lavarello e dai consiglieri Giovanni Cavallaro, Barbara Pozzolo, Alessandro Cavo e Ivan Pitto, d’intesa con gli azionisti, dovrà imbastire il bando di gara per consentire ai soggetti industriali interessati di poter entrare nelle quote societarie. La manifestazione di interesse è solo il primo passo, anche se importantissimo. La gara vera e propria imporrà invece ai partecipanti di rendere espliciti gli investimenti e il piano industriale. Per adesso va sottolineato che le cinque manifestazioni di interesse sono scritte da gruppi radicati a Genova, ma con un respiro globale.
Il fondo americano 777 Partners (fondato da Steven Pasko e Josh Wander), sede a Miami, è proprietario del Genoa Calcio, di altri sei club calcistici in Europa e Sudamerica e di due compagnie aeree low cost in Australia (Bonza Aviation) e Canada (Flair Airlines). Il gruppo ha ottimi rapporti con la compagnia aerea spagnola Volotea.
Msc, sede a Ginevra, fa capo alla famiglia Aponte, ed è un colosso dello shipping che controlla il primo gruppo armatoriale mondiale nelle navi portacontainer, il quarto gruppo nelle crociere, oltre a essere fra i leader globali della logistica controllando terminal, treni e camion. Fortissima la sua presenza nel porto di Genova.
Costa Crociere, sede a Genova, hub portuale a Savona, ha come azionista il numero uno del settore, l’americana Carnival, controllato dalla famiglia Harrison.
Spinelli e Hapag Lloyd sono soci nel porto di Genova. Il colosso tedesco del trasporto marittimo lo scorso settembre ha acquistato il 49% di tutto il gruppo genovese che gestisce dalle banchine di Sampierdarena la filiera logistica del container, dalle banchine del porto al destinatario finale, occupandosi di operazioni di sbarco, imbarco, movimentazione merci e contenitori all’interno dei terminal portuali, trasporto camionistico (con una sua flotta di Tir) e intermodale. In Hapag Lloyd ha una importante partecipazone l’uomo più ricco della Germania, il miliardario Klaus-Michael Kühne, proprietario della società internazionale di trasporti Kühne + Nagel, nonché primo azionista di Lufthansa con il 15,01% (contro il 14,09 del governo tedesco).
Levorato Marcevaggi, sede a Campalto (Venezia) è un gruppo specializzato nel trasporto di merci pericolose ed è leader in Italia e in Europa nei servizi di stoccaggio e messa a bordo di jet fluel ad aeroporti, compagnie aeree e petrolifere, con 11 sedi operative e 500 mezzi a disposizione. Nell’azionariato sono presenti solidi interessi genovesi (la società è guidata da Emanuele Remondini).
Uno studio di PricewaterhouseCoopersaveva suggerito di coinvolgere nella gestione del Cristoforo Colombo un partner industriale, un gruppo (o più soggetti) leader nel settore delle crociere e del turismo più in generale. La conclusione dell’advisor era arrivata al termine di un’analisi di mercato che in sostanza evidenziava la necessità di far entrare nella compagnie societaria un big con un piano per il raddoppio dei passeggeri.
L’orizzonte, però, sarebbe ancora più ampio. La tipologia e la qualità degli offerenti fa immaginare un interesse più ampio legato a un possibile nuovo progetto logistico legato ai porti di Genova, Savona e Vado e alle merci. Le sinergie che si potrebbero realizzare sono evidenti.

via shipmag
 

Nonno Salt

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Non ho mai capito perché, in questi casi, non si parli di "privatizzazione della società di gestione". Sembra si voglia privatizzare un aeroporto (tra l'altro, gli aeroporti privati esistono, anche se non sono di grandi dimensioni).
 

