Controlli dogana Stati Uniti per persona autistica (richiesta consigli)


Casa

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Ho un fratello autistico maggiorenne che verso Giugno andrà con i nostri genitori e con alcune persone di un'associazione negli Stati Uniti, più precisamente a New York.

Purtroppo io non riuscirò ad andarci (unico in famiglia a conoscere l'inglese), e sfortunatamente mio fratello ha un problema relativo all'ansia. Sono già stati a Londra e mio fratello nel aver subito uno di quei controlli randomici con il Metal detector manuale, si è messo un po' in agitazione.
Ora ho letto un po' di tutto sui controlli una volta atterrati a New York, agenti scazzati, toni un po' aggressivi, famigliari divisi in diverse stanze e modi bruschi. Ovviamente l'obiettivo non è saltare i controlli, ma se esiste una versione semplificata o comunque una versione adatta a non generare ulteriori problematiche con persone fragili. Anche un genitore in sua compagnia potrebbe essere di aiuto, ma rimane la barriera linguistica.

Avevo pensato alla disability card che bene o male in Europa può aiutare nell'avere un'attenzione migliore, ma qua siamo fuori dall'UE.
Ogni consiglio o parere e ben accetto!
 

Flyfan

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Partendo dal fatto che non è detto che trovi l'agente scazzato, ai controlli lavorano anche persone più che dignitose e comprensive, forse un piccolo foglio o cartoncino in inglese da consegnare al momento per spiegare al meglio il caso, sarebbe fattibile. In alternativa forse richiedere assistenza alla compagnia, che magari può agire presso i servizi aeroportuali per facilitare la cosa.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Partendo dal fatto che non è detto che trovi l'agente scazzato, ai controlli lavorano anche persone più che dignitose e comprensive, forse un piccolo foglio o cartoncino in inglese da consegnare al momento per spiegare al meglio il caso, sarebbe fattibile. In alternativa forse richiedere assistenza alla compagnia, che magari può agire presso i servizi aeroportuali per facilitare la cosa.
Per me richiedere l'assistenza alla compagnia aerea è la cosa migliore
 

londonfog

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Io chiederei assistenza e preparerei qualcosa in Inglese, potrebbe sempre servire. Soprattutto in partenza per il metal detector
 
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robygun

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Oltre a richiedere l'assistenza tramite la Compagia Aerea proverei a dare un'occhiata sul sito dell'aeroporto da cui transiteranno, giusto per capire com'è organizzata l'assistenza e cosa aspettarsi..

Ad esempio il JFK..

 
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East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
le famiglie che viaggiano insieme a bambini o persone bisognose di supporto hanno accesso comune al desk del CBP all'immigration; nessuna separazione forzata in stanze divise.
Si aspetta il proprio turno in fila, quando e' il momento si va dall'officer e si consegnano i passaporti, le domande sono sempre quelle "che ci fai qui, quanto stai" , impronte digitali e fotografia. Durata media meno di un minuto a persona, anche non parlando la lingua. Non vedo problemi, ma il consiglio di predisporre due righe (non un vangelo) con evidenziata la problematica male non fa. Quanto alla segnalazione alla compagnia invece non la vedo proattiva, salvo non si richieda una vera e propria assitenza; il vettore su CBP non ha alcuna influenza.
Settimana scorsa in arrivo a EWR ero fuori in 12' da quando sono sceso dall'aereo a landside, facilitato dalla nuova procedura MPC (Mobile Passport Control, si scsrica l'App e si salta la fila ordinaria degli ESTA! ;)
 
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foxtrot bravo

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25 Febbraio 2011
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le famiglie che viaggiano insieme a bambini o persone bisognose di supporto hanno accesso comune al desk del CBP all'immigration; nessuna separazione forzata in stanze divise.
Si aspetta il proprio turno in fila, quando e' il momento si va dall'officer e si consegnano i passaporti, le domande sono sempre quelle "che ci fai qui, quanto stai" , impronte digitali e fotografia. Durata media meno di un minuto a persona, anche non parlando la lingua. Non vedo problemi, ma il consiglio di predisporre due righe (non un vangelo) con evidenziata la problematica male non fa. Quanto alla segnalazione alla compagnia invece non la vedo proattiva, salvo non si richieda una vera e propria assitenza; il vettore su CBP non ha alcuna influenza.
Settimana scorsa in arrivo a EWR ero fuori in 12' da quando sono sceso dall'aereo a landside, facilitato dalla nuova procedura MPC (Mobile Passport Control, si scsrica l'App e si salta la fila ordinaria degli ESTA! ;)
l'MPC vale anche per chi ha la green card? Grazie