Air Alps abbandona Bolzano


belumosi

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L"Alto Adige" di oggi scrive che Air Alps ha dato disdetta al contratto con l'aeroporto di Bolzano.
Secondo il presidente della provincia Durnwalder l'aeroporto non chiuderà in quanto verrà fatto un nuovo bando.
Ciao

http://altoadige.repubblica.it/prima
 

belumosi

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Purtroppo no, non sono della zona. Forse domani sul sito altoadige.repubblica.it ci sarà un articolo...
Ciao
 

goafan

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Purtroppo no, non sono della zona. Forse domani sul sito altoadige.repubblica.it ci sarà un articolo...
Ciao
Ok grazie. Ho visto che c'è anche un servizio sul TgR locale. Si parla di un nuovo bando di gara al quale dovrebbe partecipare anche (e "magari" sarà l'unica) Air Alps. Non vorrei che si trattasse solo di un modo per spillare altri soldi...

CIAO
_goa
 

LIPY

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Tra le righe si legge:

"Dopo la disdetta della compagnia austriaca, la Provincia promette che non le offrirà nessuna agevolazione per il nuovo bando".

La motivazione ufficiale del vettore è quella di voler disdire il contratto per permettere lo svolgimento della gara d'appalto per l'assegnazione della tratta Bolzano-Roma.

AirAlps lascerà lo scalo altoatesino ad ottobre. Futuro incerto per i voli dell'Alto Adige, anche a causa delle limitazioni operative dell'aeroporto.
 

peppi

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Ok grazie. Ho visto che c'è anche un servizio sul TgR locale. Si parla di un nuovo bando di gara al quale dovrebbe partecipare anche (e "magari" sarà l'unica) Air Alps. Non vorrei che si trattasse solo di un modo per spillare altri soldi...

CIAO
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Mica ste cose succedono solo da noi in Puglia:D:D
 

goafan

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E allora se c'è tanto traffico come mai chiudono i voli?
Ho scritto che del traffico generato sulla tratta una grandissima parte è diretto a Roma Fiumicino.

Evidentemente perchè non ottengono sufficienti contributi, è difficile pensare che funzionino meglio i due voli da Cuneo che non quelli da Bolzano (attualmente sei!). Se la mossa serve per imbandire un nuovo testo di continuità, magari ben finanziato, allora si capisce il motivo di questa mossa. Anche perchè non è che ci siano tutti questi vettori disponibili ad operare tale tratta...

CIAO
_goa
 

LIPY

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Già in maggio si paventava questo rischio:

BOLZANO - I contributi della provincia autonoma di Bolzano alla compagnia di volo Air Alps non sono conformi alle normative Ue sulla libera concorrenza. Rischia percio' - scrive oggi il giornale Dolomiten - di saltare il collegamento con Roma gestito dall'operatore. I responsabili della societa' - aggiunge il giornale - hanno detto che garantiranno il servizio soltanto finchè i finanziamenti gia' erogati saranno sufficienti. L'assessore Thomas Widmann ha affermato che il finanziamento potrebbe continuare, facendo pero' un nuovo bando per il servizio.


Fonte: ANSA - 09/05/2008


Non c'è problema: ci pensa LH a mettere un bel feeder per FRA o MUC e si pappa tutti i pax.
Le compagnie che operano voli di linea e charter su BZO sono tradizionalmente sempre le stesse: AirAlps, Austrian Arrows e Welcome Air.

Lufthansa e le compagnie partner non mi sembrano così attratte dallo scalo altoatesino.
 

i-givo

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LIMF
Già in maggio si paventava questo rischio:

BOLZANO - I contributi della provincia autonoma di Bolzano alla compagnia di volo Air Alps non sono conformi alle normative Ue sulla libera concorrenza. Rischia percio' - scrive oggi il giornale Dolomiten - di saltare il collegamento con Roma gestito dall'operatore. I responsabili della societa' - aggiunge il giornale - hanno detto che garantiranno il servizio soltanto finchè i finanziamenti gia' erogati saranno sufficienti. L'assessore Thomas Widmann ha affermato che il finanziamento potrebbe continuare, facendo pero' un nuovo bando per il servizio.


