Alitalia + Ferrovie in dirittura di arrivo


Stato
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Marco Clemente

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8 Febbraio 2016
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il mondo non gira in mano a Linate, ma penso che un Linate in mano a LH avrebbe aspirato piu che un Linate in crollo in mano ad una az moribonda...
Pensi che LH possa aprire rotte a prezzi alti da Linate e di colpo la concorrenza sul PTP da Bergamo e Malpensa sparisce?
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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..sarebbe stata comunque una compagnia aerea con credibilità....e non so cosa avrebbe fatto con le mani su LIN....
IG si sarebbe giovata di una AZ ridimensionata del 50% in mano a LH in quanto secondo i piani avrebbe avuto una flotta di lungo raggio ridotta e il corto-medio raggio feed basato a FCO con LIN passato a Eurowings. Molto peggio una AZ campione nazionale da difendere (perchè in Italia abbiamo sempre assistito a fondi per i salvataggi di AZ e dall'altra parte scelte strategiche deleterie per AZ stessa, a partire dalla gestione della questione hub a MXP per continuare con i sussidi alle low cost ecc ecc). Si badi bene che questi sono dei pazzi allo sbaraglio ma su AZ ci mettono la faccia e non parlano solo di salvataggio ma di rilancio con aumento del lungo raggio e mancata riduzione draconiana degli organici. Questo vuol dire che se nello scenario ipotetico di AZ dimezzata, confinata a Roma e IG rivoltata da QR è trasformata in macchina da utili si poteva ipotizzare una ventina di WB per AZ e 30 B788 in surplus di QR per IG se andrà avanti i propositi di nazionalizzazione il rischio è di trovarsi una AZ con 10-15 WB in più è una super base ptp a LIN svincolata dalla navetta Milano-Roma e sono giorni che stiamo discutendo sul fatto che si ipotizza non debbano nemmeno far quadrare i conti più di tanto. Un concorrente che deve crescere a tutti i costi (pena far perdere la faccia a giggino e soci) e con le spalle coperte sia a livello finanziario che politico non è che sia il sogno di ogni impresa. Se poi arriva veramente DL (le dichiarazioni di rinnovo della JV Atlantica fanno ipotizzare uno scenario del genere fra gli ultimi nomi usciti riguardo ai partner industriali) rischia di portare dentro anche qualcuno che sappia cosa chiedere a giggino e soci.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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ROMA- Le Ferrovie dello Stato vanno avanti nella preparazione dell'offerta vincolante per le attività di Alitalia. La “via crucis” del piano di salvataggio della compagnia, che quest'anno perderà circa 480-500 milioni di euro, prosegue in vista della scadenza di mercoledì, quando - secondo fonti autorevoli - le Fs dovrebbero presentare formalmente l'offerta vincolante ai commissari della compagnia, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

Il consiglio di amministrazione delle Fs si è riunito lunedì pomeriggio per esaminare l'offerta, illustrata dall'amministratore delegato, Gianfranco Battisti. Come già spiegato dal Sole 24 Ore la scorsa settimana, l'offerta iniziale sarà solo delle Fs. Conterrà però dei paletti. L'efficacia dell'offerta sarà cioè condizionata all'ingresso di altri partner in una fase successiva. I partner non saranno solo altre società pubbliche (che malgrado alcune resistenze dovrebbero essere convinte dalla “moral suasion” del governo M5S-Lega sui loro vertici), si vuole attirare anche un successivo partner estero, una compagnia aerea che ad oggi non è pronta a impegnarsi.

Il ruolo di Cdp
Il coinvolgimento di questi soggetti potrebbe essere definito entro la fine dell'anno. Tra le società pubbliche dovrebbe essere sicuramente coinvolta Cdp, anche se con un ruolo da definire. Cdp è guidata dal nuovo a.d. Fabrizio Palermo, il primo manager su cui hanno puntato i Cinque stelle per rinnovare i vertici delle aziende pubbliche. Palermo è amico dell'a.d. di Acea, Stefano Antonio Donnarumma. Possibile anche un coinvolgimento del gruppo aerospaziale Leonardo (ex Finmeccanica), benché non vi sia alcuna indicazione ufficiale.

In corsa Delta e Lufthansa
La scelta del partner estero, secondo indiscrezioni, sarebbe tra l'americana Delta e la tedesca Lufthansa. Nessuna delle due compagnie però fino ad oggi ha voluto presentare offerte vincolanti. Lufthansa, in particolare, ha ripetuto pochi giorni fa che non si può risanare Alitalia senza tagli, anche al personale, un argomento che spaventa i sindacati e che è stato rigettato dal ministro dello Sviluppo economico e Lavoro, Luigi Di Maio. Da verificare quale sarà il reale interesse di questi vettori. Delta ad esempio, che fa parte della joint venture sui voli transatlantici con Alitalia, Air France e Klm, avrebbe dimostrato soprattutto interesse ad intese commerciali, ma non una propensione a un investimento in capitale di rischio.