FlyKing

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Non ho mai capito perché, in questi casi, non si parli di "privatizzazione della società di gestione". Sembra si voglia privatizzare un aeroporto (tra l'altro, gli aeroporti privati esistono, anche se non sono di grandi dimensioni).
Aeroporto di Genova (SpA) è il nome della società di gestione
 

Paolo_61

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Non ho mai capito perché, in questi casi, non si parli di "privatizzazione della società di gestione". Sembra si voglia privatizzare un aeroporto (tra l'altro, gli aeroporti privati esistono, anche se non sono di grandi dimensioni).
Perché è troppo lungo e tanto il 99% delle persone non ha idea della differenza fra proprietà dell’aeroporto (in Italia demanio per tutti quelli aperti al traffico commerciale) e proprietà della società di gestione
 

FlyKing

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Una seconda pista, perché l'attuale è satura di movimenti....
Con ben 14 voli in partenza per la giornata di oggi, credo sia la prima delle necessità da risolvere.

Comunque Spinelli on fire: dopo il volo per New York, anche una collaborazione con Piaggio per una flotta di P180 basata, per i viaggi business.

Spinelli: “L’aeroporto di Genova riparta con più voli e un’intesa con Piaggio”
di Massimo Minella
Spinelli: “L’aeroporto di Genova riparta con più voli e un’intesa con Piaggio”

Manifestazione d’interesse dell’imprenditore in campo con i tedeschi di Hapag Lloyd
02 FEBBRAIO 2024 ALLE 07:00 3 MINUTI DI LETTURA




Più voli. E su questo nessuno può dirsi contrario. Ma anche una nuova strategia per aggredire il mercato, con un’alleanza forte con il mondo delle crociere, l’individuazione delle rotte europee più utili a togliere Genova dal suo isolamento e un accordo per far crescere il traffico dei voli privati, posizionando qui una flotta di “P180” prodotti da Piaggio Aerospace. Aldo Spinelli ha le idee chiare anche su quanto avviene in aria. D’altra parte, l’imprenditore alla guida con il figlio Roberto di uno dei principali gruppi logistici italiani, ha fatto dell’intermodalità il suo punto di forza, unendo all’acqua la gomma e il ferro. Ora, per concludere l’operazione, prova a inserire anche l’aria. Fra le cinque manifestazioni d’interesse arrivate sul tavolo dei vertici dell’aeroporto di Genova per entrare nel capitale c’è infatti anche quella del gruppo Spinelli in alleanza con la compagnia armatoriale tedesca Hapag Lloyd.
Presidente Spinelli, ma perché l’aeroporto di Genova?
«Non è la prima volta che manifestiamo interesse per il Colombo. Ci avevamo già provato anni fa con l’allora presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo. Poi l’intenzione di aprire il capitale ai privati era rientrata e non se n’era fatto più niente. Ora. di fronte alla richiesta dell’aeroporto, ci siamo fatti avanti con Hapag Lloyd».
Ma di che cosa ha bisogno l’aeroporto di Genova?
«Di tutto, di essere riqualificato, di rilanciarsi con nuovi voli, di essere nuovamente attrattivo per le aziende pubbliche e private».
Ce la farà?
«Mah, ci vorrebbe uno come il sindaco Bucci, come sta facendo per la città farebbe anche per l’aeroporto. Ma andiamo avanti».
Quando parla di più voli a quali città pensa?
«Penso a tutte quelle città europee che non sono servite o lo sono in modo troppo episodico. Una città come Genova dovrebbe essere copmpetitiva con gli altri scali nei voli con Londra, Parigi, Ginevra, Anversa. Il Colombo deve tornare anche attrattivo per le grandi imprese pubbliche. Quando c’era l’Italsider si muovevamo migliaia di persone. E lo stesso valeva per gli altri. E vogliamo parlare poi dei voli privati?»
Parliamone.
«Praticamente non ne abbiamo. Assurdo, tenendo conto che qui c’è un’azienda come Piaggio che produce degli aerei (i P180 n.d.r.) che sarebbero perfetti per questa esigenza. Bisognerebbe basare qui una flotta e garantire servizi diretti per Cannes e Nizza, che oggi sono difficili da raggiungere con l’auto, ma anche per altre destinazioni business».
I collegamenti con Roma sono soddisfacenti?
«Ecco, un altro punto importante. No, non lo sono, ne servono di più. E poi, vogliamo dirlo, bisogna rimettere a posto le aree. L’aeroporto ha aree preziose e interessanti, dobbiamo renderle produttive».
Voi anche in questa iniziativa siete alleati con Hapag Lloyd. Che significa?
«Che possiamo dare ancora più forza al progetto di rilancio dell’aeroporto. La vicinanza con Lufthansa è una carta importante, ma anche tutta l’esperienza messa in campo può rivelarsi preziosa».
Parlava prima di voli privati. Ma sono così importanti?
«Sono importantissimi. Sa la fatica che dobbiamo fare se abbiamo esigenza di volare subito in Europa per incontri che possono rivelarsi decisivi? Dobbiamo chiedere un aereo a Londra o a Milano. Eppure qui abbiamo la Piaggio che potrebbe offrire aerei in grado di garantire servizi giornalieri. C’è un traffico business che può essere decisivo anche per la crescita della città attraverso le nuove iniziative imprenditoriali o il rafforzamento di quelle già esistenti. Abbiamo bisogno di raggiungere velocemente Parigi, Amburgo, Ginevra».
Ma da dove inizierebbe se fosse azionista?
«Eh, ci sono talmente tante cose da fare...Intanto serve qualcuno che si prenda a cuore i destini di questo aeroporto. Siamo il primo porto d’Italia e secondo me potremo diventare fra i primi in Europa, così davvero non può andare. Una cosa importante, comunque, è mettere a punto un piano per individuare tutte le principali destinazioni e come servirle».
E sul fronte delle crociere? Altre manifestazioni sono arrivate da compagnie armatoriali, Msc, Costa. Siete in concorrenza?
«Noi ci siamo proposti perché crediamo nel rilancio di questo aeroporto e riteniamo di avere le conoscenze per fare bene. Ma sappiamo che ci sono anche altri soggetti qualificati. E questa è sicuramente una cosa positiva, viste le condizioni in cui se la passa oggi il Colombo. Per rispondere però alla sua domanda, dico che senza alcun dubbio l’alleanza con il mondo delle crociere è fondamentale. Bisogna spingere moltissimo sui charter di croceristi diretti a Genova, sapendo benissimo che questo da solo non può bastare».
In che senso?
«Nel senso che poi i croceristi che arrivano all’aeroporto di Genova devono essere trasferiti velocemente al porto di Genova, o a quello di Savona, a seconda di dove sia posizionata la nave. E questo vale anche per il ritorno».
 
