Thread Alitalia/Cai 2-3 novembre


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pamico

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26 Dicembre 2007
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art 340 c.p.

dicesi interruzione di pubblico servizio
Infatti ho parlato di ribellione, non ho detto che non sia fuorilegge. Anche in Cile gli scioperi e le proteste andavano contro la legge. Qui si va contro la legge del capitalismo becero e basato sul rivcatto e su uno stato che anzichè difendere il bene dei cittadini difende gli interessi di 20 delinquenti con giacca e cravatta.

Informatevi

http://www.inviatospeciale.com/2008/10/alitalia-la-scenggiata-di-cai-e-berlusconi/

http://www.inviatospeciale.com/2008/11/alitalia-mostra-un-paese-in-pericolo/
 

I-DILA

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4 Giugno 2007
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bergamo.
spero proprio che ciò che tu inviti a fare accada!
A dire il vero, non avrei invitato nessuno a fare ciò che hanno fatto i produttori di latte, i tassisti, i camionisti..... tanto per citarne alcuni che hanno ottenuto ciò che volevano.

Ho utilizzato una figura retorica che si chiama iperbole, serve a rafforzare con un'ipotesi palesemente estremizzata la propria argomentazione. Ci tengo a specificarlo perchè qualcuno (immagino senza intenti calunniatori) mi ha dato dell'istigatore :)

Comunque, per il piacere della speculazione teorica, se accadesse davvero che la protesta delle sigle autonome si accendesse, potrebbero succedere due cose.
La prima: non ottengono nessun consenso sociale, la cai ritira l'offerta e AZ fallisce.
La seconda: ottengono un certo consenso, la cai ritira l'offerta, il governo mette mano al nostro portafoglio (nonostante la commissione ue).

Escluderei l'ipotesi: il governo manda la celere che picchia gli occupanti e ripristina l'ordine. In Italia non è mai troppo gradita la legalità. Prevale l'istinto profondo dell'italiano medio che crede nel valore della furbizia.
 
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mostromarino

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Infatti ho parlato di ribellione, non ho detto che non sia fuorilegge. Anche in Cile gli scioperi e le proteste andavano contro la legge. Qui si va contro la legge del capitalismo becero e basato sul rivcatto e su uno stato che anzichè difendere il bene dei cittadini difende gli interessi di 20 delinquenti con giacca e cravatta.

Informatevi

http://www.inviatospeciale.com/2008/10/alitalia-la-scenggiata-di-cai-e-berlusconi/

http://www.inviatospeciale.com/2008/11/alitalia-mostra-un-paese-in-pericolo/


all`armi,all`armi,siam piloti

http://www.youtube.com/watch?v=gTUqa7WDU-0
 

E-3A-Awacs

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8 Marzo 2008
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Ma perchè in Italia riesce ad ottenere ciò che vuole chi urla,strilla,strepita e fa più casino?????
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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St. Albans, Hetfordshire
RIBOOM!!! Ripeto contro le leggi che hanno cancellato la libertà di sciopero si può benissimo andare contro la legge. A mali estremi estremi rimedi, meglio far salire la temperatura
a me sembra di avere letto sulla costituzione una ed una sola riga:

Art. 40:

Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.
 

janmnastami

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9 Febbraio 2008
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cai non può revocare l'offerta così facilmente, è un'offerta vincolante, se fantozzi accetta...
 
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Hurricane28

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8 Febbraio 2008
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Lecce, Puglia.
A dire il vero, non avrei invitato nessuno a fare ciò che hanno fatto i produttori di latte, i tassisti, i camionisti..... tanto per citarne alcuni che hanno ottenuto ciò che volevano.
......................................

Comunque, per il piacere della speculazione teorica, se accadesse davvero che la protesta delle sigle autonome si accendesse, potrebbero succedere due cose.
La prima: non ottengono nessun consenso sociale, la cai ritira l'offerta e AZ fallisce.
La seconda: ......................ia.
Credo che il consenso sociale l'Alitalia, l'abbia gia perso.
Basta vedere come le percentuali di LF negli ultimi tempi registrino sempre segni negativi.
La mia esperienza diretta e che negli ultimi giorni miei conoscenti prediligano qualsiasi mezzo di trasporto (compresi altri operatori aerei), purchè non si parli di AZ.
Un conoscente con una agenzia turistica consiglia ai suoi clienti di continuare a rimanere lontani da AZ. Io stesso ho prenotato nei prossimi mesi più voli ma sempre lontano da AZ.
 

