- 1 Febbraio 2012
- 12,503
- 2,640
Questa storia dell’unbundling sta davvero sfuggendo di mano.
Ho vissuto per anni, sia in Italia che all’estero, il mantra che dovevamo andare ad aggredire in modo più spinto la catena del valore, estraendo ancillaries e ultra-ancillaries (copyright by RS) come se non ci fosse un domani.
Al di là del fatto che il consumatore ha sempre l’ultima parola perché è quello che poi fa la scelta finale di acquisto, il problema che io vedo è che alcuni comportamenti commerciali rischiano di diventare strutturali, endemici, rendendo l’intero settore ridicolo in termini di customer experience fino a quando un vettore con le spalle (o le palle) grosse - e mi auguro che avvenga presto - non farà la parte del bambino che dice apertamente che il re è nudo e che è ora di finirla con queste minchiate.
Forse solo così il processo di emulazione si invertirà e si ricomincerà a offrire esperienze di viaggio degne di questo nome.
Ho vissuto per anni, sia in Italia che all’estero, il mantra che dovevamo andare ad aggredire in modo più spinto la catena del valore, estraendo ancillaries e ultra-ancillaries (copyright by RS) come se non ci fosse un domani.
Al di là del fatto che il consumatore ha sempre l’ultima parola perché è quello che poi fa la scelta finale di acquisto, il problema che io vedo è che alcuni comportamenti commerciali rischiano di diventare strutturali, endemici, rendendo l’intero settore ridicolo in termini di customer experience fino a quando un vettore con le spalle (o le palle) grosse - e mi auguro che avvenga presto - non farà la parte del bambino che dice apertamente che il re è nudo e che è ora di finirla con queste minchiate.
Forse solo così il processo di emulazione si invertirà e si ricomincerà a offrire esperienze di viaggio degne di questo nome.
Ultima modifica: