Aeroporti, ora Mundys guarda agli scali di London City e Catania
L’holding italiana vuole allargare il portafoglio di aeroporti e studia la possibilità di rilevare almeno il 50% dello scalo cittadino londinese. Via all’iter di vendita di Catania-Comiso. Il nodo delle quote e del prezzo
Mundys apre il dossier London City, l’aeroporto cittadino situato tra i grattacieli della capitale britannica, e si prepara a studiare le carte della privatizzazione dello scalo di Catania. È quanto apprende il Corriere da tre fonti a conoscenza che sottolineano anche la natura «preliminare» delle discussioni. Le mosse confermano l’intenzione dell’holding italiana di monitorare tutte le possibili opportunità infrastrutturali. Comprese quelle più lontane, come gli impianti di Panama.
Il portafoglio dell’holding
Due dei quattro soci della cordata che amministra il city airport londinese cederanno le loro quote che sommate toccano il 50% dell’azionariato. E l’holding italiana (controllata da Edizione e Blackstone) è tra le realtà interessate a rilevare quella fetta. Secondo stime industriali la metà delle quote di London City si aggira tra i 700 e i 900 milioni di euro, al netto dell’indebitamento. Mundys è già attiva nel settore: gestisce attraverso Aeroporti di Roma gli impianti della capitale italiana (Fiumicino e Ciampino) e con Aéroports de la Côte d’Azur i terminal di Nizza, Cannes e Saint-Tropez.
Origini e limitazioni
Inaugurato nel 1987 dalla regina Elisabetta II, London City è stato pensato per servire il distretto finanziario. La struttura ha però forti limitazioni. Ha una sola pista di 1.508 metri e ci possono volare specifici modelli a corridoio singolo, come gli Atr, gli Airbus A220-100, gli Embraer, i Fokker. La società ha chiesto di autorizzare gli Airbus A320neo — più capienti (180-194 sedili) — che secondo il gestore consentirà di arrivare al tetto di 9 milioni di passeggeri al 2031 dai 6,5 milioni di oggi e con meno movimenti. Nel 2024 a London City sono transitati 3,57 milioni viaggiatori, meno dei 5,1 milioni del 2019, pre Covid. Nel 2023 — ultimo anno con i dati depositati — lo scalo londinese ha registrato un utile operativo di 6,66 milioni di sterline e 102,69 milioni di fatturato.
La gara aggiudicata nel 2016
Nel 2016 una cordata composta dai canadesi Omers, Otpp, Aimco e l’inglese Wren House (ciascuno con il 25%) ha rilevato il city airport londinese per 2 miliardi di sterline (2,45 miliardi di euro al cambio dell’epoca). In gara c’era anche Atlantia, predecessore di Mundys, che giudicò eccessiva la cifra, 44 volte superiore all’Ebitda, quando lo standard è di 15 volte. Nel 2024 Macquarie Asset Management ha fatto un’offerta per le quote di Otpp in cinque scali europei: London City, Bruxelles, Copenhagen, Bristol e Birmingham.
Le altre partecipazioni
Dal momento che gli altri soci di London City non hanno mostrato interesse a prendersi quel 25% Macquarie ora ha la strada sbarrata. Nelle settimane passate Omers e Aimco hanno chiesto a Morgan Stanley di capire cosa fare delle proprie partecipazioni, compresa la vendita che secondo le fonti è attesa «non prima del 4° trimestre del 2025». Al momento Wren House non avrebbe intenzione di cedere la sua quota. Contattati dal Corriere Omers e Mundys non commentano. Nessuna risposta è arrivata da Aimco.
A Panama
Da tempo Mundys vuole allargare il suo portafoglio di aeroporti. Nelle settimane passate emissari italiani sono stati avvistati a Panama per parlare con il governo locale sull’ipotesi della privatizzazione di alcuni scali, a partire da quello principale di Tocumen. Una delle «prede» aeroportuali più ambite, a livello europeo, resta Sac, la società che gestisce gli scali di Catania e Comiso. E Mundys non ha mai nascosto l’interesse.
L’iter di Catania e Comiso
Nei giorni scorsi l’assemblea dei soci di Sac (il primo azionista è la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia col 60,64%) ha approvato le procedure per far partire la privatizzazione. A breve dovrebbe uscire il bando per procedere con la raccolta delle manifestazioni entro fine maggio. In Sac, spiegano due fonti che seguono il dossier, vorrebbero ricevere le offerte vincolanti entro settembre/ottobre e si aspettano proposte del valore compreso tra 800 milioni e un miliardo di euro. Quanto a Mundys l’intenzione è di fare la mossa quando saranno chiare le condizioni economiche.
L’holding italiana vuole allargare il portafoglio di aeroporti e studia la possibilità di rilevare almeno il 50% dello scalo cittadino londinese. Via all’iter di vendita di Catania-Comiso. Il nodo delle quote e del prezzo
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