Flysurfer

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1 Luglio 2008
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Quoto l'intervista a Sabelli, dalla prima all'ultima parola. Ora chi vuole dimostrare che CAI è formata da incompetenti, può tranquillamente rinunciare al proprio lavoro :D
Io non ho mai applaudito alla gestione della crisi e alla cordata di gente che non ha nessuna voglia di aprire una compagnia, ma questa volta bisogna dire bravi a CAI e capitani coraggiosi.

Ora i dipendenti sono liberi di andare a vedere se è un bluff o meno e Berlusconi riduca a quelle minime di legge le tutele per chi non accetta la chiamata scegliendo di rimanere a casa (attenzione non di chi viene lasciato a casa contro la sua volontà che invece va tutelato) perchè non è giusto che gli italiani paghino il surplus per chi lavorando per una impresa fallita si rifiuta di lavorare con chi "rileva" la moribonda perchè le condizioni non gli piacciono.

Che comincino a scommettere sulla loro pelle e non su quella degli italiani!
 

Flysurfer

Bannato
1 Luglio 2008
472
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Escluderei l'ipotesi: il governo manda la celere che picchia gli occupanti e ripristina l'ordine. In Italia non è mai troppo gradita la legalità. Prevale l'istinto profondo dell'italiano medio che crede nel valore della furbizia.
Gli studenti alcuni giorni fa le hanno prese di santa ragione per molto meno...fidati che Berlusconi non può permettersi di fare una figura di merda del genere e quindi interverrà come prescrive la legge, una volta che fa rispettare la legalità penso che non avrebbe grosse proteste da nessuno.
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Domenica 2 Novembre 2008, 16:27

Colaninno: pronti ad assumere con chiamata nominativa

ROMA (Reuters) - Di fronte alla rottura della trattativa da parte dei sindacati degli assistenti di volo e dei piloti, che domani si riuniranno in assemblea, la Cai andrà avanti assumendo con chiamata nominativa in vista del probabile debutto della nuova Alitalia a dicembre.

Lo hanno detto oggi in due interviste Roberto Colaninno, il presidente della società che ha presentato un'offerta per rilevare le attività in bonis di Alitalia e Rocco Sabbelli, Ad della società.

"Ci auguriamo che piloti e steward ci ripensino e non seguano i loro sindacati ma, in caso contrario, non ci arrenderemo alla logica del ricatto e assumeremo il personale di volo con chiamata nominativa", ha detto Colaninno al Sole 24 Ore.

Parlando a Repubblica, Sabelli ha detto che la nuova Alitalia potrebbe partire il primo dicembre, data della scadenza dell'offerta.

Le sigle sindacali maggiormente rappresentative di piloti e assistenti di volo non hanno firmato venerdì scorso con Cai il nuovo contratto di lavoro, né i criteri di assunzione proposti, rifiutando anche il cosiddetto "lodo Letta", cioè la proposta che eventuali nodi irrisolti o interpretazioni divergenti sui contratti della nuova Alitalia siano sottoposti all'insindacabile giudizio del sottosegretario Gianni Letta. Hanno invece firmato i tre sindacati confederali e l'Ugl.

"ATTESA PREOCCUPATA"

E' quella di oggi una giornata "di attesa preoccupata" per i sindacati del "no", che per il pomeriggio di domani hanno convocato un'assemblea all'aeroporto romano di Fiumicino.

"Prevediamo una larga partecipazione del personale di volo e di terra (all'assemblea) per confrontarsi sulle questioni più scottanti del piano Fenice: dal numero enorme di esuberi, che penalizzeranno i lavoratori ben oltre quanto era stato concordato a settembre a Palazzo Chigi, alla condizione dei precari e alle incertezze per il futuro di migliaia di lavoratori", ha detto il sindacalista di Sdl, Cesare Albanese.

Cai ha presentato l'offerta vincolante d'acquisto degli asset della compagnia in una decisione "presa all'unanimità", ha detto Colaninno.

