Alitalia è commissariata. Il premier ha nominato Augusto Fantozzi commissario


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AJ

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Io mi indegno per 20 anni di polvere che è stata messa sotto il tappeto. Non perchè si sta cercando una soluzione. AF se n'è andata, punto. Ha rotto la trattativa con i sindacati. Punto. Inutile dire "poteva farlo anche AF" come dice qualcuno, oppure "A queste condizioni lo potevo fare anche io". Nel primo caso AF si è ritirata. Nel secondo, beh, fate una controproposta. Andate da MPS o Unicredit e fatevi finanziare. Forse essendo voi onesti e puri non vi daranno un centesimo.
 

Boeing747

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5 Novembre 2005
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Varese
Un colloquio con Epifani da Repubblica:

L'affondo di Epifani "Il piano va cambiato"

ROMA - Nessun ultimatum. Come sempre Guglielmo Epifani usa i toni pacati, ma è altrettanto netta la sua strategia per affrontare una partita decisiva anche per il futuro del sindacato: l'ultima crisi dell'Alitalia con le nuove regole del gioco approvate dal governo Berlusconi, con la cordata di imprenditori italiani guidata da Roberto Colaninno e benedetta dalla Confindustria. E con i sindacati considerati i primi responsabili del mancato accordo con Air France.

Appena tornato da Denver, dove ospite dei sindacati americani ha partecipato all'incoronazione di Barack Obama, Epifani ha fatto il punto con la delegazione della Cgil che da oggi affronterà al ministero del Lavoro il negoziato per l'Alitalia. "Non possiamo accettare la logica del prendere o lasciare", ha detto il leader della Cgil impostando la trattativa. E sarà questa la risposta che arriverà al tavolo di Via Flavia anche all'advisor Corrado Passera per il quale senza l'accordo con il sindacato il progetto per la Nuova Alitalia rientrerà nel cassetto.

Le regole di una trattativa, per la Cgil, restano quelle di sempre. Anche se l'Alitalia è fallita, anche se il suo commissariamento è del tutto anomalo, anche se sulla carta c'è già una nuova compagnia, anche, infine, se è difficile immaginare un'alternativa che non sia baratro per i ventimila dipendenti della Magliana. "Bisogna negoziare. Ci vuole una trattativa vera", ha insistito Epifani. "Aprire un confronto a partire dal piano industriale". Poi ci sarà la gestione degli esuberi.

Ma c'è anche un altro fronte che ora interessa l'Alitalia e che domani potrà riguardare qualsiasi altra impresa in difficoltà: la possibilità di cedere rami d'azienda e anche di singoli lavoratori a un'altra società. "Nel decreto del governo - è allora la tesi di Epifani - ci sono problemi seri. Va rimesso a posto, cambiato". Perché il rischio è che di fronte a una fase di difficoltà un'azienda possa disfarsi di alcuni pezzi. È una questione che la Cgil ha già osteggiato all'epoca della legge Biagi.

Insomma la Cgil punta a un confronto a tutto campo: capire, da una parte, se l'obiettivo rilanciare l'Alitalia oppure ridimensionarla a un vettore regionale con scarse prospettive sul terreno della competitività e chiarire, dall'altra, tutte le implicazioni del decreto che ha fissato le nuove procedure fallimentari.

Ragionamento che vale anche per gli ammortizzatori sociali. Perché se per gli esuberi dell'Alitalia sarà possibile ricevere per quattro anni l'indennità di cassa integrazione e per tre, senza alcuna interruzione, quella di mobilità, indipendentemente dall'età e dalla regione di residenza, questo dovrà essere possibile per tutti gli altri lavoratori. "Le regole - sostiene Epifani - devono essere uguali per tutti".

Sul negoziato peserà, indirettamente, pure il ruolo degli industriali, quelli che hanno dato vita alla cordata, ma non solo. "Il loro atteggiamento - ha sostenuto Epifani - non mi stupisce. Conosco bene gli industriali italiani. In quella cordata c'è chi ci si è messo per una sfida, come Colaninno, ma pure chi lo fa visibilmente per altri fini (penso ai costruttori o agli assicuratori) e chi ancora con qualche conflitto di interesse (Benetton tra tutti).

E invece il successo di un'azienda, come insegnano i rilanci di Fiat e Piaggio, dipende proprio dalla concentrazione sul core business". Né si può dire che "le regole del gioco le fissa le politica e l'imprenditore si adegua". "Perché quando il centrosinistra ha approvato alcune norme pro labour la Confindustria si è fatta sentire, ha protestato. Eccome". Ecco, la Confindustria di Emma Marcegaglia, il cui gruppo è entrato nel capitale della Compagnia aerea italiana, e con la quale da domani si riparlerà della riforma dei contratti.

