Condor introduce la prenotazione delle cappelliere a pagamento


Seaking

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1 Febbraio 2012
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Questa storia dell’unbundling sta davvero sfuggendo di mano.

Ho vissuto per anni, sia in Italia che all’estero, il mantra che dovevamo andare ad aggredire in modo più spinto la catena del valore, estraendo ancillaries e ultra-ancillaries (copyright by RS) come se non ci fosse un domani.

Al di là del fatto che il consumatore ha sempre l’ultima parola perché è quello che poi fa la scelta finale di acquisto, il problema che io vedo è che alcuni comportamenti commerciali rischiano di diventare strutturali, endemici, rendendo l’intero settore ridicolo in termini di customer experience fino a quando un vettore con le spalle (o le palle) grosse - e mi auguro che avvenga presto - non farà la parte del bambino che dice apertamente che il re è nudo e che è ora di finirla con queste minchiate.

Forse solo così il processo di emulazione si invertirà e si ricomincerà a offrire esperienze di viaggio degne di questo nome.
 
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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Questa storia dell’unbundling sta davvero sfuggendo di mano.

Ho vissuto per anni, sia in Italia che all’estero, il mantra che dovevamo andare ad aggredire in modo più spinto la catena del valore, estraendo ancillaries e utra-ancillaries (copyright by RS) come se non ci fosse un domani.

Al di là del fatto che il consumatore ha sempre l’ultima parola perché è quello che poi fa la scelta finale di acquisto, il problema che io vedo è che alcuni comportamenti commerciali rischiano di diventare strutturali, endemici, rendendo l’intero settore ridicolo in termini di customer experience fino a quando un vettore con le spalle (o le palle) grosse - e mi auguro che avvenga presto - non farà la parte del bambino che dice apertamente che il re è nudo e che è ora di finirla con queste minchiate.

Forse solo così il processo di emulazione si invertirà e si ricomincerà a offrire esperienze di viaggio degne di questo nome.
Null’altro da aggiungere vostro onore.
 

Seaking

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1 Febbraio 2012
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Null’altro da aggiungere vostro onore.
No guarda, davvero non se ne può più!

La scorsa settimana faccio il web check-in per un mio parente che è andato in America con ITA: scelta del posto a pagamento, bagaglio in stiva pagato a parte (addirittura 100 EUR a tratta se non vado errato per un misero trolley da max 23kg) su un biglietto che di base veniva quasi 600 EUR A/R.

Per non parlare di quanto questo virus sia arrivato ad infettare anche le ME3, che fino a qualche anno fa offrivano servizi a terra e di bordo davvero al top.

Il re è nudo e lo è da tempo. Aspetto speranzoso il bambino...
 

hyppo

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26 Gennaio 2012
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Questa storia dell’unbundling sta davvero sfuggendo di mano.

Ho vissuto per anni, sia in Italia che all’estero, il mantra che dovevamo andare ad aggredire in modo più spinto la catena del valore, estraendo ancillaries e ultra-ancillaries (copyright by RS) come se non ci fosse un domani.

Al di là del fatto che il consumatore ha sempre l’ultima parola perché è quello che poi fa la scelta finale di acquisto, il problema che io vedo è che alcuni comportamenti commerciali rischiano di diventare strutturali, endemici, rendendo l’intero settore ridicolo in termini di customer experience fino a quando un vettore con le spalle (o le palle) grosse - e mi auguro che avvenga presto - non farà la parte del bambino che dice apertamente che il re è nudo e che è ora di finirla con queste minchiate.

Forse solo così il processo di emulazione si invertirà e si ricomincerà a offrire esperienze di viaggio degne di questo nome.
Concordo in pieno, è mercato anche questo, spero solo che quel bambino non sia travestito da monopolio. Nel frattempo è giusto che chi se lo possa/voglia permettere scelga per il bambino, chi non può o non vuole perché non ha interesse anche solo in parte nella offerta bambinesca possa avere una alternativa
 
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m.ridoni

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4 Marzo 2021
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No guarda, davvero non se ne può più!

La scorsa settimana faccio il web check-in per un mio parente che è andato in America con ITA: scelta del posto a pagamento, bagaglio in stiva pagato a parte (addirittura 100 EUR a tratta se non vado errato per un misero trolley da max 23kg) su un biglietto che di base veniva quasi 600 EUR A/R.
Purtroppo non ricordo con esattezza le circostanze, ma sono sicurissimo di aver visto, mentre cercavo un po' di mesi fa, anche delle tariffe per il Sud America con compresa solo la "borsa piccola" (quella sotto il sedile, no trolley, per capirci...).
 

