Aeroporto di Forlì, nuovi voli


fly347

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11 Giugno 2006
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Dati Statistici di Dicembre 2024 sul 2023. https://assaeroporti.com/statistiche/

Movimenti 214 +114%
Passeggeri. 9.811 +38,1%
Cargo 0 +0,0 %

Progressivo da inizio anno 2024

Movimenti 2.454 -19,0%
Passeggeri. 133.110 -1,4%
Cargo 0 +0,0%
Non sono male come dati. Soprattutto su base annuale meno movimenti ma più o meno stessi passeggeri dell'anno scorso immagino significhi che gli aerei abbiano avuto tassi di riempimento migliori
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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1,756
Non sono male come dati. Soprattutto su base annuale meno movimenti ma più o meno stessi passeggeri dell'anno scorso immagino significhi che gli aerei abbiano avuto tassi di riempimento migliori
Lo scorso anno dopo l'abbandono di Aeroitalia hanno operato dei voli con business jet da 8 posti. Quest'anno è tutto B737 con diverse capienze.
 

fly347

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11 Giugno 2006
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Lo scorso anno dopo l'abbandono di Aeroitalia hanno operato dei voli con business jet da 8 posti. Quest'anno è tutto B737 con diverse capienze.
dal punto di vista operativo go tofly ha trovato un bell'equilibrio, l ho usata per andare ad atene e mi sono trovato davvero bene con air mediterranean. equilibrio operativo però non significa equilibrio economico. e il fatto che il direttore gilardi, che se ne è andato a settembre, non sia stato ancora sostiutito non è un segnnale incoraggiante: non so chi stia trattando con compagnie aeree e facendo programmi per futuro. speriamo bene e cmq forza furlè
 

RMI

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27 Gennaio 2022
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73
vista la vicinanza tra i 2 apt, perchè duplicare una tratta già presente su rimini?



Non solo Rimini (vedi notizia), anche l’aeroporto di Forlì rilancia in vista dell’estate con nuove rotte. La novità dell’estate 2025 per il Ridolfi è il collegamento con Vienna di GoToFly con frequenza settimanale (ogni domenica alle 7.30 con arrivo alle 8.45 e partenza da Vienna alle 14.15 con arrivo a Forlì alle 15.30) dal 22 giugno al 28 settembre (tariffe da 39,99 euro). Vienna è una delle mete che da alcuni anni serve anche l’aeroporto di Rimini che quest’anno vede da giugno tre voli settimanali con Ryanair.

“Colleghiamo Forlì alla Capitale dell’Austria – dice Paolo Amodeo, Chief Operating Officer GoToFly con l’obiettivo di favorire gli spostamenti in doppia modalità incoming e outgoing. Connessioni veloci e in pieno comfort per quanti prediligono le nostre località turistiche: a iniziare da quelle della costa, da Cesenatico verso Ravenna, ma senza dimenticare l’interesse dei mercati di lingua tedesca per le offerte correlate al benessere, alla salute, alle terme, alle ricchezze naturali – in particolare l’Appennino – culturali e storiche dell’intero territorio forlivese e romagnolo. In rapporto alla distribuzione dei turisti/viaggiatori austriaci, sappiamo bene quanto le regioni di prossimità geografica risultino sempre tra le più gettonate – proprio in virtù della migliore raggiungibilità – e come l’Emilia-Romagna si posizioni tra le prime cinque. I collegamenti settimanali – ogni domenica dal 22 giugno al 28 settembre – saranno operati a bordo degli aeromobili B737-400”.

“Il nostro aeroporto è e diventerà sempre di più una grande risorsa per l’intera Romagna
–rivendica con orgoglio il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dopo l’annuncio da parte della società di gestione dello scalo della nuova tratta Forlì-Vienna. “Devo ancora una volta fare i complimenti al Presidente di F.A. – Forlì Airport, Giuseppe Silvestrini, e a tutti i soci di questa straordinaria realtà imprenditoriale che, con grande impegno e determinazione, è riuscita nel corso degli anni a dare nuova vita a un’infrastruttura strategica per il futuro e la crescita del nostro territorio, creando posti di lavoro e investendo risorse importanti in un mercato, come quello del trasporto aereo, che ha certamente grandi potenzialità di sviluppo ma dove operano, a livello regionale, scali di lungo corso anche a trazione pubblica. La tratta Forlì/Vienna, oltre a rappresentare una scelta strategica per il potenziamento del mercato tedesco, è l’ennesimo atto di coraggio di chi, con grande lungimiranza e senso responsabilità, continua a lavorare per rendere Forlì protagonista a pieno titolo dello scacchiere aeroportuale regionale”.
 