Ed è una critica forte quella che Epifani ha rivelato ai suoi: "Colpisce la disinvoltura della Confindustria rispetto al tema dei conflitti di interesse, delle leggi ad hoc. Mi pare più "adattabile", meno ferma sui principi di fondo rispetto a poco tempo fa".
 

caffettiera

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Non hai nulla da obiettare?
Colaninno condannato per reati finanaziari
Stronzetti Provera che ha truffato centinaia di migliaia di piccoli risparmoiatori e ha affossato Telecom
Ligresti ex tangentaro
Toto con le pezze al c...
Benetton che tutto vuole meno il libero mercato


Insomma un bel mix. MI sembra strano che nessuno voglia capire che il grosso ricatto posto da un governo stile dittatura subdola ha svenduto AZ a un manipolo di imprenditori peracottari, che non fanno impresa ma gli avvoltoi con i soldi e i sacrifici degli altri, tutto in cambio di un bel grosso giro di appalti per expo 2015. Ne riparleremo, se mai ci sarà libertà di informare le persone in questo paese. Quello che dice Di Pietro non mi sembra così lontano dalla realtà e lui di reati finanziari ne capisce di sicuro qualcosa, sa come funziona il sistema delle tangenti e dei ricatti dei politici e della concussione da parte degli imprenditori.
ti sei reso conto che ci sono state le elezioni e hanno dato dei risultati? appartieni per caso alla categoria di persone (sempre meno) che ritengono gl'italiani un Paese di cretini (fuorchè se stessi, ovvio) che non sanno quello che fanno? guarda trovo sgradevoli tre cose: il considerare gl'italiani un paese di pirli (plurale di pirla) senza capacità di ragionare autonomamente e quindi abbisognosi di pannoloni protettivi, il considerare gl'italiani nella stragrande maggioranza un paese di corrotti e mafiosi (ci sono ma per fortuna non lo è la la maggioranza) ma sopra tutto chi va a spasso a rilasciare patenti di moralità (o sei con me o sei corrotto, sporco e pure stupido) senza guardarsi prima a casa propria!
 

caffettiera

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faccio una domanda a tutti: qualcuno conosce un caso di ristrutturazione (intesa come turnaround industriale e non finanziario) aziendale che non sia passata da scioperi e/o dure proteste? io no... quindi aspettiamoci turbolenza severa, la riterrei quasi fisiologica... gli stanno per somministrare un enteroclisma (clistere, suona meglio, più divertente) pauroso e volete che lo accettino senza fiatare? un pò di lamentele...
 

i-givo

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LIMF
Io mi indegno per 20 anni di polvere che è stata messa sotto il tappeto. Non perchè si sta cercando una soluzione. AF se n'è andata, punto. Ha rotto la trattativa con i sindacati. Punto. Inutile dire "poteva farlo anche AF" come dice qualcuno, oppure "A queste condizioni lo potevo fare anche io". Nel primo caso AF si è ritirata. Nel secondo, beh, fate una controproposta. Andate da MPS o Unicredit e fatevi finanziare. Forse essendo voi onesti e puri non vi daranno un centesimo.
Ho sentito fior di politici vantarsi di aver rifiutato il piano AF perchè non congruo ecc ecc.
Che i sindacati abbiano dato una mano forse ci sta, ma qualcuno allora mente sapendo di mentire, perchè in campagna elettorale e dopo il messaggio (anche se non testuale) era ed è: "abbiamo cacciato AF perchè ci avrebeb rovinato". E non "per fortuna che i sindacati hanno messo il bastone tra le ruote e AF scocciata se n'è andata".
Che poi AF abbia rimesso le carte nell 24 ore e abbia lasciato perdere è altro discorso...
 