L'a.d. di Fs, Battisti, nominato su indicazione del M5S il 30 luglio, si sta muovendo su un terreno estremamente scivoloso, viste le difficili condizioni di Alitalia in un mercato molto penetrato dalle low cost e in cui quasi tutti i vettori fanno profitti a palate. Battisti si mantiene in stretto raccordo con il governo, avendo come riferimento sia il loquace responsabile del Mise Di Maio sia il più riservato ministro dell'Economia, Giovanni Tria, che è l'azionista unico di Fs. Le Fs hanno il supporto dell'advisor Mediobanca e dei consulenti “industriali” di Boston Consulting Group. Questo advisor aveva già partecipato alla redazione di alcuni degli ultimi piani industriali falliti di Alitalia dopo la privatizzazione.
Nelle riunioni di questi giorni Battisti ha sottolineato che con l'operazione Alitalia il “focus” delle Fs rimarrà il trasporto ferroviario. In particolare il manager dice che non verrà meno l'impegno nel potenziamento del trasporto regionale, bisognoso soprattutto di miglioramento della qualità. L'altro settore prioritario di impegno è l'alta velocità.

Futuro incerto
Alitalia per le Fs rappresenta dunque un settore complementare. Malgrado l'offerta vada avanti, il futuro di Alitalia, un gruppo da 3 miliardi di euro di ricavi e con 12mila dipendenti, rimane molto incerto.
Non è stato risolutivo l'incontro di lunedì al ministero del Lavoro tra Alitalia e i sindacati per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria, che termina domani. L'azienda ha proposto la proroga della cigs fino al 23 marzo 2019 per 1.570 dipendenti con la disponibilità a ridurli di circa 90 unità. Per i sindacati questa proposta rimane insufficiente. La riunione finale al Ministero del lavoro è fissata per domani alle 10.
«In assenza di un chiaro segnale del Governo sul futuro di Alitalia, non è semplice arrivare ad un accordo sugli ammortizzatori sociali che riguarda quasi 1.600 lavoratori», ha detto il coordinatore nazionale del trasporto aereo della Filt Cgil Fabrizio Cuscito.

Gianni Dragoni - Il Sole 24 Ore
 

13900

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^^^
L'articolo del S24O come è apparso sul giornale; interessante notare come l'investimento FS sia "meno di 100 milioni" e "vincolato" a specifici fattori. Come a dire che le FS non si fidano nemmeno un po'...

 

geardown3green

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Secondo anello di Saturno
Le Ferrovie non hanno l’anello al naso come crede qualcuno , fanno un investimento minimo , 100 milioni , a patto che ci sia un partner strategico , il quale arriverà solo imponendo certe regole tipo nuovo organico , nuovo costo del lavoro , network da definire , nessuno viene per buttare soldi in Italia , giggino è lo stesso che vuole spiegare a Draghi come funziona lo spread .....mi sa che tra poco toccherà mettere mano alle Ferrovie .....Ah l’Italia .......
 

belumosi

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Secondo quanto riporta il Sole, FS investirebbe 100 M€ in una compagnia che a fine anno registrerà circa 500 M€ di perdite.
Alla stessa data, AZ dovrà restituire circa 1 MLD€ quando in cassa, al 30/9, ce n'erano 606 M€ al netto dei depositi.
Qualcuno più capace dei nostri governanti, tipo un bambino di 3a elementare, potrebbe avere qualche dubbio sulla fattibilità dell'operazione.
 

Farfallina

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Secondo quanto riporta il Sole, FS investirebbe 100 M€ in una compagnia che a fine anno registrerà circa 500 M€ di perdite.
Alla stessa data, AZ dovrà restituire circa 1 MLD€ quando in cassa, al 30/9, ce n'erano 606 M€ al netto dei depositi.
Qualcuno più capace dei nostri governanti, tipo un bambino di 3a elementare, potrebbe avere qualche dubbio sulla fattibilità dell'operazione.
FS ha dimostrato di non fidarsi di giggino e soci e mette giusto una fiche in attesa del partner industriale. Il problema di giggino è che LH vuole dai 3 ai 5000 esuberi e un perimetro del fortemente ridotto così come investimenti in nuovi aerei ridotti al minimo, DL è più morbida riguardo agli esuberi, è disponibile ad un investimento più corposo ma vuole garanzie scritte di poter dettare lei la linea come hanno fatto con VS.
 

belumosi

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FS ha dimostrato di non fidarsi di giggino e soci e mette giusto una fiche in attesa del partner industriale. Il problema di giggino è che LH vuole dai 3 ai 5000 esuberi e un perimetro del fortemente ridotto così come investimenti in nuovi aerei ridotti al minimo, DL è più morbida riguardo agli esuberi, è disponibile ad un investimento più corposo ma vuole garanzie scritte di poter dettare lei la linea come hanno fatto con VS.
il governo e l'eventuale partner straniero hanno obiettivi opposti e imho inconciliabili.

