Aeroporto di Forlì, nuovi voli


Dancrane

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Vi avviso, sto litigando con colesterolo e glicemia, quindi la gelosia per voi coi valori nella norma potrebbe avere il sopravvento sulla pazienza moderatrice :cool:
(A scanso di equivoci, è una battuta. Ma controllate comunque le gomme delle vostre automobili).
 

londonfog

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Vi avviso, sto litigando con colesterolo e glicemia, quindi la gelosia per voi coi valori nella norma potrebbe avere il sopravvento sulla pazienza moderatrice :cool:
(A scanso di equivoci, è una battuta. Ma controllate comunque le gomme delle vostre automobili).
I feel for you
(Fortunatemente per me non sono la glicemia o il colesterolo ma le calorie ) ;) :cool:
 

nokair

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17 Maggio 2015
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sul sito di airhorizont (la compagnia maltese-spagnola che sta tenendo il suo aereo a forlì) sono apparse le destinazioni per una futura apertura voli di linea da Forlì: Bilbao, Palermo, Budapest e Amburgo. Ovviamente non sono in vendita - con l'attuale situazione Covid ipotizzare date per nuovi voli internazionali non ha senso - ma in prospettiva sono scelte interessanti anche se ad esempio Forlì-Palermo coincide stranamente con una rotta prospettata da Lumiwings. Stiamo a vedere. Penso che fino all'estate, quando e se la vaccinazione sarà in una fase molto più avanzata, saranno solo delle foto di un sito (ma non potrebbe essere diversamente)
 

davidegr

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sul sito di airhorizont (la compagnia maltese-spagnola che sta tenendo il suo aereo a forlì) sono apparse le destinazioni per una futura apertura voli di linea da Forlì: Bilbao, Palermo, Budapest e Amburgo. Ovviamente non sono in vendita - con l'attuale situazione Covid ipotizzare date per nuovi voli internazionali non ha senso - ma in prospettiva sono scelte interessanti anche se ad esempio Forlì-Palermo coincide stranamente con una rotta prospettata da Lumiwings. Stiamo a vedere. Penso che fino all'estate, quando e se la vaccinazione sarà in una fase molto più avanzata, saranno solo delle foto di un sito (ma non potrebbe essere diversamente)
Da qualche giorno sul sito dell'aeroporto di Palermo è comparsa nel menù a tendina la destinazione Forlì ma ancora non sono visibili i voli. Chissà se saranno quelli di Air Horizont o Lumiwings.
 

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nokair

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Da qualche giorno sul sito dell'aeroporto di Palermo è comparsa nel menù a tendina la destinazione Forlì ma ancora non sono visibili i voli. Chissà se saranno quelli di Air Horizont o Lumiwings.
Interessante. In una situazione post covid secondo me il volo Forlì Palermo può avere fortuna, quando c’era windjet aveva buoni risultati
 

BM8208

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Buongiorno a tutti i forumisti, non ho più trovato una sezione per le presentazioni, quindi utilizzo questa sezione per presentarmi: mi chiamo Stefano e sono un semplice appassionato di aeronautica, leggo da anni aviazione civile, non ho competenze tecniche/esperienza specifiche, solo passione ed interesse, e per questo ringrazio chi con le proprie rende interessante e ricco il sito. Mi interessano in particolare le discussioni sugli aeroporti/compagnie aeree cercando di interpretarne le dinamiche e le evoluzioni.

