[TR] Quell’aereo là devi metterlo qua: cronache di un trasloco.


micheleforchini

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TR c-l-a-m-o-r-o-s-o.

Bello bello bello. Ne ho letti tanti ma questo va dritto tra i miei preferiti. Sarà che sto invecchiando e sto diventando un "Umarell digitale" ma questo racconto è davvero appassionante.
 

njko98

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Mi aggiungo alla lista dei complimenti, veramente un TR spettacolare.
Mi ha sempre affascinato l'idea di spostarmi in "ufficio" in futuro, l'unica cosa che non so se reggerei è la pressione. (Da pilota in confronto la pressione è quasi zero).
 

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ORD mi ricORDa quando il T5 era sotto ai ferri e noi atterravamo col 787 dopo 14 ore e passa per aria e aspettavamo 90 minuti in mezzo alle taxiway perché il nostro gate era occupato - mentre EK e altre atterravano e sbarcavano che è un piacere.

Per il resto TR spettacolare come sempre!
 
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4. Aprile – Testing, testing, testing

Archiviata Pasqua, il mio cervello è in modalità Eroica – Sud Africa (TR a venire), più un paio di grossi progetti nell’area di Loyalty. E, si, c’è anche Chicago. Addì 8 aprile dovremmo iniziare con le prove. Lato ground handling, dovremmo iniziare a fare i primi test del nuovo modus operandi split-terminal; lato taxi, c’è da certificare il taxi crew.

Tradotto in soldoni, s’ha da annà a Chicago.

Parto ancora una volta alle 4 del pomeriggio di domenica. Prima di partire il collega Darragh, altrimenti noto come l’irlandese più irlandese del mondo, mi fa “13900, tu che sei un bell’uomo, me lo fai un favore?”

Subodoro una fregatura, ma abbocco. “Dimmi, stramaledetto carissimo amico”.

“Beh, sai quelle cose che mi hai chiesto di comprare dal supplier di Miami?” (dei banner pull-up, più altre fetenzie varie di merchandise che abbiamo comprato rigorosamente senza farlo sapere a Brands, altrimenti non ce l’avremmo mai fatta, vi prego non diteglielo).

“Si, quelli che ti ho detto e stradetto di mandare a Maureen al T5?” Rispondo, sapendo esattamente ciò che sta per succedere.

“Ecco, si, appunto quelli. Li han mandati al T5. A Heathrow” fa lui.

Reprimo la voglia di chiudergli la carotide con una pressa idraulica, e mi faccio dire dove andare a prendere i materiali. Poca roba, dice il maledetto. Giudicate voi. Graziaddio che sarei stato hand baggage only.


Sia come sia sbrigo tutte le formalità e vado airside. Al T5C c’è un simpatico A380 in partenza:


E altri avioni assortiti.


Oggi siamo sul 787-10, che mai avevo provato in First. Pensavo fosse diversa, invece è pari pari alla F del 787-9. Boh.






A bordo scopro che l’IFM altro non è che un carissimo amico di 8200. Trattamento da re, e arriva la richiesta: “Esimio, desidererebbe sciambagn e noccioline calde?” e di fronte a cotanta beltade anche il più proletario si scopre borghese. Abbandono Lindo Ferretti, il Consorzio Suonatori Indipendenti, la Casa del Popolo, Peppone e mi abbandono alla più liberale debosciaggine.


Vi risparmio il menu, ché tanto è lo stesso dell’altra volta. Siamo in ritardo perché, sorpresa, il 787-10 ha un problema. Aspettiamo il reset del computer e quindi ogni occasione è buona per dell’altro sciambagn. Dio benedica la fermentazione secondaria.


Scopro all’improvviso che al 2E c’è il training standard captain che deve venir giù per certificare i nostri prodi tassisti. Mark fa anche delivery flights e, quella sera a ORD, racconterà a me e a Tony storie di lavori fatti cum prosecutio schienis che racconterò solo oralmente a chi vorrà venire al raduno estivo. Nel frattempo, su sua raccomandazione, guardo un po’ a criterio con cui sono state posate le guarnizioni nel finestrino. Roba che manco io alla terza grappa colla pistola a silicone.