Fonte: ANSA - 09/05/2008




Le compagnie che operano voli di linea e charter su BZO sono tradizionalmente sempre le stesse: AirAlps, Austrian Arrows e Welcome Air.

Lufthansa e le compagnie partner non mi sembrano così attratte dallo scalo altoatesino.
Evidentemente, come in molte altre realtà, il traffico "non c'è" (in maniera commercialmente sufficiente)
Si ricorre alle sovvenzioni per favorire quei pochi che vogliono volare.
Spero che qualcuno ora non dica che sono tanti e pronti a pagare per bene...altrimenti sarebbe come sovvenzionare i pax di J!
Storia trita e ritrita...:(
 

belumosi

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Dal sito de "L'Alto Adige":

Air Alps lascia
l'areoporto di Bolzano
L’abbandono dell’aeroporto di Bolzano da parte di Air Alps è una grave perdita. Ma purtroppo era inevitabile che succedesse: qui mancano le strutture». Christoph Oberrauch, presidente di Assoimprenditori, guarda con una certa preoccupazione alla disdetta del contratto da parte della compagnia che lascerà lo scalo da ottobre.
Il presidente della Provincia Luis Durnwalder assicura però che ci sarà "una gara d'appalto e si valuterà l'offerta migliore: nella prossima riunione di giunta fisseremo una data e in inverno ci saranno anche altri voli per Vienna o Francoforte".
Oberrauch in realtà è meno ottimista di Durnwalder: «Speriamo che ci siano compagnie interessate a venire a Bolzano, ma ho seri dubbi al riguardo. C'è un problema generale che è la crisi del settore aereo causata dai continui aumenti del carburante; poi ci sono i problemi specifici di Bolzano. Si sa che la pista dovrebbe essere allungata, ma non si fa perché una parte della popolazione è contraria. Per il momento, ovviamente, il discorso è tabù: se ne riparlerà dopo le elezioni provinciali di autunno. Gli hangar sono stati promessi più volte dalla Provincia, ma i lavori non sono mai cominciati. Con queste premesse dubito fortemente che ci siano compagnie interessate a venire». Lo sa anche Air Alps che ha deciso di partecipare alla gara, a certe condizioni però.
«Ci ripresenteremo con un'offerta - dice Johann Krapf, membro del cda di Alpen Air, società che controlla la compagnia - ma vogliamo alcune garanzie. Servono gli hangar per la manutenzione e bisogna allungare la pista». Non è un capriccio, bensì una necessità che, nei mesi scorsi, ha portato Thomas Baumgartner, ex presidente di Abd, la società che gestisce l'aeroporto, a dimettersi.
L'imprenditore, titolare dell'azienda di trasporti Fercam, ha ripetuto in tutte le sedi che il nodo è sempre la pista, perché solo con una struttura più lunga - si tratta di prolungarla di 500 metri - si attireranno altre compagnie potenziando così anche l'aeroporto. «Attualmente - dice Baumgartner - l'aeroporto è in deficit e a pagare sono i cittadini. Andare avanti così non ha senso».
In attesa di allungare la pista, tema delicatissimo di cui si riparlerà forse dopo le elezioni, si potrebbero almeno realizzare gli hangar.


La mancanza di questa struttura ha comportato per Air Alps una perdita di un milione di euro nell'ultimo anno, perché gli aerei ogni sera sono costretti a proseguire il viaggio fino ad Innsbruck, dove effettuano la manutenzione.
I voli di andata e ritorno dal Tirolo causano anche problemi di immagine: «Quando in Austria c'è maltempo - spiega Krapf - siamo costretti ad annullare i voli o a deviarli a Verona, creando così molti disagi ai nostri clienti. E un successivo strascico di polemiche».
Durnwalder assicura che si sta facendo di tutto per accelerare la realizzazione dei progetti degli hangar, ma a quanto pare c'è un problema da risolvere su un terreno tra Enac e Abd.
(04 agosto 2008)