In particolare, leggendo vari commenti, non potevo non intervenire sulla questione della riapertura dell’Aeroporto di Forlì ed in generale sulle prospettive di altri aeroporti limitrofi anche in relazione alla situazione generale di emergenza che stiamo vivendo con particolare riferimento ai riflessi nel mondo dell’aviazione.
La crisi dovuta alla pandemia, come tutte le crisi, porterà a nuove opportunità per chi le saprà cogliere e credo che, almeno nel breve medio periodo, possa determinare, almeno nell’area emiliano-romagnola grandi cambiamenti e portare a nuovi equilibri fra gli aeroporti (mi riferisco ovviamente a Parma, Bologna, Forlì, Rimini).
Riguardo alla diatriba campanilistica fra Rimini e Forlì, in particolare, data la vicinanza degli aeroporti con relativo bacino di utenza in gran parte sovrapponibile, appare al momento evidente che Forlì “ri-parta” nella condizione migliore per diventare l’aeroporto di riferimento dell’area vasta della Romagna a mio avviso almeno per i seguenti motivi, che al momento sembrano evidenti e sui quali, bontà Vostra, vorrei confrontarmi con voi:
  • L’aeroporto di Forlì, nasce “nuovo”, senza debiti (al più investimenti), molto probabilmente senza il peso in parte dei costi della cassa integrazione di dipendenti (come per es. di Rimini); con il traffico aereo quasi azzerato dalla pandemia, quale momento più propizio per provare a partire, iniziare a fidelizzare i clienti, proporsi come alternativa e prepararsi nel momento della ripartenza attirando nuove compagnie... d’accordo, c’è l’incognita dell’inesperienza e conoscenza al pubblico da parte di alcune in voli di linea, ma il passato ha dimostrato, come per wind-jet, che l’aeroporto di Forlì porta bene, e se hanno fatto questa scelta, penso ad Ego, sicuramente ci sono le condizioni per poter essere una scelta vincente per tutti.
  • Al momento le previsioni sulla ripresa del traffico aereo sono incerte, ci vorrà probabilmente molto tempo per rivedere un recupero del traffico pre-covid, quindi, la partenship con compagnie tipo Air Dolomiti e la nuova e EGO che dispongono di aerei con minore capacità, circa il 55% rispetto ai 737 di Ryan per esempio (per non parlare di wizz con i 321!) consentiranno di riempire meglio gli aerei (al netto delle restrizioni per norme covid), di operare rotte non redditizie con aerei più grandi, anche su rotte che fino a pochi mesi fa non avrebbero avuto successo da Forlì con aerei di maggiori dimensioni, magari gestendo in accordo e con maggiore frequenza particolari rotte e/o con scali intermedi (vedi recenti probabili "accordi" con Trapani, Perugia, Parma); viceversa chi opererà con compagnie che dispongono di aerei più grandi (vedi Rimini) si troverà più in difficoltà per mancanza di passeggeri determinando posticipi e/o annullamenti, almeno nel breve/medio periodo. Gli aeroporti grandi faranno fatica a ripartire, i piccoli, così organizzati forniranno servizi migliori.
  • Forlì, che come tutti gli aeroporti piccoli non si sosterebbe con il traffico locale (altrimenti nei bandi post-fallimento precedenti ci sarebbe stata la fila di imprenditori! contrariamente a Rimini che nel primo ed unico bando ha visto partecipare ben 4 cordate), per sostenere l’ambizioso piano voli proposto, da subito ha cercato di coinvolgere il territorio locale, gode dell’appoggio delle istituzioni pubbliche, dialoga con associazioni pubbliche e private, ben sapendo “umilmente” che da solo non ha un bacino di utenza tale da garantire e per tutto l’anno del traffico, per questo sa che deve puntare a strappare quote di traffico a Bologna e lasciare che Rimini rimanga sempre più isolata (la soc. di gestione non dialoga praticamente con nessuno di questi soggetti); in più Forlì può contare sull’attività di manutenzione degli aerei, altra fonte di introito, in sintesi Forlì ha molte debolezze che però con queste ottime strategie possono essere superate.
  • A riguardo della diatriba sulla presenza vicina dei due aeroporti di RN e di FC, il problema, tra poco tempo, non si porrà più: Forlì, a breve, quando i voli andranno a regime, attirando traffico, conseguenti introiti dal non-aviation, parcheggi, bar, ecc…, contratti con autolinee/albergatori per portare il traffico dei turisti in riviera, dai contratti manutenzione, ecc…, potrà contare su maggiore forza economica e credito da poter sottrarre a Rimini le poche compagnie che ancora vi resteranno (penso al traffico storico Russo ed est Europa in genere che a Rimini va molto bene, ai limitati storici charter out-going di fine estate, questi ultimi di fatto è probabile che siano già azzerati dalla prossima estate, vedi rotte Lumiwings sul mediterraneo e molto probabilmente air Horizont sul fronte spagnolo); inoltre Forlì, contrariarmente a Rimini, sta diversificando l’offerta voli venendo incontro ad ogni singola esigenza di viaggiatore, dal turista incoming, al traffico out-going e business (questi per Rimini veri tabù da sempre), ha allestito un serio sito internet (essenziale e con vetrina sulla Romagna e non solo ….), guardate il sito di Rimini invece (no comment). Quindi con questi punti di forza Rimini è destinato a scomparire, a meno di sconvolgimenti e cambi di rotta della gestione che al momento non si possono oggettivamente ipotizzare.
 