Vabbè, raccomandiamoci l’anima a chi di dovere e andiamo.


Se mai vi sentite dei fallimenti, ricordatevi che a Londra c’è Heathrow Airport Limited, la quale ha chiuso il Terminal 1 nel 2015 e ancora non l’ha demolito, perché quel terminal ha il BHS usato dal T2 e, fintantoché il T2 non ne ha uno, allora i sommergibili rimarranno dove sono e quel pezzo di LHR non si potrà usare. Pazzia.


AI vecchia livrea. Mi mancherai. Prima o poi c’arivolo, ma su un longhaul, solo per poter dire di averla usata sul lungo.




Il catramino UA vorrebbe entrare nel suo hangar ma… c’è un Virgin dentro?! E che mi rappresenta il 787 VS senza motori? All’improvviso mi sento portato di nuovo all’epoca in cui i Trent 1000 si fondevano. Bello essere ventenni.

Via sopra l’ufficio. Ha piovuto così tanto che è spuntato un lago (in basso al centro). Di solito non c’è.


Altro sciambagn, stavolta rosé, canapè, frutta e formaggio. Basta cosi per oggi.




Mi getto a pesce sul lavoro, ho in ballo un po’ di deliveries negli altri lavori. Sopra il Quebec la situazione è questa:








Insalata pre-atterraggio.


E si fa presto ora di atterrare in una bella serata di primavera. C’è pure un parallel landing.











Ecchice.









Atterrati, ripiglio le mie scatole, le deposito al T5, torno in hotel, birre e cena con gli altri e il giorno dopo inizia il tour de force. Ho due progetti in dirittura d’arrivo allo stesso tempo di questo, e quindi mi alzo alle 3 di mattina per iniziare le prime chiamate, e finisco alle 10 di sera.
L’ufficio però prosegue a passi da gigante:



La vista dalla mia camera d’hotel, mentre discorro di Pay with Avios e annual Elite Qualification e fetenzie varie, è epica. Lavora con BA, vedrai il mondo.



Non ho altre foto della visita, ma tutto va bene. C’è wifi in ufficio, ci sono pure due sedie, il taxi crew ottiene l’agognata certificazione. Mark li definisce un po’ allegri colla manetta, ma tutto sommato vanno tutti bene, pure quelli che volavano coll’MD80. Le prove di carico e scarico – ne parliamo poi in futuro – vanno bene. Insomma, finiamo la visita con un bel “tick” verde a tutto ciò che ci serve, e siamo pronti a ripartire. Quattro giorni di viaggio, e ho dormito – penso – 15 ore in tutto. Sono de-va-sta-to, al punto che dico a OX49, che stavolta viaggia con me: “zia, vuoi andare tu in First? Tanto io mi siedo e dormo”.
Non se lo fa ripetere. Saliamo a bordo, dico all’equipaggio che lei è 13900, io sono OX49, e mi siedo al suo posto. Vecchia Club:





Poi, il nulla. Partiamo, reclino il sedile, manco tolgo le scarpe, e mi sveglio che mancano 20 minuti all’arrivo. Mi trascino in ufficio, endovena di caffè, e alle 4 mi dicono “vattene a casa che sei più bello che riposato e sei brutto come il peccato”.

Continua.​
 
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Dancrane

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A bordo scopro che l’IFM altro non è che un carissimo amico di 8200. Trattamento da re, e arriva la richiesta: “Esimio, desidererebbe sciambagn e noccioline calde?” e di fronte a cotanta beltade anche il più proletario si scopre borghese. Abbandono Lindo Ferretti, il Consorzio Suonatori Indipendenti, la Casa del Popolo, Peppone e mi abbandono alla più liberale debosciaggine.
No, vabbè, questa è poesia pura!
 

13900

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Comunque tutti chiamiamo aragoste i pusher senza la barra... Mica solo Dancrane.
Non incoraggiarlo! (E passa anche te da Salmoiraghi & Vigan

Ecco, spiegaglielo! Così la smette di percularmi.
Mai!