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Alitalia Fan

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Con ben 14 voli in partenza per la giornata di oggi, credo sia la prima delle necessità da risolvere.

Comunque Spinelli on fire: dopo il volo per New York, anche una collaborazione con Piaggio per una flotta di P180 basata, per i viaggi business.

Spinelli: “L’aeroporto di Genova riparta con più voli e un’intesa con Piaggio”
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02 FEBBRAIO 2024 ALLE 07:00 3 MINUTI DI LETTURA




Più voli. E su questo nessuno può dirsi contrario. Ma anche una nuova strategia per aggredire il mercato, con un’alleanza forte con il mondo delle crociere, l’individuazione delle rotte europee più utili a togliere Genova dal suo isolamento e un accordo per far crescere il traffico dei voli privati, posizionando qui una flotta di “P180” prodotti da Piaggio Aerospace. Aldo Spinelli ha le idee chiare anche su quanto avviene in aria. D’altra parte, l’imprenditore alla guida con il figlio Roberto di uno dei principali gruppi logistici italiani, ha fatto dell’intermodalità il suo punto di forza, unendo all’acqua la gomma e il ferro. Ora, per concludere l’operazione, prova a inserire anche l’aria. Fra le cinque manifestazioni d’interesse arrivate sul tavolo dei vertici dell’aeroporto di Genova per entrare nel capitale c’è infatti anche quella del gruppo Spinelli in alleanza con la compagnia armatoriale tedesca Hapag Lloyd.
Presidente Spinelli, ma perché l’aeroporto di Genova?
«Non è la prima volta che manifestiamo interesse per il Colombo. Ci avevamo già provato anni fa con l’allora presidente dell’autorità portuale Luigi Merlo. Poi l’intenzione di aprire il capitale ai privati era rientrata e non se n’era fatto più niente. Ora. di fronte alla richiesta dell’aeroporto, ci siamo fatti avanti con Hapag Lloyd».
Ma di che cosa ha bisogno l’aeroporto di Genova?
«Di tutto, di essere riqualificato, di rilanciarsi con nuovi voli, di essere nuovamente attrattivo per le aziende pubbliche e private».
Ce la farà?
«Mah, ci vorrebbe uno come il sindaco Bucci, come sta facendo per la città farebbe anche per l’aeroporto. Ma andiamo avanti».
Quando parla di più voli a quali città pensa?
«Penso a tutte quelle città europee che non sono servite o lo sono in modo troppo episodico. Una città come Genova dovrebbe essere copmpetitiva con gli altri scali nei voli con Londra, Parigi, Ginevra, Anversa. Il Colombo deve tornare anche attrattivo per le grandi imprese pubbliche. Quando c’era l’Italsider si muovevamo migliaia di persone. E lo stesso valeva per gli altri. E vogliamo parlare poi dei voli privati?»
Parliamone.
«Praticamente non ne abbiamo. Assurdo, tenendo conto che qui c’è un’azienda come Piaggio che produce degli aerei (i P180 n.d.r.) che sarebbero perfetti per questa esigenza. Bisognerebbe basare qui una flotta e garantire servizi diretti per Cannes e Nizza, che oggi sono difficili da raggiungere con l’auto, ma anche per altre destinazioni business».
I collegamenti con Roma sono soddisfacenti?
«Ecco, un altro punto importante. No, non lo sono, ne servono di più. E poi, vogliamo dirlo, bisogna rimettere a posto le aree. L’aeroporto ha aree preziose e interessanti, dobbiamo renderle produttive».
Voi anche in questa iniziativa siete alleati con Hapag Lloyd. Che significa?
«Che possiamo dare ancora più forza al progetto di rilancio dell’aeroporto. La vicinanza con Lufthansa è una carta importante, ma anche tutta l’esperienza messa in campo può rivelarsi preziosa».
Parlava prima di voli privati. Ma sono così importanti?
«Sono importantissimi. Sa la fatica che dobbiamo fare se abbiamo esigenza di volare subito in Europa per incontri che possono rivelarsi decisivi? Dobbiamo chiedere un aereo a Londra o a Milano. Eppure qui abbiamo la Piaggio che potrebbe offrire aerei in grado di garantire servizi giornalieri. C’è un traffico business che può essere decisivo anche per la crescita della città attraverso le nuove iniziative imprenditoriali o il rafforzamento di quelle già esistenti. Abbiamo bisogno di raggiungere velocemente Parigi, Amburgo, Ginevra».
Ma da dove inizierebbe se fosse azionista?
«Eh, ci sono talmente tante cose da fare...Intanto serve qualcuno che si prenda a cuore i destini di questo aeroporto. Siamo il primo porto d’Italia e secondo me potremo diventare fra i primi in Europa, così davvero non può andare. Una cosa importante, comunque, è mettere a punto un piano per individuare tutte le principali destinazioni e come servirle».
E sul fronte delle crociere? Altre manifestazioni sono arrivate da compagnie armatoriali, Msc, Costa. Siete in concorrenza?
«Noi ci siamo proposti perché crediamo nel rilancio di questo aeroporto e riteniamo di avere le conoscenze per fare bene. Ma sappiamo che ci sono anche altri soggetti qualificati. E questa è sicuramente una cosa positiva, viste le condizioni in cui se la passa oggi il Colombo. Per rispondere però alla sua domanda, dico che senza alcun dubbio l’alleanza con il mondo delle crociere è fondamentale. Bisogna spingere moltissimo sui charter di croceristi diretti a Genova, sapendo benissimo che questo da solo non può bastare».
In che senso?
«Nel senso che poi i croceristi che arrivano all’aeroporto di Genova devono essere trasferiti velocemente al porto di Genova, o a quello di Savona, a seconda di dove sia posizionata la nave. E questo vale anche per il ritorno».
 

Fewwy

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Giusto l'altro giorno, complice la bella giornata infrasettimanale, sono andato a fare un voletto...

Partito senza una meta, sono stato in volo quasi 3 ore spaziando dalle montagne di Sestriere fino al Mar Ligure, con touch-and-go ad Albenga, Genova e Caselle.
Al Colombo, non una voce in frequenza: abbastanza spettrale come sensazione.
 
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