nokair

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Buongiorno a tutti i forumisti, non ho più trovato una sezione per le presentazioni, quindi utilizzo questa sezione per presentarmi: mi chiamo Stefano e sono un semplice appassionato di aeronautica, leggo da anni aviazione civile, non ho competenze tecniche/esperienza specifiche, solo passione ed interesse, e per questo ringrazio chi con le proprie rende interessante e ricco il sito. Mi interessano in particolare le discussioni sugli aeroporti/compagnie aeree cercando di interpretarne le dinamiche e le evoluzioni.

In particolare, leggendo vari commenti, non potevo non intervenire sulla questione della riapertura dell’Aeroporto di Forlì ed in generale sulle prospettive di altri aeroporti limitrofi anche in relazione alla situazione generale di emergenza che stiamo vivendo con particolare riferimento ai riflessi nel mondo dell’aviazione.
La crisi dovuta alla pandemia, come tutte le crisi, porterà a nuove opportunità per chi le saprà cogliere e credo che, almeno nel breve medio periodo, possa determinare, almeno nell’area emiliano-romagnola grandi cambiamenti e portare a nuovi equilibri fra gli aeroporti (mi riferisco ovviamente a Parma, Bologna, Forlì, Rimini).
Riguardo alla diatriba campanilistica fra Rimini e Forlì, in particolare, data la vicinanza degli aeroporti con relativo bacino di utenza in gran parte sovrapponibile, appare al momento evidente che Forlì “ri-parta” nella condizione migliore per diventare l’aeroporto di riferimento dell’area vasta della Romagna a mio avviso almeno per i seguenti motivi, che al momento sembrano evidenti e sui quali, bontà Vostra, vorrei confrontarmi con voi:
  • L’aeroporto di Forlì, nasce “nuovo”, senza debiti (al più investimenti), molto probabilmente senza il peso in parte dei costi della cassa integrazione di dipendenti (come per es. di Rimini); con il traffico aereo quasi azzerato dalla pandemia, quale momento più propizio per provare a partire, iniziare a fidelizzare i clienti, proporsi come alternativa e prepararsi nel momento della ripartenza attirando nuove compagnie... d’accordo, c’è l’incognita dell’inesperienza e conoscenza al pubblico da parte di alcune in voli di linea, ma il passato ha dimostrato, come per wind-jet, che l’aeroporto di Forlì porta bene, e se hanno fatto questa scelta, penso ad Ego, sicuramente ci sono le condizioni per poter essere una scelta vincente per tutti.
  • Al momento le previsioni sulla ripresa del traffico aereo sono incerte, ci vorrà probabilmente molto tempo per rivedere un recupero del traffico pre-covid, quindi, la partenship con compagnie tipo Air Dolomiti e la nuova e EGO che dispongono di aerei con minore capacità, circa il 55% rispetto ai 737 di Ryan per esempio (per non parlare di wizz con i 321!) consentiranno di riempire meglio gli aerei (al netto delle restrizioni per norme covid), di operare rotte non redditizie con aerei più grandi, anche su rotte che fino a pochi mesi fa non avrebbero avuto successo da Forlì con aerei di maggiori dimensioni, magari gestendo in accordo e con maggiore frequenza particolari rotte e/o con scali intermedi (vedi recenti probabili "accordi" con Trapani, Perugia, Parma); viceversa chi opererà con compagnie che dispongono di aerei più grandi (vedi Rimini) si troverà più in difficoltà per mancanza di passeggeri determinando posticipi e/o annullamenti, almeno nel breve/medio periodo. Gli aeroporti grandi faranno fatica a ripartire, i piccoli, così organizzati forniranno servizi migliori.