TR c-l-a-m-o-r-o-s-o.

Bello bello bello. Ne ho letti tanti ma questo va dritto tra i miei preferiti. Sarà che sto invecchiando e sto diventando un "Umarell digitale" ma questo racconto è davvero appassionante.
Digital umarelling è una malattia che abbiamo in tanti, Dio benedica gli appassionati di SSC che mi tengono al corrente di Porta Nuova!

Mi aggiungo alla lista dei complimenti, veramente un TR spettacolare.
Mi ha sempre affascinato l'idea di spostarmi in "ufficio" in futuro, l'unica cosa che non so se reggerei è la pressione. (Da pilota in confronto la pressione è quasi zero).
Vero, e lo si nota quando lavoro con Flight Ops. Gente preparata, analitica, precisa ma… scadenze, senso di iniziativa, coscienza del fatto che se non si muovono loro non parte nulla:


Spettacolare, e goduriosissimo.

Non avete valutato l'opzione di mollare ORD e far volare tutto ad American, facendo gli aerei bicolour come ai tempi di US/BA? Tanto con la JV c'è profitsharing... 😝

DaV
Diciamo che, a parte le implicazioni lavorative, e la questione-prestigio, non tutti vogliono volare con le US3 e mi fermo qua ;)

ORD mi ricORDa quando il T5 era sotto ai ferri e noi atterravamo col 787 dopo 14 ore e passa per aria e aspettavamo 90 minuti in mezzo alle taxiway perché il nostro gate era occupato - mentre EK e altre atterravano e sbarcavano che è un piacere.

Per il resto TR spettacolare come sempre!
Una cosa che ho scoperto è quanto conta avere “entrature” con la torre e la città, oltre ad avere un buon ground handler. Come disse Maureen una volta, “si chiama Cook County ma Crook

In realtà, per giustificare tutto questo andirivieni tatlico in F, mi sarei aspettato più una roba del genere.
Rigorosamente con staff BA.
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Below the wing è rigorosamente AA e sindacati, nun ce prová altrimenti succedono cosebbrutte (seriamente).

No, vabbè, questa è poesia pura!
😂
 

venexiano

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Non sto nemmeno a cercare le parole di elogio, perché sarei ripetitivo. Grazie per questi scorci dietro le quinte, raccontati (come sempre) in maniera coinvolgente e con una sana dose di umorismo!


Maureen puo' essere intepretata soltanto da Maureen, e' meravigliosa, un'istituzione. E' qui in questa nota stampa.
Ma scusa, quella è chiaramente Kathy Bates!
 

I-DAVE

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a Taiwan, nel cuore e nella mente
Quattro giorni di viaggio, e ho dormito – penso – 15 ore in tutto. Sono de-va-sta-to, al punto che dico a OX49, che stavolta viaggia con me: “zia, vuoi andare tu in First? Tanto io mi siedo e dormo”.
Non se lo fa ripetere. Saliamo a bordo, dico all’equipaggio che lei è 13900, io sono OX49, e mi siedo al suo posto. Vecchia Club:





Poi, il nulla. Partiamo, reclino il sedile, manco tolgo le scarpe, e mi sveglio che mancano 20 minuti all’arrivo. Mi trascino in ufficio, endovena di caffè, e alle 4 mi dicono “vattene a casa che sei più bello che riposato e sei brutto come il peccato”.

Continua.​
Ah vabbè, io pensavo ti mettessero in stiva cargo, invece eri comunque in J. Sòla!

Comunque ti stai imbruttendo peggio del proverbiale milanese, per favore registra un audio in cui dici "uèèè, feeega, devo fatturare" così capiamo fino a che punto la trasformazione è completa. AAmilan fa il giudice.

DaV
 

maxdan2008

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4. Aprile – Testing, testing, testing

Archiviata Pasqua, il mio cervello è in modalità Eroica – Sud Africa (TR a venire), più un paio di grossi progetti nell’area di Loyalty. E, si, c’è anche Chicago. Addì 8 aprile dovremmo iniziare con le prove. Lato ground handling, dovremmo iniziare a fare i primi test del nuovo modus operandi split-terminal; lato taxi, c’è da certificare il taxi crew.