A345

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Purtroppo non ricordo con esattezza le circostanze, ma sono sicurissimo di aver visto, mentre cercavo un po' di mesi fa, anche delle tariffe per il Sud America con compresa solo la "borsa piccola" (quella sotto il sedile, no trolley, per capirci...).
Confermo, LATAM in particolare vende la tariffa base SENZA BAGAGLIO A MANO, per viaggi in sud america, tra l'altro a cifre pari a qualche offerta in J di qualche anno fa!
Ora, capisco per voli di corto raggio, ma sugli intercontinentali, da 11-12h a maggior ragione, non ne capisco il senso.
 

Qantaslink

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Nel secolo scorso si viaggiava molto meglio, più concorrenza(prezzi convenienti, tranne alcune tratte) meno alleanze mi sembra era nata solo SA, bagagli a mano gratuiti e posto gratuito, se non era occupato, potevi ottenere il posto per allungare le gambe.

I biglietti erano ancora cartacei

Le cose cambiano, ma al posto di migliorare stanno peggiorando ( parere personale, poi fanno come vogliono)
 
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kenadams

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Secondo me ci sono due pratiche (parallele e spesso inscindibili) che andrebbero esaminate separatamente: una è l'unbundling delle tariffe, l'altra è il drip pricing. Che l'unbundling possa essere nell'interesse del consumatore è - a mio avviso - ovvio: non tutti i viaggiatori attribuiscono lo stesso valore a un posto su corridoio/finestrino/centrale o sull'uscita di emergenza; non tutti i viaggiatori si muovono con la stessa quantità di bagaglio, ecc.

Il problema è che l'unbundling è finito più o meno quando sono stati scorporati dalle tariffe l'assegnazione del posto, il bagaglio da stiva, l'imbarco prioritario e le bevande/snack a bordo. Come fanno giustamente notare alcuni forumisti sopra, è inverosimile che un passeggero viaggi per il Sudamerica dall'Europa con uno zainetto da 10 litri. Quello non è unbundling ma - a mio parere - drip pricing.

ll drip pricing è la tecnica (truffaldina) con la quale un prodotto viene promosso a un certo prezzo che tuttavia non è il prezzo finale: nel settore dei viaggi il drip pricing è un'epidemia - sempre più alberghi applicano una amenity fee o resort fee non facoltativa che viene aggiunta in extremis. L'equivalente nel trasporto aereo è la promozione di tariffe che di fatto nessun viaggiatore paga (chi viaggia senza trolley a mano il più delle volte paga per l'imbarco di un bagaglio).

Una parte del problema sono i motori di ricerca: da Google a Booking, passando per Expedia, tutti incentivano il drip pricing perché mostrano le tariffe base. Tutta questa concorrenza -- fra fornitori di servizi (voli, hotel, autonoleggi, ecc.) e fra motori di ricerca -- incentiva la corsa a ribasso del prezzo di facciata e l'accumulo di tariffe supplementari aggiunte al prezzo solo in extremis.

L'unica soluzione è - a mio parere - normativa: senza stare a scrivere regolamenti folli disciplinando posti a sedere e altre cose, si dovrebbe nel trasporto aereo imporre che le tariffe base includano almeno X kg. di bagaglio (in stiva o a mano), magari stabilendo minimi proporzionali alla distanza dei voli. Una cosa simile già accade: sul lungo raggio, per esempio, i pasti non sono a pagamento perché la legge impone un servizio minimo.
 

Dr. AlphaMike

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Visto che l'utente medio acquista tramite OTA, io imporrerei alle OTA che il prezzo mostrato sia uguale per tutte le soluzioni proposte, quindi come parametri obbligatori oltre ad itinerario e data inserire quanti bagagli si vogliono, se si vuole il posto vicino ecc... così facendo i prezzi mostrati sarebbero realmente equiparabili.
All'utente finale questa soluzione costerebbe quasi 0, al contrario un minimo livello di servizio potrebbe far alzare le tariffe.
 

Seaking

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Ken, grazie per l'approfondimento. A me sembra chiaro che i due fenomeni siano fortemente correlati, ovvero che il drip pricing sia esasperato dall'aver iniziato la corsa all'unbundling.
 
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kenadams

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13 Agosto 2007
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Purtroppo. Io imbarcai un bagaglio l'ultima volta in viaggio di nozze credo...qualcosa come oltre 30 anni fa. Da allora solo hand bag, quante ne ho sfangate grazie al fatto che non avessi bagaglio!
Solo hand bag che entra sotto la poltrona davanti?

Anche io tendo a imbarcare bagagli abbastanza poco, ma riesco solo in certi viaggi a far entrare tutto in zainetto da 10 litri.