  • Forlì, che come tutti gli aeroporti piccoli non si sosterebbe con il traffico locale (altrimenti nei bandi post-fallimento precedenti ci sarebbe stata la fila di imprenditori! contrariamente a Rimini che nel primo ed unico bando ha visto partecipare ben 4 cordate), per sostenere l’ambizioso piano voli proposto, da subito ha cercato di coinvolgere il territorio locale, gode dell’appoggio delle istituzioni pubbliche, dialoga con associazioni pubbliche e private, ben sapendo “umilmente” che da solo non ha un bacino di utenza tale da garantire e per tutto l’anno del traffico, per questo sa che deve puntare a strappare quote di traffico a Bologna e lasciare che Rimini rimanga sempre più isolata (la soc. di gestione non dialoga praticamente con nessuno di questi soggetti); in più Forlì può contare sull’attività di manutenzione degli aerei, altra fonte di introito, in sintesi Forlì ha molte debolezze che però con queste ottime strategie possono essere superate.
  • A riguardo della diatriba sulla presenza vicina dei due aeroporti di RN e di FC, il problema, tra poco tempo, non si porrà più: Forlì, a breve, quando i voli andranno a regime, attirando traffico, conseguenti introiti dal non-aviation, parcheggi, bar, ecc…, contratti con autolinee/albergatori per portare il traffico dei turisti in riviera, dai contratti manutenzione, ecc…, potrà contare su maggiore forza economica e credito da poter sottrarre a Rimini le poche compagnie che ancora vi resteranno (penso al traffico storico Russo ed est Europa in genere che a Rimini va molto bene, ai limitati storici charter out-going di fine estate, questi ultimi di fatto è probabile che siano già azzerati dalla prossima estate, vedi rotte Lumiwings sul mediterraneo e molto probabilmente air Horizont sul fronte spagnolo); inoltre Forlì, contrariarmente a Rimini, sta diversificando l’offerta voli venendo incontro ad ogni singola esigenza di viaggiatore, dal turista incoming, al traffico out-going e business (questi per Rimini veri tabù da sempre), ha allestito un serio sito internet (essenziale e con vetrina sulla Romagna e non solo ….), guardate il sito di Rimini invece (no comment). Quindi con questi punti di forza Rimini è destinato a scomparire, a meno di sconvolgimenti e cambi di rotta della gestione che al momento non si possono oggettivamente ipotizzare.
Mi sembri un po’ troppo ottimista, soprattutto perché temo che ripartenza dopo covid tarderà vista lentezza vaccini e ripresa epidemia in Europa. Detto questo io faccio il tifo per Forlì e spero tu abbia ragione. E qualche volo con lumi, ego, Air dolomiti ed Air Horizont sicuramente lo prenoterò appena sarà possibile :)
 