Tradotto in soldoni, s’ha da annà a Chicago.

Parto ancora una volta alle 4 del pomeriggio di domenica. Prima di partire il collega Darragh, altrimenti noto come l’irlandese più irlandese del mondo, mi fa “13900, tu che sei un bell’uomo, me lo fai un favore?”

Subodoro una fregatura, ma abbocco. “Dimmi, stramaledetto carissimo amico”.

“Beh, sai quelle cose che mi hai chiesto di comprare dal supplier di Miami?” (dei banner pull-up, più altre fetenzie varie di merchandise che abbiamo comprato rigorosamente senza farlo sapere a Brands, altrimenti non ce l’avremmo mai fatta, vi prego non diteglielo).

“Si, quelli che ti ho detto e stradetto di mandare a Maureen al T5?” Rispondo, sapendo esattamente ciò che sta per succedere.

“Ecco, si, appunto quelli. Li han mandati al T5. A Heathrow” fa lui.

Reprimo la voglia di chiudergli la carotide con una pressa idraulica, e mi faccio dire dove andare a prendere i materiali. Poca roba, dice il maledetto. Giudicate voi. Graziaddio che sarei stato hand baggage only.


Sia come sia sbrigo tutte le formalità e vado airside. Al T5C c’è un simpatico A380 in partenza:


E altri avioni assortiti.


Oggi siamo sul 787-10, che mai avevo provato in First. Pensavo fosse diversa, invece è pari pari alla F del 787-9. Boh.






A bordo scopro che l’IFM altro non è che un carissimo amico di 8200. Trattamento da re, e arriva la richiesta: “Esimio, desidererebbe sciambagn e noccioline calde?” e di fronte a cotanta beltade anche il più proletario si scopre borghese. Abbandono Lindo Ferretti, il Consorzio Suonatori Indipendenti, la Casa del Popolo, Peppone e mi abbandono alla più liberale debosciaggine.


Vi risparmio il menu, ché tanto è lo stesso dell’altra volta. Siamo in ritardo perché, sorpresa, il 787-10 ha un problema. Aspettiamo il reset del computer e quindi ogni occasione è buona per dell’altro sciambagn. Dio benedica la fermentazione secondaria.


Scopro all’improvviso che al 2E c’è il training standard captain che deve venir giù per certificare i nostri prodi tassisti. Mark fa anche delivery flights e, quella sera a ORD, racconterà a me e a Tony storie di lavori fatti cum prosecutio schienis che racconterò solo oralmente a chi vorrà venire al raduno estivo. Nel frattempo, su sua raccomandazione, guardo un po’ a criterio con cui sono state posate le guarnizioni nel finestrino. Roba che manco io alla terza grappa colla pistola a silicone.






Vabbè, raccomandiamoci l’anima a chi di dovere e andiamo.


Se mai vi sentite dei fallimenti, ricordatevi che a Londra c’è Heathrow Airport Limited, la quale ha chiuso il Terminal 1 nel 2015 e ancora non l’ha demolito, perché quel terminal ha il BHS usato dal T2 e, fintantoché il T2 non ne ha uno, allora i sommergibili rimarranno dove sono e quel pezzo di LHR non si potrà usare. Pazzia.


AI vecchia livrea. Mi mancherai. Prima o poi c’arivolo, ma su un longhaul, solo per poter dire di averla usata sul lungo.




Il catramino UA vorrebbe entrare nel suo hangar ma… c’è un Virgin dentro?! E che mi rappresenta il 787 VS senza motori? All’improvviso mi sento portato di nuovo all’epoca in cui i Trent 1000 si fondevano. Bello essere ventenni.

Via sopra l’ufficio. Ha piovuto così tanto che è spuntato un lago (in basso al centro). Di solito non c’è.


