Ok i tedeschi hanno cambiato le carte in tavola: realisticamente se lo possono anche permettere (magari gli rimproveriamo che l’hanno fatto prima di scaldare la penna BIC), ma chi dei 2 ha veramente bisogno dell’altro?Sembra che siano stati i tedeschi a cambiare le carte in tavola all'ultimo minuto chiedendo uno sconto.
Troverei corretta la tua affermazione se fosse stato il MEF a chiedere un prezzo più alto, ma non mi sembra sia andata così.
Ma il bisogno uno dell’altro non giustifica che all’ultimo minuto uno decida di alzare il prezzo, cioè non siamo al mercatoOk i tedeschi hanno cambiato le carte in tavola: realisticamente se lo possono anche permettere (magari gli rimproveriamo che l’hanno fatto prima di scaldare la penna BIC), ma chi dei 2 ha veramente bisogno dell’altro?
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È business, gli squali sono ovunque come insegna Mr. WolffMa il bisogno uno dell’altro non giustifica che all’ultimo minuto uno decida di alzare il prezzo, cioè non siamo al mercato
Il valore di un‘azienda si può calcolare in diversi modi, ma alla fine - semplificando- è pari al valore attuale netto dei flussi di cassa (o degli utili) futuri scontato in base a un tasso di interesse implicito PIÙ la cassa netta disponibile (che in genere infatti si “paga a parte”).Ma in che senso ha perso valore? Voglio dire ITA (tralasciando i 6 mesi) ha rinnovato la flotta, ha assunto personale, ha trasportato passeggeri…non mi sembra tutta questa perdita di valore (almeno che il valore non venga inteso come cassa)
E' chiaro, ma la correttezza istituzionale vorrebbe che di questi fattori si fosse tenuto conto nel determinare il prezzo al momento del signin.Ok i tedeschi hanno cambiato le carte in tavola: realisticamente se lo possono anche permettere (magari gli rimproveriamo che l’hanno fatto prima di scaldare la penna BIC), ma chi dei 2 ha veramente bisogno dell’altro?
È in ogni caso un vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro, non in grado di resistere alla prima grande perturbazione internazionaleIo vi assicuro che leggendo questo thread e quelli precedenti a tema AZ, leggendo i giornali, parlando con i colleghi (più o meno del settore) non ho ancora capito una cosa. Ma questa ITA Airways è attualmente un bagno di sangue o se la sta cavando? Cioè è verosimile questa affermazione da parte di LH che ITA tra sei mesi "avrà meno valore"? Perché a sentire alcune campane sembra che la compagnia faccia utili, a sentirne altre sembra che sia il solito cancro per lo stato stile alitalia.
Certo, ormai sarebbe l'unica da sola accerchiata da grandi gruppi... Senza contare le lowcost.È in ogni caso un vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro, non in grado di resistere alla prima grande perturbazione internazionale
Immagino che LH, come per ogni acquisizione, abbia fatto una valutazione per ITA basandosi sugli asset attuali e sulle prospettive di guadagno future.Ma in che senso ha perso valore? Voglio dire ITA (tralasciando i 6 mesi) ha rinnovato la flotta, ha assunto personale, ha trasportato passeggeri…non mi sembra tutta questa perdita di valore (almeno che il valore non venga inteso come cassa)
Magari e dico magari, il MEF acconsente e maggicamente UniCredit ha il via libera per il takeover di Commerzbank. Ma le mie sono parole al vento.E' chiaro, ma la correttezza istituzionale vorrebbe che di questi fattori si fosse tenuto conto nel determinare il prezzo al momento del signin.
Non conoscendo i dettagli contrattuali, è difficile dare giudizi definitivi.
Tuttavia se davvero LH ha chiesto uno sconto all'ultimo minuto, non ci fa una bella figura. Ma business is business.
C'è un contratto, alla brutta andranno ad un arbitrato e alla peggio finiranno in causa come nel caso con KL.Ma secondo voi ora come procederà?
Ci sarebbe di mezzo anche un'altra questioncella, la mancata firma italiana sul MES. Lo so, riguarderebbe l'Europa e non la Germania, ma chi è che comanda in Europa?Magari e dico magari, il MEF acconsente e maggicamente UniCredit ha il via libera per il takeover di Commerzbank. Ma le mie sono parole al vento.
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Esattamente questo mi chiedo dopo quasi due anni di duro lavoro insieme per rispettare tutte le condizioni imposte dell' antitrust adesso che si è arrivati a un metro dal traguardo finale secondo me non ha senso per nessuna delle due parti far saltare tutto per pochi milioni di euro di differenza, stiamo parlando di briciole.Da "La Stampa"
Secondo fonti vicine alla trattative, la revisione del prezzo era prevista all’accordo, ma la distanza tra le parti sarebbe ridotta a una manciata di milioni, forse 10: «Troppo pochi – dice chi segue il dossier – per far saltare un’operazione così importante».
Domanda a margine: .... hanno tempo fino al 11 novembre per inviare i rimedi.Si tratta su un valore di circa di 10 milioni di euro
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 nov - Il deal tra Ita e Lufthansa si è arenato nella notte perché il Mef, all'ultimo minuto, ha deciso di non firmare l'accordo. Motivo per cui le carte non sono state inviate a Bruxelles. E' quanto apprende Radiocor da fonti a conoscenza dei fatti che precisano come il vulnus del contendere riguarderebbe l'oscillazione di prezzo della seconda tranche della somma da versare per arrivare alle nozze dei due vettori. In particolare l'oscillazione, che era già presente nell'accordo del closing firmato in precedenza, si aggirerebbe attorno ai 10 milioni di euro. Le parti, proseguono le fonti, continuano a lavorare e si respira un certo ottimismo sulla riuscita dell'operazione. Le parti, come stabilito dal timing iniziale, hanno tempo fino all'11 novembre per inviare i "rimedi" all'Unione Europea.