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pello

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In particolare, leggendo vari commenti, non potevo non intervenire sulla questione della riapertura dell’Aeroporto di Forlì ed in generale sulle prospettive di altri aeroporti limitrofi anche in relazione alla situazione generale di emergenza che stiamo vivendo con particolare riferimento ai riflessi nel mondo dell’aviazione.
La crisi dovuta alla pandemia, come tutte le crisi, porterà a nuove opportunità per chi le saprà cogliere e credo che, almeno nel breve medio periodo, possa determinare, almeno nell’area emiliano-romagnola grandi cambiamenti e portare a nuovi equilibri fra gli aeroporti (mi riferisco ovviamente a Parma, Bologna, Forlì, Rimini).
Riguardo alla diatriba campanilistica fra Rimini e Forlì, in particolare, data la vicinanza degli aeroporti con relativo bacino di utenza in gran parte sovrapponibile, appare al momento evidente che Forlì “ri-parta” nella condizione migliore per diventare l’aeroporto di riferimento dell’area vasta della Romagna a mio avviso almeno per i seguenti motivi, che al momento sembrano evidenti e sui quali, bontà Vostra, vorrei confrontarmi con voi:
  • L’aeroporto di Forlì, nasce “nuovo”, senza debiti (al più investimenti), molto probabilmente senza il peso in parte dei costi della cassa integrazione di dipendenti (come per es. di Rimini); con il traffico aereo quasi azzerato dalla pandemia, quale momento più propizio per provare a partire, iniziare a fidelizzare i clienti, proporsi come alternativa e prepararsi nel momento della ripartenza attirando nuove compagnie... d’accordo, c’è l’incognita dell’inesperienza e conoscenza al pubblico da parte di alcune in voli di linea, ma il passato ha dimostrato, come per wind-jet, che l’aeroporto di Forlì porta bene, e se hanno fatto questa scelta, penso ad Ego, sicuramente ci sono le condizioni per poter essere una scelta vincente per tutti.
  • Al momento le previsioni sulla ripresa del traffico aereo sono incerte, ci vorrà probabilmente molto tempo per rivedere un recupero del traffico pre-covid, quindi, la partenship con compagnie tipo Air Dolomiti e la nuova e EGO che dispongono di aerei con minore capacità, circa il 55% rispetto ai 737 di Ryan per esempio (per non parlare di wizz con i 321!) consentiranno di riempire meglio gli aerei (al netto delle restrizioni per norme covid), di operare rotte non redditizie con aerei più grandi, anche su rotte che fino a pochi mesi fa non avrebbero avuto successo da Forlì con aerei di maggiori dimensioni, magari gestendo in accordo e con maggiore frequenza particolari rotte e/o con scali intermedi (vedi recenti probabili "accordi" con Trapani, Perugia, Parma); viceversa chi opererà con compagnie che dispongono di aerei più grandi (vedi Rimini) si troverà più in difficoltà per mancanza di passeggeri determinando posticipi e/o annullamenti, almeno nel breve/medio periodo. Gli aeroporti grandi faranno fatica a ripartire, i piccoli, così organizzati forniranno servizi migliori.
  • Forlì, che come tutti gli aeroporti piccoli non si sosterebbe con il traffico locale (altrimenti nei bandi post-fallimento precedenti ci sarebbe stata la fila di imprenditori! contrariamente a Rimini che nel primo ed unico bando ha visto partecipare ben 4 cordate), per sostenere l’ambizioso piano voli proposto, da subito ha cercato di coinvolgere il territorio locale, gode dell’appoggio delle istituzioni pubbliche, dialoga con associazioni pubbliche e private, ben sapendo “umilmente” che da solo non ha un bacino di utenza tale da garantire e per tutto l’anno del traffico, per questo sa che deve puntare a strappare quote di traffico a Bologna e lasciare che Rimini rimanga sempre più isolata (la soc. di gestione non dialoga praticamente con nessuno di questi soggetti); in più Forlì può contare sull’attività di manutenzione degli aerei, altra fonte di introito, in sintesi Forlì ha molte debolezze che però con queste ottime strategie possono essere superate.
  • A riguardo della diatriba sulla presenza vicina dei due aeroporti di RN e di FC, il problema, tra poco tempo, non si porrà più: Forlì, a breve, quando i voli andranno a regime, attirando traffico, conseguenti introiti dal non-aviation, parcheggi, bar, ecc…, contratti con autolinee/albergatori per portare il traffico dei turisti in riviera, dai contratti manutenzione, ecc…, potrà contare su maggiore forza economica e credito da poter sottrarre a Rimini le poche compagnie che ancora vi resteranno (penso al traffico storico Russo ed est Europa in genere che a Rimini va molto bene, ai limitati storici charter out-going di fine estate, questi ultimi di fatto è probabile che siano già azzerati dalla prossima estate, vedi rotte Lumiwings sul mediterraneo e molto probabilmente air Horizont sul fronte spagnolo); inoltre Forlì, contrariarmente a Rimini, sta diversificando l’offerta voli venendo incontro ad ogni singola esigenza di viaggiatore, dal turista incoming, al traffico out-going e business (questi per Rimini veri tabù da sempre), ha allestito un serio sito internet (essenziale e con vetrina sulla Romagna e non solo ….), guardate il sito di Rimini invece (no comment). Quindi con questi punti di forza Rimini è destinato a scomparire, a meno di sconvolgimenti e cambi di rotta della gestione che al momento non si possono oggettivamente ipotizzare.
Quando torni sul pianeta terra, ci avvisi?
 