i-givo

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faccio una domanda a tutti: qualcuno conosce un caso di ristrutturazione (intesa come turnaround industriale e non finanziario) aziendale che non sia passata da scioperi e/o dure proteste? io no... quindi aspettiamoci turbolenza severa, la riterrei quasi fisiologica... gli stanno per somministrare un enteroclisma (clistere, suona meglio, più divertente) pauroso e volete che lo accettino senza fiatare? un pò di lamentele...
certo che no, ma certo non dopo (diciamo) 20 anni di galleggiamento, di aiutini vari, di scioperi o rivendicazioni un po' velleitarie che forse hanno contribuito alla disfatta di questi ultimi lustri, di una situazione - confermata da tutti, anche dall'interno - di sprechi, di inefficienze e di lassismo o scarsa produttività aziendale da parte dei dipendenti (poi molti diranno che sono pochi, e sempre gli altri, ma comunque sufficienti), di malattie a blocco, e via dicendo.
In un'industria normale che è passata attraverso una situazione simile, non si sono mai sentite malattie di massa, scioperi furbeschi a macchia di leopardo, sprechi da parte del management, top managers che vanno e vengono come il sole fa ogni 24 hr, e ben remunerati anche per andarsene (qualche caso c'è nell'industria, ma sicuramente pocchissimi e i super emolumenti, un po' scandalosi, in genere non colpiscono aziende decotte).
Hanno sempre cercato di salvarsi il posto di lavoro, migliorare il proprio stipendio (a volte di 200€ all'anno, non al mese) e l'hanno fatto in modo forte e chairo presi dalla disperazione perchè il posto di lavoro venisse mantenuto. Molti accettando riconversioni professionali e nuovi posti di lavoro meno remunerativi.
Non mi sembra sia quello lo spirito che pervade questa trattativa, poi forse mi sbaglio.
 

AJ

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trovo sgradevoli tre cose: il considerare gl'italiani un paese di pirli (plurale di pirla) senza capacità di ragionare autonomamente e quindi abbisognosi di pannoloni protettivi, il considerare gl'italiani nella stragrande maggioranza un paese di corrotti e mafiosi (ci sono ma per fortuna non lo è la la maggioranza) ma sopra tutto chi va a spasso a rilasciare patenti di moralità (o sei con me o sei corrotto, sporco e pure stupido) senza guardarsi prima a casa propria!
Quoto decisamente
 

AJ

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31 Agosto 2007
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Ho sentito fior di politici vantarsi di aver rifiutato il piano AF perchè non congruo ecc ecc.
Che i sindacati abbiano dato una mano forse ci sta, ma qualcuno allora mente sapendo di mentire, perchè in campagna elettorale e dopo il messaggio (anche se non testuale) era ed è: "abbiamo cacciato AF perchè ci avrebeb rovinato". E non "per fortuna che i sindacati hanno messo il bastone tra le ruote e AF scocciata se n'è andata".
Che poi AF abbia rimesso le carte nell 24 ore e abbia lasciato perdere è altro discorso...
Chi si vuole vantare è libero di farlo. La verità è che AF se n'è andata a metà dei colloqui coi sindacati. C'era un governo in carica e poteva prendersi le sue responsabilità. Ha preferito, in parte saggiamente, lasciare tutto al prossimo governo, AF ha rotto con i sindacati e se n'è andata. Punto.
 

i-givo

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...il considerare gl'italiani nella stragrande maggioranza un paese di corrotti e mafiosi (ci sono ma per fortuna non lo è la la maggioranza) ....
E' fisiologico che non sia la maggioranza, perchè quella serve a "pagare" i conti di quei pochi.
E poi...come si sa "pochi ma buoni"
Non serve un'intera nazione di mafiosi e delinquente. Basta una percentuale minima a rovinarla. Soprattutto quando ben inserita.
Guarda un po' i danni (adesso generalizzo ed estremizzo) che fanno i 900 parlamentari: una percentuale che ha bisogno di molti zeri dopo la virgola prima di arrivare ad un valore pari ad un'unità e mezza...
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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faccio una domanda a tutti: qualcuno conosce un caso di ristrutturazione (intesa come turnaround industriale e non finanziario) aziendale che non sia passata da scioperi e/o dure proteste? io no... quindi aspettiamoci turbolenza severa, la riterrei quasi fisiologica... gli stanno per somministrare un enteroclisma (clistere, suona meglio, più divertente) pauroso e volete che lo accettino senza fiatare? un pò di lamentele...
Aggiungo una domanda anch'io: qualcuno conosce un caso di azienda che si dichiara insolvente e a cui viene ancora fatto credito ?
Come stanno volando TUTTI gli aerei AZ, pagando cash diritti, catering e combustibile o c'è qualche santo che garantisce per loro ?
 