BM8208

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4 Settembre 2020
54
25
vista la vicinanza tra i 2 apt, perchè duplicare una tratta già presente su rimini?

Infatti, avranno fatto i loro calcoli.... del resto un solo volo settimanale non consente soggiorni brevi (che sono i più richiesti), forse è più orientato all'incoming, tuttavia, come avvenuto, su Cagliari per esempio, facendo leva su prezzi bassi potrebbero raccattare passeggeri.... togliendoli a BLQ e RMI... conosco qualcuno che da Rimini anzichè usare Ryan sotto casa ....andava a Forlì per risparmiare....

Non solo Rimini (vedi notizia), anche l’aeroporto di Forlì rilancia in vista dell’estate con nuove rotte. La novità dell’estate 2025 per il Ridolfi è il collegamento con Vienna di GoToFly con frequenza settimanale (ogni domenica alle 7.30 con arrivo alle 8.45 e partenza da Vienna alle 14.15 con arrivo a Forlì alle 15.30) dal 22 giugno al 28 settembre (tariffe da 39,99 euro). Vienna è una delle mete che da alcuni anni serve anche l’aeroporto di Rimini che quest’anno vede da giugno tre voli settimanali con Ryanair.

“Colleghiamo Forlì alla Capitale dell’Austria – dice Paolo Amodeo, Chief Operating Officer GoToFly con l’obiettivo di favorire gli spostamenti in doppia modalità incoming e outgoing. Connessioni veloci e in pieno comfort per quanti prediligono le nostre località turistiche: a iniziare da quelle della costa, da Cesenatico verso Ravenna, ma senza dimenticare l’interesse dei mercati di lingua tedesca per le offerte correlate al benessere, alla salute, alle terme, alle ricchezze naturali – in particolare l’Appennino – culturali e storiche dell’intero territorio forlivese e romagnolo. In rapporto alla distribuzione dei turisti/viaggiatori austriaci, sappiamo bene quanto le regioni di prossimità geografica risultino sempre tra le più gettonate – proprio in virtù della migliore raggiungibilità – e come l’Emilia-Romagna si posizioni tra le prime cinque. I collegamenti settimanali – ogni domenica dal 22 giugno al 28 settembre – saranno operati a bordo degli aeromobili B737-400”.

“Il nostro aeroporto è e diventerà sempre di più una grande risorsa per l’intera Romagna
–rivendica con orgoglio il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, dopo l’annuncio da parte della società di gestione dello scalo della nuova tratta Forlì-Vienna. “Devo ancora una volta fare i complimenti al Presidente di F.A. – Forlì Airport, Giuseppe Silvestrini, e a tutti i soci di questa straordinaria realtà imprenditoriale che, con grande impegno e determinazione, è riuscita nel corso degli anni a dare nuova vita a un’infrastruttura strategica per il futuro e la crescita del nostro territorio, creando posti di lavoro e investendo risorse importanti in un mercato, come quello del trasporto aereo, che ha certamente grandi potenzialità di sviluppo ma dove operano, a livello regionale, scali di lungo corso anche a trazione pubblica. La tratta Forlì/Vienna, oltre a rappresentare una scelta strategica per il potenziamento del mercato tedesco, è l’ennesimo atto di coraggio di chi, con grande lungimiranza e senso responsabilità, continua a lavorare per rendere Forlì protagonista a pieno titolo dello scacchiere aeroportuale regionale”.
 

fly347

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Forlì-Tbilisi boh, mi pare strano anche perchè volano pure su bologna qualcosa mi sfugge

https://www.aeroroutes.com/eng/250217-a9ns25it

Georgian Airways in Northern summer 2025 season plans to expand service to Italy, with the launch of trio of new routes, on board Boeing 737 aircraft.