Intanto Mazzoncini, ex AD di TI dice la sua.

Mazzoncini: nozze con Alitalia possono danneggiare Fs

L'ex ad di Ferrovie dello Stato riconosce l'interesse commerciale per Trenitalia a integrare l'offerta con le compagnie aeree, purché questo riguardi tutte le compagnie. Dunque l'accordo con Alitalia è importante, ma non deve essere in esclusiva


"L'acquisizione di Alitalia rischia di mettere in difficoltà i conti di Fs". È l'avvertimento lanciato da Renato Mazzoncini, ex ad di Ferrovie dello Stato, sostituito dal nuovo governo. Mazzoncini riconosce "l'interesse commerciale" per Trenitalia a integrare l'offerta con le compagnie aeree, "purché questo
riguardi tutte le compagnie". Dunque "l'accordo con Alitalia è importante, ma non deve essere in esclusiva.
Quanto all'impatto sui conti, Mazzoncini ricorda che la posizione finanziaria netta di Fs vede un debiti di 6,6 miliardi: "Cifra gestibile se il gruppo continua a macinare profitti e se il costo del debito non aumenta troppo". Ma alla luce degli investimenti già programmati da Fs e della possibile acquisizione di Alitalia "sarà necessario emettere nuovi bond". Dunque "il rischio che vedo è che se Fs acquistasse una quota di maggioranza di Alitalia vedrebbe peggiorare drasticamente tutti gli indicatori di bilancio, bruciando anni di lavoro e sacrifici".

Infine, una risposta sul perchè del suo allontamento da parte del governo M5s-Lega: "Non so quale sia la ragione, non avendone mai parlato con il govenro: posso solo osservare che tra le aziende controllate dal Mef le principali casseforti sono Cdp e Fs. Evidentemente un controllo su queste due società interessa".

https://www.milanofinanza.it/news/m...lia-possono-danneggiare-fs-201810300819543519
 

13900

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Secondo quanto riporta il Sole, FS investirebbe 100 M€ in una compagnia che a fine anno registrerà circa 500 M€ di perdite.
Alla stessa data, AZ dovrà restituire circa 1 MLD€ quando in cassa, al 30/9, ce n'erano 606 M€ al netto dei depositi.
Qualcuno più capace dei nostri governanti, tipo un bambino di 3a elementare, potrebbe avere qualche dubbio sulla fattibilità dell'operazione.
Si va sul mercato, l'ha spiegato il Diversamente Studiato l'altro giorno, dopo aver educato Draghi su cos'e' lo spread.
 

ripps

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Ho dato una occhiata a molti quotidiani stamane e tutti ovviamente parlano di AZ ma nessuno dice le stesse cose.

Alcuni dicono che l’investimento di FS sarà minimo ed altri dicono sarà più corposo. Alcuni dicono che CDP sarà della partita ed altri no. Alcuni riportano che Leonardo ENI saranno coinvolte ed altri no.

Alcuni danno per certo il coinvolgimento del MEF ed altri sono più cauti. Altri danno Delta alla stretta finale mentre altri la vedono defilata.

Credo questa vicenda debba ancora raccontare molte cose.

Staremo a vedere.
 

Farfallina

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Si va sul mercato, l'ha spiegato il Diversamente Studiato l'altro giorno, dopo aver educato Draghi su cos'e' lo spread.
Il concetto è che l'opzione LH è un bagno di sangue sul costo del lavoro come vi dicevo (ora sulla stampa stanno uscendo i numeri di esuberi che vi dicevo), inaccettabile per giggino che ha promesso 0 esuberi. L'opzione DL è meno limitativa come esuberi, dimensioni ecc ma gli americani vogliono garanzie di poter dettare la linea strategica e dare il loro ok ai manager scelti perchè alcune idee di giggino e dell'assicuratore (ormai tramontate) erano allucinanti. FS concorda con gli americani perchè sono consapevoli che serve un partner industriale importante con il quale collaborare alla gestione con pesi e contrappesi. Giggino invace vorrebbe un ricco scemo da matare come con gli emiri.
 

TW 843

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6 Novembre 2005
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ANSA) - ROMA, 30 OTT - "Una partnership con Alitalia è ancora possibile" ma Lufthansa "non ha in programma di investire nella compagnia insieme al Governo" italiano. Lo dice la società tedesca, dopo aver presentato i conti del trimestre.
 
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