Aereo Meridiana bloccato a Bengasi


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Atterraggio d’emergenza in Libia
Odissea per una coppia di Cagno

7 ottobre 2013 Cronaca Commenta

Nuccia e Carlo Turba durante una vacanza
Cagno -
Si è trasformato in un’odissea il viaggio, per una breve vacanza a Zanzibar, dei coniugi Carlo Turba e Nuccia Nina, residenti in paese. Erano partiti dall’aeroporto di Malpensa alle 23 dell’altra sera con un aereo della compagnia Meridiana diretto a Mombasa, che avrebbe fatto scalo a Zanzibar. All’incirca due ore dopo la partenza, si è verificata un’avaria a un motore.
«Verso un quarto all’una abbiamo avvertito una forte vibrazione, l’aereo tremava tutto – racconta Carlo Turba – Non ci siamo resi conto subito di quello che fosse successo. Il tutto è durato circa un minuto, poi il comandante ci ha comunicato che, a causa di un problema a un motore, l’avevano spento e che avrebbero proceduto a un atterraggio d’emergenza. Ci ha tranquillizzato, dicendoci che l’aereo avrebbe potuto viaggiare anche con un solo motore ma che, per ovvie ragioni di sicurezza, di lì a poco saremmo atterrati all’aeroporto di Bengasi».
Con il fiato sospeso, una decina di minuti dopo erano a terra, sani e salvi, ma le loro traversie erano soltanto all’inizio. I circa 270 passeggeri a bordo dell’aereo sono rimasti bloccati sulla pista d’atterraggio per l’intera nottata, senza possibilità di trovare conforto in aeroporto. Aereo controllato a vista dai miliari libici.
«Le autorità locali non hanno dato l’autorizzazione a scendere in aeroporto – prosegue Turba – Pertanto siamo rimasti tutta la notte sull’aereo. Intorno alle 9.30 ci hanno accompagnati in un hangar e lì siamo stati assistiti al meglio dai militari libici, non altrettanto dall’equipaggio di Meridiana, subito sparito».
Nell’hangar i passeggeri hanno atteso per ore, convinti di ripartire in serata per Zanzibar, invece alle 16 hanno scoperto che sarebbero dovuti rientrare in Italia con due voli speciali predisposti da Meridiana e ripartiti subito dopo per Zanzibar.
«Dopo l’atterraggio d’emergenza, ci era stato chiesto se volessimo proseguire il viaggio verso Zanzibar o rientrare in Italia – aggiunge Turba – Pressoché la totalità ha espresso la volontà di continuare la vacanza, tant’è che ci era stato comunicato che in serata (alle 22.30) sarebbe arrivato un aereo mandato da Meridiana per condurci a Zanzibar». Quando sembrava salva la vacanza, il “no” del direttore dell’aeroporto di Bengasi, trattandosi di un aeroscalo non abilitato per il volo notturno. Alle 13 di ieri è partito un aereo da Verona e venti minuti dopo un altro da Olbia, entrambi diretti a Bengasi, dove sono arrivati intorno alle 16 e ripartire per l’Italia verso le 17. Alle 19 circa i coniugi Turba sono atterrati all’aeroporto di Malpensa e ripartiti in serata per Zanzibar. La trentina di passeggeri che si era maggiormente spaventata durante l’avaria ha preferito rinunciare alla vacanza.

http://www.laprovinciadicomo.it/sto...a-odissea-per-una-coppia-di-cagno_1026847_11/
 

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Odissea e paura in aereo per arrivare a Zanzibar
Atterraggio d’emergenza in Libia per 231 passeggeri, tra cui alcuni veneziani. Il volo era partito sabato notte da Milano