Tbilisi – Bologna eff 14APR25 1 weekly 737
A9769 TBS1145 – 1400BLQ 737 1
A9770 BLQ1500 – 2050TBS 737 1

Tbilisi – Forli eff 24APR25 1 weekly 737
A9631 TBS1145 – 1350FRL 737 4
A9632 FRL1450 – 2035TBS 737 4

Tbilisi – Rome Fiumicino eff 16APR25 2 weekly 737
A9883 TBS1210 – 1420FCO 737 36
A9884 FCO1520 – 2110TBS 737 36
 

herry92

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3 Aprile 2016
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Uiltrasporti e Filt Cgil Forlì-Cesena sul progetto aeroporto di Forlì: “Necessario mantenere i livelli occupazionali”

Marinelli Stefano del Dipartimento Nazionale Uiltrasporti e Luigi Montesano Filt CGIL Forlì Cesena, in riferimento alle affermazioni fatte dal Presidente della Regione Emilia Romagna, De Pascale, dichiarano di considerare in maniera favorevole la volontà di affrontare direttamente e in modo risolutivo la questione riguardante l’aeroporto di Forlì.

Nel comunicato diffuso da Uiltrasporti e Filt Cgil Forlì-Cesena si legge: “È ormai evidente e non può essere messo in discussione che il piano industriale elaborato dagli investitori del Forli Airport, specie nella creazione della società Go to fly, non ha prodotto i risultati attesi, causando nel tempo diversi problemi sia di natura tecnica che operativa.
Come rappresentanti delle parti sociali, abbiamo sollecitato più volte sia l’azienda che le autorità comunali e provinciali a unire tutte le strategie possibili per aumentare il volume dei voli in partenza e in arrivo nello scalo di Forlì. È fondamentale intervenire su accessibilità,
intermodalità e marketing per rendere l’aeroporto più fruibile e attraente per le comunità romagnole e per le aree circostanti.
È cruciale non perdere professionalità e mantenere i livelli occupazionali del Forli Airport, considerando anche lo sviluppo della filiera di manutenzione che si sta attuando all’interno della zona aeroportuale”.


Regione socia dell’aeroporto Ridolfi? L’idea divide politici e mondo economico
Forlì, Pompignoli (FdI) frena, Cgil e Uil: “GoToFly non ha dato risultati”. Il governatore de Pascale, mercoledì, non ha escluso l’ingresso in F.A. Scettico il consigliere comunale: “Formula già vista, fu una lunga agonia”. I sindacati: “Il piano industriale dei privati non porta abbastanza passeggeri”

“Ci vuole molta prudenza quando si parla di partecipazione della Regione nella società di gestione dell’aeroporto ‘Ridolfi’. L’esperienza ci insegna che il fallimento è dietro l’angolo”. Massimiliano Pompignoli, ora consigliere comunale di Fratelli d’Italia, dell’opposizione è la memoria storica sugli scali emiliano-romagnoli, avendole seguite nel corso degli anni (anche quando sedeva sui banchi del consiglio regionale).

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, non ha escluso che l’ente possa contribuire, economicamente, alla gestione dello scalo. L’obiettivo dell’amministratore è però creare una rete tra i quattro scali regionali. Detto questo, Pompignoli ricorda che sia il Ridolfi di Forlì che il Fellini di Rimini “hanno già sperimentato il crac di società a partecipazione pubblica di trasporto aereo passeggeri. Non sono troppo lontani i tempi dei rispettivi gestori, Seaf e Aeradria, falliti nel 2013 dopo una lunga agonia, caratterizzate dalla partecipazione della Regione tra i soci fondatori”.