Alla domanda se ci fossero state pressioni da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Colaninno ha risposto: "Il presidente ci ha solo fornito un'informazione essenziale per la decisione che stavamo maturando e cioè che l'intensa opera diplomatica di Gianni Letta aveva ancora una volta fatto il miracolo e convinto le organizzazioni confederali e l'Ugl a sottoscrivere i contratti di lavoro, i criteri di assunzione e il lodo".

Sul prezzo che Cai propone di pagare per rilevare gli asset di Alitalia, Colaninno ha detto soltanto che la società "ha fatto un'offerta sulla base delle valutazioni tecniche dei nostri advisor e attendiamo una risposta non conoscendo le valutazioni del commissario".

Con Air One, invece, "ci restano da verificare le ultime clausole contrattuali, ma per il resto è stato tutto chiarito", mentre sulla scelta del partner straniero Colaninno ha detto di essere "molto vicino" alla decisione.

"Siamo di fronte ad offerte molto interessanti che stiamo valutando attentamente per capirne tutte le implicazioni industriali. Una decisione non l'abbiamo ancora presa, ma siamo ormai molto vicini".

Colaninno ha parlato inoltre di "segnali positivi" per la decisione dell'Unione europea sul piano di salvataggio di Alitalia.



Domenica 2 Novembre 2008, 20:15

Cai: nessuna variazione in numero esuberi

(AGI) - Roma, 2 nov. - In un comunicato, Cai ha reso noti i criteri di selezione del personale della nuova Alitalia sottoscritti a Palazzo Chigi venerdi' scorso in seguito alle "interpretazioni distorte ed infondate" delle "ultime ore". "I livelli occupazionali previsti - chiarisce Cai - sono esattamente quelli fissati negli Accordi di Palazzo Chigi del 14 settembre e sottoscritti da tutte le sigle sindacali; pertanto il livello di esuberi risultante non ha subito alcuna variazione". "L'unico criterio di esclusione - prosegue la nota - riguardera' il personale che nel periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali maturi il diritto ad un trattamento previdenziale sulla base della legislazione vigente. L'adozione di tale criterio sociale e' pienamente fedele agli Accordi di Palazzo Chigi di settembre e non e', quindi, compatibile con richieste di ulteriori concessioni previdenziali indirizzate, peraltro impropriamente, all'azienda". "Tutti gli altri criteri sono mirati a soddisfare, da una parte, i requisiti del Piano Industriale (ruoli organizzativi, profili professionali, località , ecc.) e, dall'altra, i requisiti soggettivi del personale (certificazioni, abilitazioni professionali, residenza/domicilio, anzianità aziendale) - si legge ancora nella nota - Le esigenze di carattere sociale non rappresentano motivo di esclusione, ma, anzi, verranno considerate, insieme ai suddetti criteri, elementi preferenziali di scelta. A titolo esemplificativo, si dara' la precedenza a candidati con nuclei familiari con presenza di minori con handicap (L. 104/92); con presenza di minori, ivi comprese situazioni di affido e/o adozioni; monoreddito".
 

Hurricane28

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8 Febbraio 2008
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Lecce, Puglia.
Gli studenti alcuni giorni fa le hanno prese di santa ragione per molto meno...fidati che Berlusconi non può permettersi di fare una figura di merda del genere e quindi interverrà come prescrive la legge, una volta che fa rispettare la legalità penso che non avrebbe grosse proteste da nessuno.
Gli studenti hanno poco potere contrattuale.
Possono fare qualche sciopero, rompere le b....e per strada, raccogliere firme per un referendum, e bene che vada avrà il 40% di votanti (e quindi inutile).

I piloti AZ, possono bloccare il 35% 40% di traffico domestico, per non parlare del resto.
Se vogliamo giocare a fare i duri io sarei anche daccordo, però aspettiamoci fino ad aprile una valanga di voli cancellati, casino in aeroporto ecc. A me andrebbe bene anche una cosa del genere. Come si dice a Napoli a noote a da passà.
Estate 2009 tutto ok, non esiste AZ. altri vettori operano regolarmente.
 

Er Polemica

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21 Gennaio 2008
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Lo Fiumicino
Gli studenti hanno poco potere contrattuale.
Possono fare qualche sciopero, rompere le b....e per strada, raccogliere firme per un referendum, e bene che vada avrà il 40% di votanti (e quindi inutile).