AJ

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Molti di voi preferirebbero vedere Alitalia fallita e tutti gli aerei a terra. Io, dopo 20 anni di debiti e di foraggiamento da parte dello stato, preferisco pagarne i debiti purchè sia l'ultima volta, permettendo che molti dipendenti siano reinseriti e che una nuova AZ italiana si possa ricreare, magari come seria compagnia di bandiera. Questione di opinioni.
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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Molti di voi preferirebbero vedere Alitalia fallita e tutti gli aerei a terra. Io, dopo 20 anni di debiti e di foraggiamento da parte dello stato, preferisco pagarne i debiti purchè sia l'ultima volta, permettendo che molti dipendenti siano reinseriti e che una nuova AZ italiana si possa ricreare, magari come seria compagnia di bandiera. Questione di opinioni.
Alitalia è fallita. Per ora gli aerei sono ancora in volo.
Questo risultato è stato ampiamente previsto da me e da altri, ma non è necessariamente quello che preferisco.
Se quello che preferisco non è realizzabile, è uno sogno e qui molti stanno ancora sognando ad occhi aperti, senza essersi accorti di essere caduti dal letto !!!
 

I-FORD

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14 Gennaio 2006
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.. quindi aspettiamoci turbolenza severa, la riterrei quasi fisiologica..
Eppure sarebbe così semplice...
Non c'è bisogno di costosi managers ed ancor più costosi sindacalisti che si riuniscono fino a notte inoltrata, di turbolenze severe e di enteroclismi.
L'obbiettivo è portare i piloti della nuova AZ alla produttività di quelli LH?
Si assume con contratto a progetto un giovane traduttore di tedesco, ci si procura il contratto dei piloti LH, lo si traduce e lo si applica, INTEGRALMENTE.
In alternativa si può fare lo stesso con traduttori di olandese, francese, svedese, spagnolo...
Ci si eviterebbero tante grane e si darebbe la dimostrazione che la buona volontà di avere una azienda efficente c'è, senza il solito rituale del gioco di chi riesce a a metterlo in quel posto all'altro.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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Per poter adottare gli stessi contratti bisogna anche adottare dei piani industriali basati sugli stessi principi delle compagnie di cui sopra.

E bisogna gestire tutta la fase transitoria, non facile considerato il baratro scavato negli ultimi anni.

Una mucca con la bocca come una mucca e con le zizze come una criceta non puo' essere economica.

Bisogna trasformare in mucca sia la bocca che le zizze.
 

I-FORD

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14 Gennaio 2006
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Per poter adottare gli stessi contratti bisogna anche adottare dei piani industriali basati sugli stessi principi delle compagnie di cui sopra.
Sono d'accordo, quindi è bene smetterla di paragonare patate con arance e le ore volate dai piloti AZ con quelle dei piloti LH.
Noi le zizze ce le mettiamo, se necessario anche grosse come quelle delle frisone, il problema è che qualcuno pretende che ci accontentiamo di una bocca da criceto.
In definitiva, vuoi il latte come una frisona?
Mi dai una adeguata quantità di fieno.
Pensi di nutrirmi con due noccioline?
Ti dovrai accontentare del latte di criceto.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
@I-FORD

Le aziende pagano stipendi diversi in Paesi diversi, a fronte di contratti diversi. Temo che non si sia capita bene la situazione: Alitalia è insolvente, salvo piccole correzioni di facciata o mangiate la minestra o saltate la finestra. Buona parte dei dipendenti perderà il lavoro, non credo che chi avrà la fortuna di mantenerlo vorrà fare lo schizzinoso sul "fieno".

Augurando a te personalmente la miglior fortuna, mi chiedo dove trovi tanta baldanza.
 

I-FORD

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Augurando a te personalmente la miglior fortuna, mi chiedo dove trovi tanta baldanza
Trovo la serenità nel fatto che so che le mie capacità professionali sono apprezzate e richieste, anche fuori da AZ, e questo vale anche per i miei baldanzosi colleghi.
Nel mio specifico caso c'è anche il non trascurabile fatto che che in 30 anni di attività lavorativa e di vita morigerata ho risparmiato abbastanza da consentirmi di non aver bisogno di lavorare per sopravvivere.
La nuova AZ farà una proposta ai piloti, se questa sarà giudicata accettabile bene, altrimenti si troverà un nuovo punto di equilibrio.
Tutto dipenderà da quanti piloti necessiteranno alla nuova azienda, quanti cercheranno altre opportunità di impiego ed avranno voglia di cambiamento, quanta unità saprà esprimere la categoria, quanti piloti non si possono permettere di restare disoccupati per qualche mese.
Il mercato del lavoro dei piloti è pressapoco omogeneo a livello MONDIALE, in Italia le piccole compagnie private fanno leva sulla poca propensione dei piloti italiani ad emigrare per imporre contratti penalizzanti.
Nonostante questo, comunque, non ne trovano abbastanza e sono piene di stranieri o pensionati che sommando pensione e reddito guadagnano più di me.
 
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