C’è poi l’elemento del peso economico che potrebbe avere la Regione. “Non credo serva a molto un’interferenza millesimale della Regione nell’attuale società di gestione dello scalo. Per Forlì ci vogliono risorse importanti e un’alleanza con Bologna che costringa il Marconi a cedere alcune tratte, definendone nero su bianco i limiti di sviluppo. Forlì ha tutte le carte in regola, in termini di spazi e infrastrutture, per farsi carico di quel surplus di passeggeri che abbiamo già visto essere un problema piuttosto che un’opportunità per il Marconi. Bisogna vedere se questo approccio, a una società come quella bolognese che è quotata in borsa, piaccia e convenga”. De Pascale, sul Carlino di mercoledì, ha detto che “vogliamo aumentare il numero complessivo dei passeggeri, non spostare quelli di Bologna altrove. La Romagna, e lo dico da romagnolo, non chiede pietà per i suoi aeroporti”. Anche se ha riconosciuto che “Bologna è già di fatto arrivata al limite” e “contesto che possa da sola far crescere tutto il sistema aeroportuale”.


Stefano Marinelli del dipartimento nazionale Uiltrasporti e Luigi Montesano Filt-Cgil Forlì-Cesena considerano “in maniera favorevole la volontà di affrontare direttamente e in modo risolutivo la questione riguardante l’aeroporto di Forlì. È ormai evidente e non può essere messo in discussione che il piano industriale elaborato dagli investitori del Forli Airport, specie nella creazione della società GoToFly, non ha prodotto i risultati attesi. Abbiamo sollecitato più volte sia l’azienda che le autorità comunali e provinciali a unire tutte le strategie possibili per aumentare il volume dei voli in partenza e in arrivo nello scalo. È fondamentale intervenire su accessibilità, intermodalità e marketing per rendere l’aeroporto più fruibile”. Vanno poi mantenuti gli attuali livelli occupazionali.

Parere positivo alle parole del presidente della Regione da parte di Ascom-Confcommercio, attraverso il suo direttore, Alberto Zattini. “Da de Pascale arrivano delle parole incoraggianti e tranquillizzanti per il futuro del Ridolfi e di tutto il sistema aeroportuale dell’Emilia-Romagna. Un altro segnale di interesse lo rileviamo nella celerità promessa, visto che il presidente e l’assessore Priolo intendono incontrare i rappresentanti delle quattro società di gestione degli aeroporti di Forlì, Rimini, Bologna e Parma entro la fine del mese. Il governatore ha ben compreso che il futuro del traffico aereo sarà in grandissima crescita e ha ben compreso l’importanza di tutelare tutti e quattro gli aeroporti, dal più grande al più piccolo, in una forma di cooperazione strutturale che non possiamo che apprezzare. Abbandoniamo le logiche campanilistiche, così da ottenere risultati”.


Gli ambientalisti: «Aeroporto di Forlì, perdite che pesano sui cittadini». Ecco i conti

FORLI’. Troppi perdite: l’aeroporto deve cambiare rotta. Questo in sintesi il pensiero di Ornella Mordenti, coordinatrice del Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì (TAAF) nella nota diffusa oggi.

«L’aeroporto Ridolfi di Forlì», scrive. «si trova in una fase critica: in meno di 4 anni di attività, ha accumulato perdite per 12,4 milioni di euro. Queste perdite pesano sul bilancio non solo della società di gestione ma anche sui cittadini. Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì e il Comitato Sorvolati ricordano che per oltre 20 anni l’aeroporto ha sprecato soldi pubblici. Negli anni 2000 perdeva circa 6 milioni di euro all’anno fino a quando nel 2013 l’attività dell’aeroporto Ridolfi e della SEAF, società partecipata dagli Enti Pubblici (Regione, Comune e Provincia di Forlì, Camera di Commercio), cessò. Per ripianare il debito la collettività forlivese vide deviare dalle casse pubbliche circa 3 milioni di euro che furono sottratti ai servizi, al welfare, alla sanità. Allora si era convinti che solo affidando ai privati la gestione dell’infrastruttura sarebbe stato possibile uno sviluppo positivo dell’aeroporto. I privati sono arrivati, la Regione Emilia Romagna ad oggi li ha sovvenzionati: circa 1,5 milioni di soldi pubblici dal 2022 al 2024 (oltre alle spese per il servizi dei Vigili del Fuoco e del personale addetto alla sorveglianza aeroportuale), ma la situazione non solo non risulta migliorata ma pare addirittura peggiorata».