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vipero

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.
Forlì ha molte debolezze che però con queste ottime strategie possono essere superate.
Quelli di Forlì ti copieranno il business plan e non beccherai una lira.
In più appena t'affaccerai a Bologna o Rimini ti prenderanno a mazzate, perché la colpa del successo di Forlì a scapito loro sarà comunque tua.
 

Charter2017

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Scusate, ma con Rimini (aeroporto turistico per eccellenza che ha trovato una sua dimensione, a ragione secondo me) a 54 km e Bologna (una decina di milioni di passeggeri) a 72 km, Forlì che cavolo di senso ha? Parlo di aeroporti, naturalmente, senza nulla togliere alla bellezza delle città, paesi, villaggi, campagna, cibo, ecc ecc.
 

pello

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Scusate, ma con Rimini (aeroporto turistico per eccellenza che ha trovato una sua dimensione, a ragione secondo me) a 54 km e Bologna (una decina di milioni di passeggeri) a 72 km, Forlì che cavolo di senso ha? Parlo di aeroporti, naturalmente, senza nulla togliere alla bellezza delle città, paesi, villaggi, campagna, cibo, ecc ecc.
Non ha nessun senso, con rispetto per quei pochi che ci lavorano, la speranza è che quando il traffico aereo di riprenderà, si smetta una volta per tutte di buttare soldi così...
 
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amonti

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Scusate, ma con Rimini (aeroporto turistico per eccellenza che ha trovato una sua dimensione, a ragione secondo me) a 54 km e Bologna (una decina di milioni di passeggeri) a 72 km, Forlì che cavolo di senso ha? Parlo di aeroporti, naturalmente, senza nulla togliere alla bellezza delle città, paesi, villaggi, campagna, cibo, ecc ecc.
Su questo sono d'accordo, Rimini finalmente ha trovato la sua dimensione giusta con zero voli.
 

nokair

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Su questo sono d'accordo, Rimini finalmente ha trovato la sua dimensione giusta con zero voli.
Perfido...:)

in realtà a molti sfugge che per numerose e importanti destinazioni turistiche l’aeroporto di Forlì è comodo quanto quello di Rimini.

Dal quartiere in cui vivo a Roma impiego molto più tempo ad andare al mare Ostia di quanto serva per andare dall’aeroporto di Forlì a Milano Marittima.

O detta in un altro modo: se vado in vacanza a Ibiza, dall’aeroporto di ibiza a San Antonio o a Santa Eularia impiego più o meno il tempo che mi serve per andare dall’aeroporto di Forlì a Cervia. In sintesi: ora che c’è la tangenziale, è nonostante la Cervese, in 30-40 minuti dal ridolfi sei al mare.

Certo poi bisognerebbe discutere dell’ attrattività della riviera romagnola che si è ridotta assai, Rimini compresa, ma questo è un altro discorso (e comunque fino a quando causa covid non si viaggia è solo teoria)