I piloti AZ, possono bloccare il 35% 40% di traffico domestico, per non parlare del resto.
Se vogliamo giocare a fare i duri io sarei anche daccordo, però aspettiamoci fino ad aprile una valanga di voli cancellati, casino in aeroporto ecc. A me andrebbe bene anche una cosa del genere. Come si dice a Napoli a noote a da passà.
Estate 2009 tutto ok, non esiste AZ. altri vettori operano regolarmente.
Hurricane28,tu ragioni con la testa tua qui dentro,menomale...ogni tanto una mosca bianca
 
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mostromarino

Guest
Gli studenti hanno poco potere contrattuale.
Possono fare qualche sciopero, rompere le b....e per strada, raccogliere firme per un referendum, e bene che vada avrà il 40% di votanti (e quindi inutile).

I piloti AZ, possono bloccare il 35% 40% di traffico domestico, per non parlare del resto.
Se vogliamo giocare a fare i duri io sarei anche daccordo, però aspettiamoci fino ad aprile una valanga di voli cancellati, casino in aeroporto ecc. A me andrebbe bene anche una cosa del genere. Come si dice a Napoli a noote a da passà.
Estate 2009 tutto ok, non esiste AZ. altri vettori operano regolarmente.


da wikipedia
(grande REAGAN)
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Aspetti legali [modifica]

Il diritto di sciopero è garantito dalla Costituzione italiana e, con riferimento ai servizi di pubblica utilità (come trasporti e sanità), è regolamentato dalla legge che stabilisce le modalità e i tempi dello sciopero sanzionando eventuali violazioni. In alcuni servizi di interesse pubblico lo sciopero può essere annullato di fatto tramite la precettazione da parte delle autorità di pubblica sicurezza, dei Trasporti o della Sanità.
Per lo Statuto dei Lavoratori, assumere personale per sostituire gli scioperanti, decurtare la paga degli scioperanti più del salario giornaliero oppure aumentarla ai non aderenti, per ridurre le adesioni allo sciopero, sono forme di condotta antisindacale.
Le pratiche dette in precedenza sono illecite anche quando lo sciopero è stato vietato dalla precettazione del Ministero competente. Il mancato rispetto della precettazione è un reato di interruzione di pubblico servizio, ma non è "giusta causa" di licenziamento.
La legislazione negli USA prevede invece la sostituzione e il licenziamento degli scioperanti, che siano stati precettati.
Sotto il Governo di Reagan lo sciopero degli assistenti di volo contro la deregolamentazione del trasporto aereo cessò a seguito del licenziamento in massa e sostituzione di tutti i piloti che disattendevano l'equivalente americano della precettazione governativa
 

celine

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8 Novembre 2005
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Scenario inglese?
http://www.ilfoglio.it/soloqui/1293

2 novembre 2008

Cosa succede ai capitani coraggiosi se in Alitalia arriva British Airways

Si apre un’aerovia per Londra. Ambienti vicini a Cai sottolineano come l’opzione British Airways si sia tramutata, nelle ultime ore, da plausibile a credibile. Fino a oggi, l’inedita alleanza anglo-italiana veniva considerata, dagli osservatori, come un’ipotesi di scuola, e le prudenti dichiarazioni d’interesse da parte di qualche manager inglese come semplici “manovre di disturbo” nei confronti di due antichi rivali: Air France e Lufthansa. In realtà, fonti qualificate rivelano come dai frequenti contatti tra gli emissari di Rocco Sabelli e di Willie Walsh, i due chief executive officers, sia nato un tavolo tecnico con l’obiettivo di stilare un documento da sottoporre ai rispettivi consigli di amministrazione.

La parola chiave è “visione”, e alti dirigenti delle due delegazioni lavorano su una prospettiva di medio termine condivisa. Si tratta di un dossier molto ostico, anche perché da parte di BA è stato più volte ribadito che non c’è disponibilità a entrare nel capitale azionario di Cai. Una volontà che lascerebbe pensare a un tiepido interesse e che potrebbe far sbuffare diversi azionisti della cordata italiana, desiderosi di un impegno stringente da parte del partner straniero. A favore di Londra però gioca un aspetto non irrilevante legato alle prospettive di crescita.