«I bilanci della SEAF erano pubblicati a chiare lettere», continua Mordenti, «oggi nel sito di FA non sono consultabili, né è chiaro se tutti siano stati depositati, così come previsto dalla legge. E la legge prevede anche che dopo 3 anni consecutivi di conti in rosso non possano essere erogati fondi dagli enti pubblici. C’è di più. A fronte dei bilanci negativi non esiste tuttora un piano di sviluppo industriale: quello presentato in dicembre 2023 non è stato recepito da ENAC. Allora chiediamo: invece di continuare a ripetere gli stessi errori, non è forse arrivato il momento di fare un onesto esame della realtà sull’effettiva potenzialità dell’aeroporto Ridolfi, sulle sue caratteristiche, sui suoi limiti, sui vantaggi reali che porta alla collettività e sui costi che fa ricadere su di essa? FA non può non dimostrare di essere in grado di fare impresa, di saper creare benefici e sviluppo per il territorio, non può pensare di continuare a sottrarre ai cittadini parte delle tanto risicate risorse per servizi, sanità, tanto cara al Presidente della Regione e ancora di più ai cittadini. FA, o è in grado di dimostrarsi un’impresa capace di sostenibilità economica e ambientale, capace di compatibilità con il territorio dal punto di vista della sicurezza, dell’integrazione con la città, oppure diventa necessario cambiare rotta, individuare nuove strade. Possibile che non ci siano ipotesi alternative e migliorative all’uso dell’infrastruttura?».

 

fly347

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Io ho letto solo il titolo perché l'articolo è per abbonati.
Hanno sospeso i voli per Catania fino ad aprile. A pasqua di ricomincia. Per ora la stagione estiva prevede Karpathos, Trapani, Lampedusa, Catania, Vienna, Olbia. Se ne attendono altre per Grecia sulla scia dell'anno scorso. I voli fino ad oggi hanno avuto buona regolarità, ma questo taglia e cuci non aiuta. E sicuramente ancora non è stato trovato equilibrio economico. Il dubbio che forse sarebbe stato meglio investire quei soldi in un accordo più ampio con Ryan o in un accordo aggiuntivo con Wizzair resta, però come iniziativa il tentativo di non finire ostaggio delle richieste delle low cost è coraggioso
 

Farfallina

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Uiltrasporti e Filt Cgil Forlì-Cesena sul progetto aeroporto di Forlì: “Necessario mantenere i livelli occupazionali”

Marinelli Stefano del Dipartimento Nazionale Uiltrasporti e Luigi Montesano Filt CGIL Forlì Cesena, in riferimento alle affermazioni fatte dal Presidente della Regione Emilia Romagna, De Pascale, dichiarano di considerare in maniera favorevole la volontà di affrontare direttamente e in modo risolutivo la questione riguardante l’aeroporto di Forlì.

Nel comunicato diffuso da Uiltrasporti e Filt Cgil Forlì-Cesena si legge: “È ormai evidente e non può essere messo in discussione che il piano industriale elaborato dagli investitori del Forli Airport, specie nella creazione della società Go to fly, non ha prodotto i risultati attesi, causando nel tempo diversi problemi sia di natura tecnica che operativa.
Come rappresentanti delle parti sociali, abbiamo sollecitato più volte sia l’azienda che le autorità comunali e provinciali a unire tutte le strategie possibili per aumentare il volume dei voli in partenza e in arrivo nello scalo di Forlì. È fondamentale intervenire su accessibilità,
intermodalità e marketing per rendere l’aeroporto più fruibile e attraente per le comunità romagnole e per le aree circostanti.
È cruciale non perdere professionalità e mantenere i livelli occupazionali del Forli Airport, considerando anche lo sviluppo della filiera di manutenzione che si sta attuando all’interno della zona aeroportuale”.


Regione socia dell’aeroporto Ridolfi? L’idea divide politici e mondo economico
Forlì, Pompignoli (FdI) frena, Cgil e Uil: “GoToFly non ha dato risultati”. Il governatore de Pascale, mercoledì, non ha escluso l’ingresso in F.A. Scettico il consigliere comunale: “Formula già vista, fu una lunga agonia”. I sindacati: “Il piano industriale dei privati non porta abbastanza passeggeri”

“Ci vuole molta prudenza quando si parla di partecipazione della Regione nella società di gestione dell’aeroporto ‘Ridolfi’. L’esperienza ci insegna che il fallimento è dietro l’angolo”. Massimiliano Pompignoli, ora consigliere comunale di Fratelli d’Italia, dell’opposizione è la memoria storica sugli scali emiliano-romagnoli, avendole seguite nel corso degli anni (anche quando sedeva sui banchi del consiglio regionale).

