Tappe forzate per rispettare gli obblighi imposti da Bruxelles sugli slot e perfezionare l’ingresso della compagnia tedesca. C’è tempo fino al 3 novembre per rispondere alla Commissione Ue sull’apertura delle rotte di lungo raggio ai concorrenti.
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Ita-Lufthansa, ecco gli ultimi passi prima del closing di fine anno
Tappe forzate per rispettare gli obblighi imposti da Bruxelles sugli slot e perfezionare l’ingresso della compagnia tedesca. C’è tempo fino al 3 novembre per rispondere alla Commissione Ue sull’apertura delle rotte di lungo raggio ai concorrenti. | Dopo Ita, Lufthansa vuole prendersi anche la portoghese Tap
Conto alla rovescia per il perfezionamento dell’accordo tra
Lufthansa e il ministero del Tesoro per l’acquisizione del 41% di
Ita Airways da parte del gruppo tedesco. Si annuncia un autunno di super lavoro che vedrà scadenze importanti per l’operazione. Per cominciare, entro il 3 novembre 2024, quattro mesi dopo il via libera dell’Antitrust Ue alle nozze (comunicato il
3 luglio 2024), le due compagnie dovranno indicare i competitor ai quali aprire le rotte nordamericane da Roma per Washington,
San Francisco e Toronto.
Ogni ulteriore passo propedeutico al closing, dalla cessione di 15 coppie di slot giornaliere su Linate all’apertura alla concorrenza dei voli di corto raggio, sarà seguito e rendicontato da
Nocon (Nothhelfer Consulting Partnerschaft Diplom-Volkswirte), il cosiddetto Monitoring Trustee che il 26 agosto 2024 ha ricevuto l’incarico di vigilare sull’applicazione dei cosiddetti rimedi, gli impegni imposti da Bruxelles in cambio del sì all’operazione. Ita e
Lufthansa, intanto, si sono divise il lavoro in vista della scadenza di novembre. La compagnia italiana, guidata dal presidente esecutivo
Antonino Turicchi, è concentrata sui dossier nazionali, dagli slot alla ridefinizione dei voli di corto raggio.
Lufthansa, invece, segue il dossier dei
voli nordamericani.
Le regole per aprire ai concorrenti e gli esclusi
In quest’ultimo caso, come previsto da Bruxelles, l’apertura alla concorrenza potrà avvenire in due modi: attraverso una compagnia in grado di offrire voli diretti sulle stesse rotte, oppure lasciando operare a vettori come Air France, Iberia, British Airlines, Klm o
Tap, collegamenti che prevedano uno scalo nei loro hub europei, a prezzi competitivi e con un aumento dei tempi, scalo compreso, non superiore alle tre ore rispetto a un collegamento diretto. C’è però un passaggio importante da rispettare: compagnie che siano presenti nella stessa joint venture, come per esempio
Air France, Klm e
Delta, non possono essere considerate tra loro concorrenti. In altri termini, la scelta di una escluderebbe automaticamente le altre. Va detto anche che durante la stagione invernale Ita sospenderà comunque alcuni collegamenti, per riposizionare la rete in base alla domanda che predilige destinazioni più esotiche, come le
Maldive.
Tra i voli che saranno congelati, per esempio, c’è proprio il Roma-Washington.
Verso il closing. Le opzioni del Mef
Questo sarà l’ultimo atto prima del closing vero e proprio, che farà scattare l’aumento di capitale riservato di
325 milioni di euro da parte di
Lufthansa in cambio di una quota del 41% di Ita. Il perfezionamento delle nozze è atteso perciò entro dicembre di quest’anno, mentre le opzioni per il trasferimento di azioni aggiuntive di Ita potranno essere esercitate già a partire dal
2025.
Quanto agli
slot, il numero preciso da cedere a
Linate corrisponde a 204 fasce orarie settimanali in estate e 192 fasce orarie settimanali in inverno. Nel complesso, Bruxelles ha messo nel mirino
18 tra attuali e future rotte a corto raggio, 10 delle quali in sovrapposizione diretta: Milano-Bruxelles, Milano-Düsseldorf,
Milano-Francoforte, Milano-Amburgo, Milano-Vienna, Roma-Francoforte, Roma-Monaco, Roma-Zurigo, Roma-Amburgo e
Roma-Bruxelles. Le altre 8 sono Bari-Monaco di Baviera, Napoli-Francoforte, Brindisi-Düsseldorf, Bari-Francoforte, Bari-Amburgo, Napoli-Düsseldorf, Napoli-Amburgo, Cagliari-Monaco. (riproduzione riservata)
MF - Numero 183 pag. 12 del 18/09/2024