La compagnia inglese, infatti, sul mercato italiano ha un grado di penetrazione molto ridotto rispetto alle altre due major europee, e quindi potrebbe giovarsi di maggiori margini di crescita alleandosi con la prima compagnia aerea italiana. BA inoltre è leader del mercato sul traffico tra Europa e Stati Uniti, mentre la spagnola Iberia (per la cui acquisizione gli inglesi stanno incontrando alcuni problemi) detiene la palma per i voli diretti verso il sud e centro America. L’area del Mediterraneo è però poco presidiata, e maggiori spazi di crescita per Cai potrebbero nascere anche sui voli verso l’oriente. La strada inglese potrebbe quindi essere più profittevole per Colaninno e soci, ma anche più rischiosa. Il tavolo tecnico, nel suo documento sulla visione condivisa, non esclude lo scenario di una possibile fusione da compiere dopo il periodo di lock up – che vincola i soci Cai a non vendere le proprie azioni prima di un quinquennio.

Un tempo che oltretutto farebbe comodo a Walsh per testare sul campo il valore che si creerebbe dall’apertura di un fronte italiano. Nel passato gli inglesi qualche tentativo di entrare in maniera più incisiva sul mercato nazionale l’avevano esperito. Nel ’95 avevano avviato fitti colloqui con il presidente Alitalia, Renato Riverso, che coinvolgevano anche American Airlines. Un dossier che seguì personalmente l’allora capo delle strategie, Daniele De Giovanni, divenuto poi stretto collaboratore di Romano Prodi durante la passata legislatura. Nel 2000 la compagnia inglese provò una strada più ambiziosa, dando vita alla controllata italiana National Jet, alla cui presidenza insediò l’ex presidente di Confcommercio, Sergio Billè. L’avventura non ebbe successo e la società chiuse i battenti.

Ma un eventuale accordo Cai-Ba cosa potrebbe comportare? Lufthansa e Air France certamente non resterebbero ad aspettare il logoramento delle loro quote di mercato. La compagnia tedesca, come anticipato dal Foglio il 19 ottobre, ha creato una scatola societaria nuova, Lufthansa Italia spa, per poter sfruttare gli accordi open skies e lanciare nuovi collegamenti diretti senza passare per gli scali tedeschi. Jean-Cyril Spinetta potrebbe, al contrario, riallacciare i rapporti con il principe ismaelita Karim Aga Khan, per studiare una collaborazione con la sua Meridiana.
 
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caffettiera

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7 Novembre 2005
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A dire il vero, non avrei invitato nessuno a fare ciò che hanno fatto i produttori di latte, i tassisti, i camionisti..... tanto per citarne alcuni che hanno ottenuto ciò che volevano.

Ho utilizzato una figura retorica che si chiama iperbole, serve a rafforzare con un'ipotesi palesemente estremizzata la propria argomentazione. Ci tengo a specificarlo perchè qualcuno (immagino senza intenti calunniatori) mi ha dato dell'istigatore :)

Comunque, per il piacere della speculazione teorica, se accadesse davvero che la protesta delle sigle autonome si accendesse, potrebbero succedere due cose.
La prima: non ottengono nessun consenso sociale, la cai ritira l'offerta e AZ fallisce.
La seconda: ottengono un certo consenso, la cai ritira l'offerta, il governo mette mano al nostro portafoglio (nonostante la commissione ue).

Escluderei l'ipotesi: il governo manda la celere che picchia gli occupanti e ripristina l'ordine. In Italia non è mai troppo gradita la legalità. Prevale l'istinto profondo dell'italiano medio che crede nel valore della furbizia.

torno a dirlo: spero che accada quanto da te "suggerito"... lo dico serenamente perchè ho una certezza ed è quella che i tempi son cambianti dal periodo della protesta dei produttori di latte e dei tassisti! oggi la buona parte degli italiani non ne può più di questo paese incapace di darsi una sveglia! lo hanno dimostrato alle elezioni, senza troppe seghe mentali (che si facevano i politici sul sistema elettorale da adottare) hanno semplificato loro il panorama politico (forse fin troppo semplificato). un altro esempio è la protesta studentesca, fino a qualche anno fa avrebbero trovato un appoggio enorme, oggi ci dicono che la maggior parte degli italiani non ne vuole sapere e ritiene che è ora, anche li, di darsi una sveglia! torno a dirlo: blocchino pure gli aerei a terra, lo facciano... ci penseranno gl'italiani a fargli cambiare idea! lo diceva, lo faceva capire, appunto, stefano folli: forse non si son resi conto che i tempi son cambiati, qui più nessuno se non di pietro e altri quattro gatti son disposti ad andare avanti con questo andazzo! spero che seguano il tuo consiglio! cosi anzichè mediare, come è giusto che sia, anzichè trovare un punto d'incontro, si prendranno una legnata sonora!