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, non ha escluso che l’ente possa contribuire, economicamente, alla gestione dello scalo. L’obiettivo dell’amministratore è però creare una rete tra i quattro scali regionali. Detto questo, Pompignoli ricorda che sia il Ridolfi di Forlì che il Fellini di Rimini “hanno già sperimentato il crac di società a partecipazione pubblica di trasporto aereo passeggeri. Non sono troppo lontani i tempi dei rispettivi gestori, Seaf e Aeradria, falliti nel 2013 dopo una lunga agonia, caratterizzate dalla partecipazione della Regione tra i soci fondatori”.

C’è poi l’elemento del peso economico che potrebbe avere la Regione. “Non credo serva a molto un’interferenza millesimale della Regione nell’attuale società di gestione dello scalo. Per Forlì ci vogliono risorse importanti e un’alleanza con Bologna che costringa il Marconi a cedere alcune tratte, definendone nero su bianco i limiti di sviluppo. Forlì ha tutte le carte in regola, in termini di spazi e infrastrutture, per farsi carico di quel surplus di passeggeri che abbiamo già visto essere un problema piuttosto che un’opportunità per il Marconi. Bisogna vedere se questo approccio, a una società come quella bolognese che è quotata in borsa, piaccia e convenga”. De Pascale, sul Carlino di mercoledì, ha detto che “vogliamo aumentare il numero complessivo dei passeggeri, non spostare quelli di Bologna altrove. La Romagna, e lo dico da romagnolo, non chiede pietà per i suoi aeroporti”. Anche se ha riconosciuto che “Bologna è già di fatto arrivata al limite” e “contesto che possa da sola far crescere tutto il sistema aeroportuale”.


Stefano Marinelli del dipartimento nazionale Uiltrasporti e Luigi Montesano Filt-Cgil Forlì-Cesena considerano “in maniera favorevole la volontà di affrontare direttamente e in modo risolutivo la questione riguardante l’aeroporto di Forlì. È ormai evidente e non può essere messo in discussione che il piano industriale elaborato dagli investitori del Forli Airport, specie nella creazione della società GoToFly, non ha prodotto i risultati attesi. Abbiamo sollecitato più volte sia l’azienda che le autorità comunali e provinciali a unire tutte le strategie possibili per aumentare il volume dei voli in partenza e in arrivo nello scalo. È fondamentale intervenire su accessibilità, intermodalità e marketing per rendere l’aeroporto più fruibile”. Vanno poi mantenuti gli attuali livelli occupazionali.

Parere positivo alle parole del presidente della Regione da parte di Ascom-Confcommercio, attraverso il suo direttore, Alberto Zattini. “Da de Pascale arrivano delle parole incoraggianti e tranquillizzanti per il futuro del Ridolfi e di tutto il sistema aeroportuale dell’Emilia-Romagna. Un altro segnale di interesse lo rileviamo nella celerità promessa, visto che il presidente e l’assessore Priolo intendono incontrare i rappresentanti delle quattro società di gestione degli aeroporti di Forlì, Rimini, Bologna e Parma entro la fine del mese. Il governatore ha ben compreso che il futuro del traffico aereo sarà in grandissima crescita e ha ben compreso l’importanza di tutelare tutti e quattro gli aeroporti, dal più grande al più piccolo, in una forma di cooperazione strutturale che non possiamo che apprezzare. Abbandoniamo le logiche campanilistiche, così da ottenere risultati”.


Gli ambientalisti: «Aeroporto di Forlì, perdite che pesano sui cittadini». Ecco i conti

FORLI’. Troppi perdite: l’aeroporto deve cambiare rotta. Questo in sintesi il pensiero di Ornella Mordenti, coordinatrice del Tavolo delle associazioni ambientaliste di Forlì (TAAF) nella nota diffusa oggi.