MESTRE. Disavventura e una vacanza quasi rovinata per i 231 passeggeri di un volo Meridiana decollato sabato sera dall’aeroporto milanese della Malpensa con destinazione le spiagge di Zanzibar. Tra i passeggeri tanti turisti veneti, qualche famiglia veneziana e poi padovani e veronesi che si pregustavano di scappare dal maltempo di ottobre e di abbronzarsi nello splendido arcipelago nell’Oceano Indiano, di fronte alla Tanzania.
Il volo è regolarmente partito alle 23 di sabato ma dopo un’ora e mezza dal decollo, il capitano ha deciso per l’atterraggio in Libia, a Bengasi.
Motivazione, un problema tecnico, dicono fonti informate dall’aeroporto di Malpensa. Uno dei passeggeri, il padovano Manuel Li Greci, trentenne, in vacanza con la fidanzata Airy Bedin, ci ha raccontato la disavventura collettiva: «È stata segnalata, dopo un’ora e mezza dal decollo, la necessità di un atterraggio, deciso dal comandante per un problema al motore di destra del velivolo. E così siamo atterrati a Bengasi in Libia verso l’una e mezza di notte. Siamo rimasti a bordo dell’aereo fino alle 10 di oggi (ieri, ndr) e poi ci hanno trasferito in un capannone di lamiera che ci ha ospitato. Sedie non c’erano per tutti, difficoltà anche per avere delle bottigliette d’acqua e il fastidio tra i passeggeri era decisamente alto anche perché il capitano è rimasto per ore dentro l’aereo e non l’abbiamo più visto. Temevamo di essere abbandonati qui. E siamo stati guardati a vista dai militari armati».
La disavventura del volo IG3258 non ha visto, purtroppo, con il passare delle ore la ripresa del viaggio verso Zanzibar. La compagnia aerea Meridiana dall’Italia ha fatto partire due velivoli, uno da Verona e l’altro dallo scalo lombardo, che hanno fatto rotta su Bengasi per riportare a Malpensa i 231 viaggiatori stanchi e delusi. Nel pomeriggio, attorno alle 16.30, sono iniziate le operazioni di imbarco dei passeggeri che una volta rientrati a Milano verso le 21 hanno potuto scegliere se porre fine all’agognata vacanza rovinata dal guasto che ha fermato il velivolo, oppure attendere un altro volo, sempre con destinazione Zanzibar in partenza in tarda serata. Prima di risalire sull’aereo, Manuel Li Greci è tornato in contatto con la nostra redazioni. «Per certi versi siamo stati trattati bene, per altri ci siamo sentiti ad un certo punto abbandonati ma ora speriamo di fare ritorno alla Malpensa e poi ognuno deciderà cosa fare, se rientrare oppure prendere il volo per Zanzibar. Di certo a Bengasi abbiamo vissuto una situazione caotica con delle lunghe ore di attesa e tanta incertezza».
Dal racconto dei passeggeri del volo sia esponenti dell’ambasciata italiana in Libia, sia il personale di Meridiana, sono andati più volte nel capannone in cui sono stati alloggiati i viaggiatori, all’aeroporto di Bengasi, a spiegare come la compagnia intendeva risolvere il problema dell’aereo bloccato in Libia per un guasto al motore. Come spesso capita in questi casi, le notizie si sono susseguiite con l’indicazione di soluzioni differenti fino alla decisione di far partire dall’Italia due aerei più piccoli per riportare a Milano i viaggiatori.
Una situazione che tra i turisti ha creato non poca apprensione e incertezza. Si aspettavano una vacanza di sole e relax e invece hanno passato una giornata tra aeroporti e aerei. Ed è molto probabile in questi casi che, dopo il rientro nella prima serata a Milano, più di qualcuno chiederà rimborsi alla compagnia.

http://nuovavenezia.gelocal.it/cron...ra-in-aereo-per-arrivare-a-zanzibar-1.7874615
 

aleav

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Atterraggio d’emergenza in Libia
Odissea per una coppia di Cagno