ps: pure silvio berlusconi deve aver chiaro che o fa qualcosa per sto paese (da p minuscola) o alle prossime elezioni ci penseranno gl'italiani a farlo sparire dalla politica!
 
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caffettiera

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un esempio? la precettazione... fino a qualche anno fa era un provvedimento sofferto, adottato solo se la situazione era arrivata allo stremo, ora al ministero pare siano già pronti per precettare... sicuri che nessuno si lamenterà (se non ovviamente chi colpito dal provvedimento)...
 

ermide

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1 Ottobre 2007
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Veneto.
Allora, se compri casa e l'immobiliare da cui hai comprato fallisce o subisce un pignoramento in un certo ammonatre di anni ti portano via la casa.

Credo che, se AZ fallisse o subisse pignoramenti anche dopo avere ceduto a CAI aeromobili e diritti, il creditore possa scalare fino a CAI portandosi via i beni.
Se SEA vincesse la causa, non credo che spunti 1.2 miliardi, ma qualche centinaio di milioni, non potendosi rivalere in solido su AZ perchè da AZ sparirà tutto allora scalerà su CAI.
Non solo, potrebbe anche imputare a CAI gli stessi danni che ha subito da AZ se mai CAI optasse per l'opzione AF+FCO.

So di certo che gli avvocati SEA si sentono molto sicuri anche nei confronti di CAI ed hanno raccolto un faldone enorme di sentenze a loro vantaggio.
Non sono così sicuro delle tue affermazioni. La retrocessione dei contratti non è così automatica, bisogna dimostrare che la vendita è stata fraudolenta ed eseguita al solo scopo di sottrarre un bene dall'ammontare del fallimento. Il parallelo con le immobiliari è molto parziale perché riguarda il periodo tra l'acquisto ed il rogito.
 

I-VALE

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27 Settembre 2006
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Torino, Piemonte.
@concorde.
Tutto vero quello che dici. Sopratutto nel p.s.

Io sono contrario alle manifestazioni che creano disagio quindi mi auguro che i piloti e CAI arrivino ad un accordo serenamente.
Però se è vero che i tempi sono cambiati vorrei che cambiassero per tutti: se i piloti, i tassinari, ecc devono rendersi conto chei tempi sono cambiti, gli imprenditori e chi sta al governo deve rendersi conto che proprio perchè i tempi sono cambiati non è più tollerabile vivere in un paese dove gli stipendi sono tra i più bassi d'Europa, dove la ricerca è tra le peggiori d'Europa, dove la dignità e la professionalità dei lavoratori viene continuamente calpestata.

Sono il primo che crede che la produttività delle aziende italiane debba aumentare, che il costo del lavoro debba essere tagliato, che tante rendite e baronati debbano essere cancellati, che le politiche energetiche del paese debbano cambiare, che la classe sindacale vada riformata, ecc.

Però i passi indietro devono farli tutti. Manager e operai, imprenditori e dipendenti. Altrimenti per questo paese (come per AZ) non c'è futuro...
Quindi che i piloti facciano un passo indietro ma che lo stesso faccia la banda dei 16.
 

avroRJ

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14 Novembre 2005
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Firenze, Toscana.
aerei a terra per sciopero = fallimento alitalia

quello che non si capisce è che i piloti e gli a/v non hanno più potere contrattuale

sciperano??? bene...si fallisce!!!
se poi si passa alla chiamata nominale...vedrete quante persone che fino ad un attimo prima erano sugli scudi andranno con la coda tra le gambe a pianniucolare di mantenere il posto...

sono finiti i tempi in cui si faceva il bello e cattivo tempo...
i tassisti hanno più potere...

A
 
Stato
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