Ciao
 

Eliogabalo

Bannato
15 Aprile 2008
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platinum city
una compagnia che si chiama Air Alps abbandona Bolzano . Sembra uno scherzo

quanto è lunga la pista di Bolzano ?(so che ci vuole poco per andarselo a cercare)

ciao e grazie
 

belumosi

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Da "L'Alto Adige":

«Air Alps via, siamo pronti a cambiare»

Durnwalder duro sull’abbandono ma la società presenterà un’offerta

Alto Adige, 03 AGOSTO 2008

di Franz Giordano


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BOLZANO. «Ci sarà una gara d’appalto e valuteremo l’offerta migliore. Nessuna agevolazione per Air Alps». Durnwalder risponde così alla compagnia controllata dalla Alpen Air, che da ottobre abbandonerà lo scalo bolzanino. «Faremo un’offerta - risponde Krapf, membro del cda - ma servono miglioramenti strutturali all’aeroporto». Scettico Baumgartner, ex presidente Abd: «Un finale prevedibile». Critici i Verdi: «La Provincia deve lasciare le azioni Air Alps».
«Vogliamo disdire il contratto per permettere lo svolgimento della gara d’appalto per l’assegnazione della tratta Bolzano - Roma». Questa la motivazione di Air Alps, che abbandona l’aeroporto altoatesino. «Ci ripresenteremo con un’offerta - dice Johann Krapf, membro del cda di Alpen Air, società che controlla la compagnia - ma vogliamo alcune garanzie. Servono gli hangar per la manutenzione e bisogna allungare la pista». Futuro incerto per i voli dal capoluogo, dunque. Air Alps se ne va. Altra rivoluzione sul fronte Abd. La società che gestisce l’aeroporto bolzanino ha modificato lo statuto: i soci si impegnano a trasferire le proprie quote alla Sta, holding provinciale dei trasporti. Tradotto: i privati lasciano Abd e la Sta - che ne possedeva già il 98 % - prende il controllo. Due eventi ravvicinati sui quali piovono critiche. «Poteva solo finire in questo modo - dice Thomas Baumgartner, ex presidente di Abd - Mancano gli investimenti per aumentare il numero di passeggeri, ma i politici bloccano lo sviluppo. Il nodo è sempre la pista, perché solo con una struttura più lunga si attireranno altre compagnie potenziando anche l’aeroporto. Invece c’è solo un deficit pagato dai cittadini». I bilanci dell’Abd, infatti, sono sempre stati in rosso: fino al 2001 perdite di 4,7 milioni, poi 1,8 milioni nel 2002, 1,99 milioni nel 2003, 2 milioni nel 2006 e 1,8 milioni del 2007. «Non ci preoccupano le perdite - dice Durnwalder - a noi interessa garantire un servizio ai cittadini». C’è il rischio, però, che il servizio salti, perché anche le logiche su cui si basa la decisione di Air Alps evidenziano i problemi strutturali dello scalo: una pista più lunga permetterebbe l’atterraggio di aeroplani con una capienza maggiore (attualmente i mezzi Air Alps trasportano circa 30 passeggeri); gli hangar, invece, eviterebbero alla compagnia i costi dei viaggi fino allo scalo di Innsbruck, sede delle officine. «Nell’ultimo anno i voli in Austria ci sono costati un milione di euro», dice Krapf. «La pista non si tocca», replica il presidente Luis Durnwalder. La posizione della Provincia non cambia. Negli ultimi mesi, infatti, la giunta provinciale aveva già fatto marcia indietro sulla decisione di allungare la pista. I tempi di realizzazione degli hangar si sono allungati. «Stiamo agevolando i progetti» spiega Durnwalder. Krapf, però, parla di «un problema da risolvere tra Enac e Abd per un terreno».
Air Alps ha disdetto il contratto e a fine ottobre, con la conclusione dei voli estivi, abbandonerà Bolzano. Il futuro dello scalo ruota intorno alla gara di appalto, ma i tempi stringono. Durnwalder smorza le polemiche: «E’ tutto sotto controllo. Nella prossima riunione di giunta fisseremo una data e in inverno ci saranno anche altri voli per Vienna o Francoforte». «Tratte che abbiamo intenzione di coprire - dice Krapf - Siamo fiduciosi, perché solo poche compagnie hanno aerei in grado di atterrare qui». Durnwalder, però, non la pensa così: «La gara è aperta a tutti e noi accetteremo l’offerta migliore. Nessuna garanzia per Air Alps». Seeber, invece, ironizza: «Air Alps potrebbe anche vincere. Se non si presenteranno altri concorrenti, però, vuol dire che non vale la pena investire capitali a Bolzano».