7 ottobre 2013 Cronaca Commenta

Nuccia e Carlo Turba durante una vacanza
Cagno -
Si è trasformato in un’odissea il viaggio, per una breve vacanza a Zanzibar, dei coniugi Carlo Turba e Nuccia Nina, residenti in paese. Erano partiti dall’aeroporto di Malpensa alle 23 dell’altra sera con un aereo della compagnia Meridiana diretto a Mombasa, che avrebbe fatto scalo a Zanzibar. All’incirca due ore dopo la partenza, si è verificata un’avaria a un motore.
«Verso un quarto all’una abbiamo avvertito una forte vibrazione, l’aereo tremava tutto – racconta Carlo Turba – Non ci siamo resi conto subito di quello che fosse successo. Il tutto è durato circa un minuto, poi il comandante ci ha comunicato che, a causa di un problema a un motore, l’avevano spento e che avrebbero proceduto a un atterraggio d’emergenza. Ci ha tranquillizzato, dicendoci che l’aereo avrebbe potuto viaggiare anche con un solo motore ma che, per ovvie ragioni di sicurezza, di lì a poco saremmo atterrati all’aeroporto di Bengasi».
Con il fiato sospeso, una decina di minuti dopo erano a terra, sani e salvi, ma le loro traversie erano soltanto all’inizio. I circa 270 passeggeri a bordo dell’aereo sono rimasti bloccati sulla pista d’atterraggio per l’intera nottata, senza possibilità di trovare conforto in aeroporto. Aereo controllato a vista dai miliari libici.
«Le autorità locali non hanno dato l’autorizzazione a scendere in aeroporto – prosegue Turba – Pertanto siamo rimasti tutta la notte sull’aereo. Intorno alle 9.30 ci hanno accompagnati in un hangar e lì siamo stati assistiti al meglio dai militari libici, non altrettanto dall’equipaggio di Meridiana, subito sparito».
Nell’hangar i passeggeri hanno atteso per ore, convinti di ripartire in serata per Zanzibar, invece alle 16 hanno scoperto che sarebbero dovuti rientrare in Italia con due voli speciali predisposti da Meridiana e ripartiti subito dopo per Zanzibar.
«Dopo l’atterraggio d’emergenza, ci era stato chiesto se volessimo proseguire il viaggio verso Zanzibar o rientrare in Italia – aggiunge Turba – Pressoché la totalità ha espresso la volontà di continuare la vacanza, tant’è che ci era stato comunicato che in serata (alle 22.30) sarebbe arrivato un aereo mandato da Meridiana per condurci a Zanzibar». Quando sembrava salva la vacanza, il “no” del direttore dell’aeroporto di Bengasi, trattandosi di un aeroscalo non abilitato per il volo notturno. Alle 13 di ieri è partito un aereo da Verona e venti minuti dopo un altro da Olbia, entrambi diretti a Bengasi, dove sono arrivati intorno alle 16 e ripartire per l’Italia verso le 17. Alle 19 circa i coniugi Turba sono atterrati all’aeroporto di Malpensa e ripartiti in serata per Zanzibar. La trentina di passeggeri che si era maggiormente spaventata durante l’avaria ha preferito rinunciare alla vacanza.

http://www.laprovinciadicomo.it/sto...a-odissea-per-una-coppia-di-cagno_1026847_11/
Circa 270 passeggeri, l'aereo è configurato a 253 posti...w l'informazione !
 

aleav

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24 Settembre 2010
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Forse si riferiscono al totale a bordo incluso equipaggio?
Ammetto però di non sapere quante persone di equipaggio c'erano
C'erano 2 piloti e 6 aavv, aereo configurato 12-241, 17 membri di equipaggio, mi sembrano un po' troppi, magari le compagnie asiatiche o le major europee sui 747 o sui 380, raggiungono un numero simile di piloti e aavv, in Italia, nessuno.
Qui si tratta della solita disinformazione di giornalisti creatori di panico , la settimana scorsa ne hanno scritte di ogni sull'evacuazione a FCO.
 

AZ209

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Londra.
C'erano 2 piloti e 6 aavv, aereo configurato 12-241, 17 membri di equipaggio, mi sembrano un po' troppi, magari le compagnie asiatiche o le major europee sui 747 o sui 380, raggiungono un numero simile di piloti e aavv, in Italia, nessuno.
Ok grazie del chiarimento, in quel caso hai ragione sulla disinformazione.
 

robimala

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27 Agosto 2009
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Per conto mio, prima di tutto, toglierei la parola "odissea" dal vocabolario...
In secondo luogo trovo ridicolo quello che hanno scritto i vari giornalisti: 230 pax per uno; 270 per un altro; passeggeri abbandonati dalla compagnia in un hangar per uno; passeggeri assistiti dal crew e da rappresentanti del consolato/ambasciata dall'altro; aereo partito dall'Italia per recuperare i pax da Olbia per uno; aerei partito per recuperare i pax da Malpensa per l'altro...
Tutto sommato gli aerei sono macchine e si rompono sia che si tratti di aerei vecchi sia che si tratti di aerei nuovi...in più non potendo prevedere le avarie, è difficile (credo) prendere decisioni in situazioni di emergenza simili. Certo l'aeroporto di Bengasi non sarà tra i migliori al mondo, ma di fatto (mi pare) tutto si è concluso senza che nessuno si sia fatto male e al di la dello spavento, che sicuramente sarà stato grande, tutto è concluso con i pax arrivati a destinazione sani e salvi.