«L’aeroporto Ridolfi di Forlì», scrive. «si trova in una fase critica: in meno di 4 anni di attività, ha accumulato perdite per 12,4 milioni di euro. Queste perdite pesano sul bilancio non solo della società di gestione ma anche sui cittadini. Il Tavolo delle Associazioni Ambientaliste di Forlì e il Comitato Sorvolati ricordano che per oltre 20 anni l’aeroporto ha sprecato soldi pubblici. Negli anni 2000 perdeva circa 6 milioni di euro all’anno fino a quando nel 2013 l’attività dell’aeroporto Ridolfi e della SEAF, società partecipata dagli Enti Pubblici (Regione, Comune e Provincia di Forlì, Camera di Commercio), cessò. Per ripianare il debito la collettività forlivese vide deviare dalle casse pubbliche circa 3 milioni di euro che furono sottratti ai servizi, al welfare, alla sanità. Allora si era convinti che solo affidando ai privati la gestione dell’infrastruttura sarebbe stato possibile uno sviluppo positivo dell’aeroporto. I privati sono arrivati, la Regione Emilia Romagna ad oggi li ha sovvenzionati: circa 1,5 milioni di soldi pubblici dal 2022 al 2024 (oltre alle spese per il servizi dei Vigili del Fuoco e del personale addetto alla sorveglianza aeroportuale), ma la situazione non solo non risulta migliorata ma pare addirittura peggiorata».

«I bilanci della SEAF erano pubblicati a chiare lettere», continua Mordenti, «oggi nel sito di FA non sono consultabili, né è chiaro se tutti siano stati depositati, così come previsto dalla legge. E la legge prevede anche che dopo 3 anni consecutivi di conti in rosso non possano essere erogati fondi dagli enti pubblici. C’è di più. A fronte dei bilanci negativi non esiste tuttora un piano di sviluppo industriale: quello presentato in dicembre 2023 non è stato recepito da ENAC. Allora chiediamo: invece di continuare a ripetere gli stessi errori, non è forse arrivato il momento di fare un onesto esame della realtà sull’effettiva potenzialità dell’aeroporto Ridolfi, sulle sue caratteristiche, sui suoi limiti, sui vantaggi reali che porta alla collettività e sui costi che fa ricadere su di essa? FA non può non dimostrare di essere in grado di fare impresa, di saper creare benefici e sviluppo per il territorio, non può pensare di continuare a sottrarre ai cittadini parte delle tanto risicate risorse per servizi, sanità, tanto cara al Presidente della Regione e ancora di più ai cittadini. FA, o è in grado di dimostrarsi un’impresa capace di sostenibilità economica e ambientale, capace di compatibilità con il territorio dal punto di vista della sicurezza, dell’integrazione con la città, oppure diventa necessario cambiare rotta, individuare nuove strade. Possibile che non ci siano ipotesi alternative e migliorative all’uso dell’infrastruttura?».

Comunque leggere i sindacalisti fa capire come l'Italia non abbia speranze, sostanzialmente chi fa impresa deve ovviamente rischiare del suo per garantire l'occupazione (meglio se loro tesserati) e pretendono pure loro di dire se sanno fare impresa o meno e vogliono dettare la linea.
 
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bamby69

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Comunque leggere i sindacalisti fa capire come l'Italia non abbia speranze, sostanzialmente chi fa impresa deve ovviamente rischiare del suo per garantire l'occupazione (meglio se loro tesserati) e pretendono pure loro di dire se sanno fare impresa o meno e vogliono dettare la linea.
Sempre detto che sono la disgrazia della Nazione
 

herry92

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Voli Ryanair da Forlì per Palermo e Katowice: promozioni a partire da 19,99 euro

Ryanair ha annunciato oggi (5 marzo) il suo operativo estivo 2025 per l’aeroporto di Forlì con 2 rotte verso Katowice e Palermo, con 10 voli settimanali, offrendo ai clienti una scelta incomparabile alle tariffe più basse per prenotare i voli estivi.

Per celebrare il lancio dell’operativo estivo 2025 di Ryanair per Forlì, la compagnia aerea ha lanciato una promozione con tariffe a partire da 19,99 euro per viaggi fino alla fine di maggio, disponibili solo su ryanair.com (soggetto a disponibilità)


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