riprendo con una buona dose di taglia, incolla, adatta, alcuni passaggi dell'editoriale di oggi del corsera scritto da giuseppe de rita. lo riprendo perchè ne condivido la sostanza e molto può spiegare della situazione alitalia.
dice de rita "più paure che speranze, questo è il nodo di psicologia collettiva cui si va impiccando la nostra attuale società, sempre più pervasa da paure, inquietudini, preoccupazioni, ansie di ogni tipo; MENTRE LE SPERANZE SONO POCHE... restando (le speranze) una virtù teologale, estranea e lontana..." scrive ancora de rita "... la gente si ingabbia nelle sue singole paure ed esprime delle emotive pretese di pronta e specifica risposta ad ognuna di esse..." chi deve rispondere a queste paure? dice de rita "... lo stato... che deve consolidare i rapporti di lavoro precario... deve trovare soluzioni ai mutui... per paura della globalizzazione deve (innescare meccanismi) di protezionismo..." insomma si ritorna "... alla fiducia nello stato centrale..." che tutto deve risolvere! "... dalle tante paure nascono altrettante pretese di pura rassicurazione...". conclude de rita dicendo che la soluzione "...sarebbe quella di rilanciare la speranza..."
se in alitalia, aggiungo io, molti anzichè alternare il "... io speriamo che me la cavo..." al "... non è un problema mio ma dello stato... e lui che lo deve risolvere" e avessero più fiducia nel futuro partendo dal presupposto che un nuovo posto nel settore, magari diverso, a volte adattandosi, lo troveranno, bhè son convinto che si inizierebbero a vedere le vere soluzioni di questa tragedia! purtroppo ciò accade di rado anche perchè rispecchiano il male della nostra società, del nostro paese: l'assenza di responsabilizzazione individuale. in italia lo stato paternalistico che ci prende più della metà dello stipendio e ci dice ciò che è bene e ciò che è male, che anzichè premiarci se facciamo qualcosa ci punisce se non la facciamo (cambia molto la visuale) c'ha messo nelle condizioni di arrivare a dire se le cose andassero male "... mo son cazzi tuoi (dello stato)... non è un problema mio tu devi trovarmi una soluzione"
la soluzione è sempre stata quella della ricapitalizzazione, oggi la collettività non può più permettersi un giocattolo sociale da 800 mil di euro all'anno!!