caffettiera
Utente Registrato
bella domanda. difficile rispondere. scavando nelle seconde linee di manager dei vettori e degli aeroporti qualche giovane c'è. bisogna però, che un capo azienda capace, ne valorizzi le capacità ma sopra tutto lo lanci "pubblicamente" difendendone, nel mare italiano popolato di pesce-cani, la professionalità. dissento leggermente sul blocco generazionale. mi spiego meglio: l'ultimo capo azienda nel trasporto aereo che ha tirato fuori qualche giovane, che ha rimpinguato e rivoluzionato la struttura alitalia (quella che poi ha dato vita ad alitalia team), è stato sebastiani. ernesto (albanese) che tu hai citato, piuttosto che giulio de metrio, (che ha rimesso in moto volare prima di andarsene, lasciandola alla distruzione del commissario) sono "figli" di gianni sebastiani e non sono ancora 45enni. così come mario brianza e paolo morghen nel settore aeroportuale qualche giovane manager in sea lo avevano "allevato". tutti questi oggi potrebbero ricoprire cariche di vertice. il problema si è verificato, a mio avviso, invece, nella proprietà. il comune di milano ha pensato, con l'avvento di albertini, di ricambiare tutto lasciando che i nuovi vertici buttassero via tutto anche il buono che c'era in azienda, così come in alitalia la proprietà espressa dalle figure mediocri dei politici che si sono sempre "tecnicamente" occupati di alitalia non hanno mai badato alle seconde file, non hanno mai buttato un occhio per provare a valorizzare gli allievi.Citazione:Messaggio inserito da IFLYY
Apprezzo spesso i tuoi interventi e mi trovo quasi sempre in linea con il tuo pensiero, ora mi chiedo, ma è mai possibile che ancora si parli di personaggi come Vittorio Fanti, che ho sempre apprezzato fin dai tempi di az, di Galia, Sebastiani, ecc... mi chiedo, ma dov'è la nuova classe dirigente del settore aereo(in senso esteso)? Ho avuto modo di lavorare e conoscere alcuni di quei giovani manager, Albanese, Rotondo, ecc... dopo un esperienza in mamma Alitalia hanno scelto percorsi diversi, è tacito che non voglio paragonare le due carriere era solo un esempio, però sarei curioso di avere una tua opinione in merito al fatto che forse il cancrco del sistema stà proprio in questo e cioè non c'è un cambio generazionale, grazie per la risposta.Citazione:questa sera sul mio volo fco - lin c'era una persona che di aeroporti se ne intende... uno, a mio modesto avviso, dei più esperti in italia (e lo dico non condividendo le sue opinioni politiche... ma il lavoro è lavoro... la politica è un'altra cosa). bhè mi sono accorto della sua presenza una volta scesi a linate e saliti sul pullman interpista. mi avvicino per salutarlo, lui mi riconosce e mi saluta con la faccia di colui che sa già che infierirò su di lui per la pessima gestione dell'aeroporto, ecc....
im breve. in italia ci sono giovani capaci che conoscono il business e che se stessero ai vertici e li si lasciassero lavorare otterrebbero risultati. il problema sta nei limiti di chi dovrebbe valorizzarli (la proprietà) e non lo fa!
ps: cimoli per esempio non è un valorizzatore è piuttosto un usa e getta e dividi et impera... nessun managers di cimoli potrà mai diventare più bravo del capo perchè lui lo distruggerà anche con metodi indegni!