I conti in rosso di Abd

BOLZANO. Passeggeri in aumento, conti in rosso. Nonostante negli ultimi anni il numero di viaggiatori sia costantemente salito, i bilanci Abd sono sempre stati in rosso. Il 2006 si è chiuso con una perdita di 2 milioni di euro, ridotta a 1,8 nel 2007. Negli anni precedenti non era andata meglio. Dal 2002 a oggi sono state necessarie tre ricapitalizzazioni per coprire i buchi di bilancio: 4,7 milioni di perdite fino al 2001, 1,8 milioni nel 2002, 1,99 milioni nel 2003, ancora 1,8 nel 2004 e 2,9 nel 2005. A pagare per la ricapitalizzazioni sono sempre stati i membri della società, in particolare la Sta, ora unnica azionista. Attualmente i passeggeri sono circa ottantamila, ma il masterplan proposto dall’ex presidente Baumgartner puntava a portare la quota di viaggiatori a 300mila. Un piano di sviluppo azzerato per il mancato allungamento della pista.

L’ex di Abd: così non va

«Era un finale prevedibile - dice Thomas Baumgartner, ex presidente Abd - La crescita dell’aeroporto è bloccata dalle scelte politiche. Manca un vero piano di sviluppo e senza una pista più lunga non ci sarà mai un servizio all’altezza di altri scali. E’ un peccato, perché le potenzialità ci sono. In Alto Adige arrivano molti turisti, ma atterrano a Verona o Innsbruck»

Seeber: problemi noti

«Air Alps continua a fare perdite - dice Michael Seeber, ex membro del cda di Alpen Air, società che controlla la compagnia - e difficilmente troverà aumenti di capitali in Alto Adige. A Bolzano i problemi sono sempre due: pista e hangar». E la gara di appalto? «Se non ci saranno altri concorrenti vuol dire che non vale la pena investire capitali per i voli da Bolzano».

I Verdi: via da Air Alps

I Verdi criticano Air Alps e Abd. «La modifica dello statuto di Abd - attacca il consigliere provinciale Cristina Kury - è solo un escamotage per annullare i controlli e permettere alla Provincia di assegnare liberamente i contributi. Un’altra questione riguarda Air Alps: «Se lascia Bolzano non vedo perché la Provincia dovrebbe tenersi il 27% delle azioni che non valgono più nulla».

Klotz: un fallimento


LA COMPAGNIA

Krapf: lo scalo senza hangar ci ha fatto perdere un milione

BOLZANO. «Presenteremo la nostra offerta e puntiamo ad aprire anche una tratta tra Bolzano e Vienna o Milano». Johann Krapf, membro del cda di Alpen Air, compagnia che controlla Air Alps, cerca di smorzare le tensioni createsi dopo l’annuncio del ritiro dallo scalo altoatesino. «E’ stata una decisione presa un mese fa. Abbiamo disdetto il contratto per fare le gare d’appalto secondo le direttive Ue. Servono, però, alcune garanzie sul futuro delle strutture. Abbiamo bisogno degli hangar, perché ogni notte siamo costretti a far volare i veivoli fino a Innsbruck per la manutenzione. In un anno abbiamo perso così un milione di euro». I voli di andata e ritorno dal Tirolo causano anche problemi di immagine: «Quando in Austria c’è maltempo siamo costretti ad annullare i voli o a deviarli a Verona, creando così molti disagi ai nostri clienti». I problemi di Air Alps, però, riguardano anche altri aspetti: «Una pista più lunga garantirebbe un numero maggiore di passeggeri». Poi c’è la crisi di Alitalia, alla quale Air Alps è affiliata: «Abbiamo subìto le ripercussioni dei problemi di Malpensa». Krapf non risparmia una critica alla Provincia: «Ci serve un contributo per aprire una tratta con Milano. Negli altri aeroporti italiani riceviamo aiuti, mentre in Alto Adige dobbiamo sobbarcarci tutti i costi».