Altro sciambagn, stavolta rosé, canapè, frutta e formaggio. Basta cosi per oggi.




Mi getto a pesce sul lavoro, ho in ballo un po’ di deliveries negli altri lavori. Sopra il Quebec la situazione è questa:








Insalata pre-atterraggio.


E si fa presto ora di atterrare in una bella serata di primavera. C’è pure un parallel landing.











Ecchice.









Atterrati, ripiglio le mie scatole, le deposito al T5, torno in hotel, birre e cena con gli altri e il giorno dopo inizia il tour de force. Ho due progetti in dirittura d’arrivo allo stesso tempo di questo, e quindi mi alzo alle 3 di mattina per iniziare le prime chiamate, e finisco alle 10 di sera.
L’ufficio però prosegue a passi da gigante:



La vista dalla mia camera d’hotel, mentre discorro di Pay with Avios e annual Elite Qualification e fetenzie varie, è epica. Lavora con BA, vedrai il mondo.



Non ho altre foto della visita, ma tutto va bene. C’è wifi in ufficio, ci sono pure due sedie, il taxi crew ottiene l’agognata certificazione. Mark li definisce un po’ allegri colla manetta, ma tutto sommato vanno tutti bene, pure quelli che volavano coll’MD80. Le prove di carico e scarico – ne parliamo poi in futuro – vanno bene. Insomma, finiamo la visita con un bel “tick” verde a tutto ciò che ci serve, e siamo pronti a ripartire. Quattro giorni di viaggio, e ho dormito – penso – 15 ore in tutto. Sono de-va-sta-to, al punto che dico a OX49, che stavolta viaggia con me: “zia, vuoi andare tu in First? Tanto io mi siedo e dormo”.
Non se lo fa ripetere. Saliamo a bordo, dico all’equipaggio che lei è 13900, io sono OX49, e mi siedo al suo posto. Vecchia Club:





Poi, il nulla. Partiamo, reclino il sedile, manco tolgo le scarpe, e mi sveglio che mancano 20 minuti all’arrivo. Mi trascino in ufficio, endovena di caffè, e alle 4 mi dicono “vattene a casa che sei più bello che riposato e sei brutto come il peccato”.

Continua.​
Complimenti per la narrazione è un piacere leggere i tuoi TR.
 

vipero

Utente Registrato
8 Ottobre 2007
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1,937
.
Mi piacerebbe vedere il risk assessment e le mitigating actions di un progetto simile.
A volte sembra di essere all'interno dell'ufficio complicazioni affari semplici.
Un aeroporto simile che obbliga a tali soluzioni meriterebbe l'abbandono immediato di tutti gli operatori.
 

Seaking

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1 Febbraio 2012
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2,640
Con la foto dalla camera d'albergo con vista sul Fashion Outlet di Chicago e con la citazione di Lindo Ferretti davanti allo Champagne, questo TR entra di diritto nel club ristretto dei TR epici.
 

13947

Utente Registrato
4 Gennaio 2018
326
190
Grazie molte per il racconto!

Via sopra l’ufficio. Ha piovuto così tanto che è spuntato un lago (in basso al centro). Di solito non c’è.
In fin dei conti si chiama Waterside...
Poi tra i continenti deve esserci uno stagno, no?


Mark fa anche delivery flights e, quella sera a ORD, racconterà a me e a Tony storie di lavori fatti cum prosecutio schienis che racconterò solo oralmente a chi vorrà venire al raduno estivo.
Vogliamo tutte le storie e subito !
 

El Cubetazo

Utente Registrato
3 Gennaio 2023
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54
Fai un lavoro fighissimo, grazie di rendercene parte!
Ovviamente so che dall'interno è stressante e un mal di testa continuo 😂
 
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BGW

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30 Marzo 2008
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No vabbè. Serie di Netflix subito!

PS i tubi li conoscevo come l'Irish pier da dove partivano i voli al T1 per Aer Lingus (mai capito perché)
 
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edag75

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1 Aprile 2016
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Alto livello, come sempre. E grazie per averci fatto scoprire anche un po' di dietro le quinte.