Ciao
 

belumosi

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Da "L'Alto Adige":

Lufthansa pronta a far decollare Bolzano

di Giancarlo Ansaloni

Alto Adige, 20 AGOSTO 2008


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BOLZANO. Potrebbe risiedere nella Lufthansa, o meglio in una compagnia affiliata (ad esempio “Air Dolomiti”) la “chance” per rilanciare l’aeroporto di Bolzano. Questa la sostanza dell’indiscrezione trapelata ieri a latere di una conferenza stampa convocata da Alto Adige Marketing con il direttore Christoph Engl, l’assessore provinciale al turismo Thomas Widmann e il presidente di Aam Reinhold Marsoner in un noto locale di Signato, sul Renon.
La compagnia aerea che subentrerà ad Air Alps - che ha appena disdetto il contratto con l’Abd - dovrebbe garantire il collegamento con tre importanti aeroporti hub europei. Come annunciato dal presidente della Provincia Luis Durnwalder si tratta di quattro voli su Roma, uno su Vienna e uno su Francoforte.
Il tema della conferenza stampa tenuta ieri a Signato era relativo alle strategie da adottare per inserire l’Alto Adige nella classifica delle prime dieci mete turistiche d’Europa, imponendolo come marchio di garanzia di immediata identificazione. I numeri ci sono tutti, a cominciare dai dati circa arrivi e pernottamenti, ma con un serio handicap, non di quantità, ma d’immagine, il che forse è peggio: si tratta proprio dell’aeroporto, inadeguato e colpevolmente mortificato.
Molto più “soft” i toni usati dal direttore Engl, ma la sostanza c’è: «Col prossimo inverno i quattro voli charter dalla Gran Bretagna - ha detto - faranno scalo a Verona, poiché ai tour operator conviene servirsi di aerei più capaci per abbassare i costi, ma non in grado di prendere terra sulla pista troppo corta di San Giacomo. Naturalmente non sono le poche migliaia di turisti persi su cinque milioni di arrivi a fare la differenza, in parte recuperabili altresì con servizi di bus. L’aspetto grave è che Bolzano e l’Alto Adige scompaiono di fatto dai cataloghi turistici di un mercato così prezioso come la Gran Bretagna e il danno d’immagine è serio».
Se ne soffriranno i turisti, potranno consolarsi gli altoatesini che, oltre a disporre di quattro voli su Roma (con Air Alps o altri vincitori del bando) potranno contare forse già entro tre-quattro mesi, su Vienna e fra otto-dieci mesi su Francoforte, una manna anche per il migliaio e passa di altoatesini in Europa, “cervelli in fuga” che potrebbero recuperare un rapporto più stretto con la Heimat.
Resta comunque la preoccupazione - espressa già dal presidente di Assoimprenditori Christof Oberrauch - che un aeroporto strutturalmente troppo debole potrebbe anche non attirare molte compagnie aeree interessate ad operare sullo scalo bolzanino. Air Alps ad esempio ha annunciato che si ripresenterà in gara per le tratte bolzanine solo a determinate condizioni, a partire dalla realizzazione degli hangar, senza parlare dell’allungamento della pista. L’interesse di una compagnia satellite di Lufthansa potrebbe cambiare le carte in tavola, ma soprattutto potrebbe essere la molla giusta per ridare slancio all’aeroporto di San Giacomo.
Ciao